Risultato immagini per Nella musica, qual è l’utilità di avere più chiavi per rappresentare le note?


Gli strumenti e le voci non hanno tutti le stesse estensioni (non possono eseguire gli stessi suoni) e, di conseguenza, non possono usare la stessa chiave per leggere il pentagramma e necessitano di chiavi diverse. Se scriviamo i suoni reali, per gli strumenti e le voci più acute dovremmo salire molto a discapito della regione inferiore del pentagramma e per gli strumenti più bassi dovremmo scendere molto a discapito della parte superiore del pentagramma.
La molteplicità delle chiavi serve ad evitare un utilizzo esagerato dei tagli addizionali e favorire la lettura.Vogliamo fare un esempio più pratico per essere più chiari.
Prendiamo il La del Diapason (440 Hz) che si scrive sul secondo spazio della chiave di violino.
Per degli strumenti e voci con il suono grave (trombone, violoncello, basso), questo suono è piuttosto acuto e infatti si scrive sopra il pentagramma con tre tagli addizionali in gola.
Sullo stesso spazio del La (nella chiave di violino) si scrive il Do a 131 hz nella chiave di basso, nota bassa e inarrivabile per uno strumento come il violino, ma eseguibile senza problemi da un trombone.
Dunque, volendo esagerare:
La a 440 Hz : secondo spazio (chiave di violino) = Do a 131 Hz : secondo spazio (chiave di basso).