Nei film sono obbligati a usare delle
banconote o un po' più piccole o un po' più grandi del normale,
cambia anche la tonalità del colore. Alcune volte cambiano anche le
immagini:
I film di Totò sono stati fin da
subito un colpo di fulmine. Fin da quando da bambino li vidi in
Televisione
per me sono stati una scuola di
cinema, di comicità e di vita. Mi hanno insegnato che la storia di
un film può essere semplice ma anche originale; che alcuni
personaggi pur se tirchi, egoisti o ladri possono risultare comunque
simpatici. Di non prendermi mai troppo sul serio…
E poi a riguardarli oggi, sono un
concentrato di com'era popolata l’Italia del dopoguerra: guardie,
ladri, truffatori, padri, figli, lavoratori, artisti, bugiardi,
smemorati, nobili, ricchi, morti di fame, taccagni, falsari…
Con Roma e Napoli che diventavano
brutte e allo stesso tempo meravigliose, deserte e affollatissime,
polverose e fangose, con i mezzi pubblici zozzi e affollati, le case
dei Parioli alternate alle baracche dei morti di fame. Ma dove
nasceva la nostra voglia di fare battute, di ridere e quindi anche di
vivere.
Il Principe ha fatto circa 100 film di
cui almeno 20 sono capolavori assoluti. Ho buttato giù al volo la
lista dei miei preferiti, che poi sono quelli che riguardo più
spesso.
I 2 marescialli, I tartassati, Guardie
e Ladri, La banda degli onesti, Il coraggio, Totò Fabrizi e i
giovani d’oggi, Operazione San Gennaro, Totò Peppino e la
Malafemmina, I soliti ignoti, Miseria e Nobiltà, La cambiale, Un
turco Napoletano, Signori si nasce, Totò Peppino e i Fuorilegge,
Letto a 3 piazze, Totò a colori, 47 morto che parla, Totò Le Moko,
Il Monaco di Monza, Lo smemorato di Collegno, Totò Truffa 62, Totò
e Cleopatra
Secondo me da questa lista si può
pescare un titolo a caso.
In realtà in passato, quando il cinema
era muto, c’erano donne regista.
La produzione dei film muti era infatti
ad un prezzo di gran lunga inferiore rispetto alla produzione dei
film sonori;
Ciò faceva si che venisse permesso
alle donne di girarli, aggiungendo anche il fatto che le macchine da
presa erano più leggere e quindi maneggevoli anche per le donne.
Con l’avvento dei film sonori le
macchine da presa si sono appesantite e, soprattutto, la produzione
di un film era molto più costosa e perciò ritornò un lavoro che
poteva svolgere solo un uomo.
Da allora il mondo della regia è
tornato del tutto maschile.
Anche se oggi donne regista ci sono,
rappresentano l’assoluta minoranza, essendo il lavoro del regista
un lavoro tradizionalmente maschile.
Certo! Capitò moltissime volte, ma ce
ne sono alcune che sono rimaste nella storia, una tra tutte la
fallimentare impresa dei
Van Halen
di inseguire l’onda della disco
Music e dell’Hair Metal negli anni ‘80. Dopo un periodo di
capolavori, dei quali il migliore resta sempre il disco d’esordio,
che contiene nientemeno che
Running With The Devil,
Eruption e You Really
Got me, ad un certo punto spunta “1984”.
Celeberrimo è il singolo che anticipa
l’uscita di questo disco,
Jump, che consacra i Van
Halen come i grandissimi dell’epoca…uno splendido salto per la
loro carriera e per il loro portafoglio, ma i fan non la presero
esattamente bene. Il fatto che Eddie avesse trascurato i suoi riff di
chitarra per dedicarsi a stucchevoli tastiere disgustò i fan
storici, che li ammazzarono di critiche.
Certo, guadagnarono un’enorme fetta
di pubblico tra gli amanti del glam e dell’Hair, ma il “tradimento”
dei Van Halen è una cosa di cui i vecchi rockers parlano ancora con
dolore. Non è certo il loro periodo Hair che li ha portati
nell’Olimpo del rock, non importa quanti soldi abbia fruttato loro.
Un’altra band che soffrì duramente
la reazione del pubblico furono i Celtic Frost. La loro storia
è in realtà molto più oscura di quella dei celeberrimi Van Halen:
non hanno mai ottenuto un successo degno di questo nome, mentre
suonavano insieme. I primi tre album furono capolavori indiscussi, le
fondamenta dell’Avant-Garde metal.
Morbid Tales, To Mega Therion
e
Into The Pandemonium
rivoluzionarono il modo in cui
pensare la musica scardinando ogni possibile struttura
precostituita…ma furono tre flop totali. Pochissimi in Europa
conoscevano i Celtic Frost nella seconda metà degli anni ‘80, e
chi li conosceva aveva saputo della loro esistenza dal pezzo che
Kerrang, aveva dedicato loro, definendoli poco più che spazzatura.
Il quarto disco,
Cold Lake, fu un tentativo
di allinearsi con ciò che all’epoca andava per la maggiore, cioè
il glam. E fu lì che i Frost persero definitivamente la faccia. Fu
un tale dramma che non si ripresero mai più, se non con un tentativo
nel 2006 che però non aveva nulla della profondità dei primi tre
lavori. E i pochi fan che avevano prima, gli eletti che riuscivano a
cogliere l’arte nella loro musica, si disaffezionarono
completamente.
Ecco alcune curiosità che ho scovato
nei meandri della rete!
1) Quante bestie ha zio…Brian May!
Brian May, chitarrista e fondatore dei
Queen, ha una vasta
proprietà nel sud est dell’Inghilterra nella quale dà rifugio ed
assistenza ad
animali orfani e/o feriti
prima di rimetterli in libertà.
2) Furbacchione
Il famoso cantante
Elvis Presley
non fu mai l’autore delle sue
canzoni. Pur registrando più di 600 canzoni, non ne scrisse mai una
di sua penna. Possiamo ricordare questa leggenda del rock come un
grande interprete, un grande showman.
3 )Led Zeppelin
I Led Zeppelin idearono il titolo Black
Dog, per una delle loro canzoni, dopo che un labrador nero entrò
nello studio dove stavano registrando. La canzone parla della
passione nei confronti di una donna, ma non c’è nessun riferimento
a un cane.
4) Live from punch
L’inconfondibile sguardo di David
Bowie, potremmo riconoscerlo fra mille.
La pupilla sinistra di Bowie
era perennemente dilatata
a causa di un pugno all’occhio
ricevuto dal suo amico George Underwood, durante un litigio per una
ragazza. Aveva quindici anni e da allora la sua pupilla è rimasta
“paralizzata” a causa del trauma muscolare subito.
5) Era silvano per caso?
I
Coldplay, a quanto sembra
consigliati dal loro produttore Brian Eno, hanno dichiarato di non
aver fatto uso di droghe, ma di
essersi fatti ipnotizzare
più volte durante la
registrazione di alcune canzoni.
6) Il più lungo?
A proposito di
Brian Eno, produttore e
musicista, già ambiguo componente dei primissimi Roxy Music, ha un
nome lunghissimo ed a dir poco altisonante: Brian Peter St. John Le
Baptiste De La Salle Eno.
7) Avevi mai fatto caso?
William Bruce Rose Jr., frontman dei
Guns and Roses, è da tutti
conosciuto con lo pseudonimo di Axl Rose, che altro non è che
l’anagramma di Oral Sex.
8) giorni felici
Vinnie Vincent
dei
Kiss, prima di arrivare al
successo col “gruppo mascherato” compose alcune colonne sonore
fra le quali quella della
serie di telefilm “Happy
Days”.
9) Una band di studiosi
Il
primo batterista
dei
The Offspring
lasciò la band per completare gli
studi e divenire
ginecologo.
10) I veri nomi delle Rock Star
Più che una curiosità, in questo
punto volevo elencarvi alcuni dei nomi più famosi della storia del
rock con accostati i loro veri nomi di battesimo. Spero che possano
per voi essere delle novità:
– Freddie Mercury = Farrokh Bulsara
– The Edge = David Howell Evans
– Bono Vox = Paul David Hewson
– Bob Dylan = Robert Allen Zimmermann
– Alice Cooper = Vincent Damon
Furnier
– Iggy Pop = James Newell Osterberg
Jr.
– David Bowie = David Robert Jones
– Flea = Michael Balzary
– Joe Strummer = John Graham Mellor
– Ringo Starr = Richard Starkey
– Jimi Hendrix = James Marshall
Hendrix
– Jimmy Page = James Patrick Page
– Steven Tyler = Steven Victor
Tallarico
– Slash = Saul Hudson
– Eddie Van Halen = Edward Lodewijk
van Halen
– Alex Van Halen = Alexander Arthur
van Halen
– Jon Bon Jovi = John Francis
Bongiovi Jr
Per essere osannati.
Tutta questa massa infinita di
scrittori si sente in genere così:
Vige infatti ancora sovrano il luogo
comune che lo scrittore è un intellettuale, e che i libri si leggano
'per imparare qualcosa',
oppure
'per continuare a studiare
anche da adulti'.
Questo vale anche per i romanzi, sì,
quelli con storie e personaggi di fantasia: la gente compera più
volentieri il romanzo di un 'genio', piuttosto che
'quella robaccia commerciale
alla Dan Brown, o il maghetto per bambini'
(Harry Potter).
Ecco allora che a molti egocentrici
'diventare' un 'autore', fa gola da morire. Guardate per esempio
quanta caccia di gloria avviene sui social. TUTTI sognano il milione
di visualizzazioni, di like o quant'altro. E' la stessa identica
cosa, solo che questi hanno in mente qualcosa di diverso per sé. A
loro non basta essere al centro dell'attenzione. Loro vogliono essere
al centro dell'attenzione per la loro intelligenza.
E sì, spesso non leggono nemmeno
perché a cosa serve leggere, a questi signori? Loro sono già
intelligenti. Sono gli altri che devono leggere loro (!).
E ben presto, questa massa di
intellettuali della domenica, scopre che invece scrivere è così:
Una volta arrivati a quel punto, se ne
vanno tutti dritti come missili ad autopubblicare su Amazon. Poi si
creano tre o quattro account fasulli, si scrivono tre o quattro
recensioni positive da soli, e a quel punto finalmente (Dio ti
ringrazio!) la facciata è salva.
Poi verranno a dirti che stanno
vendendo 'bene'
e che va tutto 'a gonfie vele',
ma dopo una media di 2–5 anni, di solito smettono di parlare del
loro prossimo libro. Poi tutto tace per sempre.
Alcuni, se interpellati, dichiareranno
infine cose come:
"ho avuto i miei successi, ma
era ora di dedicarsi ad altro"
"poi ho avuto i figli sai
com'è. Ma un giorno riprenderò"
Tutte balle.
Hanno smesso perché loro scrivevano
per avere successo, ma non lo hanno avuto. E a quel punto, delle loro
idee, non gliene frega più nulla.
Ogni volta che sentirete dire 'io ce
l'ho fatta col selfpublishing', raddrizzate le orecchie.
E traducete quella frase con questa:
"Sissìì, ho fregato clienti
ad aziende che erano in quel settore da 20 o trent'anni, senza alcuna
preparazione di base in quel mestiere, ed è stato facile pure"
Non funziona così.
Perché ormai tutti
sanno chi è.
È una strategia molto comune tra i
cantanti pop. Interpreta un personaggio, che fa scalpore, ottieni
popolarità e poi ritorna ad un aspetto più convenzionale. Non è
facile rispettare questi principi bizzarri. Questo è il motivo per
cui 20 anni fa non si poteva fare a meno di parlare delle stupide
novità sulle presunte stranezze di Marilyn Manson, mentre oggi si
sente a malapena parlare di lui.
Lady Gaga applica solo
la stessa formula.
L’intera strategia fu inventata da
David Bowie e credo che nessuno, fino ad ora, abbia avuto il suo
stesso successo, eccetto forse Madonna. Bowie fu in origine un’icona
punk pazza, dal genere sessuale fluido, che disse “La Gran Bretagna
è pronta ad avere un leader fascista”, solo per riuscire a
diventare un uomo di classe ben vestito, politicamente neutrale,
negli anni a seguire. Lui fece tutto questo solo per attirare
l’attenzione e smise di farlo quando non avrebbe avuto più un
senso.
In modo simile , Lady Gaga detiene un
ruolo molto stabile nell’industria dell’intrattenimento, perché
dovrebbe sprecare il suo tempo a diffondere voci false sulla sua
transessualità o vestendosi in modo pazzesco? Quella è roba da
nuovi arrivati e lei non lo è più.
Dipende cosa intendiamo per "banale".
Se per "banale" intendiamo
scontato, già visto, ripetuto,
noioso…
allora potremmo dire che sono
tutti quegli inizi che rientrano nei cliché dei vari generi e che,
personalmente, eviteremmo.
Se per "banale" intendiamo
qualcosa di
semplice ma efficace,
allora è un altro discorso.
I migliori inizi sono quelli che danno
un imput al lettore e lo fanno desiderare scoprire a cosa sia dovuto.
Pensiamo ad un thriller, per esempio.
Avete mai visto un episodio di
"Criminal Minds"?
La struttura di "Criminal Minds"
era uguale
in tutti gli episodi.
All'inizio c'era un assassinio, una scena che colpisce lo spettatore e che genera in lui un sentimento di odio/rabbia/curiositá. Poi sparisce, c'è tutta la fase introduttiva, di contesto, di indagine.
All'inizio c'era un assassinio, una scena che colpisce lo spettatore e che genera in lui un sentimento di odio/rabbia/curiositá. Poi sparisce, c'è tutta la fase introduttiva, di contesto, di indagine.
C'è un altro assassinio che riprende
un pò
l'attenzione dello spettatore,
segue un'altra parte di investigazione, il ritmo aumenta fino al
salvataggio "all'ultimo secondo" di una terza vittima.
La struttura di questo telefilm, a
nostro parere, può essere adattata a qualsiasi libro, narrazione o
storytelling. Si deve catturare l'attenzione del lettore dalle
primissime pagine, si deve mantenere attivo e alto il ritmo con dei
picchi ogni X pagine e si deve generare dei sentimenti in chi
legge.
Il segreto di scrivere bene (ovvero
sopra la media) è l'autocritica.
Ogni singola storia può essere
iniziata in un milione di modi diversi, e l'unica cosa che
differenzia il bravo scrittore è il cercare SEMPRE una soluzione
migliore.
Sempre, sempre, sempre.
Per tutta la vita.
Come disse Stephen King:
"Rileggere i vecchi romanzi non
è una bella esperienza, per uno scrittore. Perché se hai fatto bene
il tuo lavoro, con gli anni sei migliorato. E se sei migliorato,
adesso vedi tutti i tuoi difetti di una volta. Anche nei romanzi
'buoni'"
King rimise infatti mano per esempio a
L'ombra dello scorpione, uno dei suoi libri più famosi, anni dopo
che era già diventato un successo, facendone così uscire una
seconda edizione 'vera', ovvero cambiata dall'autore stesso.
Per il periodo di tempo più lungo, i
Radiohead
non hanno suonato
"Creep". Perché?
Beh, come potreste sapere, "Creep" è stata la canzone che
li ha resi famosi e fino a 4 anni fa (con l'uscita del loro album "OK
Computer") praticamente l'unica per cui fossero conosciuti.
Tutti volevano che la suonassero. Ma i membri del gruppo credevano
fosse costrittivo e che non potessero andare oltre e provare nuove e
più interessanti cose visto che hanno sempre compiaciuto il popolino
e le etichette discografiche. I Radiohead scrissero una canzone nel
loro album successivo (The Bends), dalla quale "Creep"
era basata, chiama
Iron Lung
(Pablo Honey). Le persone all'interno
di un polmone di acciaio non potevano muoversi, respiravano a fatica
e l'unica cosa che usciva fuori era la loro testa. In altre parole,
non potevi vivere. Questo era "Creep" (inquietante) per
loro. Sì, li pagava e li teneva in vita, ma era costrittivo e non
potevano muoversi.
Un polmone d'acciaio
Perciò, all'uscita dell'album OK
Computer
(che fu un successo), hanno smesso di
suonare
Creep
in modo regolare. Erano andati oltre,
finalmente.
Recentemente, in ogni caso, nel 2016, i
Radiohead hanno suonato Creep
durante una live, di nuovo, per la
prima volta in 8 anni, meravigliando la folla. Forse hanno realizzato
che ora, anche fosse popolare, non li definiva più e a loro non
importava più? Forse Thom ne sta apprezzando di più il suono? Chi
lo sa. Ciò nonostante, è stato un gran momento quando è successo.
Thom Yorke ha affermato che Creep
non rappresentasse i suoni della
band, il testo non era più applicabile, ed è diventata una canzone
che hanno iniziato a disprezzare quindi non l'hanno più suonata
spesso. Comunque, come qualcuno ha già affermato, l'hanno suonata
alcune volte dopo OK Computer, più che altro per concerti
commerciali, come il Reading Festival e Coachella, ma non più dal
2009 (dopo il recente caso del 2016.)
Un altro esempio sono i Green Day
visto che non suonano "Troubled
Times"
perché la seconda voce (o
corista) (come cantato dal bassista Mike Dirnt), è troppo difficile
da fare in live dopo che ha anche fatto la seconda voce e urlato in
altre canzoni. Immaginate che, andare dall'urlo a "ooh" e
"aah" in una chiave più alta è… dannatamente difficile.
L'uomo che visse nel futuro di George
Pal, tratto dal popolare romanzo di fantascienza di H. G. Wells La
macchina del tempo del 1960
Nell'Inghilterra di fine Ottocento,
alla vigilia della festa di capodanno del 1900, un inventore, George
Wells, costruisce una macchina del tempo e cerca di convincere alcuni
notabili, invitati assieme all'amico David Filby, della propria
scoperta. Data l'incredulità e facezia dei convenuti, decide di
dimostrare la funzionalità della macchina sperimentandola
segretamente su sé stesso e partire per un viaggio nel futuro, dando
loro appuntamento cinque giorni dopo, a cena, per ragguagliarli e
convincerli sugli sviluppi della sua invenzione.
Durante il viaggio effettua alcune
fermate intermedie, nel 1917, precisamente il 13 settembre, apprende
dal figlio ormai adulto di David Filby, il suo migliore amico, di
essere misteriosamente scomparso all'inizio del secolo e
dell'incombere della prima guerra mondiale; ripreso il viaggio, il 19
giugno 1940 si ferma per verificare alcune turbolenze constatando di
essere nel bel mezzo di un bombardamento tedesco dove la sua casa
viene distrutta; nella successiva fermata il 18 agosto del 1966,
rincontra l'ormai vecchio James, figlio del suo migliore amico David,
e apprende di essersi materializzato durante un'ipotetica guerra
atomica; a causa dello scoppio del fungo atomico la devastante
potenza della deflagrazione rompe la crosta terrestre ed il magma
vulcanico sta quasi per raggiungerlo quando riesce ad azionare la
macchina e a fuggire nel futuro. Molti secoli scorrono veloci, ma il
veicolo appare ancora sommerso dalla lava solidificata ed il
viaggiatore decide di proseguire. Quando la roccia attorno
all'abitacolo si disgrega, George interrompe bruscamente il viaggio
ritrovandosi nell'anno 802701, precisamente il 12 ottobre.
Esplorando il mondo del remoto futuro
post-atomico, apparentemente un eden lussureggiante e
tranquillizzante, Wells incontra un gruppo di ragazzi e ragazze,
giovani, biondi e di bell'aspetto, che si disinteressano di tutto,
illetterati e senza governo (e nessun anziano ancora in vita), senza
aspirazioni e che si limitano a vivere nell'ozio consumando il cibo e
i beni che trovano inspiegabilmente preparati per loro in un'antica
rovina della precedente civiltà, che hanno irrimediabilmente
dimenticato assieme a tutta la cultura e la scienza passate.
L'inventore salva la bella Weena mentre
la ragazza stava per annegare nella totale indifferenza dei suoi
compagni. Improvvisamente suona una sirena e dopo un trambusto
inaspettato, la sua macchina del tempo viene trascinata dietro ad un
pannello metallico che chiude un misterioso bunker sotterraneo, tra
l'indifferenza della popolazione. George meditando sulla condizione
retrograda di quell'umanità del futuro, si convince di doverli e
poterli aiutare a progredire, in modo da essere la fiamma che può
far risorgere quelle popolazioni inermi ed inette, e di conseguenza
riavviare tutta la civiltà, ma prima deve recuperare la sua macchina
misteriosamente trafugata.
Dalle frammentarie spiegazioni di Weena
e soprattutto dagli anelli parlanti, un'avanzatissima tecnologia di
archiviazione sopravvissuta nei millenni, apprende che due fazioni,
l'est e l'ovest, si sono combattute per oltre 326 anni prima che
germi mortali avessero saturata l'atmosfera; in seguito le fabbriche
e le scorte d'ossigeno finirono e un gruppo di sopravvissuti decise
di rifugiarsi sotto terra. Con il trascorrere del tempo chi viveva
sottoterra divenne cannibale e "padrone" del bestiame umano
che viveva in superficie, ovvero gli Eloi, che spiega anche la totale
assenza di popolazione in età avanzata.
I mostruosi abitanti del sottosuolo,
detti Morlock, vivendo nel buio hanno sviluppato occhi luminosi, ma
temono la luce ed il fuoco; sono antropofagi, si cibano degli
indifesi Eloi che richiamano nelle caverne grazie a sirene
potentissime, che risvegliano in loro l'atavico istinto a rifugiarsi
sottoterra durante i bombardamenti, come conseguenza delle guerre
passate.
Weena viene catturata ed il
protagonista tenta di liberarla, combattendo contro i mostruosi
Morlok all'interno delle caverne. Così facendo riesce a spronare e
smuovere anche gli apatici Eloi che cominciano a combattere per la
loro vita dimostrando un possibile risveglio della sopita volontà e
una possibilità di riscatto dell'umanità.
Tutto finisce bene per gli Eloi, i
Morlock sono sconfitti, ma George, sconsolato, non sa come tornare e
che cosa fare della sua vita in quel lontano futuro, solo Weena
sembra dargli sollievo e speranza; quando riesce a recuperare la sua
macchina del tempo vorrebbe portare la bella Weena con sé, ma viene
assalito da alcuni Morlok superstiti e nella colluttazione finisce
per avviare la macchina che sfreccia verso un remotissimo futuro e
poi invertendo la marcia, viaggia verso il passato, fino ai primi del
Novecento, proprio il giorno 5 gennaio, e rincontra i suoi scettici
amici.
Stremato e provato, racconta
concitatamente durante la cena tutti gli accadimenti del suo viaggio
temporale, che appaiono troppo fantasiosi ai convenuti. Questi non
gli credono e abbandonano la casa; tutti tranne il suo migliore amico
Filby, che nutre qualche dubbio, ma al quale Wells riesce a mostrare
l'unica prova tangibile: un fiore di una specie botanica sconosciuta;
Filby comprende la veridicità della sua avventura. A questo punto
però George è ormai deciso a restaurare la civiltà del mondo
futuro e innamorato di Weena; un attimo prima che il suo amico possa
entrare nel laboratorio, riparte immediatamente per il futuro con tre
libri (volutamente non specificati) per sviluppare una nuova civiltà;
il suo amico ripromettendosi di conservare i beni di George,
suggerisce che potrebbe anche ritornare, dato che "ha tutto il
tempo che vuole"...
Attrezzatura di base
Con questa puoi produrre
tranquillamente un podcast di buona fattura.
- 1 smartphone (di qualità medio-alta oppure con un paio di cuffiette di qualità medio-alta)
Attrezzatura intermedia
È quella consigliata per la produzione
di podcast nonchè quella che usano la maggior parte dei podcaster
quotati.
- 1 laptop
- 1 microfono USB di buona fattura
- 1 paio di cuffie
Attrezzatura avanzata
Se vuoi fare le cose professionali
- 1 filtro antipop
- 1 asta o supporto da scrivania per microfono
- Pannelli fonoassorbenti
Gli scrittori, anche senza rendersene
conto, portano nei loro mondi immaginari parte della loro cultura,
perché ne sono immersi e le sue caratteristiche sembrano leggi di
natura universali.
Ad esempio, nei romanzi di fantascienza
degli anni ’40 e ‘50, magari ambientati migliaia di anni nel
futuro, la gente fuma sigarette e legge giornali (magari su
microfilm), e politici, militari e scienziati sono tutti maschi.
Nei mondi medievaleggianti alla D&D,
non esistono quasi differenze di classe, e c’è una cultura
consumistica: se l’eroe ha bisogno di una spada, entra in un
negozio e la compra, il prezzo è lo stesso dappertutto, come pure
sono omogenee dappertutto monete e misure. Nel Medioevo reale: essere
un contadino significava essere costretto a vivere sullo stesso
podere per tutta la vita, a meno di avere il permesso dal feudatario
di trasferirsi, se qualcuno aveva bisogno di qualsiasi oggetto,
doveva ordinarlo, e pagare in anticipo per il materiale, e prezzi,
misure, monete erano differenti non solo da stato a stato ma da città
a città. I negozi con la merce già pronta per l’acquisto sono
un’invenzione della rivoluzione industriale.
Alcuni errori comuni:
Matrimoni combinati.
L'idea di un terribile matrimonio
combinato è cliché e antiquata. La maggior parte dei matrimoni non
erano unioni d’amore, ma non erano neanche "facciamo sposare
questa povera ragazza innocente con una bestia". Se sei
cresciuto in una cultura dove è consuetudine, spesso può essere
visto rassicurante. Quindi, se i matrimoni combinati fanno parte
della cultura, è necessario normalizzarli e riflettere a fondo sulle
menti dei personaggi che non conoscono alternative.
Inoltre, l'idea di ribellione contro la
propria famiglia è surreale. Le nostre idee di dovere sono molto
diverse da quelle delle culture in cui l'unità familiare è
considerata vitale.
Differenza tra i ceti.
Molto raramente interagiranno lo
stalliere robusto e la figlia del barone, e lei non desidererebbe mai
una vita nell’assoluta povertà: lo troverebbe attraente, ma in un
altro mondo. Ciò che consideriamo snob sarebbe normale. Anche i
personaggi con cui simpatizzi maggiormente potrebbero non pensare che
la schiavitù sia del tutto malvagia, e nel caso, avrebbero comunque
atteggiamenti che oggi considereremmo paternalistici.
Il regno come forma di governo.
Se vuoi raccontare di un regno sappi
che stai creando un mondo in cui alcune persone sono molto più
importanti di altre, e dove è presente un sistema di caste con
ripercussioni in caso di mancato rispetto. Guardando Black Panther,
mi ha colpito il fatto che il film volesse avere un
monarca divino, onnipotente e
sacerdote, senza affrontarne mai le implicazioni.
In realtà, anche le persone più
vicine a un monarca assoluto sono profondamente consapevoli del fatto
che tenga in pugno le loro vite.
- Okoye e la principessa Shuri prendono in giro T'Challa sul fatto che si sia paralizzato ridendo di lui. Certo, dimostra quanto sia un uomo umile del popolo, ma i reali non fanno queste cose. Persino i principi William e Harry hanno il massimo rispetto per la regina, e lei non ha il diritto di farli ghigliottinare. Non sto dicendo che a volte un re non possa essere informale con le persone a lui più strette, ma quella era solo un'insolenza ribelle.
- T'Challa sembra imbarazzato del fatto che la principessa Shuri si inchini e lo chiami "Mio re". Ma perché mai dovrebbe esserlo? Questo è il suo titolo, è la sua carica, è stato il principe ereditario per tutta la vita, è qualcosa che dovrebbe aspettarsi che accada. Potrei capire se avesse detto "Questo dovrebbe essere il titolo del Padre", perché non ha ancora metabolizzato il fatto di essere diventato orfano, ma sembra a disagio con l'idea che la gente si inchini a lui. Ummm... Sei un re. Sei omaggiato sin dalla nascita.
- La principessa Shuri fa uno scherzo a suo fratello con un video, e peggio, lo registra con l’intento di mostrarlo ad altri. Non puoi farlo al tuo re. Semplicemente... Non puoi. Non importa se è tuo fratello maggiore o quanto ti ami, non tollererebbe comunque mancanza di rispetto alla sua carica. Non sto dicendo che la farebbe decapitare, ma dovrebbe avere almeno dure parole ricordandole l’importanza del suo titolo. Non è troppo grande per essere considerata come una bambina giocherellona che diffonde quel video agli altri per umiliarlo? Non se ne parla.
In breve, prenditi la responsabilità
delle tue scelte.
- C’è la schiavitù nei tuoi libri? Allora crea una società in cui è considerata la cosa giusta da fare e smettila di inserire la tua moralità moderna: sviluppa il loro mondo. Puoi ancora mostrare quanto sia grave la schiavitù, ma i tuoi personaggi non dovrebbero essere i portavoce delle tue opinioni.
- Hai famiglie tradizionaliste con un pater familias? Allora "una ribellione adolescenziale" non sarebbe accettata e verrebbe punita severamente come mancanza di rispetto verso tutta la famiglia, e la famiglia approverebbe. Ti rivolgi male ai tuoi genitori in una società tradizionalista? Ci saranno delle ripercussioni, anche dai genitori amorevoli nonostante siano brave persone.
Diversamente il tuo mondo sarebbe falso
e superficiale.