Il Funk è un genere musicale nato
negli Stati Uniti nella metà degli anni '60 da musicisti
afroamericani. La loro intenzione era quella di creare uno stile
musicale ritmato e ballabile che prendeva spunto dai generi soul,
jazz e rhythm and blues (R&B). Questo genere riduce l'importanza
della melodia e della progressione di accordi presenti nei generi
vicini in favore di un marcato groove scandito dal basso elettrico e
da una batteria molto presente. Come in gran parte della musica
afroamericana, anche nel funk si ritrovano marcati e incalzanti
incastri ritmici suonati dai vari strumenti. Il funk usa gli stessi
accordi estesi utilizzati nel bebop jazz, come accordi minori con
l'aggiunta degli intervalli di settima e undicesima o accordi
dominanti con l'aggiunta dell'intervallo di nona alterato.
Il termine è stato coniato negli Stati
Uniti negli anni sessanta, per indicare delle caratteristiche
ritmiche e sonore presenti in diversi ambiti musicali. Inizialmente
il termine fu usato nel jazz per indicare un approccio musicale rude
e libero da sofisticazioni, con riff ripetitivi e con un ritmo
incalzante. In seguito l'aggettivo funky fu utilizzato sempre più
anche in altri ambiti musicali come il soul e il R&B.
Il significato del vocabolo funk (e il
suo aggettivo funky) nello slang degli afroamericani indica
generalmente un cattivo odore, come l'odore sprigionato dal corpo in
stato di eccitazione, e per estensione poteva significare "sexy",
"sporco", "attraente" ma anche "autentico",
cioè originale e libero da inibizioni.
Storia del genere
Dopo gli album di James Brown, il
creatore indiscusso del funk (ispirato dal suo sassofonista Maceo
Parker), Papa's Got a Brand New Bag (1965), I Got You (I Feel Good)
(1966) e Sex Machine (1970), si cominciò a considerare il funk come
un vero e proprio genere musicale. Il termine fece la sua comparsa
ufficiale in ambito rock in un brano del 1967 di Dyke and the Blazers
(Funky Broadway).
George Clinton è generalmente
considerato il principale innovatore del funk. Con i suoi gruppi
Parliament e Funkadelic incominciò ad esibirsi negli anni settanta
autodefinendosi sacerdoti della religione "della giungla e della
strada" nata per liberare gli umani dalle forze negative di un
mondo senza funk, inventando il genere P-Funk, che ha assunto il
significato di "Parliament - Funkadelic", il funk alla
massima potenza, nella sua forma più pura. Artisti legati a George
Clinton sono sicuramente due altri grandi padri del P-Funk. Il
bassista Bootsy Collins, che ha fatto parte sia della band di James
Brown (nella banda The JB's) sia dei Parliament-Funkadelic, e Roger
Troutman con i suoi Zapp & Roger, portando alla notorietà
mondiale il "talkbox", un modificatore di voce prima
utilizzato solo in collegamento a delle chitarre da gruppi rock, di
lì in poi invece collegandolo da un lato a un sintetizzatore e
dall'altro alla bocca, creando un suono magico.
Negli anni settanta il genere sviluppò
i tratti caratteristici che lo contraddistinguono tuttora: linee di
basso incalzanti e ripetitive (esemplari quelle del bassista di Sly
Stone, Larry Graham, creatore della tecnica slap); riff di chitarra
elettrica taglienti e sincopati, nutrite sezioni fiati e ballabilità
dei brani, con largo spazio ai brani strumentali e agli assoli. Negli
anni settanta e ottanta il funk si mescolò con la disco music con
gruppi come Earth, Wind & Fire, Kool & The Gang, Jackson Five
o Brand New Heavies. Nel jazz a partire dalla fine degli anni
sessanta il termine funky prese ad indicare dapprima alcuni lavori
jazz ibridati col funk e il blues (hard bop) ad esempio certi brani
di Horace Silver, o Blue Mitchell nonché Lee Morgan e in seguito,
più in generale, uno stile influenzato dal funk anni settanta e dal
rock, da alcuni definito jazz-funk (Miles Davis, Herbie Hancock,
George Duke, George Benson, Stanley Clarke). Nell'uso comune
impropriamente i termini jazz rock, fusion e funky sono poi divenuti
sinonimi.
Dopo gli anni ottanta l'inafferrabile
funk si è mescolato con altri generi e ha ispirato i musicisti più
disparati (a titolo di esempio si paragoni Atomic Dog di George
Clinton (1982) e What's My Name di Snoop Dogg, e si considerino le
influenze musicali di Earth, Wind & Fire su alcuni lavori di Elio
e le Storie Tese). Il P-Funk è alla base della nascita del West
Coast Rap, artisti come gli N.W.A., DJ Quik, Too $hort e tutti i
padri del Gangsta rap si sono infatti ispirati alle sonorità
soprattutto di George Clinton e Roger Troutman.
Le influenze funky della musica soul e
della musica disco nel jazz hanno portato alla genesi dell'acid jazz,
gruppi come Jamiroquai, James Taylor Quartet o Incognito mostrano
chiari influssi funk.
In ultimo, il funk unito alle prime
sperimentazioni elettroniche degli anni settanta e alla disco music
ha contribuito a dar vita al genere house dalle mani di producer come
Frankie Knuckles, Larry Levan e altri, genere, diventato il più
ballato negli ultimi 30 anni e che ha a sua volta rivoluzionato il
mondo della musica, dando il via a molti altri generi oggi
classificati sotto il nome electronic dance music (EDM).
Si potrebbe affermare che il funk è
nato come aggettivo per definire alcune caratteristiche musicali
esistenti, si è evoluto a genere autonomo negli anni settanta e oggi
è sostanzialmente tornato alla sua funzione di aggettivo, per
caratterizzare alcune specificità di generi come l'acid jazz, l'hip
hop, o il funk rock, oppure semplicemente nei nomi di alcuni gruppi
musicali (ad esempio Planet Funk).
Funk in Italia
Nel 1976, con il brano Funky Bump e con
altre tracce contenute nell'album 1st Round (Atlantic Records), Pino
Presti fu tra i primi e più importanti realizzatori in Italia di
questo genere[2][3], assieme a Patty Pravo, la quale inserì un brano
funky (Il dottor funky) all'interno dell'album omonimo (poi
soprannominato Biafra).
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