Vincent Price è una delle figure più iconiche e affascinanti nella storia del cinema, conosciuta principalmente per i suoi ruoli nei film horror. Tuttavia, la sua carriera e la sua vita avevano una profondità e una varietà che vanno ben oltre l'immagine di "uomo che ha fatto film horror". Price era un uomo dai molteplici talenti, con una personalità e una visione che spaziavano ben al di là dei suoi ruoli sul grande schermo.
Inizialmente, Vincent Price era un esperto d'arte. Con una laurea in storia dell'arte, possedeva una collezione personale impressionante che includeva opere di artisti come Norman Rockwell e Salvador Dalì. La sua passione per l'arte non si limitava alla semplice raccolta di opere, ma si estendeva alla scrittura e alla consulenza. Scrisse libri sull'argomento e fu un punto di riferimento per amici famosi, come testimonia un divertente aneddoto. Durante una visita a casa di Steve McQueen, Price notò un dipinto che immediatamente riconobbe come falso. Quando McQueen, sorpreso e risentito, gli chiese come fosse possibile saperlo, Price rispose con calma: "Mio caro ragazzo, perché quello vero è al Metropolitan di New York". Oggi, una parte della sua vasta collezione d'arte è ospitata in un museo che porta il suo nome, anche se non comprende l'intero patrimonio che Price ha accumulato nel corso della sua vita.
Oltre ad essere un collezionista e appassionato d'arte, Vincent Price era anche un enologo certificato. La sua passione per il vino era altrettanto profonda: possedeva una vasta collezione di vini pregiati, inclusi alcuni esemplari rari. Un episodio curioso racconta di una festa in cui, parlando di un vino costoso, un ospite gli chiese come facesse a bere una bottiglia così esclusiva. La risposta di Price fu tagliente: "Che diavolo avrei dovuto farne?". In effetti, Price era un grande sostenitore dei vini californiani, ancora poco conosciuti al grande pubblico, e investì in vigneti a Napa Valley, fondando anche il suo marchio di vino. Nonostante la sua predilezione per i vini californiani, si distingueva per il suo approccio diretto e schietto: "Bevi vino francese perché ti piace dove sono state coltivate le uve, e bevi vino Napa perché ti piace il buon vino".
Vincent Price possedeva un acuto senso dell'umorismo e un atteggiamento molto malizioso. Era noto per fare scherzi telefonici ai talk show, chiamando per fare domande e dibattere con gli ospiti come un comune telespettatore. Amava osservare le espressioni sorprese degli annunciatori e partecipare attivamente alle conversazioni. Il suo spirito non si limitava al mondo dello spettacolo: era una persona estremamente informata e progressista per i suoi tempi. Supportava attivamente i diritti civili e il movimento femminista, assumendo personale teatrale di diverse etnie quando ancora non era consueto farlo. Inoltre, fu tra i primi a schierarsi a favore dell'Equal Rights Amendment (ERA).
Un altro dei suoi talenti era la cucina. Vincent Price, infatti, era un grande cuoco autodidatta. Sebbene fosse particolarmente appassionato della cucina francese, si dilettava anche con quella messicana e cinese. Provò persino a fare il sushi, ma ammise di aver fallito miseramente. Tuttavia, aveva una passione inaspettata per il cibo fast food, confessando di adorare McDonald's, nonostante la sua fama di raffinato gourmet.
Oltre alla cultura, alla gastronomia e all'arte, Vincent Price era un appassionato di sport. Amava la vela, il golf, il tennis e il basket. La sua statura imponente, con i suoi 1,93 cm, lo rendeva un eccellente giocatore di basket. C'è un curioso aneddoto che racconta di come si infortunò alla caviglia mentre girava "Laura" (1944), ma non lo riferì mai al regista Otto Preminger, poiché lo temeva troppo.
Vincent Price era una persona incredibilmente poliedrica e affascinante, capace di brillare in molti campi diversi. La sua carriera a Hollywood è solo un capitolo di una vita ricca di interessi, passioni e talenti, che lo rendono probabilmente una delle figure più affascinanti e sorprendenti della storia del cinema.
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