- di fare la comparsa se si ha in mente di intraprendere una carriera attoriale, praticamente ti bruci già dall’inizio. Chi fa le comparse, non sono attori professionisti.
- di proporsi ai registi o chiamare le produzioni cinematografiche chiedendo se sono alla ricerca di comparse, perché in entrambi i casi non sono loro che si occupano della ricerca!!!
- Il titolo. Il titolo del tuo video su Youtube è qualcosa su cui una persona come Steve spende anche ore. Se il titolo è generico o ingannevole, ad esempio, potrebbe danneggiare la visibilità del tuo video.
- Le prime righe della descrizione del video. Tipo le prime due o tre, quelle che vengono mostrate automaticamente a chi visualizza il video. Il resto della descrizione è solitamente un copia incolla in cui metti i link dei tuoi social e della tua Piattaforma
- La thumbnail (l’immagine di copertina del video): Questa è una componente su cui uno Youtuber si deve ossessionare. È una delle componenti più importanti da tenere a mente quando si sta per pubblicare un video. Se non hai un Thumbnail accattivante, le chance che le persone clicchino sul tuo video si riducono.
Quante volte vi siete sentiti guardare di cagnesco dai genitori o dagli amici per quella strana passione che vi portava a giocare nottate intere insieme ad altri patiti come voi, impersonificando le azioni di maghi, guerrieri e chierici?
Ebbene, sappiate che non siete stati gli unici a sentirsi osservati.
Quando Dungeons & Dragons venne messo in commercio, alcuni credevano che fosse una copertura per satanisti assassini.
Nel 1984, l'artista di fumetti Jack Chick, un cristiano evangelico, pubblicò una striscia intitolata Dark Dungeons, con protagonista una giovane di nome Debbie che veniva sedotta e iniziata alle arti della stregoneria grazie alla sua partecipazione a una campagna di Dungeons & Dragons. La figura mefistofelica nella striscia è la Dungeon Master, una donna dai capelli corvini di nome Ms.Frost, che dice a Debbie: "Il tuo chierico è stato elevato all'8° livello. Penso che sia ora che impari a lanciare davvero gli incantesimi". Ma poi l'amica di Debbie, Marcie, si suicida dopo che il suo personaggio muore nel gioco e la nuova strega è sconvolta dal senso di colpa e dal dubbio. Viene salvata, alla fine, quando Mike, un ragazzo cristiano ("Ho pregato e digiunato per te"), la porta a vedere un pastore che è uscito lui stesso "dalla stregoneria". Debbie incontra il pastore e si pente, accettando Gesù come suo Salvatore: "Voglio che tu sia responsabile di tutto ... non di quel pessimo manuale di D. & D."
Amen.
Ideato da Gary Gygax e Dave Arneson, nel 1974, Dungeons & Dragons era passato da una prima stampa di mille copie assemblate a mano, a fenomeno di costume per migliaia di giovani. All'inizio degli anni ottanta, il gioco generava otto milioni di dollari di vendite annuali, una cifra che sarebbe salita a trenta milioni più tardi nel decennio. La TSR, la società creata da Gygax e Don Kaye, nel 1973, è diventata il principale fornitore di giochi di ruolo nel mondo.
Tuttavia, sin dalla sua prima versione, Dungeons & Dragons ha anche destato sospetti. Negli anni Settanta L'intelligence dell'esercito americano aveva persino inviato due agenti per infiltrarsi nel circolo dei giochi di ruolo di Gygax nel Wisconsin, credendo che le rievocazioni da tavolo del gruppo con figure in miniatura potessero essere sessioni di formazione per aspiranti ribelli antigovernativi.
Nel 1979, il gioco venne collegato alla scomparsa di uno studente universitario di nome James Dallas Egbert III. Anche se alla fine venne trovato illeso, l'episodio fu trasformato in Labirinti e mostri, film tv con protagonista Tom Hanks.
Ci si è messa anche Tipper Gore, la irreprensibile madrina dell'etichetta "Parental Advisory Explicit Lyrics", che ha collegato il gioco al satanismo e all'occulto.
Qual è stato l’impatto di Eddie Van Halen sul mondo del rock e qual è il suo lascito ai chitarristi?
Eddie Van Halen verrà ricordato in futuro come uno dei più grandi chitarristi della storia della musica, insieme a Jimi Hendrix.
L'importanza di Eddie Van Halen non è legata solo a pezzi immortali come Eruption, Jump, Running With The Devil, Poundcake e moltissimi altri. L'importanza di Eddie non è solo nella maestria con cui ha fatto conoscere al mondo la tecnica del tapping, di cui è stato uno dei grandi maestri e promotori.
Il suo valore, unico e per certi versi irripetibile, è stato quello di essere stato in grado di coniugare virtuosismo e accessibilità.
Di bravissimi chitarristi è pieno il mondo. Su YouTube potete vedere funamboli della sei corde che suonano a dodici anni come se avessero quattro mani eseguendo partiture di Bach a testa in giù. Il punto non è questo.
Eddie era esibizione, talento, carisma, tecnica, melodia, ispirazione, estro, ego, tutto in un'unica esplosiva amalgama in cui ogni fattore elevava esponenzialmente quello seguente.
Eddie ha saputo, con i suoi compagni, scrivere brani che hanno fatto storia, e che hanno lanciato i Van Halen nell'Olimpo del (hard) rock. Essere dei fenomeni e scrivere successi mondiali non è da tutti, anzi! E lui ha saputo farlo, per tantissimi anni, ispirando migliaia di chitarristi che oggi lo piangono e che dichiarano apertamente il debito contratto con lui.
Eddie è morto, ma sentiremo parlare di lui ancora per molto, moltissimo tempo!
- dalla scorrevolezza, dove per scorrevolezza intendo la capacità di dire cose complicate in maniera molto semplice. NESSUN bravo scrittore al mondo dice in maniera complicata cose che potrebbe dirci altrettanto bene in maniera molto più semplice e immediata. Perché farlo non avrebbe alcun senso, vero? ERGO, la scorrevolezza è un modo facile e immediato per capire se uno scrittore è bravo, specialmente se paragonato agli altri se considerate che, bene o male, per quanto sperimentale possa essere uno stile, tutti gli scrittori affrontano grosso modo le stesse sfide (introdurre dei personaggi, introdurre una storia, eccetera). Quando uno scrittore - per esempio - riesce a darci perle di psicologia dei suoi personaggi senza passare per interminabili monologhi interiori, è già sopra la media.
- Creatività, dove per creatività intendo creare storie che per la nostra epoca/cultura sembrano arrivate da un altro mondo.
- il Focus ovvero la capacità di raccontare ciò che CONTA della storia. E viceversa, la capacità di NON raccontarci tutta una una serie di inutili fregnacce che nulla tolgono e nulla aggiungono alla trama. Il focus è duale: si misura sia nello stile che nel contenuto. Per quanto riguarda il focus nel contenuto, tutti gli scrittori improvvisano almeno una parte delle loro trame. E poi, quando hanno difficoltà a capire il prosieguo della storia, si prendono allora una sorta di 'pausa' durante la quale scrivono dell'altro (ma sempre riguardante la trama principale). E poi, proprio mentre stanno scrivendo il libro delle ricette di Mordor (di cui non frega assolutamente nulla né a noi né a lui), ecco che gli appare improvvisamente in testa come farà Frodo ad arrivare finalmente in cima al vulcano. Ecco: i grandi scrittori sanno quando hanno scritto qualcosa solo per fare brainstorming, e se lo tagliano da soli. Ed ecco che, come per magia, uno scrittore bravo sembra scrivere sempre in fase 'up' come per magia. Questo per quanto riguarda il focus del contenuto. Per quanto riguarda invece il focus nello stile, è la capacità di raccontare ciò che conta rispetto a ciò che sta succedendo. Sì perché per strano che possa suonare a chi non scrive, i modi di descrivere la stessa identica cosa, per uno scrittore, non sono tanti... Sono pressoché infiniti. Durante un inseguimento in macchina, per esempio, non ce ne frega nulla se il cattivo ha i sedili in pelle. Okay? Basta un singolo dettaglio al momento sbagliato, e l'attenzione del lettore verrà stupidamente dirottata su qualcosa che rovina tutta l'atmosfera costruita fino ad allora. Sotto questo punto di vista, bastano in genere un paio di pagine per capire il livello medio del focus stilistico di uno scrittore, specialmente di quelli alle prime armi. E dal mio punto di vista, è il modo più facile e immediato per capire il 'livello' medio di uno scrittore. Se uno scrittore è bravo in questo, tutto il resto dipende soltano da quanto abbia 'imbroccato' una buona idea nella sua testa. Ma - aimé - per giudicare quella occorre poi leggere tutto il libro.
I produttori di film devono pagare ogni singola persona in una scena che prevede una folla oceanica?
Innanzitutto bisognerebbe dire che spesso le folle che si vedono nei cinema non sono "reali".
Di solito si tratta di poche persone che vengono riutilizzate nello sfondo, infatti quando bisogna mostrare un grande numero di gente, i film maker usano (come hanno sempre fatto) ogni trucco possibile per evitare di pagare migliaia di comparse.
La simulazione della folla in CGI è molto comune e realistica oggi, ed è in grado di fornirci una falsa percezione di quante comparse effettivamente siano coinvolte nella scena.
Una folla realizzata al computer.
In passato (e a volte anche oggi) era molto comune costruire personaggi fantoccio con cartoni o manichini per le scene nei grandi stadi, per esempio.
Anche i dipinti opachi sono un'altra tecnica:
Insomma, se devi pagare centinaia di migliaia di persone anche solo 10 dollari ciascuno, ti tocca sborsare almeno un milione di dollari, e questo è niente in termini di costi!
Il primo porto di scalo della produzione cinematografica è trovare dei trucchi per risparmiare sui costi.
Nei film dove ci sono grandi folle di persone reali, i registi avranno sempre un occhio di riguardo per tagliare i costi.
Ad esempio, potrebbero provare ad organizzare le riprese durante un evento reale, o ricompensare le persone solo con le spese basiche (ad es. cibo) oppure fare affidamento sulla passione dei fan per convincerle a venire sul set gratis, solo per divertirsi.
In alcune occasioni è successo comunque che le produzioni abbiano pagato molte folle di comparse; dipende molto dal film e dal budget a disposizione.
Nelle interviste fatte agli artisti si chiede sempre dove trovano l'ispirazione sapendo benissimo che risponderanno solo per farci un favore perchè è praticamente impossibile ottenere la vera risposta ammesso che anche loro lo sappiano
- creare (scrivere musica, romanzi, eccetera) sarebbe una una sorta di magia ai limiti del paranormale.
- siccome 'creare davvero' sarebbe in sostanza impossibile, l'ispirazione verrebbe SEMPRE e SOLO da quelli che io chiamo 'i caXXi propri'. In sostanza, l'ispirazione verrebbe sempre e soltanto dalla propria vita, dai propri desideri, dai propri interessi, eccetera.