"Ciao! Mi chiamo Lars Ulrich e sono uno dei due leader dei Metallica. Suono la batteria come altre migliaia di persone ed è probabile che tra voi lettori ci siano molti batteristi più in gamba di me.
C'è anche da dire che non sono "scarso" come molti metallari dicono. Solo che non sono un gran virtuoso, agito le braccia in modo scomposto, non ho fantasia e se mi mettete sotto mano uno spartito (….tablatura, meglio!) scritto da Mike Portnoy (e lasciamo perdere altri fenomeni come Virgil Donati) mi viene il mal di testa e non capisco più nulla. E non parlatemi mai di Matt Garstka, che altrimenti ci faccio davvero una figura tremenda.
Però ho composto dei dischi fichissimi (quattro a dire il vero). O meglio James ha composto e io ho arrangiato la batteria. Ai tempi di Master of Puppets ci avevo pure messo un po' di impegno e la gente stava iniziando a credere che fossi anche bravetto, poi però mi son stufato perchè contare banconote portava via un sacco di tempo.
Ci si vede ai concerti. Io sono quello che stecca e fa cadere i piatti. Ciao!"

Anche se poi va detto che preferisco un batterista come Lars che ci mette del suo rispetto a quei batteristi che sembrano delle drum machine senza anima (sto parlando di te Mike Mangini!).

Fermi tutti! Mi sono scordato di LUI! Il parassita, colui che fece soldi e non fece altro. Colui il cui massimo talento era eseguire ordini a patto che gli stessi fossero semplici. Molto semplici.
Signori e signori ecco sua inutilità NICK MASON!


Il segreto per essere come Nick Mason? Non saper fare praticamente nulla, ma farsi amico l’elemento più potente del gruppo. E infatti Nick Mason era l’unico elemento dei Pink Floyd che stesse dalla parte di Roger Waters.
Per il resto la sua batteria risulta interessante fino a Ummagumma (compreso) salvo poi sparire dai radar diventando l’unica cosa irrilevante e a tratti superflua della musica dei Pink Floyd.
Ai tempi di The Wall si era talmente impigrito (ossia si era allenato sempre meno con la batteria) che Waters e Gilmour durante il tour dovettero fare ricorso al batterista di supporto anche per diversi passaggi molto semplici dato che il loro storico compagno oramai era diventato quasi inutile (nel libro di Nicholas Schaffner viene anche riportata una voce interessante, ossia che Gilmour avesse spinto per la sua cacciata e che Waters fosse tutto sommato favorevole all’idea, ma non è chiaro come mai poi sia rimasto…).
A livello compositivo poi era del tutto ininfluente. Si dice però che come produttore fosse straordinariamente competente e meticoloso.