Gene Wilder è un esempio affascinante di un attore che non è stato inizialmente preso sul serio da Hollywood, nonostante il suo immenso talento. La sua aspirazione era quella di diventare un attore drammatico, e per realizzare questo sogno si dedicò con impegno allo studio del teatro, cercando di interpretare opere complesse di Shakespeare e Cechov. Dalla sua formazione emergeva una grande capacità di interpretare ruoli drammatici, ma c'era un ostacolo che non riuscivano a superare: la sua comicità naturale. Ogni volta che parlava, il pubblico iniziava a ridere, e lui stesso non riusciva a capire il motivo. Era la sua voce, il suo viso, i suoi manierismi? Non lo sapeva, ma di certo quella reazione lo accompagnava inevitabilmente, nonostante il suo impegno.
Gene non si diede per vinto. Continuò a lavorare instancabilmente in piccoli ruoli, soprattutto a Broadway, e in parti minori nei film, come quella in Bonnie and Clyde. La sua carriera sembrava destinata a restare nel mondo delle piccole produzioni e dei ruoli marginali fino a quando non incontrò il grande Mel Brooks, che lo vide esibirsi in una commedia con Anne Bancroft. Brooks, riconoscendo il talento comico di Wilder, lo fece entrare nel cast di The Producers, un film che segnò l'inizio di una collaborazione fortunata con Brooks e che lo lanciò nel mondo della commedia. Fu proprio grazie a questa alleanza che nacquero i suoi ruoli iconici in film come Frankenstein Junior (1974), Mezzogiorno e mezzo di fuoco (1974) e, ovviamente, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971).
Nonostante l'incredibile successo che Wilder ottenne nel mondo della commedia, il suo sogno di diventare un attore drammatico rimase inespresso. Nel corso della sua carriera, non gli fu mai più dati l'opportunità di cimentarsi in ruoli teatrali seri, ma, come ha affermato in diverse interviste e nella sua autobiografia, non si è mai pentito di non aver seguito quella strada. Anzi, si è sempre considerato fortunato a essere stato in grado di far sorridere il pubblico e a guadagnarsi da vivere con la sua comicità.
Gene Wilder ha saputo lasciare un segno indelebile nella storia del cinema, diventando una vera e propria leggenda della commedia. Nonostante le difficoltà iniziali e le aspettative non sempre allineate alla sua visione artistica, la sua carriera rimane una testimonianza della magia che può nascere anche da un percorso che prende strade inaspettate.
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