Vederlo finire in libreria?
Distribuito?
Le probabilità vanno da zero a
una su diecimila. Questo è il rapporto tra il numero di persone che
scrive e le persone (ogni anno sempre meno) che vengono pubblicate
'in serie A', dove per serie A intendo con tanto di distribuzione in
libreria.
Farlo valutare?
La cosa più seria che puoi fare è
trovare le case editrici che pubblicano libri simili al tuo, e
mandargli il manoscritto. Sappi però che le C.E. non ti manderanno
indietro alcuna valutazione, soprattutto in caso di risposta negativa
(ovvero: circa 99 libri su 100). Ti arriverà una semplice lettera di
rifiuto, ma almeno ci avrai provato.
Ti sconsiglio inoltre di usufruire
delle AGENZIE LETTERARIE, ovvero dei servizi di valutazione a
pagamento.
Non servono grosso modo a nulla.
Inoltre, siccome si fanno pagare fino a 500 euro per la valutazione
di un romanzo, non saranno nemmeno sinceri con te, ma saranno
decisamente 'troppo buoni' con te per motivi di puro marketing.
Useranno eufemismi tipo:
"Consigliamo all'autore di
lavorare sul suo stile e sulle sue fonti, in modo da portare nel suo
romanzo un bagaglio di conoscenze maggiori in merito agli argomenti
trattati dalla sua trama"
Traduzione
"Lo stile fa schifo, e l'autore
ha scritto pure un libro di spionaggio senza sapere una beata mazza
di guerra fredda, di spie, di nulla. L'ignoranza fatta a romanzo, e
scritto male pure. La maggior parte del pubblico appassionato di
spionaggio scoppierebbe a ridere"
Se ci pensi bene, uno scrittore non può
pagare 500 euro per sentirsi dire che scrive da cani.
Il problema è che , statiticamente
parlando, 99 scrittori su 100 non scrivono male… Scrivono proprio
da bestie.
Negli anni novanta, agli albori di
internet (e anche dopo) Stephen King accettava di leggere i racconti
mandati dai suoi lettori, e mandargli indietro un parere.
Smise perché (testuali parole come le
ricordo oggi. Sono passati tanti anni, ma era un discorso molto
articolato e motivato. Ecco come me lo ricordo):
"Da oggi non potrete più
mandarmi racconti. Ho deciso di smettere perché, francamente
parlando… Era letteralmente deprimente. Su 100 racconti che mi
arrivavano, 99 erano indecenti, e uno solo era appena sufficiente….
Ma comunque noioso a morte. Ho deciso allora di smettere sia di
leggerli che di rispondere perché a nessuno piace passare il tempo a
insultare regolarmente decine di persone al giorno, tanto meno piace
a me. Era davvero troppo deprimente"
Chiunque abbia lavorato in una casa
editrice ha vissuto un'esperienza simile a quella di King.
E quindi una 'agenzia editoriale' che
leggesse romanzi a pagamento e restituisse ai suoi clienti 99 pareri
negativi su 100… si distruggerebbe il suo stesso mercato da sola
nel giro di pochi mesi. Riempirebbe il web di gente incazzata nera, e
chiuderebbe i battenti nel giro di pochi mesi.
Evitate quindi le agenzie letterarie.
Sperando di essere stato utile.
POST SCRIPTUM
Se hai scritto un'atuobiografia, le tue
probabilità di successo sono zero. Le case editrici pubblicano SOLO
autobiografie di gente GIA' famosa.
Quindi o sei già famoso, o la tua
autobiografia avrà gosso modo 0,3–0,1% di 'successo'.
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