Se c’è una cosa che i grandi blockbuster ci insegnano, è che la logica umana spesso cede il passo all’intrattenimento. Prendiamo Armageddon (1998): insegnare a trivellatori petroliferi come diventare astronauti in meno di tre settimane? In termini reali, impossibile. Eppure, il film funziona perché ci tiene con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo.
Non è un caso isolato. In Jurassic Park, la sicurezza del parco sembra ridicola: un semplice blackout e tutti i dinosauri scappano come se nulla fosse, ignorando anni di protocolli e tecnologia avanzata. La tensione e la meraviglia vincono sulla plausibilità scientifica.
Independence Day alza ancora di più l’assurdo: un laptop umano può infettare l’astronave aliena più avanzata dell’universo. La probabilità reale è quasi zero, ma la scena resta iconica perché dà agli eroi il controllo di un potere apparentemente inarrivabile.
E come non citare la saga di Fast & Furious? Auto che sfidano la gravità, manovre impossibili e resistenza incredibile agli impatti diventano il marchio di fabbrica. La fisica diventa relativa, ma il pubblico ride, urla e applaude.
Il filo conduttore è chiaro: questi buchi di trama, lungi dal rovinare l’esperienza, accentuano il brivido. Ci ricordano che a volte il divertimento, l’emozione e la spettacolarità contano più della coerenza scientifica o logica. È l’incredibile che rende indimenticabili certi film, e a posteriori, proprio questi dettagli assurdi diventano parte del fascino duraturo dei blockbuster.
0 comments:
Posta un commento