Quali sono le tue tecniche per migliorare lo stile di scrittura ...



Assolutamente no.
Gli scrittori che in Italia vivono di scrittura sono circa una dozzina, e sono celebrità assolute, pubblicate da Mondadori, eccetera.
Se vuoi vivere di scrittura, devi sfondare. Ma considerato che ci sono più probabilità di vincere la lotteria, ti conviene comperare un bliglietto della lotteria.
Così almeno diventi ricco.
Per tutti quelli invece che non vincono la lotteria, l'alternativa è trovarsi un lavoro che gli consenta di avere un hobby (se sei un dirigente d'azienda, non hai tempo per coltivare un hobby seriamente!!), e occorre inoltre avere la scrittura come unico hobby, perché scrivere male è facile e non richiede impegno… Viceversa, scrivere bene richiede impegno e costanza.
Poi c'è un'altra cosa da dire.
Il 90% dei selfpublisher mentono.
E mentono perché hanno troppo orgoglio per ammettere le loro vendite reali.
Ti diranno che 'il futuro è il selfpublishing', che 'le case editrici hanno fatto il loro tempo', che col selfpublishing si possono guadagnare 'più soldi' perché si prendono 'più soldi per copia', eccetera.
Sono tutte balle.
Il migliore dei selfpublisher ha dei numeri da FALLIMENTO rispetto ai più miseri scrittori VERI.
Il selfpublishing non funziona e ve lo dimostro subito.
Ve lo DIMOSTRO. Non sto scherzando.
In epoca di terrapiattisti, no vax e chi ne ha più ne metta, cose scientifiche come la TEORIA DEI GIOCHI esistono ancora. E, non si discute.
Veniamo adesso al dunque.
Pronti?
Se fosse davvero come dicono gli avvocati del selfpublishing, Stephen King manderebbe a quel paese la sua casa editrice e si darebbe al self publishing per guadagnare il triplo per ogni copia venduta.
Il triplo non è poco. E famoso com'è, non ha certo bisogno delle case editrici, giusto? ovvio.
E invece non passa al selfpublishing nemmeno uno come lui.
Ma perché non lo fa? Forse non gli piacciono i soldi? direte voi. Oppure:
Forse le case editrici hanno degli assassini a pagamento, no?
No, amici miei.
King resta col suo editore perché ci vuole restare. Ve lo dirà senza ombra di dubbio, e vi chiederà pure se ci siete o ci fate.
Perché solo uno che non sa un bel nulla di editoria può fargli una domanda del genere.
Eppure pensateci bene: stiamo parlando del 70% a copia offerto dal self publishing contro il 20% che prendono le celebrità mondiali come King (i comuni mortali prendono 5–10%). Eppure no, nemmeno King userà mai il self.
E non lo fa nemmeno nessun altro scrittore famoso. Nemmeno uno.
Vi siete mai chiesti perché? Mistero? Complotto? Nulla di tutto questo.
Ve lo spiego io.
Lo fanno perché che tu ci creda o no, persino Stephen King - quando pubblica - ha bisogno di un lancio pubblicitario dei suoi libri, PURE LUI.
Ora, lo so che non ci crederai (e se non avessi una laurea in economia, non ci crederei nemmeno io), invece è proprio così.
Potresti dire a tutti gli effetti che perfino King non è abbastanza FAMOSO da pubblicare da solo, ovvero senza casa editrice.
Già.
Avete letto bene.
Dura da mandar giù vero?
Questo per il semplice fatto, che tu che stai leggendo queste righe non puoi comperare un libro di Stephen King se non sai che è in vendita.
King non autopubblica (né lo farà mai) per il semplice motivo che se autopubblicasse il suo prossimo libro venderebbe 1/3 rispetto al precedente e sì, venderebbe così poco per il solo motivo che la gente non saprebbe nemmeno della sua uscita.
Chi segue twitter, facebook o il sito personale di King? Circa uno dei suoi lettori su dieci.
Troppo poco, ragazzi. Troppo dannatamente poco.
E infatti, il 90% dei lettori è ESATTAMENTE la quantità di lettori che perderebbe nel giro di 1–2 romanzi al massimo.
E così, dopo il primo romanzo autopubblicato a 1/3 delle vendite usuali (ma come!!!! - si incazza King - Il mio libro era su Amazon!!! - oh, Zio King… ma non lo sai che la gente decide cosa comperare in libreria, e non su Amazon? Ma dove hai studiato Marketing? Al Cepu?), diciamo pure che King insiterebbe nell’autopubblicare ancora.
La seconda autpoubblicazione di King passerebbe da 1/3 delle vendite a 1/5, poi a 1/10 e così via, fino al fallimento totale di King come scrittore.
Come mai nessuno parla più di King?”
Boh. Sarà passato di moda”
Mmm… Bé, se gli ultimi libri di King fossero stati buoni come sempre, la gente ne avrebbe parlato, Giusto? Invece è sparito”
Evidentemente facevano cagare come The Cell e altri passi falsi dello zio”
Probabile”
Nemmeno i fan di King comperano l'ultimo di King se non sanno nemmeno che è uscito. E tu - caro autopubblicatore - sei convinto invece di riuscirci meglio di King stesso?
Ma sei serio?
Ma non è ancora finita, cari autopubblicatori, autoscrittori e come cavolo volete chiamarvi (‘selfpublisher’ è un eufemismo con una dignità che non si merita, sappiatelo).
Adesso viene il meglio.
Pronti?
Diciamo allora che King si accorge del calo di vendite, e siccome non è un fesso decide di prendere dei provvedimenti.
Da adesso si cambia vita” dice King.
Ho letto un blog di mio cuggino che spiegava tutti i trucchi del marketing che deve usare chi autopubblica. Nessuno ha mai visto le cifre delle sue vendite (perché amazon tiene tutto segreto proprio per questo, n.d.a), ma lui dice che ha venduto tanto. Quindi…”
King comincerebbe allora a informarsi allora su quanto costano esperti vari di social marketing, di internet marketing, grafici per le copertine, esperti di pubbliche relazioni per fare ufficio stampa (che molti di voi non sanno nemmeno cos’è), eccetera, eccetera. E quelli li paghi, amico mio. Diventano una spesa in più che… sorpresa! comincerebbero ad assottigliare quel %70 a copia (“Ma porca!!”).
A quel punto il nostro King si accorgerebbe inoltre che i migliori marketeer non lavorano mica free-lance, e non li trovi mica su internet così, giusto cercandoli su google: i migliori esperti di marketing del mondo (anche ad avere un budget illimitato) lavorano a tempo indeterminato per le MIGLIORI case editrici, dunque NON sono disponibili nemmeno se a pagarli è King in persona.
A quel punto, il nostro King oltre a ritrovarsi a lavorare come un cretino (al posto di scrivere, che sarebbe il suo vero lavoro) si accorgerebbe di avere fatto la cazzata del secolo perché quella del marketing editoriale è una guerra fin dall'alba dei tempi, e le altre case editrici stanno già riempiendo il vuoto lasciato dai suoi libri con nuovi fenomeni dell'horror di cui stanno parlando giornali e televisioni, mentre lui è tagliato fuori da radio, giornali, televisioni, interviste… E' tagliato fuori da tutto. E' passato di moda.
King è improvvisamente diventato 'roba vecchia' per il resto del mondo.
Boom.
E' finita.
Autopubblicare è come pubblicare di nascosto, per questo NESSUNO scrittore famoso al mondo è passato al self-publishing nonostante il 70% a copia contro il 15%.


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Lavorare come un dannato.
Gli scrittori si vergognano in genere di non essere dei geni, e quindi tacciono il loro miserabile segreto: dietro ogni scrittore, si nasconde un poveraccio che legge e scrive come un pazzo per automigliorarsi e conoscere bene gli argomenti e i generi che affronta.

Per diventare uno scrittore di successo, penso che ci siano 5 qualità essenziali da possedere.
Possedere queste qualità ti permetterà di avere successo come scrittore prima o poi.
Queste sono:
1. Devi leggere molto
Gli scrittori di successo passano molto tempo a leggere. Vedo regolarmente alcune persone che scrivono e poi fanno finta di non avere il tempo di leggere.
Hanno torto e chiaramente non sanno dove siano le loro priorità. L'opinione di Stephen King su questo argomento è rivelatrice:

"Se non hai tempo di leggere, non hai il tempo (o gli strumenti) per scrivere. Semplice."
- Stephen King

Come spiega Stephen King molto bene, se non hai tempo di leggere, non hai nemmeno il tempo di scrivere.

2. Cerca di fornire sempre più valore
C'è un segreto da sapere sul denaro quando vuoi diventare uno scrittore di successo: se ti concentri solo sul denaro, non sarai mai in grado di fare davvero la differenza con ciò che scrivi.
Gli scrittori di successo cercano di fornire sempre più valore ai loro lettori. Non è un caso che siano seguiti da decine di migliaia di persone.

3. Sii coerente
Gli scrittori di successo sono persone che lavorano duramente e sono appassionate di scrittura. Scrivere rapidamente diventa un'esigenza. Più scrivi, più vuoi scrivere cose nuove.
Condividere le tue opinioni sul mondo che ti circonda diventa rapidamente qualcosa di vitale.
In effetti, tutti gli scrittori di successo scrivono molto.

4. Cerca sempre modi per migliorare te stesso
La volontà di migliorare costantemente è un'altra qualità essenziale di uno scrittore di successo.
Esistono molti stili diversi di scrittura. Come scrittore, dovresti essere in grado di padroneggiare molti di questi stili di scrittura.
Variando il tuo stile di scrittura, sarai in grado di attrarre profili di lettori diversi, ad esempio.

5. Non mollare mai
Per avere successo nel mondo della scrittura, devi lavorare sodo e soprattutto essere resiliente. Il successo non avviene dall'oggi al domani, e ancora di più, non è possibile avere un enorme successo con ogni storia che scrivi.
La vita dello scrittore è piena di alti e bassi.
Se un giorno vuoi davvero diventare uno scrittore di successo, devi accettarlo e non mollare.
Se desideri maggiori dettagli su queste 5 qualità essenziali, ti invito a leggere il seguente articolo: "Per diventare uno scrittore di successo, devi possedere queste 5 qualità".





Riding The Chitlin' Circuit – LikeTheDew.com


Chitlin' Circuit era il nome con cui veniva comunemente indicato quell'insieme di locali sparsi attraverso gli Stati Uniti - come il Cotton Club o il Victory Grill - in cui musicisti, attori ed ogni altro tipo di artisti e intellettuali afroamericani erano liberi di esprimersi ed esibirsi nel periodo della segregazione razziale statunitense.
Il nome deriva da chitterlings, una pietanza a base di interiora di maiale stufate o in zuppa rientrante nel cosiddetto soul food, l'insieme delle pietanze tradizionali della comunità afroamericana degli stati sudisti.
In breve il Chitlin' Circuit divenne una sorta di vivaio di talenti in cui artisti destinati a divenire leggendari mossero i loro primi passi: proprio nei locali che vi erano ricompresi iniziarono ad esibirsi personalità artistiche come Cab Calloway, Duke Ellington, Jimi Hendrix, Ray Charles, The Supremes, Ike & Tina Turner, George Benson, Dr. Lonnie Smith, Gladys Knight & the Pips, Otis Redding, The Isley Brothers e persino esponenti della corrente più commerciale della musica nera come Patti LaBelle e i Jackson 5. Il chitarrista Edmund Darris, ench'egli frequentatore del circuito, ha dichiarato di essere intenzionato a girare un film sulla storia del Chitlin'.
Anche molti teatri, considerati in a fine Novecento/inizio Duemila dei veri e propri templi della musica afroamericana, rientravano nel circuito: ne sono celebri esempi l'Apollo di Harlem, il Regal di Chicago, l'Howard di Washington DC, l'Uptown di Filadelfia, il Royal di Baltimora ed il Fox di Detroit.



La carta era costosa, sicuro! La pergamena utilizzata nella maggior parte dei libri medievali anche di più. Per cui perché non utilizzarla tutta? Perché lasciare quegli ampi margini vuoti? Questa è una tendenza nel design dei libri che spazia in diverse culture: anche molti manoscritti arabi hanno margini simili, con un sacco di spazio vuoto intorno al testo.
La ragione di ciò, credo, è legata alle abitudini di lettura e al modo di relazionarsi a un libro che avevano le persone. In situazioni di utilizzo reale i libri somigliavano molto meno a questo:


E molto più a questo:


Per i facoltosi e istruiti proprietari di libri, il libro non era necessariamente un oggetto da lasciare intonso. Era piuttosto un oggetto di lavoro, uno strumento per il pensiero e l'apprendimento, più che un oggetto inviolabile. Quei larghi margini lasciavano spazio per note marginali, commentari, definizioni di parole sconosciute e così via. Piuttosto che prendere appunti su un pezzo di carta a se' stante, il lettore li posizionava insieme al testo di lettura. Tutti quei libri eleganti e immacolati che si vedono nelle aste o nei musei erano nati nello stesso contesto, ma hanno trovato una diversa destinazione d'uso, tra cui l'essere deliberatamente conservati così, come oggetti da collezione. Abitudine che ci ha restituito oggi questa idea distorta dell'aspetto dei libri medievali.






In realtà ci sono stati diversi casi di scrittori che per qualche ragione si sono pentiti di aver scritto un proprio libro. Ad esempio:


- Lo scrittore americano Peter Benchley dichiarò di essersi pentito di aver pubblicato le sue opere sensazionali sugli squali bianchi, fra cui il bestseller Lo squalo. Dato che gli fu chiaro che i suoi libri incoraggiassero l’uccisione di massa degli squali, oltre all'abbattimento non necessario di questi magnifici predatori che non sono così pericolosi come appaiono — in realtà, mentre meno di 12/80 attacchi da squali si verificano ogni anno, gli uomini ne uccidono tra i 63 e 273 milioni, tutto per colpa de’ Lo squalo!

E questo è il motivo principale per cui Benchley divenne un indiscusso sostenitore per la tutela dell’ambiente marino.



- Prima di scrivere il pluripremiato romanzo Vita di Pi, l’autore canadese Yann Martel pubblicò Self nel 1996. Più avanti si pentì di averlo scritto, ritenendolo un completo fallimento. Inoltre in un’intervista menzionò che si sentisse solo e in bisogno disperato di dare un senso alla sua vita, cosa che Self non gli procurò - così come spiega nella nota introduttiva a Vita di Pi:
Questo libro venne scritto mentre ero affamato. Fatemi spiegare. Nella primavera del 1996, il mio secondo libro, un romanzo, uscì in Canada. Non ebbe molto successo. I critici rimasero perplessi, o lo criticarono con scarse lodi. Allora i lettori lo ignorarono. Nonostante i miei migliori sforzi a fare la parte del pagliaccio o del trapezista, al circo dei media non fece differenza. Il libro non si muoveva. I libri rimasero allineati sugli scaffali delle librerie, esattamente come i bambini che stanno in fila per giocare a baseball o a calcio, e il mio libro e il bambino spilungone, non atletico che nessuno voleva in squadra. Scomparve velocemente e in silenzio.
Il fiasco non mi influenzò molto. Ero già passato a un’altra storia, un romanzo ambientato in Portogallo nel 1939. Ma mi sentivo inquieto. (…)
Sfortunatamente il romanzo farfugliò, tossì e morì. (…) È una miseria caratteristica degli aspiranti scrittori. L’argomento è buono, come lo sono le tue frasi. (…) Veramente, la tua storia non può che essere fantastica. Ma alla fine non porta a nulla. Nonostante sia un’ovvia promessa brillante, arriva il momento che realizzi che quella vocina che ti ha sempre tormentato diceva una terribile lampante verità: non funzionerà. Manca qualcosa, quella scintilla che porta vita a una storia, a prescindere dal fatto che la storia o il cibo sia vero. La tua storia è emotivamente morta, questo è il punto cruciale. La scoperta distrugge l’anima, te lo dico io. Ti lascia con una fame dolorante. (…) “E adesso Tolstoy? Qual altra idea brillante hai per la tua vita? Mi chiedevo. (…)


Tutto ciò portò Martel a scrivere il suo successo finale Vita di Pi, il più grande romanzo d’avventura di tutti i tempi, la sorprendente storia di sopravvivenza di un giovane ragazzo indiano e la sua compagna tigre nell’oceano Pacifico.

- Lo scrittore e drammaturgo britannico A.A. Milne pubblicò nel 1926 i racconti di Winnie-The-Pooh, nell’interesse di suo figlio Christopher Robin Milne, il quale possedeva molti pupazzi di animali che avevano gli stessi nomi dei personaggi dei racconti. Tuttavia, Milne in seguito espresse il suo pentimento per l’invenzione del famoso orso, poiché riteneva che le avventure di Pooh avessero oscurato tutte le sue altre opere, comprese quelle rivolte a un pubblico adulto.


Però il pentimento giunse al culmine quando Christopher Robin Minle iniziò a disprezzare i racconti, e odiò fortemente di essere associato a Pooh e il suo amico Christopher Robin (il personaggio ispirato a lui), lasciandogli nulla se non una “fama vuota”.


Usa The Dragon Age Keep

BioWare ha fatto qualcosa di veramente interessante per Inquisition: il sito web di Dragon Age Keep. Keep ti permette di affrontare tutti gli eventi dei primi due giochi, fare o rifare tutte le scelte cruciali nella storia e quindi importare il tuo stato del mondo personalizzato nel terzo capitolo. Se sei nuovo della serie, vale comunque la pena leggere una guida introduttiva prima di farlo, ma vale assolutamente la pena usare Keep prima di giocare.


Scegli la razza che ritieni giusta

Le razze in Inquisition sono per lo più definite da come vengono trattate nel mondo. Gli umani sono generalmente al comando, gli elfi sono discriminati, i nani non si vedono spesso e non possono usare la magia, mentre i Qunari sono degli estranei poco compresi. Tuttavia, ogni razza ha un attributo integrato che le rende più adatte a un determinato ruolo. Gli Elfi hanno una riduzione del danno a distanza che li rende buoni ladri; i Qunari hanno una resistenza al danno da mischia, quindi sono combattenti naturali. I Nani hanno una maggiore difesa contro la magia e non possono scegliere la classe dei maghi. Gli umani ottengono un punto abilità aggiuntivo, il che li rende più eclettici. Alla fine dei conti, però, direi di andare con qualsiasi razza pensi che sia più interessante.



Valuta se giocare un mago

Tutte le classi di Inquisition sono divertenti e tutte abbastanza diverse. I maghi, tuttavia, hanno qualcosa di speciale in atto. Questo è in parte perché come mago, probabilmente ti sentirai come se il tuo personaggio avesse un interesse più personale nell'intero conflitto tra maghi e templari che definisce così tanto Dragon Age. È anche perché gli incantesimi sono divertenti da lanciare e sono abbastanza vari da poter creare molti tipi di squadre diverse per supportare il tuo mago. Inoltre, c'è una sottoclasse di maghi che si apre a metà del gioco chiamata Cavaliere-Incantatore che ti dà un potente attacco in mischia, trasformando efficacemente il tuo mago in un lanciatore di incantesimi ibrido/spadaccino. È op, ma è un vero spasso da usare. Tutte le classi di Inquisition sono divertenti e non puoi davvero sbagliare con nessuna di esse. Ma vale la pena provare a giocare come mago, comunque.


Prenditi il tuo tempo nella creazione del personaggio

La creazione del personaggio in Inquisition è simpatica e robusta; vale la pena prenderti il tuo tempo per personalizzare davvero i capelli e il viso del tuo personaggio. Ricorda che puoi premere un pulsante e far dire al tuo personaggio un paio di linee diverse che possono aiutare a mostrare come apparirà durante le scene.


Ricominciare va bene
Guarda. Lo facciamo tutti. Tutti quelli che hanno mai giocato a un gioco BioWare hanno creato un personaggio, giocato attraverso l'introduzione e poi deciso che non gli piace come il loro personaggio appare e sono tornati al tavolo di creazione. Concediti il ​​permesso di farlo in Dragon Age. Ripetere le prime ore con un personaggio che ami è meglio che giocare un gioco di 80 ore con un personaggio che non ami.


Abbassa la lucentezza delle labbra
Il mio più grande consiglio per la creazione del personaggio è questo: nella sezione Trucco, abbassa la lucidità delle labbra a zero. Fidati di me: se lo lasci acceso anche un po', le labbra del tuo personaggio appariranno iridescenti nei filmati.


Su PC, imposta la qualità delle mesh su Alta
Ho trovato la versione PC di Inquisition molto flessibile dal punto di vista delle prestazioni. Tuttavia, c'è un'impostazione che dovresti impostare su alta: la qualità delle mesh. Per qualche motivo, se metti le mesh sul mezzo, i capelli dei personaggi diventano super lucidi e sembreranno scolpiti nella plastica. Potrebbe essere un bug o potrebbe essere unico per i computer come i miei, ma se hai i capelli lucidi, puoi risolverli alzando l'impostazione qualità delle mesh.

Nascondi gli elmi
Puoi nascondere gli elmi durante il gioco, ciò significa che il tuo personaggio indosserà tecnicamente un elmetto e otterrà tutta la protezione e aumenti delle statistiche che comporta, ma l'elmo sarà invisibile nel gioco. Ho trovato questo approccio molto preferibile. Detto questo, se gli elmi ti piacciono, tienili con loro.

Puoi riassegnare gatuitamente i punti del tuo personaggio una volta
Giù dal fabbro di Haven, c'è un piccolo chiosco nell'angolo anteriore destro mentre entri. Qui puoi acquistare un amuleto che ti consente di riassegnare i punti abilità. Il primo costa una singola moneta, il che significa che se non ti piacciono le statistiche del tuo personaggio all'inizio, è molto facile riassegnarle. Il mio consiglio: se decidi di farlo, salva il gioco prima di farlo. Riassegna, poi vai nel campo e vedi se ti piacciono le nuove abilità. In questo modo, puoi sempre ricaricare e salvare l'oggetto per dopo.


Mantieni più salvataggi
È generalmente intelligente mantenere più salvataggi mentre lavori nel gioco. In questo modo, se prendi una decisione con cui non riesci davvero a convivere, non dovrebbe essere troppo difficile tornare indietro e annullarla. (Anche se è divertente attenersi il più possibile alle tue scelte.) Inoltre, il gioco ha dei margini tecnici approssimativi ed è generalmente meglio giocarlo in sicurezza piuttosto che rischiare di perdere progressi. Di tanto in tanto, salva in un nuovo slot, insieme ai salvataggi automatici in esecuzione.


Esplora Haven prima
Poco dopo l'inizio del gioco, ti ritroverai a vagare per la base di Haven. Mentre puoi tecnicamente andare nelle Terre Centrali per iniziare la ricerca e l'avventura, per prima cosa dovresti farti un giro per Haven. Mentre sei a Haven controlla nel tuo diario e vedi quali missioni ci sono, quindi fai quelle. Quando ti dirigi verso le Terre Centrali, otterrai qualche altra missione che si ricollegherà a Haven; fai anche quelle. Sono una fonte semplice di primi XP e possono aiutarti a salire di qualche livello prima ancora di iniziare a combattere.


Ritorna alla base ogni tanto
È allettante uscire per estendere l'influenza sul campo, ma è generalmente una buona idea tornare alla base ogni tanto per controllarla. Ci sono un sacco di cose che puoi fare a casa e ognuna di esse renderà il tuo lavoro nel campo molto più facile. Una volta terminato un obiettivo o due, considera di tornare indietro per vedere cosa succede.


Consegna gli oggetti di ricerca
A Haven, c'è un personaggio (ndt: Minaeve) che si trova nell'ufficio di Josephine. È responsabile della ricerca e puoi darle tutti i tuoi oggetti di ricerca gialli tra una missione e l'altra. Dovresti assolutamente farlo, poiché ti verranno dati danni e bonus XP quando affronterai i nemici ricercati. Aggiungilo alla tua lista mentale di cose da fare ogni volta che torni a casa, poiché è facile dimenticarlo.


Vendi i tuoi oggetti di valore
Sai che la maggior parte dei giochi di ruolo ha oggetti inutili che trovi nel mondo e che vendi ai commercianti? Anche Inquisition ha quella roba. Ma sai come nella maggior parte dei giochi di ruolo (inclusi altri giochi BioWare), quella roba è chiamata "spazzatura" o "bottino"? In Inquisition, in realtà si chiama "oggetti di valore". (Non lo so nemmeno io.) Puoi persino ordinare un oggetto nel tuo inventario in oggetti di valore, dove normalmente lo ordineresti come spazzatura.

Ci vuole un minuto per capire come funziona, perché è stupido e poco intuitivo, ma è lo stesso concetto, in sostanza, denaro gratis. Ogni volta che vai da un venditore, vendi tutti i tuoi oggetti di valore blu per contanti veloci e per liberare spazio nell'inventario. Tuttavia: mantieni le cose gialle, perché di solito sono oggetti di ricerca che puoi consegnare per aumentare le statistiche. Meglio ancora, basta girare le ricerche prima di raggiungere il negozio ogni volta che vai a casa.


Assegna sempre delle operazioni
I tuoi colleghi nella sala di guerra possono eseguire tre operazioni alla volta, una alla volta. Riceverai una notifica ogni volta che un'operazione termina, ma può essere facile dimenticarsene e continuare a giocare. Prova a rivisitare la sala di guerra il più spesso possibile, in modo da avere sempre tutti e tre i consiglieri inviati in un'operazione ciascuno.


Esegui operazioni lunghe durante la notte
Le operazioni vengono eseguite in tempo reale e continuano anche quando il gioco è spento. Ciò significa che puoi assegnare strategicamente le operazioni più lunghe da portare a termine mentre dormi.

Dormire
A proposito, può essere allettante giocare a Dragon Age tutta la notte e rinunciare al sonno. Non è consigliabile, perché il tuo corpo ha bisogno di dormire per funzionare.


Acquista gli aggiornamenti per Bianca al mercato
La balestra di Varric, Bianca, è unica in Inquisition, in quanto è l'unica arma a distanza che gli è mai stato permesso di usare durante il gioco. Ciò significa che dovrai aggiornarla regolarmente per stare al passo con le altre tue attrezzature. Puoi farlo subito, però, andando dal principale commerciante di armi di Haven; puoi ottenere un potenziamento di ogni tipo per Bianca essenzialmente gratis. Quindi, vai dal fabbro e installa gli aggiornamenti. È un'attività che, come accade, è anche un mini tutorial abbastanza buono per aggiornare un'arma.


Fabbrica Armature, non Armi
Mentre il sistema di creazione in Inquisition può essere bello da usare (anche se è troppo complicato) è altrettanto probabile trovare pezzi fantastici sul campo senza bisogno che li faccia tu. Ho scoperto che raramente valeva la pena per me di fabbricare armi, anche se ho realizzato un'armatura piuttosto buona, in particolare una volta che ho iniziato a sconfiggere i draghi e a raccogliere le loro preziose pelli e ossa. In generale, però, puoi saltare un sacco di lavorazione e semplicemente usare le cose che trovi in giro, a meno che non ti piaccia davvero fabbricare la tua attrezzatura.

Aggiornamenti per la tua attrezzatura
Detto questo, di solito vale la pena andare e creare bracciali, gambiere e accessori per armi personalizzati. Raramente troverai ciò di cui hai bisogno sul campo e gli accessori per armi fabbricati possono aggiungere utili buff alla tua attrezzatura.


Non puoi rimuovere le rune, ma puoi sostituirle
Le rune sono l'altra cosa più utile nella creazione; la maggior parte delle armi può accettare una runa, la quale aggiungerà una sorta di aumento del danno unico ad essa. Ecco una cosa sulle rune: usarne una su un'arma la consuma, il che significa che non puoi rimuovere la runa e usarla di nuovo su un'arma diversa. Tuttavia, puoi sostituire una runa esistente con una nuova, più potente. Per un po' non lo avevo capito, quindi mi sono trattenuto dall'usare rune quando avrei dovuto usarle. Non essere come me! Usa le tue rune.


Dai un nome all'equipaggiamento da te realizzato
Puoi nominare l'armatura e le armi che costruisci e dovresti assolutamente farlo. "Il Pensatore" è un nome molto più cool per un copricapo rispetto a "Cappello resistente al ghiaccio" o qualsiasi altra cosa.


Esamina i negozi di Val Royeaux
Arriverete nella città orlesiana di Val Royeaux abbastanza presto nella storia e contiene alcuni dei migliori mercati del gioco. In particolare, c'è un venditore che vende pietre runiche vuote a basso costo che puoi quindi usare per iniziare a fabbricare in casa rune per le tue armi.


Parla con tutti
Può essere allettante andare in giro a combattere i mostri tutto il giorno, ma tieni presente che questo è un gioco di ruolo BioWare, il che significa che premia coloro che si prendono il tempo di parlare con i membri del loro gruppo. I personaggi di questo gioco sono fantastici e vale la pena prendersi il tempo di esplorare a fondo le varie conversazioni che puoi avere con loro. Col tempo, quelle conversazioni apriranno nuove opzioni di dialogo, nuove strade per lo sviluppo sorprendente del personaggio, richieste secondarie e persino (ovviamente) romanticismo.


Cambia il tuo gruppo
Nei precedenti giochi di Dragon Age, quasi sempre finivo per giocare con un'unica composizione del gruppo per l'intero gioco. L'inquisizione sembra un po' diversa per qualche motivo: mentre avevo sicuramente i miei gruppi preferiti, avevo molte più probabilità di mescolare e abbinare i membri della squadra. A quanto pare, è un ottimo modo per andare. Ti dirigi verso una regione che non è particolarmente pericolosa? Prendi in considerazione la possibilità di inserire alcuni dei personaggi con cui fai raramente squadra. Sentirai ogni sorta di nuove battute e dialoghi, conoscerai meglio i personaggi e potresti essere sorpreso di scoprire che ti piace davvero combattere al fianco di qualcuno che non ti è mai piaciuto.


Assicurati di ottenere ogni membro del gruppo
In totale ci sono 9 personaggi compagni nel gioco, e sebbene non sia troppo difficile raccoglierli tutti, è possibile perderne uno o due. Due in particolare che sono facili da perdere: segui la missione "Amici di Red Jenny" a Val Royeaux e dirigiti nelle Terre Centrali quando senti parlare di un ragazzo di nome Blackwall.


Prova a controllare gli altri membri del gruppo in battaglia
A difficoltà normale, è facile concentrarsi sul personaggio principale e lasciare che gli altri membri del gruppo facciano le loro cose. Tuttavia, può essere davvero divertente cambiare le cose e prendere il comando di qualcun altro in battaglia per un po'. La mia prima partita è stata conun mago, ma alla fine ho iniziato a prendermi il tempo per giocare come il Toro di Ferro in combattimento. È stato davvero divertente da usare, si è semplicemente aggirato in combattimento infliggendo danni folli con un enorme martello. È stata, inutile dirlo, un'esperienza super diversa da quella di interpretare un mago. Provare personaggi diversi può anche darti un'idea di come giocano le altre classi, nel caso in cui decidi di iniziare una seconda partita.


Saccheggia tutto
È un peccato che non ci sia un comando "raccogli tutto" per consentire al personaggio di aspirare tutte le piccole borse che cadono ogni volta che sconfiggi alcuni nemici. Ma... non c'è. Quindi, devi andare e raccogliere individualmente ogni pezzo di bottino. Il fatto è che vale sicuramente la pena farlo: non solo troverai materiali di fabbricazione e armi davvero utili in giro, ma otterrai anche oggetti di valore e altri bottini che possono essere facilmente scambiati con denaro contante.


Usa la funzione di ricerca
Il comando di ricerca è utile per qualcosa di più del semplice bottino: rende tutto illuminato nell'ambiente e può rendere molto più facile trovare gli oggetti che potresti cercare in una determinata stanza. Lo digitavo costantemente mentre esploravo: se c'è qualcosa da raccogliere nelle vicinanze, si otterrà un effetto sonoro più spesso delle volte in cui non c'è nulla.


Ascolta quando trovi oggetti nascosti
Spesso mentre vaghi per le terre selvagge, il tuo personaggio o un membro del gruppo dirà qualcosa del tipo "Diamo un'occhiata in giro!" Ciò significa che c'è qualcosa nascosto nelle vicinanze che è possibile individuare premendo il comando "Ricerca" e seguendo i segnali acustici. La tua minimappa si illumina anche quando ti trovi in un'area come questa, ma è facile da perdere, quindi in genere è meglio tenere le orecchie aperte verso qualcuno del tuo gruppo che ne parla.



Tutti.


Gli scrittori novelli finiscono in genere per scrivere in maniera fumosa (o proprio male) TUTTI i loro personaggi. Tutti quanti.
Scrivere BENE è mostruosamente, tremendamente difficile. Scrivere male invece è facile. Sono capaci tutti. Ad ogni modo, qualunque personaggio è difficile da scrivere BENE.
E il più difficile in assoluto è di solito il protagonista.
Il protagonista è la figura assieme alla quale l'autore finirà per passare più in tempo in assoluto. Ma più tempo passi con un personaggio, maggiori le probabilità di commettere errori, o perdere smplicemente l'ispirazione.
Cos'è che fa allora il 90% degli autori per risolvere il problema?
Usa se stesso come 'stampino' per creare il proprio protagonista.
"Cosa farei io?"
"Come mi comporterei io?"
Eccetera eccetera.
Questo ovviamente è facile, perché ti consente di dare sempre una risposta a ogni domanda… Ma nei risultati fa schifo.
Sì perché contrariamente a quello che pensa il mondo intero, l'autobiografia è la soluzione tarocca che usa solo chi non sa scrivere, perché non possiede abbastanza creatività per farlo.
Il talento di un autore si misura dalla sua creatività, non dalla sua capacità di copiare.
E poi noi siamo noiosi, diciamolo.
Ad ogni modo, avete mai notato che nel 90% dei libri i personaggi secondari sono sempre più interessanti di quelli principali?
Altro esempio che dimostra la mia tesi.
Avete notato in quanti film, libri e fumetti, il cattivo è sempre cento volte più interessante del protagonista?
E' proprio per questa ragione.


Devi innanzitutto crearti un portfolio di tue foto, ancora meglio se le fai con una macchina fotografica o ti affidi ad un fotografo: quindi primo piano e figura intera e poi un CV. Ancora meglio se aggiungi delle tue foto con i tuoi diversi look.
Per cercare devi essere aggiornato sui social, puoi partire da Facebook dove ci sono molti gruppi inerenti dove pubblicano gli annunci fino ai vari siti. Basta comunque anche semplicemente digitare su Google “Casting comparse nome della città” oppure “cercasi comparse nome della città” e infine seguire le loro indicazioni (di solito ti fanno inviare una email e poi successivamente verrai convocato).
Il guadagno più o meno è dai 50 ai 100 euro giornalieri.
È interessante come esperienza se si vuole capire di più come funziona un set cinematografo nel caso ti piacesse veramente e vorresti farlo diventare un extra fisso ti consiglio di affidarti a delle agenzie di comparse e di iscriverti al collocamento dello spettacolo.
Per ricercare l’agenzia perfetta per te basta sempre googlare “Agenzia Comparse” e trovare quella più vicina e idonea a te!

SCONSIGLIO FORTEMENTE:
  • di fare la comparsa se si ha in mente di intraprendere una carriera attoriale, praticamente ti bruci già dall’inizio. Chi fa le comparse, non sono attori professionisti.
  • di proporsi ai registi o chiamare le produzioni cinematografiche chiedendo se sono alla ricerca di comparse, perché in entrambi i casi non sono loro che si occupano della ricerca!!!

Un frame di Loro con Riccardo Scamarcio e alcune comparse femminili lungo Via dei Fori Imperiali, regia di Paolo Sorrentino.






Gli effetti di luce utilizzati nel film "Casablanca" (1942) non erano nè nuovi per il cinema nè particolarmente innovativi per l'epoca; tuttavia c'è qualcosa di distintivo e di straordinario in essi.
Casablanca usa il chiaroscuro dai toni noir. Utilizza anche una buona quantità di effetti tipo "ombre cinesi" in tutto il film, vedi la foto sotto:


Pensi che la croce sulla figura di Viktor Lazlo sia accidentale? No.
E' intenzionale ed è usata per accrescere la nostra consapevolezza che un "gioco di ombre" si snoda sotto la superficie di ciò che pensiamo di vedere.
Ci sono principalmente 4 "mondi" di luce nel film, ovvero:
1. Il mondo della notte - La maggior parte del film si svolge di notte, è il momento in cui le creature notturne escono da sotto le loro rocce e si affrettano, cercando di mangiare e non di essere mangiate. Si concludono gli affari, si svolgono le riunioni.
Questo è il mondo principale di Casablanca.
Questo è il mondo in cui vengono svelati i desideri segreti. È un mondo di paura e disperazione, di bui proibiti, di nicchie non rivelate e di ombre minacciose. È il mondo a cui Rick si è abituato, a malincuore. È l'Europa, nella sua rivolta repressa nel sangue, che lotta per sopravvivere.


2. Il duro mondo del giorno - La luce in questo mondo è nitida, abbagliante e eccessivamente pulita. Questo è il mondo governato dagli oppressori, che fanno e dicono quello che vogliono, alla luce di questo mondo che in realtà fa male ai nostri occhi. Lo si vede nel film all'aeroporto di Maj, così come all'arrivo di Strasser e nelle prime scene di rastrellamento di strada. E ci viene detto subito che "è pieno di vipere, vipere dappertutto".

È un mondo pericoloso per chiunque non sia dalla parte del regime al potere, e mentre siamo immersi in esso, possiamo sentirci vogliosi della relativa sicurezza che si trova nel mondo della notte. Neanche i nostri eroi si sentono a casa in questo mondo dilavato dalla luce diurna: è come se fossero in prigione, e forse è per questo che indossano così tanti capi a strisce.



3. I morbidi giorni di sole di Parigi, il passato sfocato - Sia che si tratti di giorno o di notte, la luce utilizzata nelle scene con i flashback di Parigi è sempre più morbida, calda e accogliente. La maggior parte di ciò che fanno i nostri eroi a Parigi è durante il giorno. Non hanno paura di uscire e persino di andarsene a fare una gita fuori porta. Parigi rappresenta il passato, un passato amato prima che l'oscurità dell'oppressore cadesse sul mondo.




4. Il mondo dal futuro sconosciuto - Questo mondo è solo brevemente intravisto nel film e rappresenta il futuro sconosciuto. Ricorda, Casablanca è stato girato nel bel mezzo della guerra, nel 1942: Rick è guidato all'azione contro la sua volontà e motivato da un amore senza speranza. Ogni volta che vedi Rick nella tempesta e nella nebbia ... intravedi il suo destino mutevole, mentre contempla un futuro inconoscibile. Lo vediamo a un bivio del suo destino:
a) Fuori dal suo locale con Louis mentre gli aerei volano in alto, sperando di poter andare via su uno di loro. Questa è la scena in cui Renault gli dice che Ilsa sta arrivando.


b) Mentre sale sul treno a Parigi, quando lascia Ilsa e si dirige a sud verso l'ignoto.


c) E all'aeroporto nella scena finale.


Come andranno le cose per i nostri eroi di Casablanca? Semplicemente non lo sappiamo e non lo scopriremo in questo film. Tutto ciò che possiamo fare è sperare per il meglio, cosa che tutto il mondo potrebbe aver fatto nel 1942 quando il film è stato realizzato.
L'uso della luce è solo uno dei tanti motivi per cui Casablanca è il più grande film di tutti i tempi. È un film straordinario in parte perché, come i suoi protagonisti, ci mette a disagio alla luce del giorno del presente, ci fa stare meglio nell'oscurità della notte, guardando indietro con affetto a un passato roseo e spaventato dai nostri nebbiosi sconosciuti futuri.
Ma come Rick e Ilsa, possiamo ancora avere speranza.
Mentre il tempo passa, "As time goes by".







Secondo Steve Dotto, uno degli Youtuber più noti in Canada, non troppo.
Le tag sono importanti, ma non fondamentalmente importanti. Steve dice che ogni tanto aggiunge alcune tag nei suoi video quando ‘sta al bagno’, per farci capire che non da a questa componente poi troppa importanza.
Ci sono cose importanti che vanno considerate quando stai per creare e per pubblicare un video su Youtube, se vuoi dargli le maggiori chance di successo.
Ecco che cosa dovresti davvero tenere d’occhio quando stai per pubblicare un video su Youtube:
  1. Il titolo. Il titolo del tuo video su Youtube è qualcosa su cui una persona come Steve spende anche ore. Se il titolo è generico o ingannevole, ad esempio, potrebbe danneggiare la visibilità del tuo video.
  2. Le prime righe della descrizione del video. Tipo le prime due o tre, quelle che vengono mostrate automaticamente a chi visualizza il video. Il resto della descrizione è solitamente un copia incolla in cui metti i link dei tuoi social e della tua Piattaforma
  3. La thumbnail (l’immagine di copertina del video): Questa è una componente su cui uno Youtuber si deve ossessionare. È una delle componenti più importanti da tenere a mente quando si sta per pubblicare un video. Se non hai un Thumbnail accattivante, le chance che le persone clicchino sul tuo video si riducono.
Ci sono altre componenti da considerare per una persona interessata a rendere un video ‘viewer-friendly’. Io ti ho detto solo alcune delle più importanti.