Tecnicamente, il p.e. segue
come viene speso il budget.
In realtà, il suo ruolo può andare
dal non fare nulla (dare carta bianca al regista, seguendo solo gli
aspetti economici), fino al dirigere tutto il progetto passo per
passo, imponendo il 'tono' del film, ordinando le modifiche X e Y
alla trama, eccetera, eccetera.
E' una figura che cambia molto da film
a film.
Non mi risulta, per esempio, che
Stanley Kubrick
avesse produttori esecutivi.
Se li aveva, si limitavano a cercare di
ridurre le spese, ovvero cercare le scenografie, effetti speciali,
eccetera, per conto di Kubrick, facendo in modo che fossero i meno
costosi sul mercato, ma senza mai imporre nulla
a Kubrick. Il leggendario regista
era infatti famoso per essere uno dei pochissimi che si presentava ai
suoi produttori dicendo:
'Signori, i miei film si comperano a
scatola chiusa. Io vi dirò cosa voglio fare, e voi sarete dentro o
fuori'
Secondo la biografia ufficiale di
Kubrick, lui e Micheal Mann - negli anni novanta - erano gli
unici
due registi di Hollywood a lavorare
senza intromissioni sulla trama da parte dei produttori (i quali, nel
99% dei film, 'ordinano' il finale che vogliono ai loro registi).
Oggi giorno, a Hollywood, NON ci
sono attualmente registi liberi di scegliere il finale del loro film.
E' il prezzo da pagare per giocare in
'serie A'.
Vuoi fare un film da 50 milioni di
dollari? Lo farai alle nostre condizioni.
E se noi vogliamo cambiare il
finale, tu lo cambi.
Questa è la normalità, quando si
superano certi budget.
Ad ogni modo, visto che abbiamo
nominato Mann, parliamo un attimo di lui.
Micheal Mann invece fu (ed è
ancora) oltre che regista, un GRANDISSIMO produttore esecutivo. Forse
il migliore in circolazione, se chiedete a me.
I film dove appare come produttore
esecutivo hanno tutti letteralmente quel tocco in più che per me è
l'inconfondibile
'mann's touch'. Quando Mann
non
dirigeva, ordinava infatti ai
registi, sceneggiatori e montatori il TONO del lavoro che voleva per
il film che stava co-producendo.
E' così che nacque quel mito della
cultura pop che fu MIAMI VICE,
di Mann che diresse o scrisse solo
una manciata di episodi, mentre invece li seguì tutti come
produttore esecutivo.
La copertura dei due polizotti
infiltrati è saltata; Sonny e Rico sono stati scoperti. il sigonre
della droga Calderone sa che sono poliziotti, eppure loro decidono di
presentarsi COMUNQUE all'appuntamento col trafficante, fingendo di
non sapere di essere stati smascherati. Farlo è un suicidio, ma è
anche l'ultima occasione che hanno di prendere Calderone prima che
scappi all'estero. Calderone è l'assassino del fratello di Rico, e
quindi lui e Sonny non possono proprio rinunciare all'ultima
occasione che hanno di catturarlo. E così, prima di andare verso la
morte, Sonny ferma però la macchina. 'C'è tempo' dice, ed entra in
una cabina del telefono.
Chiama la sua ex moglie e gli chiede
soltanto se era 'vero'.
Se per quel poco che lui e lei erano
rimasti assieme, si erano amati 'davvero'.
"Ci puoi scommettere, Sonny"
dice lei.
Pausa.
"Va tutto
bene?"
Ecco
che riparte allora la musica a pieno volume, una musica che batte
esattamente come il cuore dello spettatore
(ammesso che non siate proprio dei
bastardi senza cuore…)
Questo è il puro
'Micheal Mann's touch',
quello che si trova solo nei suoi film… O nei film dove figura come
produttore esecutivo. Direi che consiste nell'uso di quelle perle di
psicologia e di stile che rendono tutto incredibilmente reale,
toccante e straziante nella mente dello spettatore. Guardatevi il
video, e poi ditemi se è umanamente possibile restare indifferenti.
Miami vice fu un poliziesco 'fantasy',
ma con un tasso di drammaticità assolutamente fuori dal mondo,
almeno per la sua epoca. M.V. cambiò infatti la storia della
televisione, e oggi giorno i cloni si sprecano al punto che è
difficile capire quante novità inventò all'epoca. A tratti, toccava
vette che oggi definiremmo 'dark'. Molte delle puntate di Miami Vice
finivano letteralmente in tragedia prorio perché Mann voleva alzare
il livello di tensione là dove i produttori ufficiali, invece,
volevano fare una minchiata molto easy e molto
rincuorante, sciocca, eccetera. In
sostanza, volevano la classica baracconata anni ottanta. Lui invece
usò tutto il suo potere di produttore esecutivo proprio per
assicurarsi che ci fossero proprio quelle puntate che resero poi MV
una leggenda. E i livelli di tensione - credetemi - arrivarono a
volte a livelli insostenibili. TUTTI sapevano che a volte MV finiva
male o malissimo… E a volte guardarlo è davvero difficile. Muoiono
tanti di quei cari, in quel telefilm…
Miami Vice è famoso anche per essere
stato forse il primo telefilm ad alto successo ad avere avuto una
puntata completamente censurata. Uscì solo più tardi in DVD. E
credetemi se vi dico che mostrandola ai miei amci l'anno scorso,
eplosero in un coro di
Non ci credo
non è possibile
porca misera
Miami Vice è un mito… la
dimostrazione che anche il produttore esecutivo, a volte, può
davvero diventare un 'signor mestiere'
0 comments:
Posta un commento