1. L'idolo di Marilyn Monroe
Jean Harlow fu un'ispirazione per Marilyn Monroe, un'altra figura leggendaria di Hollywood. Monroe, infatti, era così affascinata dalla vita della star che considerò di interpretarla in un film biografico. Tuttavia, dopo aver letto la sceneggiatura, cambiò idea, dichiarando al suo agente: “Spero che non mi facciano questo dopo che me ne sarò andata”. Questa frase sottolinea quanto Monroe fosse consapevole dei rischi di una rappresentazione inadeguata o sensazionalistica della vita privata di una persona. Curiosamente, entrambe le attrici hanno condiviso una connessione simbolica con Clark Gable: Harlow lavorò con lui in Saratoga (1937), mentre Monroe appare al suo fianco in The Misfits (1961), ultimo film per entrambi.
2. L'insufficienza renale e il peso crescente
Negli ultimi giorni della sua vita, Jean Harlow soffriva di insufficienza renale, una condizione che causava un accumulo di liquidi nel suo corpo. Questo problema di salute influenzò visibilmente il suo aspetto e il suo peso. Clark Gable, suo co-protagonista e amico, notò il cambiamento durante le riprese di Saratoga . In una scena in cui doveva sollevarla sulla cuccetta superiore di una carrozza, trovò il gesto più faticoso rispetto ai loro film precedenti. Sebbene possa sembrare un dettaglio marginale, questo episodio riflette la lotta silenziosa di Harlow contro una malattia che si sarebbe rivelata fatale poco tempo dopo.
3. Superstizioni personali
Jean Harlow era famosa per le sue superstizioni, alcune delle quali erano ben note sul set. Indossava sempre una catenina portafortuna alla caviglia sinistra, visibile in alcune delle sue apparizioni cinematografiche per chi osserva attentamente. Inoltre, possedeva uno specchio speciale nel suo camerino, che considerava un talismano. Non usciva mai dalla stanza senza guardarsi in quello specchio, un rituale che sottolineava la sua natura scaramantica e il desiderio di mantenere un senso di controllo in un'industria spesso imprevedibile.
4. Una connessione inaspettata con Bugsy Siegel
Harlow ebbe legami sorprendenti con il mondo della criminalità organizzata. Fu la madrina di Millicent Siegel, figlia del famigerato gangster Benjamin “Bugsy” Siegel. Questa connessione, insolita per una star del suo calibro, getta una luce affascinante sulla rete di relazioni che attraversava Hollywood negli anni '30, un'epoca in cui lo scintillante mondo del cinema spesso si intrecciava con gli affari meno legittimi della malavita.
5. Il lutto alla MGM
La morte di Jean Harlow, avvenuta a soli 26 anni, scosse profondamente l'industria cinematografica. Il giorno seguente, la MGM, lo studio che la rese una star, decretò un minuto di silenzio in suo onore. Tuttavia, secondo la leggenda di Hollywood, quel giorno fu molto più di un semplice omaggio formale. Nella mensa dello studio, solitamente vivace e piena di chiacchiere, regnò un silenzio assoluto, segno della profonda tristezza che colpì tutti coloro che avevano avuto il privilegio di conoscerla o lavorare con lei.
Jean Harlow continua ad essere una figura di riferimento nella storia del cinema, non solo per il suo talento e il suo carisma, ma anche per le storie e i misteri che circondano la sua vita. Questi aneddoti offrono uno sguardo più intimo su una donna che, nonostante il suo breve tempo su questa terra, ha lasciato un'impronta indelebile nella memoria collettiva di Hollywood.
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