20 - Tutti i membri dei Queen
sono laureati. Difatti, i quattro non erano sicuri che la loro
carriera musicale andasse a buon fine, così
decisero di concludere i loro
corsi di laurea e avere una rete di salvataggio in caso di fallimento
del "progetto Queen"; precisamente, i componenti della band
Inglese avevano conseguito una laurea in: Astronomia (Brian May),
Biologia (Roger Taylor), Elettronica (John Deacon) e Fashion Design
(Freddie Mercury).
19 - Il vero nome del cantante
dei Queen era Farrokh Bulsara. Il cantante, difatti, era
naturalizzato Inglese poichè trasferitosi giovanissimo a Londra a
causa della Rivoluzione di Zanzibar, ma in verità è di origine
Africane (essendo nato proprio a Zanzibar). Il suo nome d'arte era
una combinazione di nomi: scelse Freddie poichè da piccolo veniva
sempre chiamato così dai suoi amici e Mercury in onore del Dio
Mercurio, il messaggero del pantheon degli dei Greci.
18 - Nel 1998 venne realizzato
un videogioco sulla band intitolato: Queen: The eYe, la cui trama è
molto simile a quella del musical We Wil Rock You. Al contrario delle
loro produzioni musicali, di indiscutibile e pregevole fattura, il
gioco fu prodotto con tecniche di scarto dell'epoca.
17 - Il logo dei Queen (quello
usato come immagine d'apertura) è stato realizzato da Freddie
Mercury, il quale è formato dei quattro segni zodiacali dei membri
del gruppo.
16 - Tutti i membri dei Queen
hanno inciso dei dischi da solista...tutti, ad eccezione del bassista
John Deacon. La sua unica produzione esterna risale al 1986, quando
compose con Robert Ahwai il brano No Turning Back per la colonna
sonora del film Biggles e che suonò con il gruppo The Immortal (band
in cui suonava il basso).
La sua carriera solista si concluse qui
perché la band si sciolse poco dopo: alla faccia degli "Immortal".
15 - Sempre a proposito di
Deacon, il bassista fu l'unico a non continuare la sua carriera
musicale come fecero poi Brian May e Roger Taylor. Dopo la morte di
Freddie e il mega concerto di tributo in cui parteciparono più
gruppi e artisti (il Freddie Mercury Tribute del 1992), John si
ritirò a vita privata e fece partire una piccola impresa.
14 - Quando fu rilasciata la
canzone The Show Must Go On, si è inizialmente pensato che questo
brano fosse un testamento di Freddie Mercury e che parlasse del suo
stato d'animo prima di morire. Invece è una poesia triste e
struggente nata dalla penna di Brian May, il quale attraverso il
brano, decise di raccontare ed esorcizzare i ricordi del periodo in
cui soffrì di una grave depressione che lo portò anche a pensare
diverse volte al suicidio.
Nelle prime versioni demo della canzone
diverse tonalità vocali sono in falsetto, perché troppo alte. Per
questi motivi, inizialmente May nutriva alcuni dubbi sul fatto che
Mercury potesse cantarla, a causa dell'AIDS. Con sorpresa dello
stesso May, quando venne il momento di registrare le parti vocali,
Mercury disse: "Cazzo se lo farò!", e interpretò il brano
senza problemi (il tutto dopo aver bevuto un bicchiere di Vodka).
13 - Nel 1979, Rob Halford
(cantante dei Judas Priest) che durante i concerti era solito entrare
sul palco in sella ad una rombante Harley Davidson in tenuta da
biker, vedendo Freddie Mercury riproporre quella situazione nel video
Crazy Little Thing Called Love, si sentì "tirato in causa"
e a mezzo stampa sfidò Freddie ad una corsa motociclistica sul
circuito di Brands Hatch.
Freddie Mercury rispose che avrebbe
accettato solo se Rob Halford si fosse esibito con il Royal Ballet
(con il quale Freddie era solito esibirsi). La cosa però fu lasciata
cadere e alla fine non se ne fece più nulla. Questo fatto non fece
diminuire la stima fra i due artisti, visto che non assunse mai un
tono sgradevole.
12 - La canzone Bicycle Race è
ispirata al Tour De France e, per la realizzazione del video, vennero
ingaggiate 50 ragazze per guidare delle biciclette in totale nudità.
Le biciclette furono prestate da uno
sponsor, che però non rivolle indietro le selle.
11 - Freddie Mercury era un
grande amante dei gatti e, in casa sua, ne possedeva ben dieci.
Chiamò il suo preferito Mr. Bad Guy e gli dedicò pure una canzone,
che fu (inoltre) il titolo omonimo del suo primo album solista.
Inserì pure una dedica che recitava:
"To my cat Jerry — also Tom, Oscar, and Tiffany, and all the
cat lovers across the universe — screw everybody else".
10 - Molti criticano la band
perché, dopo la morte di Mercury e l'abbandono di Deacon, May e
Taylor continuarono a suonare ed utilizzare il nome Queen. In verità,
le cose non stanno proprio così. Se si fa attenzione, dopo il
concerto di tributo del 1992, i restanti componenti della band
inglese si esibirono si con il nome storico, ma accompagnato dal
simbolo matematico "+" che sottolineava la collaborazione
esterna con un musicista. Vedi il progetto Queen + Paul Rodgers,
Queen + Adam Lambert e molti altri.
9 - La chitarra che Brian May
suona usualmente è stata costruita artigianalmente da May stesso e
suo padre; dato che tutte le chitarre più belle e appetibili erano
economicamente al di fuori della portata della sua famiglia, il
giovane Brian e il padre (un ingegnere appassionato di modellismo) ne
costruirono una in casa con componenti di fortuna ricavati da legno
di quercia e da parti dell'architrave di un caminetto in mogano per
il corpo. Solo i pick-up furono acquistati in negozio, e
successivamente modificati dal padre di Brian. Il suono della
chitarra non soddisfaceva comunque l'intraprendente chitarrista, che
fu completamente soddisfatto solo quando decise di usare come
plettro, dopo innumerevoli prove, il lato zigrinato di una monetina
da 6 pence. La Red Special, come fu battezzato lo strumento, risultò
di fattura così pregevole che anche dopo aver raggiunto il successo
May si rifiutò di usare, se non in rare occasioni, altre chitarre.
8 - I quattro membri della band
sono stati ammessi nella Songwriters Hall of Fame, sia come gruppo,
sia come solisti.
7 - Roger Taylor dei Queen è
omonimo di quello dei Duran Duran: anch'egli batterista, e anch'egli
Roger Taylor. L'unica differenza è che, quando dici "Roger
Taylor", mica ti viene in mente quello dei Duran Duran.
6 - Nel 2009 i Muppets hanno
registrato una versione "leggermente" rivisitata di
Bohemian Rhapsody. Il video è stato pubblicato su internet il 25
Novembre, il giorno dopo il 18º anniversario della morte di Freddie
Mercury.
5 - A proposito di
re-interpretazioni, i Queen (assieme ai Beatles) sono il gruppo che è
stato più soggetto a traduzioni in Italiano delle loro canzoni. Tra
quelle più famose abbiamo: Somebody To Love (Un Uomo Per Me di Mia
Martini), e Who Wants To Live Forever (Chi Mai Vivrà Per Sempre di
Matteo Becucci) quest'ultima coverata pure da Giorgia.
4 - Vi siete mai chiesti perché
i Queen si chiamano così? Idea di Freddie Mercury. Il loro nome
equivale all'appellativo inglese per Regina, giocando sul doppio
significato del termine, usato sia per indicare la Regina Madre, sia
per indicare nel gergo inglese le prostitute...ma anche la parte
passiva di un rapporto omosessuale.
3 - La collaborazione con David
Bowie per il brano Under Pressure non fu intenzionale. E allora come
successe? Per caso? Beh, si.
Bowie si trovò casualmente negli
stessi studios dove la band stava registrando la canzone, il cantante
si fermò a sentirla, da cosa nasce cosa e il resto è storia.
2 - Se oggi noi tutti possiamo
godere del brano Another One Bites The Dust, lo dobbiamo a Michael
Jackson.
La band aveva la canzone già pronta,
ma non si sentiva ancora di usarla perché non era sicura che sarebbe
piaciuta al pubblico. Così, ritrovatosi con il Re del Pop in un
backstage di uno stadio di Los Angeles, Jackson si mise a parlare con
i Queen dei reciproci progetti futuri e saltò fuori che il gruppo
aveva in ballo questa canzone che non sapeva se pubblicare o meno.
Quando Michael Jackson la sentì, consigliò caldamente la
pubblicazione. Anche qui, il resto è storia.
1 - Forse molti di voi se lo
sono chiesti, ergo, è il caso di rispondere. Oggi i Queen sono una
band acclamata e che ha ispirato (e tutt'ora ispira) centinaia di
migliaia di band e artisti (tra cui il sottoscritto, nelle sue
limitate capacità, altrimenti mica avrebbe scritto questo
post)...ma, quando ancora era sconosciuta,
chi ha ispirato i Queen a loro
volta? Beh, furono i Led Zeppelin.
La band di Jimmy Page & Soci
ispirò una delle più grandi band della storia perché Brian May ne
era un fan sfegatato e il loro genere, nonché modo di suonare e
comporre, era vicinissimo alla loro idea di musica; l'unica
differenza che apportarono, oltre alle multitracce e alla presenza
costante del pianoforte, fu nei vestiti, che si trasformarono in
pittoreschi costumi di scena.
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