I destini dei membri del cast di Happy Days sono stati molto differenti, alcuni molto fortunati altri decisamente meno.
Nella prima categoria rientra
sicuramente Ron
Howard,
l'interprete di Richie Cunningham.
La carriera che
l'ha definitivamente consacrato nel mondo dello spettacolo non è
stata quella da attore ma bensì quella da regista.
Onestamente
non ho amato nessuno dei suoi film, almeno quelli che ho visto, ma
non si può certo dire che abbia lavorato solo su progetti di serie
B.
Wikipedia gli accredita una trentina di film, tra cui la
trilogia de "Il Codice Da Vinci", "A Beautiful Mind",
"Rush" e tanti altri nomi noti.
Anche Henry
Franklin Winkler, Fonzie, è ancora in giro.
Ogni
tanto mi capita di guardare un film a caso e dire "guarda, ma
quello è Fonzie!". L'ultima volta mi è capitato con l'ultimo
di Wes Andreson, "The French Dispatch".
Inoltre pare avere una gran passione per Adam Sandler, visto che dove recita quest'ultimo generalmente recita anche lui.
E' praticamente uguale a prima, solo con la pancia ed i capelli grigi.
Don Most e Anson
Williams sono
rispettivamente un attore ed un regista, nessuno dei due proprio di
serie A.
Don ha interpretato personaggi secondari in film poco
noti e qualche serie tv mentre Anson ha diretto svariate puntate di
serie televisive. Roba come "Xena" e "Settimo Cielo",
per intenderci.
Marion Ross,
che interpretava appunto Marion, la moglie di Howard, è
ancora qui ad oltre 90 anni e, fino a poco fa, era possibile vederla
al cinema.
Anche in questo caso non posso dire di essere rimasto
estasiato dalle sue performance, però con decine di film e decine di
serie tv nel suo palmares non si può dire non abbia avuto successo.
Decisamente meno fortunata è
stata Erin
Moran.
L'interprete
"Sottiletta" se n'è andata a meno di 60 anni per un
cancro, dopo anni di alcolismo e problemi economici.
Ci hanno lasciati anche Tom
Bosley, capofamiglia Cunningham, e Al
Molinaro, proprietario di "Arnold's".
Tom se n'è
andato a 83 anni mentre Al alla bellezza di 96.
0 comments:
Posta un commento