Nei film sono obbligati a usare delle banconote o un po' più piccole o un po' più grandi del normale, cambia anche la tonalità del colore. Alcune volte cambiano anche le immagini:








I film di Totò sono stati fin da subito un colpo di fulmine. Fin da quando da bambino li vidi in Televisione per me sono stati una scuola di cinema, di comicità e di vita. Mi hanno insegnato che la storia di un film può essere semplice ma anche originale; che alcuni personaggi pur se tirchi, egoisti o ladri possono risultare comunque simpatici. Di non prendermi mai troppo sul serio…
E poi a riguardarli oggi, sono un concentrato di com'era popolata l’Italia del dopoguerra: guardie, ladri, truffatori, padri, figli, lavoratori, artisti, bugiardi, smemorati, nobili, ricchi, morti di fame, taccagni, falsari…
Con Roma e Napoli che diventavano brutte e allo stesso tempo meravigliose, deserte e affollatissime, polverose e fangose, con i mezzi pubblici zozzi e affollati, le case dei Parioli alternate alle baracche dei morti di fame. Ma dove nasceva la nostra voglia di fare battute, di ridere e quindi anche di vivere.
Il Principe ha fatto circa 100 film di cui almeno 20 sono capolavori assoluti. Ho buttato giù al volo la lista dei miei preferiti, che poi sono quelli che riguardo più spesso.
I 2 marescialli, I tartassati, Guardie e Ladri, La banda degli onesti, Il coraggio, Totò Fabrizi e i giovani d’oggi, Operazione San Gennaro, Totò Peppino e la Malafemmina, I soliti ignoti, Miseria e Nobiltà, La cambiale, Un turco Napoletano, Signori si nasce, Totò Peppino e i Fuorilegge, Letto a 3 piazze, Totò a colori, 47 morto che parla, Totò Le Moko, Il Monaco di Monza, Lo smemorato di Collegno, Totò Truffa 62, Totò e Cleopatra
Secondo me da questa lista si può pescare un titolo a caso.






In realtà in passato, quando il cinema era muto, c’erano donne regista.



La produzione dei film muti era infatti ad un prezzo di gran lunga inferiore rispetto alla produzione dei film sonori;
Ciò faceva si che venisse permesso alle donne di girarli, aggiungendo anche il fatto che le macchine da presa erano più leggere e quindi maneggevoli anche per le donne.
Con l’avvento dei film sonori le macchine da presa si sono appesantite e, soprattutto, la produzione di un film era molto più costosa e perciò ritornò un lavoro che poteva svolgere solo un uomo.
Da allora il mondo della regia è tornato del tutto maschile.
Anche se oggi donne regista ci sono, rappresentano l’assoluta minoranza, essendo il lavoro del regista un lavoro tradizionalmente maschile.




Certo! Capitò moltissime volte, ma ce ne sono alcune che sono rimaste nella storia, una tra tutte la fallimentare impresa dei Van Halen di inseguire l’onda della disco Music e dell’Hair Metal negli anni ‘80. Dopo un periodo di capolavori, dei quali il migliore resta sempre il disco d’esordio, che contiene nientemeno che Running With The Devil, Eruption e You Really Got me, ad un certo punto spunta “1984”.
Celeberrimo è il singolo che anticipa l’uscita di questo disco, Jump, che consacra i Van Halen come i grandissimi dell’epoca…uno splendido salto per la loro carriera e per il loro portafoglio, ma i fan non la presero esattamente bene. Il fatto che Eddie avesse trascurato i suoi riff di chitarra per dedicarsi a stucchevoli tastiere disgustò i fan storici, che li ammazzarono di critiche.
Certo, guadagnarono un’enorme fetta di pubblico tra gli amanti del glam e dell’Hair, ma il “tradimento” dei Van Halen è una cosa di cui i vecchi rockers parlano ancora con dolore. Non è certo il loro periodo Hair che li ha portati nell’Olimpo del rock, non importa quanti soldi abbia fruttato loro.


Un’altra band che soffrì duramente la reazione del pubblico furono i Celtic Frost. La loro storia è in realtà molto più oscura di quella dei celeberrimi Van Halen: non hanno mai ottenuto un successo degno di questo nome, mentre suonavano insieme. I primi tre album furono capolavori indiscussi, le fondamenta dell’Avant-Garde metal. Morbid Tales, To Mega Therion e Into The Pandemonium rivoluzionarono il modo in cui pensare la musica scardinando ogni possibile struttura precostituita…ma furono tre flop totali. Pochissimi in Europa conoscevano i Celtic Frost nella seconda metà degli anni ‘80, e chi li conosceva aveva saputo della loro esistenza dal pezzo che Kerrang, aveva dedicato loro, definendoli poco più che spazzatura.
Il quarto disco, Cold Lake, fu un tentativo di allinearsi con ciò che all’epoca andava per la maggiore, cioè il glam. E fu lì che i Frost persero definitivamente la faccia. Fu un tale dramma che non si ripresero mai più, se non con un tentativo nel 2006 che però non aveva nulla della profondità dei primi tre lavori. E i pochi fan che avevano prima, gli eletti che riuscivano a cogliere l’arte nella loro musica, si disaffezionarono completamente.




Ecco alcune curiosità che ho scovato nei meandri della rete!


1) Quante bestie ha zio…Brian May!
Brian May, chitarrista e fondatore dei Queen, ha una vasta proprietà nel sud est dell’Inghilterra nella quale dà rifugio ed assistenza ad animali orfani e/o feriti prima di rimetterli in libertà.
2) Furbacchione
Il famoso cantante Elvis Presley non fu mai l’autore delle sue canzoni. Pur registrando più di 600 canzoni, non ne scrisse mai una di sua penna. Possiamo ricordare questa leggenda del rock come un grande interprete, un grande showman.
3 )Led Zeppelin
I Led Zeppelin idearono il titolo Black Dog, per una delle loro canzoni, dopo che un labrador nero entrò nello studio dove stavano registrando. La canzone parla della passione nei confronti di una donna, ma non c’è nessun riferimento a un cane.
4) Live from punch
L’inconfondibile sguardo di David Bowie, potremmo riconoscerlo fra mille. La pupilla sinistra di Bowie era perennemente dilatata a causa di un pugno all’occhio ricevuto dal suo amico George Underwood, durante un litigio per una ragazza. Aveva quindici anni e da allora la sua pupilla è rimasta “paralizzata” a causa del trauma muscolare subito.
5) Era silvano per caso?
I Coldplay, a quanto sembra consigliati dal loro produttore Brian Eno, hanno dichiarato di non aver fatto uso di droghe, ma di essersi fatti ipnotizzare più volte durante la registrazione di alcune canzoni.
6) Il più lungo?
A proposito di Brian Eno, produttore e musicista, già ambiguo componente dei primissimi Roxy Music, ha un nome lunghissimo ed a dir poco altisonante: Brian Peter St. John Le Baptiste De La Salle Eno.
7) Avevi mai fatto caso?
William Bruce Rose Jr., frontman dei Guns and Roses, è da tutti conosciuto con lo pseudonimo di Axl Rose, che altro non è che l’anagramma di Oral Sex.
8) giorni felici
Vinnie Vincent dei Kiss, prima di arrivare al successo col “gruppo mascherato” compose alcune colonne sonore fra le quali quella della serie di telefilm “Happy Days”.
9) Una band di studiosi
Il primo batterista dei The Offspring lasciò la band per completare gli studi e divenire ginecologo.
10) I veri nomi delle Rock Star
Più che una curiosità, in questo punto volevo elencarvi alcuni dei nomi più famosi della storia del rock con accostati i loro veri nomi di battesimo. Spero che possano per voi essere delle novità:
– Freddie Mercury = Farrokh Bulsara
– The Edge = David Howell Evans
– Bono Vox = Paul David Hewson
– Bob Dylan = Robert Allen Zimmermann
– Alice Cooper = Vincent Damon Furnier
– Iggy Pop = James Newell Osterberg Jr.
– David Bowie = David Robert Jones
– Flea = Michael Balzary
– Joe Strummer = John Graham Mellor
– Ringo Starr = Richard Starkey
– Jimi Hendrix = James Marshall Hendrix
– Jimmy Page = James Patrick Page
– Steven Tyler = Steven Victor Tallarico
– Slash = Saul Hudson
– Eddie Van Halen = Edward Lodewijk van Halen
– Alex Van Halen = Alexander Arthur van Halen
– Jon Bon Jovi = John Francis Bongiovi Jr



Per essere osannati.
Tutta questa massa infinita di scrittori si sente in genere così:


Vige infatti ancora sovrano il luogo comune che lo scrittore è un intellettuale, e che i libri si leggano 'per imparare qualcosa', oppure 'per continuare a studiare anche da adulti'.
Questo vale anche per i romanzi, sì, quelli con storie e personaggi di fantasia: la gente compera più volentieri il romanzo di un 'genio', piuttosto che 'quella robaccia commerciale alla Dan Brown, o il maghetto per bambini' (Harry Potter).
Ecco allora che a molti egocentrici 'diventare' un 'autore', fa gola da morire. Guardate per esempio quanta caccia di gloria avviene sui social. TUTTI sognano il milione di visualizzazioni, di like o quant'altro. E' la stessa identica cosa, solo che questi hanno in mente qualcosa di diverso per sé. A loro non basta essere al centro dell'attenzione. Loro vogliono essere al centro dell'attenzione per la loro intelligenza.
E sì, spesso non leggono nemmeno perché a cosa serve leggere, a questi signori? Loro sono già intelligenti. Sono gli altri che devono leggere loro (!).
E ben presto, questa massa di intellettuali della domenica, scopre che invece scrivere è così:


Una volta arrivati a quel punto, se ne vanno tutti dritti come missili ad autopubblicare su Amazon. Poi si creano tre o quattro account fasulli, si scrivono tre o quattro recensioni positive da soli, e a quel punto finalmente (Dio ti ringrazio!) la facciata è salva.
Poi verranno a dirti che stanno vendendo 'bene' e che va tutto 'a gonfie vele', ma dopo una media di 2–5 anni, di solito smettono di parlare del loro prossimo libro. Poi tutto tace per sempre.
Alcuni, se interpellati, dichiareranno infine cose come:
"ho avuto i miei successi, ma era ora di dedicarsi ad altro"
"poi ho avuto i figli sai com'è. Ma un giorno riprenderò"
Tutte balle.
Hanno smesso perché loro scrivevano per avere successo, ma non lo hanno avuto. E a quel punto, delle loro idee, non gliene frega più nulla.
Ogni volta che sentirete dire 'io ce l'ho fatta col selfpublishing', raddrizzate le orecchie.
E traducete quella frase con questa:
"Sissìì, ho fregato clienti ad aziende che erano in quel settore da 20 o trent'anni, senza alcuna preparazione di base in quel mestiere, ed è stato facile pure"
Non funziona così.


Perché ormai tutti sanno chi è.


È una strategia molto comune tra i cantanti pop. Interpreta un personaggio, che fa scalpore, ottieni popolarità e poi ritorna ad un aspetto più convenzionale. Non è facile rispettare questi principi bizzarri. Questo è il motivo per cui 20 anni fa non si poteva fare a meno di parlare delle stupide novità sulle presunte stranezze di Marilyn Manson, mentre oggi si sente a malapena parlare di lui.
Lady Gaga applica solo la stessa formula.
L’intera strategia fu inventata da David Bowie e credo che nessuno, fino ad ora, abbia avuto il suo stesso successo, eccetto forse Madonna. Bowie fu in origine un’icona punk pazza, dal genere sessuale fluido, che disse “La Gran Bretagna è pronta ad avere un leader fascista”, solo per riuscire a diventare un uomo di classe ben vestito, politicamente neutrale, negli anni a seguire. Lui fece tutto questo solo per attirare l’attenzione e smise di farlo quando non avrebbe avuto più un senso.
In modo simile , Lady Gaga detiene un ruolo molto stabile nell’industria dell’intrattenimento, perché dovrebbe sprecare il suo tempo a diffondere voci false sulla sua transessualità o vestendosi in modo pazzesco? Quella è roba da nuovi arrivati e lei non lo è più.








Dipende cosa intendiamo per "banale".
Se per "banale" intendiamo scontato, già visto, ripetuto, noioso… allora potremmo dire che sono tutti quegli inizi che rientrano nei cliché dei vari generi e che, personalmente, eviteremmo.
Se per "banale" intendiamo qualcosa di semplice ma efficace, allora è un altro discorso.
I migliori inizi sono quelli che danno un imput al lettore e lo fanno desiderare scoprire a cosa sia dovuto. Pensiamo ad un thriller, per esempio.
Avete mai visto un episodio di "Criminal Minds"?
La struttura di "Criminal Minds" era uguale in tutti gli episodi.
All'inizio c'era un assassinio, una scena che colpisce lo spettatore e che genera in lui un sentimento di odio/rabbia/curiositá. Poi sparisce, c'è tutta la fase introduttiva, di contesto, di indagine.
C'è un altro assassinio che riprende un pò l'attenzione dello spettatore, segue un'altra parte di investigazione, il ritmo aumenta fino al salvataggio "all'ultimo secondo" di una terza vittima.
La struttura di questo telefilm, a nostro parere, può essere adattata a qualsiasi libro, narrazione o storytelling. Si deve catturare l'attenzione del lettore dalle primissime pagine, si deve mantenere attivo e alto il ritmo con dei picchi ogni X pagine e si deve generare dei sentimenti in chi legge.
Il segreto di scrivere bene (ovvero sopra la media) è l'autocritica.
Ogni singola storia può essere iniziata in un milione di modi diversi, e l'unica cosa che differenzia il bravo scrittore è il cercare SEMPRE una soluzione migliore.
Sempre, sempre, sempre.
Per tutta la vita.
Come disse Stephen King:
"Rileggere i vecchi romanzi non è una bella esperienza, per uno scrittore. Perché se hai fatto bene il tuo lavoro, con gli anni sei migliorato. E se sei migliorato, adesso vedi tutti i tuoi difetti di una volta. Anche nei romanzi 'buoni'"
King rimise infatti mano per esempio a L'ombra dello scorpione, uno dei suoi libri più famosi, anni dopo che era già diventato un successo, facendone così uscire una seconda edizione 'vera', ovvero cambiata dall'autore stesso.



Per il periodo di tempo più lungo, i Radiohead non hanno suonato "Creep". Perché? Beh, come potreste sapere, "Creep" è stata la canzone che li ha resi famosi e fino a 4 anni fa (con l'uscita del loro album "OK Computer") praticamente l'unica per cui fossero conosciuti. Tutti volevano che la suonassero. Ma i membri del gruppo credevano fosse costrittivo e che non potessero andare oltre e provare nuove e più interessanti cose visto che hanno sempre compiaciuto il popolino e le etichette discografiche. I Radiohead scrissero una canzone nel loro album successivo (The Bends), dalla quale "Creep" era basata, chiama Iron Lung (Pablo Honey). Le persone all'interno di un polmone di acciaio non potevano muoversi, respiravano a fatica e l'unica cosa che usciva fuori era la loro testa. In altre parole, non potevi vivere. Questo era "Creep" (inquietante) per loro. Sì, li pagava e li teneva in vita, ma era costrittivo e non potevano muoversi.

Un polmone d'acciaio

Perciò, all'uscita dell'album OK Computer (che fu un successo), hanno smesso di suonare Creep in modo regolare. Erano andati oltre, finalmente.
Recentemente, in ogni caso, nel 2016, i Radiohead hanno suonato Creep durante una live, di nuovo, per la prima volta in 8 anni, meravigliando la folla. Forse hanno realizzato che ora, anche fosse popolare, non li definiva più e a loro non importava più? Forse Thom ne sta apprezzando di più il suono? Chi lo sa. Ciò nonostante, è stato un gran momento quando è successo.
Thom Yorke ha affermato che Creep non rappresentasse i suoni della band, il testo non era più applicabile, ed è diventata una canzone che hanno iniziato a disprezzare quindi non l'hanno più suonata spesso. Comunque, come qualcuno ha già affermato, l'hanno suonata alcune volte dopo OK Computer, più che altro per concerti commerciali, come il Reading Festival e Coachella, ma non più dal 2009 (dopo il recente caso del 2016.)
Un altro esempio sono i Green Day visto che non suonano "Troubled Times" perché la seconda voce (o corista) (come cantato dal bassista Mike Dirnt), è troppo difficile da fare in live dopo che ha anche fatto la seconda voce e urlato in altre canzoni. Immaginate che, andare dall'urlo a "ooh" e "aah" in una chiave più alta è… dannatamente difficile.






L'uomo che visse nel futuro di George Pal, tratto dal popolare romanzo di fantascienza di H. G. Wells La macchina del tempo del 1960
Nell'Inghilterra di fine Ottocento, alla vigilia della festa di capodanno del 1900, un inventore, George Wells, costruisce una macchina del tempo e cerca di convincere alcuni notabili, invitati assieme all'amico David Filby, della propria scoperta. Data l'incredulità e facezia dei convenuti, decide di dimostrare la funzionalità della macchina sperimentandola segretamente su sé stesso e partire per un viaggio nel futuro, dando loro appuntamento cinque giorni dopo, a cena, per ragguagliarli e convincerli sugli sviluppi della sua invenzione.
Durante il viaggio effettua alcune fermate intermedie, nel 1917, precisamente il 13 settembre, apprende dal figlio ormai adulto di David Filby, il suo migliore amico, di essere misteriosamente scomparso all'inizio del secolo e dell'incombere della prima guerra mondiale; ripreso il viaggio, il 19 giugno 1940 si ferma per verificare alcune turbolenze constatando di essere nel bel mezzo di un bombardamento tedesco dove la sua casa viene distrutta; nella successiva fermata il 18 agosto del 1966, rincontra l'ormai vecchio James, figlio del suo migliore amico David, e apprende di essersi materializzato durante un'ipotetica guerra atomica; a causa dello scoppio del fungo atomico la devastante potenza della deflagrazione rompe la crosta terrestre ed il magma vulcanico sta quasi per raggiungerlo quando riesce ad azionare la macchina e a fuggire nel futuro. Molti secoli scorrono veloci, ma il veicolo appare ancora sommerso dalla lava solidificata ed il viaggiatore decide di proseguire. Quando la roccia attorno all'abitacolo si disgrega, George interrompe bruscamente il viaggio ritrovandosi nell'anno 802701, precisamente il 12 ottobre.
Esplorando il mondo del remoto futuro post-atomico, apparentemente un eden lussureggiante e tranquillizzante, Wells incontra un gruppo di ragazzi e ragazze, giovani, biondi e di bell'aspetto, che si disinteressano di tutto, illetterati e senza governo (e nessun anziano ancora in vita), senza aspirazioni e che si limitano a vivere nell'ozio consumando il cibo e i beni che trovano inspiegabilmente preparati per loro in un'antica rovina della precedente civiltà, che hanno irrimediabilmente dimenticato assieme a tutta la cultura e la scienza passate.
L'inventore salva la bella Weena mentre la ragazza stava per annegare nella totale indifferenza dei suoi compagni. Improvvisamente suona una sirena e dopo un trambusto inaspettato, la sua macchina del tempo viene trascinata dietro ad un pannello metallico che chiude un misterioso bunker sotterraneo, tra l'indifferenza della popolazione. George meditando sulla condizione retrograda di quell'umanità del futuro, si convince di doverli e poterli aiutare a progredire, in modo da essere la fiamma che può far risorgere quelle popolazioni inermi ed inette, e di conseguenza riavviare tutta la civiltà, ma prima deve recuperare la sua macchina misteriosamente trafugata.
Dalle frammentarie spiegazioni di Weena e soprattutto dagli anelli parlanti, un'avanzatissima tecnologia di archiviazione sopravvissuta nei millenni, apprende che due fazioni, l'est e l'ovest, si sono combattute per oltre 326 anni prima che germi mortali avessero saturata l'atmosfera; in seguito le fabbriche e le scorte d'ossigeno finirono e un gruppo di sopravvissuti decise di rifugiarsi sotto terra. Con il trascorrere del tempo chi viveva sottoterra divenne cannibale e "padrone" del bestiame umano che viveva in superficie, ovvero gli Eloi, che spiega anche la totale assenza di popolazione in età avanzata.
I mostruosi abitanti del sottosuolo, detti Morlock, vivendo nel buio hanno sviluppato occhi luminosi, ma temono la luce ed il fuoco; sono antropofagi, si cibano degli indifesi Eloi che richiamano nelle caverne grazie a sirene potentissime, che risvegliano in loro l'atavico istinto a rifugiarsi sottoterra durante i bombardamenti, come conseguenza delle guerre passate.
Weena viene catturata ed il protagonista tenta di liberarla, combattendo contro i mostruosi Morlok all'interno delle caverne. Così facendo riesce a spronare e smuovere anche gli apatici Eloi che cominciano a combattere per la loro vita dimostrando un possibile risveglio della sopita volontà e una possibilità di riscatto dell'umanità.
Tutto finisce bene per gli Eloi, i Morlock sono sconfitti, ma George, sconsolato, non sa come tornare e che cosa fare della sua vita in quel lontano futuro, solo Weena sembra dargli sollievo e speranza; quando riesce a recuperare la sua macchina del tempo vorrebbe portare la bella Weena con sé, ma viene assalito da alcuni Morlok superstiti e nella colluttazione finisce per avviare la macchina che sfreccia verso un remotissimo futuro e poi invertendo la marcia, viaggia verso il passato, fino ai primi del Novecento, proprio il giorno 5 gennaio, e rincontra i suoi scettici amici.
Stremato e provato, racconta concitatamente durante la cena tutti gli accadimenti del suo viaggio temporale, che appaiono troppo fantasiosi ai convenuti. Questi non gli credono e abbandonano la casa; tutti tranne il suo migliore amico Filby, che nutre qualche dubbio, ma al quale Wells riesce a mostrare l'unica prova tangibile: un fiore di una specie botanica sconosciuta; Filby comprende la veridicità della sua avventura. A questo punto però George è ormai deciso a restaurare la civiltà del mondo futuro e innamorato di Weena; un attimo prima che il suo amico possa entrare nel laboratorio, riparte immediatamente per il futuro con tre libri (volutamente non specificati) per sviluppare una nuova civiltà; il suo amico ripromettendosi di conservare i beni di George, suggerisce che potrebbe anche ritornare, dato che "ha tutto il tempo che vuole"...


Podcasting – Utilizzo, soluzioni e trucchi | t.blog



Attrezzatura di base
Con questa puoi produrre tranquillamente un podcast di buona fattura.
  • 1 smartphone (di qualità medio-alta oppure con un paio di cuffiette di qualità medio-alta)
Attrezzatura intermedia
È quella consigliata per la produzione di podcast nonchè quella che usano la maggior parte dei podcaster quotati.
  • 1 laptop
  • 1 microfono USB di buona fattura
  • 1 paio di cuffie
Attrezzatura avanzata
Se vuoi fare le cose professionali
  • 1 filtro antipop
  • 1 asta o supporto da scrivania per microfono
  • Pannelli fonoassorbenti


Gli scrittori, anche senza rendersene conto, portano nei loro mondi immaginari parte della loro cultura, perché ne sono immersi e le sue caratteristiche sembrano leggi di natura universali.
Ad esempio, nei romanzi di fantascienza degli anni ’40 e ‘50, magari ambientati migliaia di anni nel futuro, la gente fuma sigarette e legge giornali (magari su microfilm), e politici, militari e scienziati sono tutti maschi.
Nei mondi medievaleggianti alla D&D, non esistono quasi differenze di classe, e c’è una cultura consumistica: se l’eroe ha bisogno di una spada, entra in un negozio e la compra, il prezzo è lo stesso dappertutto, come pure sono omogenee dappertutto monete e misure. Nel Medioevo reale: essere un contadino significava essere costretto a vivere sullo stesso podere per tutta la vita, a meno di avere il permesso dal feudatario di trasferirsi, se qualcuno aveva bisogno di qualsiasi oggetto, doveva ordinarlo, e pagare in anticipo per il materiale, e prezzi, misure, monete erano differenti non solo da stato a stato ma da città a città. I negozi con la merce già pronta per l’acquisto sono un’invenzione della rivoluzione industriale.
Alcuni errori comuni:
Matrimoni combinati.


L'idea di un terribile matrimonio combinato è cliché e antiquata. La maggior parte dei matrimoni non erano unioni d’amore, ma non erano neanche "facciamo sposare questa povera ragazza innocente con una bestia". Se sei cresciuto in una cultura dove è consuetudine, spesso può essere visto rassicurante. Quindi, se i matrimoni combinati fanno parte della cultura, è necessario normalizzarli e riflettere a fondo sulle menti dei personaggi che non conoscono alternative.
Inoltre, l'idea di ribellione contro la propria famiglia è surreale. Le nostre idee di dovere sono molto diverse da quelle delle culture in cui l'unità familiare è considerata vitale.

Differenza tra i ceti.


Molto raramente interagiranno lo stalliere robusto e la figlia del barone, e lei non desidererebbe mai una vita nell’assoluta povertà: lo troverebbe attraente, ma in un altro mondo. Ciò che consideriamo snob sarebbe normale. Anche i personaggi con cui simpatizzi maggiormente potrebbero non pensare che la schiavitù sia del tutto malvagia, e nel caso, avrebbero comunque atteggiamenti che oggi considereremmo paternalistici.

Il regno come forma di governo.


Se vuoi raccontare di un regno sappi che stai creando un mondo in cui alcune persone sono molto più importanti di altre, e dove è presente un sistema di caste con ripercussioni in caso di mancato rispetto. Guardando Black Panther, mi ha colpito il fatto che il film volesse avere un monarca divino, onnipotente e sacerdote, senza affrontarne mai le implicazioni.
In realtà, anche le persone più vicine a un monarca assoluto sono profondamente consapevoli del fatto che tenga in pugno le loro vite.
  1. Okoye e la principessa Shuri prendono in giro T'Challa sul fatto che si sia paralizzato ridendo di lui. Certo, dimostra quanto sia un uomo umile del popolo, ma i reali non fanno queste cose. Persino i principi William e Harry hanno il massimo rispetto per la regina, e lei non ha il diritto di farli ghigliottinare. Non sto dicendo che a volte un re non possa essere informale con le persone a lui più strette, ma quella era solo un'insolenza ribelle.
  2. T'Challa sembra imbarazzato del fatto che la principessa Shuri si inchini e lo chiami "Mio re". Ma perché mai dovrebbe esserlo? Questo è il suo titolo, è la sua carica, è stato il principe ereditario per tutta la vita, è qualcosa che dovrebbe aspettarsi che accada. Potrei capire se avesse detto "Questo dovrebbe essere il titolo del Padre", perché non ha ancora metabolizzato il fatto di essere diventato orfano, ma sembra a disagio con l'idea che la gente si inchini a lui. Ummm... Sei un re. Sei omaggiato sin dalla nascita.
  3. La principessa Shuri fa uno scherzo a suo fratello con un video, e peggio, lo registra con l’intento di mostrarlo ad altri. Non puoi farlo al tuo re. Semplicemente... Non puoi. Non importa se è tuo fratello maggiore o quanto ti ami, non tollererebbe comunque mancanza di rispetto alla sua carica. Non sto dicendo che la farebbe decapitare, ma dovrebbe avere almeno dure parole ricordandole l’importanza del suo titolo. Non è troppo grande per essere considerata come una bambina giocherellona che diffonde quel video agli altri per umiliarlo? Non se ne parla.
In breve, prenditi la responsabilità delle tue scelte.
  • C’è la schiavitù nei tuoi libri? Allora crea una società in cui è considerata la cosa giusta da fare e smettila di inserire la tua moralità moderna: sviluppa il loro mondo. Puoi ancora mostrare quanto sia grave la schiavitù, ma i tuoi personaggi non dovrebbero essere i portavoce delle tue opinioni.
  • Hai famiglie tradizionaliste con un pater familias? Allora "una ribellione adolescenziale" non sarebbe accettata e verrebbe punita severamente come mancanza di rispetto verso tutta la famiglia, e la famiglia approverebbe. Ti rivolgi male ai tuoi genitori in una società tradizionalista? Ci saranno delle ripercussioni, anche dai genitori amorevoli nonostante siano brave persone.
Diversamente il tuo mondo sarebbe falso e superficiale.