Il dilemma morale di Star Trek: la paura della perfezione genetica e il costo della sicurezza.

Da sempre, Star Trek si è presentato come una visione ottimistica del futuro, una società illuminata in cui il progresso scientifico si sposa con l’etica e la diplomazia. Tuttavia, sotto questa superficie idealistica si cela un aspetto molto più cupo: la paura del potenziale umano e la volontà della Federazione di limitarlo a qualsiasi costo.

L’esempio più lampante è quello della terapia genetica. La Federazione, nel suo terrore viscerale di un nuovo Khan Noonien Singh, ha imposto un divieto assoluto su qualsiasi modifica genetica, anche quando potrebbe salvare vite innocenti. È un paradosso crudele: l’universo di Star Trek vanta tecnologie incredibili, ma si rifiuta di usare uno strumento che potrebbe eliminare malattie o potenziare l’umanità, per paura delle sue implicazioni.

Il caso di Julian Bashir, mostrato in Deep Space Nine, è emblematico. Nato con disabilità dello sviluppo, non avrebbe mai avuto una vita normale senza la terapia genetica clandestina praticata dai suoi genitori. Eppure, invece di essere celebrato come un medico brillante che ha salvato innumerevoli vite, Bashir è costretto a nascondere la sua vera identità e a vedere suo padre punito per un "crimine" che ha solo migliorato la vita di suo figlio.

Questo stesso dogma si ripresenta in Star Trek Into Darkness, dove il sangue geneticamente modificato di Khan potrebbe curare una bambina morente e persino resuscitare Kirk da una morte certa. Ma la Federazione, intrappolata nelle proprie leggi e nella paura di ripetere il passato, esita a sfruttare una cura miracolosa. Non è più un problema di etica, ma di pura ostinazione ideologica.

E così si svela l’ipocrisia della Federazione. Mentre si proclama paladina della libertà e del progresso, essa impone restrizioni rigide che condannano individui al dolore e alla morte per paura di un futuro che potrebbe non verificarsi mai. È davvero un mondo utopico quello in cui il potenziale umano viene soffocato dalla burocrazia? Oppure Star Trek ha lentamente trasformato la sua visione del futuro in una dittatura collettiva mascherata da società illuminata?