C’è una differenza sottile ma cruciale tra recitare un
combattente e esserlo davvero. Nel cinema d’azione, molti
attori si affidano a coreografi, controfigure e montaggio serrato per
far sembrare credibili le loro mosse. Ma poi ci sono loro: attori che
non solo interpretano guerrieri, ma vivono
la disciplina, la fatica e la pericolosità delle arti marziali nella
vita reale. Alcuni hanno gareggiato, altri si sono formati in scuole
militari, altri ancora si allenano da decenni con dedizione
monastica. In questo articolo ripercorriamo i volti noti del grande
schermo che sono davvero duri come sembrano, celebrando una categoria
sempre più rara nel cinema moderno: quella dei combattenti
autentici.
Michael Jai White
Uno degli esempi più completi di attore-marziale moderno. Michael
Jai White ha ottenuto il riconoscimento internazionale interpretando
Spawn, ma è nelle scene di combattimento che mostra la sua vera
natura. È cintura nera in nove arti marziali, tra
cui Shotokan, Goju Ryu, Taekwondo, Wushu, Jujutsu e Kyokushin. Si è
allenato con grandi maestri ed è noto per una combinazione di forza,
agilità e tecnica. A differenza di molti colleghi, non ha mai
nascosto la sua ambizione di portare verismo nelle scene
d’azione, spesso eseguendo tutte le acrobazie in prima
persona.
Jet Li
Prodigio del Wushu, Jet Li ha vinto il campionato
nazionale cinese a soli 12 anni, battendo adulti con anni di
esperienza. Dopo una carriera folgorante come atleta, si è imposto
nel cinema con capolavori come Once Upon a Time in China,
Hero e Fearless. Le sue interpretazioni sono una
danza tra potenza e grazia, frutto di anni di allenamento militare e
agonistico. Al di là dello schermo, è considerato uno dei più
raffinati artisti marziali viventi.
Chuck Norris
Oltre i meme, c’è la leggenda. Chuck Norris è stato campione
mondiale di karate dei pesi medi dal 1968 al 1974. Ha affrontato e
battuto avversari del calibro di Joe Lewis e Allen Steen. Ha fondato
la propria scuola di arti marziali e ha formato altri attori, tra cui
Steve McQueen. Il suo combattimento con Bruce Lee in L’urlo di
Chen resta una delle sequenze più iconiche del genere. Norris
ha anche servito nell’aeronautica, portando un’aura di autentico
patriottismo nei suoi ruoli.
Donnie Yen
Una delle stelle più brillanti del cinema d’azione asiatico.
Donnie Yen è maestro di Wushu, Taekwondo, Boxe, e Brazilian
Jiu-Jitsu. La sua dedizione alla preparazione è proverbiale: in Ip
Man, ha studiato il Wing Chun per mesi, arrivando a una
padronanza che ha convinto anche gli allievi dei grandi maestri.
Coreografa personalmente le sue scene e rifiuta controfigure. Nella
celebre scena di Kill Zone con Wu Jing, hanno usato veri
coltelli per aumentare il realismo.
Benny "The Jet" Urquidez
Considerato da molti l’artista marziale più efficace mai
apparso su uno schermo. Pioniere della kickboxing
full-contact, Benny ha vinto oltre 200 incontri, molti dei
quali internazionali, ed è rimasto imbattuto per decenni. Ha
collaborato con Jackie Chan in Wheels on Meals e Dragons
Forever, dando vita a duelli che sono ancora oggi studiati nelle
scuole di cinema e arti marziali. Jackie ha dichiarato che Benny è
stato "il combattente più pericoloso con cui abbia mai
recitato".
Ed O’Neill
Sì, proprio il simpatico Jay Pritchett di Modern Family.
Dietro la sua facciata da padre burbero si nasconde un cintura
nera di Jiu-Jitsu brasiliano, ottenuta dopo più di 15 anni
di allenamento con la famiglia Gracie, fondatori dell'arte. O’Neill
ha dichiarato che il Jiu-Jitsu ha trasformato la sua vita,
fornendogli disciplina e resistenza fisica anche in età avanzata. Ha
partecipato a seminari e video dimostrativi, diventando un
ambasciatore dell’arte negli USA.
Scott Adkins
Conosciuto per la saga Undisputed e per numerosi film
d’azione low budget, Scott Adkins è spesso definito “il miglior
artista marziale del cinema occidentale moderno”. Esperto di
Taekwondo, Kickboxing, Karate e Ninjutsu, è noto per la velocità e
la precisione delle sue mosse. Ha lavorato come stuntman prima di
diventare protagonista, e continua a rifiutare controfigure. Il suo
stile è spettacolare ma radicato in tecnica pura.
Tony Jaa
La star tailandese di Ong-Bak ha letteralmente
rivoluzionato il cinema d’azione nei primi anni 2000. Esperto di
Muay Thai Boran, Parkour e acrobazie estreme, Jaa ha
eseguito personalmente scene di lotta su impalcature, tra fuoco e
vetri, senza effetti speciali. È anche un praticante buddhista e
monaco ordinato, alternando la vita spirituale alla recitazione.
Cynthia Rothrock
Negli anni ’80 ha infranto le barriere di genere nel cinema
d’azione. Campionessa di arti marziali e cintura nera in più stili
(Tang Soo Do, Wushu, Karate), Rothrock ha girato film iconici in Asia
e negli Stati Uniti. Ancora oggi è una figura di riferimento per
l’empowerment femminile attraverso le arti marziali, ed è attiva
come formatrice e coreografa.
Iko Uwais
Il protagonista di The Raid è diventato un fenomeno
mondiale grazie al suo stile letale e realistico. Maestro di Pencak
Silat, Uwais ha alzato l’asticella del realismo nel cinema
d’azione moderno. Le sue coreografie sono frenetiche ma sempre
leggibili, e molti stuntman internazionali studiano i suoi movimenti
come materiale didattico.
E poi ci sono loro: Jackie Chan e Bruce Lee
Un paragrafo a parte va a Jackie Chan, funambolo delle arti
marziali, maestro di acrobazie e autodidatta in decine di discipline.
E, ovviamente, Bruce Lee. L’uomo che ha trasformato il corpo umano
in un’arma e le arti marziali in una filosofia esistenziale. Lee
non era solo un combattente, ma un pensatore, un innovatore e un
pioniere che ha reso possibile l’ascesa di molti altri.
In un mondo cinematografico sempre più digitalizzato, con effetti
speciali che simulano il realismo, esistono ancora attori che
scelgono la strada della verità: quella del sudore,
della disciplina, del combattimento reale. Non si tratta solo di
intrattenimento, ma di rispetto per l’arte che rappresentano.
Questi attori non fingono di essere duri: lo sono davvero.
E grazie a loro, il cinema delle arti marziali conserva ancora una
parte della sua anima.