Questa era Suzanne Lenglen nel 1919 a Wimbledon.

Sembra tutto normale, niente di eclatante. Tranne che per il fatto che nel 1919 avere un vestito attillato e leggermente scoperto senza corpetto faceva gridare Allo Scandalo.

La stampa ne parlò per settimane.

Quindi la cosa più strana per me l'ha fatta lei, sfidando una mentalità, una cultura dominante.

Per me era avanti, e magari anche oggi ci Sono Persone avanti che giudichiamo.

Ma nel 1919 è veramente un fatto singolare.



Fantozzi è il prototipo del'ingrato depresso.

Questa sarebbe la moglie, Milena Vukotic.

ma si consuma per:


In questi due scatti c'è il nocciolo del dramma umano di questo personaggio.

Ha un lavoro medio borghese, una casa, uno stipendio, una famiglia, una vita né più né meno di altre milioni di vite.

Nulla di grandioso, ma nulla, proprio nulla di cui vergognarsi o avere complessi di inferiorità.

Ma è ingenuo. Subisce la vita. Cerca persone sbagliate, false, sciocche.

Autoindulgente. Corrotto. Sconfitto. Senza passione e senza uno scopo.

E' convinto che la sua vita sia misera e indegna. Si vede così:



anziché così:


Chi lo ha convinto di essere indegno?

Quella postura, il piatto eccessivo di pasta, quell'abbigliamento. Troppo lavoro in un ministero senza anima. Sono una scelta.

Non auguro a nessuno di scegliere il buio. Tantomeno a me.

Altro concetto da rifiutare categoricamente è che il fantozzismo sia esclusivamente italiano e non ci siano (una minoranza) di individui che vivano male la condizione umana che è sempre, universalmente, fatta di luci e ombre, pregi e difetti, dolore e sacrificio con rare soddisfazioni, chessò, in Francia o in Svezia o in Russia.

Villaggio avvrebbe fatto bene a vedere il fantozzi che era in lui. Anziché generalizzare la sua malattia sugli italiani, e cercare di convincere noi, di essere quello che era lui. Denigrare gli italiani e l'italia era di moda, è ora di capire che è roba da Fantozzi.


Durante un'intervista con il critico cinematografico Mark Kermode per il documentario della BBC The Fear of God: 25 Years of The Exorcist, Miller ha commentato che non si aspettava che ciò accadesse.

Secondo l'attore, il piano prevedeva che il vomito gli arrivasse al petto, come è successo durante le prove.

Tuttavia, con grande sorpresa di tutti, quando le telecamere stavano riprendendo, il vomito (nel film è stata utilizzata una zuppa di piselli) è stato improvvisamente diretto verso il suo viso.



Nel film del 1965 "00–2 Agenti segretissimi" al quale vi parteciparono come protagonisti la celebre e magnifica coppia "Franco e Ciccio", in una scena un robot calcolò l'intelligenza di Franco, e diede a quest'ultimo il valore di: 000,0. Questo lo rende senza dubbio il personaggio più stupido della storia del cinema.



Solo per una ragazza bruttina è facile essere modesta”.



Marie Magdalene Dietrich (1901-1992) nacque vicino Berlino, e dopo gli studi di pianoforte iniziò a lavorare in film muti. Quando nel 1930 Josef von Sternberg la scelse per “L’angelo azzurro” era solo una florida attrice di 28 anni con bellissime gambe.

Ma poi dimagrì, tolse i molari per sfinare il viso, corresse il naso, tirò la pelle con un nastro dietro i capelli e diventò Marlene Dietrich: misteriosa e sfrontata. Rifiutò l’invito di Hitler a tornare in Germania e, divenuta cittadina americana, si esibì per le truppe USA al fronte.

La sua immagine seducente nascondeva un pessimo carattere, con una mania per l’igiene, alcolismo. Ebbe molti amanti di entrambi i sessi (fu la prima a baciare una donna in un film), era anaffettiva e irascibile (sparò a un reporter salito sul cancello della villa).

Della figlia disse: “Mi detesta. Non le lascerò soldi ma l’esclusiva dei miei eccessi. Con quel mucchio di letame nascosto se è furba potrà arricchirsi”.

Per l’ultimo film, Gigolò (1978), ricevette 250mila dollari per due giorni di riprese: il regista David Hemmings raccontò di averla corteggiata come per portarla a letto.

Dopo una caduta, trascorse 13 anni chiusa in casa rispondendo alle lettere dei fan che per 500 dollari potevano parlarle al telefono per pochi minuti.

Una donna certamente coraggiosa, ma interessata unicamente a se stessa e al denaro.


Netflix è stato, a un certo punto, visto come la soluzione definitiva alla "pirateria in torrent"

Era facile da usare e senza fronzoli. Ospitava una gigantesca quantità di contenuti di diversi creatori, poi ha iniziato a creare contenuti propri ed è stato come una ciliegina sulla torta.

Ah, i giorni di gloria in cui potevi guardare Star Trek e Star Wars su una singola piattaforma.




Oggi ci sono molti più servizi di streaming, servizi costruiti attorno a librerie di contenuti popolari (che non esistono più su Netflix), con i propri contenuti esclusivi da "ciliegina sulla torta".

Quindi Netflix è rimasto solo con le ciliegie e ora deve lottare per mantenere le iscrizioni, non solo per attirarne di nuove. Il loro servizio potrà anche essere stato il primo, ma in termini di contenuti esclusivi, sono fondamentalmente i nuovi ragazzi del quartiere, senza veri fan interni da sfruttare.

Nota a margine. Un intero gruppo di aziende è riuscito a uscirsene bene dalla pandemia: i servizi di streaming hanno beneficiato di un pubblico "imprigionato", le persone bloccate a casa hanno ordinato un mucchio di cose tramite Amazon che la fornitura mondiale di cartone è quasi andata al collasso, Nintendo non è riuscita a realizzare Switch abbastanza velocemente e Meta ha fatto passi avanti con il proprio metaverso con le vendite di Quest 2 (superando completamente tutte le loro precedenti vendite di cuffie combinate).

Ma tutte quelle aziende possono essere nettamente divise in due gruppi: il primo (Nintendo, Meta) era molto aperto sul fatto che si trattasse di un vantaggio sensibile temporalmente, e che una volta che le cose fossero tornare a normalizzarsi, il loro business sarebbe diminuito nuovamente; e il secondo gruppo (Netflix, Amazon) era composto da idioti che presumevano che avrebbero continuato a marciare su quel successo anche dopo la pandemia, e avrebbero fatto ancora più affari quando le cose si sarebbero normalizzate.

Netflix si sbagliava di grosso, con gli "iscritti della pandemia" che se ne sono andati non appena hanno potuto uscire di nuovo. Poi è aumentato anche il costo della vita e hanno perso pure gli "iscritti prepandemici".

Ad un certo punto nel futuro, molti di questi servizi di streaming cadranno e cercheranno una nuova casa per i loro contenuti. Netflix deve solo sopravvivere fino ad allora.


Per 22,5 milioni Johnny Depp aveva un accordo con la Disney per la realizzazione di Pirati dei Caraibi 6 e poiché i media lo hanno condannato senza processo per le accuse della sua ex moglie, ha perso il suo personaggio più amato, che porta con sé ovunque per vestirti come lui e rallegrare i bambini negli ospedali.



Jack Sparrow è basato su un vero pirata dei Caraibi. Al tempo della guerra tra Inghilterra e Spagna, l'Inghilterra assumeva pirati per depredare il popolo spagnolo, dopo l'accordo di pace questi pirati dovettero diventare corsari (la Barbosa, e il fumetto all'inizio del film ne sono un esempio) Jack Sparrow, nella vita reale si chiamava Jack Birdy, entrambi i cognomi significano Birds, è come una traduzione. Più tardi Jack Birdy divenne musulmano.



In onore del Capitano, Johnny Depp ha chiamato il figlio più giovane Jack (che ora ha compiuto 18 anni).



Non ci sono pirati dei Caraibi senza Jack Sparrow o Jack Birdy

Ovviamente Black Sam, Maria, Anne Bonne, Blackbeard (hanno sprecato una bella storia vera).

Come parte della storia, Black Sam morì presto, la sua nave naufragò e Maria, la sua fidanzata, pensò che l'avesse abbandonata.

Dopo la morte dell'equipaggio di quella nave e l'assassinio dei sopravvissuti da parte di corsari, Barbanera cambiò il nome della nave in "Vendetta" e divenne un uomo pieno di odio, prese la sifilide e smise di essere il pirata benevolo che attaccava le navi di schiavi e liberò i neri che erano stati presi dalle loro terre per essere schiavi, per diventare un pirata che avrebbe vendicato la morte dei suoi amici pirati inseguiti dai corsari.

Anche se c'è questa storia, sono anche legati a Jack, che ha aiutato ognuno di loro nei loro viaggi, incluso Black Sam, e, a differenza del film, era amico di Barbanera prima che Barbanera toccasse il terrore e diventasse acciecato dall'odio.

Tutto questo per dire che non esistono pirati dei Caraibi senza Jack Sparrow


Sí, nel 3° film diversamente da come é stato girato non ci sarebbe stato Venom. Il professor Connors, il tutor di Peter che appare in Spider-Man 2 e 3 interpretato dall'attore Dylan Baker



avrebbe cercato di far ricrescere il suo braccio diventando Lizard come succede poi nel fumetto.



Nel 4° film l'attore Bruce Campbell, il tipo che appare in tutti i film della trilogia di Raimi, avrebbe rivelato la sua vera natura: quella del villain Mysterio divenendo il principale antagonista di Peter nel film.


Bruce Campbell tra l'altro somiglia molto al Mysterio dei fumetti per cui era quasi scontato questo suo ruolo nel film.



Nel 5° film la trama é piú fumosa: sarebbe comparso l'Avvoltoio interpretato da Ben Kinsley oppure da John Malkovich,


ma il villain sarebbe invece potuto essere Kraven il cacciatore, con J.J.Jameson che metteva una taglia su Spider-Man e Kraven che avrebbe cercato di catturare Spidey per incassarla. Tra i papabili per il ruolo uno dei piú gettonati all'epoca era Manu Bennett, il Crisso di Spartacus vista anche la somiglianza tra lui e Kraven.


Nel 6° film che avrebbe chiuso la serie i villains dei film precedenti si sarebbero uniti contro Spider-Man formando il gruppo dei Sinistri 6.



Si ignora se Raimi avrebbe poi proseguito col personaggio o sarebbe passato ad altro, se durante il 6° film Peter li avrebbe affrontati da solo o ci sarebbero stati altri supereroi che lo avrebbero aiutato.

Non so voi ma a me sarebbe piaciuto di piú se fosse andata in questo modo.


Il Male è stata una rivista satirica pubblicata tra il 1978 e il 1982. Tra le varie bischerate che stampavano, c'erano anche delle finte prime pagine di altri giornali famosi, studiate in modo che mentre tu leggevi il giornale satirico sui mezzi pubblici, tutti gli altri passeggeri del mezzo vedessero una finta prima pagina con un titolo assurdo e piena di notizie scioccanti.

Il male, nel'arco della sua storia, venne sequestrato dalla magistratura parecchie volte, e subì più di cento processi per "offese a capo di Stato estero", a causa della consuetudine di prendere in giro ferocemente il Papa dell'epoca, nelle vignette interne.

Nel caso della suddetta prima pagina, Ugo Tognazzi era d'accordo con la beffa e si fece fotografare apposta in manette, per la foto da mettere nella finta copertina.

Intervistato in seguito, a proposito della sua partecipazione volontaria, Tognazzi rispose con l'immortale frase: "Rivendico il diritto alla cazzata!"


Emilio Salgari presentò al mondo Sadokan in undici romanzi pubblicati tra il 1883 e il 1913. Ma fu davvero solo il frutto della sua immaginazione?



Secondo la studiosa tedesca Bianca Gerlich, l’italiano si ispirò a personaggi realmente esistiti. È lei che ha scoperto la figura di Sandokong, un comandante navale che si era arricchito commerciando nidi di rondine con la Cina.

I punti in comune sono molteplici: entrambi usavano una bandiera rossa con la testa di tigre come vessillo e agivano tra le zone del Borneo. Anche il periodo storico era lo stesso, ovvero la metà del XIX secolo e i nemici erano gli inglesi.

Sandokong fu infatti il braccio destro del principe Osman Syarif, cacciato dal suo paese e diventato pirata per difendersi dagli inglesi. Osman salì al trono di Marudu nel 1830, un piccolo Stato vicino al Brunei che grazie a lui cominciò a prosperare.



Questi successi però infastidirono James Brooke, che governava Sarawak per conto del sultano del Brunei. Così l’inglese lo accusò di pirateria e nell’agosto del 1845 Marudu fu invasa e il re costretto a fuggire. Osman così divenne davvero un pirata e cominciò una fiera resistenza contro gli inglesi.

Insomma le vicende dei due personaggi si identificano pienamente con quelle della Tigre della Malesia.

E qui però sorge un’altra domanda: come fece Salgari a trovare notizie su questa storia? Probabilmente dai giornali inglesi.



Sì, fondamentalmente.

Smith, a partire dal secondo film, è un'entità di puro odio che cerca di portare rovina su uomini e macchine allo stesso modo.



L '"anima" di Smith che vede un Neo accecato. Non proprio un'immagine che associamo al "bene".

Si potrebbe facilmente sostenere che né gli umani né le macchine siano malvagi, poiché entrambi stanno solo combattendo per la propria sicurezza.

Ma Smith è una forza distruttiva. Non costruisce niente, consuma tutto. La sua minaccia è così grande che riunisce umani e macchine, ponendo fine alla guerra.

(Sto ignorando Matix Resurrections, e dovresti farlo anche tu)

Per qualche ragione Smith, a differenza degli umani che hanno rifiutato Matrix o delle macchine che sono fuggite da Machine City, sembra impazzire una volta che è "libero". Non sono sicuro se i film spieghino perché la sua reazione sia così radicalmente diversa da quella di tutti gli altri. Ma è così.

Non aveva bisogno di partecipare a una folle sequela di omicidi/assimilazioni. La maggior parte delle macchine che si liberano dal controllo centrale non lo fanno, dopotutto.

Ma lui lo ha fatto.

Magari è perché è concepito per essere l'esatto opposto di Neo, e poiché Neo è fondamentalmente Gesù in questa storia, Smith dovrebbe essere l'Anticristo.

Ma in ogni caso: non c'è niente di buono in Smith. Probabilmente è l'unico cattivo puro nella trilogia.


 

1. Il giovane prete che ha confessato padre Karras alla fine del film era (ed è tuttora) un vero prete cattolico (il reverendo William O'Malley). Per renderlo visibilmente scioccato nella scena finale, il regista (William Peter Blatty) lo ha schiaffeggiato inaspettatamente e ha urlato "azione!" Padre O'Malley insegna ancora oggi alla Fordham University.

2. Il primo giorno delle riprese della sequenza dell'esorcismo, l'interpretazione di Linda Blair dei suoi dialoghi sboccati ha così disturbato il gentiluomo Max von Sydow che ha dimenticato le sue battute.

3. Nel film compaiono diversi brevissimi spaccati per mettere a disagio il pubblico. Il più famoso è il volto del demone (foto in basso): il volto era quello di Eileen Dietz, che ha anche recitato in Happy Days e General Hospital. La faccia è, per me, la scena più memorabile del film e mi fa ancora paura quando la vedo.




4. Nella scena inquietante in cui Regan si masturba con il crocifisso, Eileen Dietz (come menzionato nel numero 3) è stata utilizzata per la ripresa in cui Regan picchia sua madre. William Friedkin sentiva che avevano bisogno di qualcuno fisicamente più pesante per eseguire la ripresa. La scena del crocifisso è stata veramente girata con Linda Blair, che afferma di non aver saputo, all'epoca, il reale significato di quel gesto.

5. L'urlo del demone scacciato da Linda Blair è stato effettivamente creato registrando i maiali stridenti che venivano portati al macello.