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Un tempo, l'idea di mettere le mani su un disco in vinile era sacrilega. I primi DJ come Kool Herc, Grandmaster Flash e Grand Wizard Theodore sono stati i pionieri delle tecniche che oggi fanno parte del repertorio classico dei DJ e hanno fatto ballare le folle con la loro arte. I break beats, lo scratch, i loop e il punch phrasing sono tra le abilità di base dei DJ e puoi impararle facilmente se vuoi entrare in questo mondo. Impara quali attrezzature e capacità dovrai sviluppare, come costruire la tua base di fan e come trasformare la tua esperienza in una potenziale carriera.


Parte 1
Procurarsi le Attrezzature

1 Inizia dalle basi. Per essere un DJ non basta riprodurre le canzoni. Per imparare a costruire un set, a mixare improvvisando e a far ballare una folla, dovrai iniziare dai piatti. In seguito, potrai investire in casse più grandi, una cassa monitor, un controller MIDI, un'interfaccia audio, microfoni e vari plug-in, secondo le tue ambizioni. Un allestimento da DJ ridotto all'osso include le attrezzature seguenti:
Due giradischi o due lettori CD;
Mixer a 2 canali;
Cuffie;
Casse;
Software di mixaggio (facoltativo).

2 Decidi se preferire la tecnologia analogica o quella digitale. Gli allestimenti da DJ tradizionali si basano su giradischi direct-drive per suonare dischi in vinile, ma è sempre più comune l'uso di CD e attrezzature digitali. Entrambi i sistemi hanno vantaggi e svantaggi, ma sono entrambi efficaci per suonare e diventare un DJ.
Gli allestimenti analogici ti permettono di fare il DJ in modo tradizionale, imparando le abilità così come sono state sviluppate: facendo grattare una puntina contro il vinile. Questo richiede di raccogliere una collezione piuttosto ampia di vinili da suonare, quindi può essere costoso.
Gli allestimenti digitali ti permettono di essere estremamente mobile e la curva di apprendimento è molto più rapida con queste attrezzature. Imparare ad abbinare i beat e le transizioni, ad esempio, sarà molto più facile con un programma e un contatore dei BPM.

3 Considera un pacchetto software di mixaggio. Serato Scratch o Traktor sono ottimi programmi che possono leggere qualunque formato musicale e selezionare canzoni attraverso l'interfaccia del programma del computer. Anche Pioneer e Numark offrono molti prodotti che puoi provare.
Questi programmi ti permetteranno di accedere alla libreria di MP3 sul tuo disco rigido, per completare la tua selezione di vinili e CD. Spesso questi programmi offrono delle funzionalità di loop e scratch, effetti di delay e riverbero, controllo in tempo reale, effetti karaoke e possibilità di riprodurre video.
Ableton è un programma che consente di collegare i controller del mixer tramite cavo USB e funziona in modo da imitare il lavoro di un DJ. È adatto ai principianti e a chi vuol risparmiare.

4 Fai scelte economiche oculate. Non investire subito in strumenti e apparecchiature molto costosi. La maggior parte dei soldi che investirai dovrà essere spesa per i piatti e un mixer. Trascura il resto per adesso. Spendi bene i tuoi soldi. Compra piatti usati e un mixer nuovo.
Se vuoi davvero dedicarti a questa professione, sicuramente conoscerai alcuni DJ. Contattali e chiedi consigli sull'attrezzatura. Se condividono la tua stessa passione per la musica, ti daranno sicuramente il loro aiuto.

5 Non trascurare il tuo studio. La maggior parte dei DJ registra demo, playlist e canzoni originali a casa. Assicurati di avere in casa gli strumenti che userai più di frequente nei locali. Ad esempio, se vuoi suonare hip-hop, probabilmente vorrai investire su un mixer scratch/battle per le tue simulazioni a casa.
Questo ti sarà particolarmente utile nel caso in cui avessi intenzione di diventare un produttore. Parleremo a breve di questo ambito, ma considera la produzione come uno dei possibili sbocchi della tua carriera.

6 Informati su ciò che ti serve per i concerti. Se ti esibirai in una struttura che possiede già l’attrezzatura da DJ, probabilmente dovrai portarti dietro solo il tuo portatile con il software per mixare la musica. Se invece lavorerai in luoghi privati, probabilmente dovrai portarti tutto l’equipaggiamento. Cerca di capire cosa ti servirà per ciascun lavoro.
Può essere difficile imparare a usare alcuni software per mixare la musica. Per la maggior parte di essi potrai trovare dei buoni tutorial online. In caso contrario, sappi che esistono delle specifiche scuole per DJ che possono insegnarti tecniche d’avanguardia, ma volendo puoi anche formarti da solo.

7 Crea una grande raccolta musicale. Sai cosa ti serve? Musica. Non quella scadente o di terzo ordine. Per fare il DJ professionista, dovrai pagare per la musica che usi. Per il momento, lavora con quella che hai, ma sappi che più avanti dovrai affrontare quella spesa. Dovrai essere un esperto della musica. Parla con gli amici e consulta le classifiche, i canali Youtube delle compagnie discografiche e i siti web dedicati ai DJ come Beatport. Ecco un elenco di generi da esplorare:
House
Trance
Techno
Electro
Glitch
Dark Alternative
Progressive
Breakbeat
Hardstyle
Hardcore
Downtempo
Jungle
Drum and Bass
Dubstep
Hip-Hop

Parte 2
Lavorare sulla Musica

1 Impara i BPM delle canzoni che suoni. I battiti per minuto (BPM) di una canzone determineranno quanto sarà fluido o facile il mix con un'altra. Puoi calcolare i BPM contando tu stesso i battiti con un cronometro, ma è piuttosto noioso. Alcuni mixer hanno un contatore di BPM, mentre quasi tutti i software da DJ calcoleranno per te i BPM delle tracce; quel valore non sarà però preciso nel 100% dei casi, perciò ti sarà utile intuire da solo i BPM.
Puoi usare un modulatore di pitch (intonazione) per abbinare battiti, anche se è meglio scegliere due canzoni a BPM simili. Mixa le canzoni nelle parti che non contengono tracce vocali. Accelerare o rallentare un brano modifica la tonalità e altera le note.

2 Impara le introduzioni e le code delle canzoni. La maggior parte delle canzoni dance ha un’introduzione, nella quale è presente solo la musica, senza voci; lo stesso vale per la coda alla fine del pezzo. Mixare molto spesso si riduce a fondere l'introduzione di una canzone con la coda di quella precedente. Sapere quando iniziano queste parti fondamentali delle canzoni è d’importanza critica per mixare dal vivo.
Fai partire la seconda canzone. La canzone successiva deve essere pronta mentre la prima sta finendo. Con una mano regola la velocità (se i BPM non corrispondono) e con l'altra muovi il crossfader (la leva che gestisce contemporaneamente i volumi dei piatti), in modo da ridurre il volume della canzone che sta per finire e aumentare quello della canzone che deve entrare.

3 Impara lo scratch. Per trovare il punto che ti serve in una canzone per fare lo scratch, possono essere utilizzate le console. Esistono diversi tipi di scratch che lavorano a livelli di tonalità diversa. Provali tutti prima di esibirti!
Alcune canzoni e specifici punti dei brani si adattano meglio allo scratch, mentre per altri l’effetto sarebbe terribile. È come il tempismo di un comico: dovrai sapere esattamente quando sarà il momento più adatto e quello meno adatto.

4 Fai cose semplici all'inizio. Quando sei un principiante, non complicarti la vita e cerca di mixare canzoni che hanno 3 BPM al massimo di differenza. Cerca di mixare canzoni che abbiano anche la stessa tonalità. Il software dovrebbe essere in grado di rilevarla. Quando avrai capito questa tecnica, comincia a sperimentare con il loop, poi passa alla funzione toggle e all’aggiunta di effetti.
Assicurati anche di provare sul tuo mixer metodi diversi. Quasi ogni effetto può essere utilizzato in più di un modo. Troverai sicuramente quello che preferisci: generalmente ne esiste uno molto “fai da te” e uno più automatizzato.

5 Esegui una transizione fluida tra le canzoni. Una delle parti più importanti del lavoro di un DJ è la transizione tra le canzoni, eseguita in modo da abbinare i battiti, che dovranno rimanere costanti, per permettere alle persone di continuare a ballare, senza interruzioni. Usando attrezzature da DJ tradizionali, dovrai ascoltare l'introduzione della seconda canzone nelle cuffie, spostare il selettore del pitch finché le canzoni non saranno alla stessa velocità e far partire la canzone a tempo con la precedente. Imparare a eseguire transizioni fluide è una della abilità fondamentali per i DJ.
Dovrai anche regolare i livelli di volume delle canzoni. La canzone che stai suonando sarà a volume pieno, perciò dovrai alzare gradualmente la seconda, ascoltandola attentamente.
Non mixare mai parti di brani con tracce vocali. È importante evitare di creare suoni sgradevoli, ed è per questo che dovrai conoscere alla perfezione le introduzioni e le code.
Con attrezzature digitali, è possibile usare programmi di beat-matching per farlo automaticamente, ammesso che le canzoni abbiano BPM simili. Dovresti comunque imparare a mixare i brani con attrezzatura analogica, perché si tratta di un'abilità fondamentale.

Parte 3
Apprendere l'Arte

1 Pensa a lungo termine. Ciò che sta per iniziare come hobby costoso può anche trasformarsi nel tempo in una carriera. Quella che stai per intraprendere non è un’impresa da poco. Diventare un DJ significa dedicare anni a fare magie sulla musica altrui. Puoi essere in grado di cominciare nell’arco di un’ora, ma non diventerai davvero bravo se non dopo lungo tempo.
Questo non è un hobby pomeridiano infrasettimanale. Se desideri raggiungere un buon livello, devi lavorarci sopra. Tenere il tempo è un'abilità fondamentale per i DJ e può essere anche innata, ma saper interpretare i desideri del pubblico e saper abbinare bene i brani sono capacità che vanno affinate nel tempo.

2 Decidi se vuoi essere uno specialista di musica o un imbonitore di pubblico. Alcuni concerti richiederanno dei compromessi, altrimenti riusciresti a fare solo poche esibizioni. In un bar universitario il pubblico potrebbe voler sentire Katy Perry. Se sarai uno specialista potresti ottenere più credibilità tra i DJ, ma potresti trovare molti meno impieghi.
Seguire il proprio pubblico significa mettere i brani che esso preferisce, in modo da soddisfare il gusto del più grande numero possibile di persone. Questo stile si adatta agli eventi privati, come i matrimoni o le feste.
Uno specialista di musica si attiene a un particolare genere, indipendentemente dalle richieste del pubblico. Solitamente, questi DJ lavorano in discoteche consolidate su un certo tipo di musica che hanno un seguito in quel settore specifico.

3 Osserva. Guarda con attenzione un DJ che ammiri e cerca di apprendere il suo stile. Fai attenzione alla selezione dei brani e alla gestione del pubblico. Dopo che lo avrai osservato un paio di volte, cerca di avvicinarlo al termine della sua esibizione e chiedigli dei consigli. La maggior parte dei DJ saranno felici di aiutarti se vedranno che t'interessa sul serio la loro opinione.
Trova ispirazione dai DJ più famosi. Qualche volta può essere d’aiuto ispirarsi a professionisti come Headhunterz, Tiesto, Avicii, Knife Party, Sebastian Ingrosso, Deadmau5 e Skrillex.

4 Cerca di essere un DJ che conosce più generi. Puoi essere comunque uno specialista pur seguendo diversi generi. La maggior parte dei professionisti si specializza in un solo genere musicale, ma puntando sulla versatilità potrai diventare uno dei migliori.
Ciò ti offre anche più opportunità per futuri concerti. Invece di limitarti a uno o due locali della zona, potrai esibirti in diverse location e anche a matrimoni o feste di laurea.
Qualunque genere tu segua, dovrai comunque conoscere i classici, i bellissimi B side che invece avrebbero dovuto essere A side (i cosiddetti deep cut) e la musica attuale. Con un sano mix nel tuo repertorio riuscirai a mantenerti sulla cresta dell’onda.

5 Tieni il passo con le attuali tendenze musicali. Per non restare indietro nel mondo frenetico di oggi, dovrai conoscere tutte le classifiche e capire come si svilupperanno le nuove tendenze. Devi essere sempre aggiornato e affacciarti verso il futuro.
Dovresti sempre scriverti degli appunti, segnarti quale canzone hai appena sentito e tenere una lista d'idee. Tieni sempre a portata di mano il tuo cellulare o una penna: l’ispirazione arriva nei momenti più inaspettati. E così fa anche il tuo migliore amico quando vuole che tu senta un nuovo brano su cui sta lavorando.

Parte 4
Ottenere un Seguito Sempre Maggiore

1 Cerca di ottenere degli ingaggi ricorrenti. Proprio come un pilota, che ha bisogno di un certo numero di ore di volo, anche tu dovrai raggiungere un certo quantitativo di esibizioni. Il modo migliore per farlo con serietà è ottenere un impiego ricorrente da un locale consolidato — non solo concerti occasionali.
Trova delle aziende che forniscono i DJ per i matrimoni e ricorrenze simili. Non sarai indipendente, ma almeno ti affaccerai al mondo della musica.
Offriti di lavorare in una stazione radio dell'università o della comunità locale.
Alcune sedi di concerti hanno bisogno di DJ tra l’esibizione di un gruppo e l’altro. Fai in modo di ottenere l'ingaggio!

2 Impara a conoscere il tuo pubblico. Avere un'idea chiara sul pubblico che hai di fronte è fondamentale per un'esibizione di successo. Se suoni a un matrimonio ad esempio, inserisci più lenti nel tuo repertorio e informati sui gusti musicali della sposa prima di suonare. Se suoni in una discoteca, informati su che gusti musicali ha il gestore e sui gusti musicali del pubblico che frequenta il locale. Il pubblico abituale è quello che pagherà il tuo compenso; impara a soddisfarlo.
Fai attenzione a rispondere alle richieste. Se stai suonando in un locale hip-hop e un turista o un cliente non abituale ti chiede una canzone che normalmente non suoneresti, pensaci bene prima di farlo. Ricorda, il tuo obiettivo è soddisfare la maggior parte dei clienti e farli tornare.
Se possibile, visita il locale in anticipo. Dare un’occhiata alla folla prima di esibirti può aiutarti a far calare l’ansia per un nuovo concerto.

3 Fatti pubblicità. Dovresti produrre dei kit per la stampa, distribuire biglietti da visita, inviare costantemente e-mail ed espandere in continuazione la tua rete. Si tratta di un lavoro a tempo pieno.
Tieniti impegnato. Per ottenere una buona base di fan, esibisciti il più possibile per farti conoscere. Cerca di avere più impegni possibili all'inizio della tua carriera per tenere alto l'interesse e la creatività. All’inizio, è importante accettare qualunque possibilità di esibirsi.

4 Migliora la tua presenza in rete. Se non hai il tempo o il denaro per creare il tuo sito web personale, iscriviti su Facebook o Twitter e promuovi la tua carriera da DJ. Fai pubblicità alle tue esibizioni, cogli l'occasione per tenerti in contatto con i tuoi fan e rispondere di persona ai loro messaggi. Più diventerai una persona reale per queste persone, meglio sarà.
Fai delle playlist. Realizza delle playlist su iTunes e Spotify da condividere con i tuoi fan. Questo consentirà loro di esplorare i tuoi gusti musicali e farà conoscere alla gente le canzoni che includerai nella tua prossima esibizione. Solleticherai il loro appetito.

5 Trova degli ingaggi. Secondo il percorso che vuoi dare alla tua carriera, potresti iniziare a suonare per una piccola cifra a delle feste private, o suonare nelle serate poco frequentate (per es. durante la settimana) in una discoteca o in un bar. Chiedi a un amico che dà una festa se puoi essere il suo DJ. Tieni presente che all'inizio non guadagnerai molto e probabilmente dovrai avere un secondo lavoro se vorrai mantenerti. Faresti il DJ anche gratis se dovessi, vero?
All’inizio, dovrai spesso stipulare dei contratti assicurando di portare un numero X di persone. Si tratta di accordi davvero spiacevoli. Tu non fai il promotore e non puoi gestire tuoi amici. Qualche volta, però, dovrai adattarti se non hai altra scelta. Sappi che questi personaggi sono solamente quelli con cui stai lavorando ora: evitali in futuro.

6 Diventa un produttore. Il passo successivo dell’essere un DJ è diventare produttore della propria musica. Puoi ancora lavorare con brani altrui, ma potrai unirli, mixarli, modificarli e renderli migliori. Su YouTube DJ Earworm è famoso proprio perché fa questo.[5] Potrai raggranellare molti più contanti quando inizierai a produrre dei brani tuoi.
Quando accadrà, potrai fondare una casa discografica. Magari non finirai per essere un artista con fatturazioni altissime, ma potrai lavorare con altri, facendo ciò che ami dietro le quinte.

Parte 5
Creare una Carriera

1 Lavora sul tuo carisma. Come DJ, sarai responsabile di far divertire grandi gruppi di persone da solo. La musica che suonerai è importante, ma dovrai anche fare attenzione a come ti comporterai sul palco. Non limitarti a stare piegato sui piatti. Saresti una figura anonima. Cerca di attirare l'attenzione in modo positivo. Allo stesso tempo impara anche a farti da parte quando la situazione lo richiede.

2 Impara a interpretare le esigenze del pubblico. Usa la musica per gestire l'esibizione. Dividi canzoni di stili diversi in sezioni diverse. Suona canzoni più lente e tranquille all'inizio. Spostati gradualmente verso pezzi più movimentati e tieni quelli migliori per ultimi. Impara soprattutto a notare le reazioni del pubblico e capire come le persone reagiscono alla tua musica.
Non suonare troppe canzoni movimentate ai matrimoni. Rovineresti l'atmosfera romantica.
Non suonare canzoni lente a feste per bambini e ragazzi. Si annoieranno in fretta.

3 Comportati da professionista. Presentati alle tue esibizioni in orario e pronto. Impegnati sempre al massimo in ogni occasione. Fai divertire il pubblico, ma mantieni sempre un comportamento professionale e rispettoso — non puoi mai sapere chi ti sta guardando.
Il mondo dei DJ è pieno di farabutti. Cerca di dimostrarti diverso. Se non ti dimostrerai un vero professionista, là fuori ci sono migliaia di ragazzi e ragazze pronti a prendere il tuo posto.

4 Fai attenzione alle situazioni spiacevoli. Lavorare nelle discoteche e simili ambienti non è sempre una bella vista. Ricorda che, in molti casi, gran parte del pubblico sarà sotto l'effetto di droghe, alcool o entrambi.[6] In qualche occasione ci sarà chi proverà a infastidirti. Ciò che ti entra da un orecchio dovrebbe subito uscirti dall’altro.
Oltre alla folla chiassosa o ingrata, avrai a che fare con promotori ombrosi e disastri tecnici. Usa il buon senso per sopravvivere a queste problematiche e cerca di gestirle nel migliore dei modi.

5 Divertiti. Immagina di andare uno spettacolo (forse ne sei già stato testimone) e vedere un DJ indaffarato a premere bottoni come se stesse scalando una roccia. È terribile osservare un DJ che non ama neppure la propria musica. Assicurati, quindi, di divertirti e la folla ti seguirà.
Hai il totale permesso di perdere la testa. Più senti la musica, più farai centro e più il pubblico ti vorrà sentire ancora.

6 Vivi il sogno di lavorare per te stesso. Dopo tutto questo duro lavoro svolto tenendo concerti non soddisfacenti, lavorando con aziende di poco valore e utilizzando attrezzature a buon mercato, è il momento di alzare la posta. Appena inizi a incassare, migliora il tuo equipaggiamento. Lo standard di settore è il Technics 1200, ma puoi acquistare attrezzature di qualità superiore. Potrebbe costarti qualche migliaio di euro, ma ti rifarai presto e ne guadagnerai di più.
Inizia a fissare le tue tariffe. Quanto vali? Magari non sarai un divo, ma non devi neppure deprezzarti. Valuta la distanza percorsa, se ti stai portando la tua attrezzatura e gli aspetti generali del concerto (alcuni riescono decisamente meglio di altri). E non dimenticare: ti daranno un pasto?

Consigli
Sviluppa il tuo suono personale. Crea dei mix originali e specializzati su un genere. Sperimenta suoni e apparecchiature diverse e includili nelle tue esibizioni.
Puoi provare a usare i titoli delle canzoni per creare storie o temi. Ad esempio: "Lady in Red" guidava una "Little Red Corvette" fino a "Funkytown.'
Prova ad aggiungere degli effetti mentre mixi le canzoni: possono esserti d’aiuto a fonderle.
Chiedi a un amico nel pubblico di aiutarti a regolare il volume. Dovrà essere alto a sufficienza perché le persone sentano il beat, ma non al punto da impedire di parlare alle persone vicine.
Scegli una canzone di apertura allegra, movimentata e divertente.
Trova la giusta misura tra parole e musica. Il pubblico vorrà sentirti parlare, ma non troppo.

Avvertenze
Tieni in alto le tue apparecchiature per evitare che qualcuno ci rovesci qualcosa sopra.
Non prendere l'abitudine di suonare gratis o per cifre molto basse. Non vuoi che si sparga la voce che sei un DJ economico. Le persone dovrebbero assumerti perché sei bravo, non perché costi poco.
Non parlare mai male di un altro DJ. La comunità dei DJ è compatta. Se ti farai una cattiva reputazione, te ne pentirai.
La cosa più importante è scegliere i concerti appropriati. Renderai più felici pubblico e DJ!

Cose che ti Serviranno
Una libreria musicale
Piatti, lettori CD o controller per DJ
Un mixer
Cuffie
Casse amplificate
Programmi per computer (facoltativo)
Portatile o tablet

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Promuovere la tua musica può essere difficile dato che il mondo è pieno di artisti e di band di talento. Ma, se riesci a farti un nome su internet e a creare delle connessioni con le persone giuste, ti si apriranno tutte le porte.


Metodo 1
1 Assicurati di essere pronto a condividere la tua musica con il mondo. Non trascurare questo passaggio. Se promuovi un pezzo o un intero album di scarsa qualità, sarà dura farti strada. Meglio aspettare fino a quando non sarai assolutamente certo del tuo lavoro, in modo da non avere pentimenti. Come sapere se sei pronto?
Se puoi, chiedi delle opinioni a dei rispettati professionisti dell'industria prima di farti pubblicità. Intraprendi un rapporto con dei produttori per sapere cosa ne pensano del tuo lavoro. Se almeno il 60% crede che valga la pena condividerlo, vai pure avanti, giacché i produttori sono decisamente più critici dei fan. Ricorda che costruire questo tipo di relazioni richiede tempo e pianificazione.
Affidati ad un servizio di feedback musicale come Soundout, che può aiutarti a condividere la tua musica con gli altri ascoltatori e ad ottenere delle opinioni dopo solo qualche giorno. Si tratta di una grande risorsa se non hai delle connessioni professionali e potrai metterti in contatto con i tuoi potenziali fan.

2 Scopri il tuo marchio di fabbrica. Far conoscere la tua musica è la parte più importante del piano, ma dovrai promuovere anche te stesso: non sei solo un musicista o un membro di una band, sei un prodotto. Di conseguenza, dovrai essere originale, unico ed affascinante affinché i tuoi fan restino colpiti anche dal tuo stile.
Pensa a Jessica Simpson o a Kim Kardashian. Queste donne sanno di essere dei brand e capiscono che, se danno il loro nome ad un prodotto, da un paio di scarpe ad una lozione, venderanno alla grande solo grazie a questo.

3 Conosci il tuo pubblico target. Persino la musica migliore che ci sia può ricevere una risposta negativa nelle mani dei fan sbagliati. Sii consapevole del tuo vero stile musicale. Se fai musica techno, dovrai riconoscere la differenza tra la deep house, la tech house e l'electro ed identificarti con un genere. Solo così potrai parlare a più fan, esibirti nei posti giusti e vendere la tua musica in maniera adeguata.

Metodo 2
Promuovi la Tua Musica On-line

1 Comincia a farlo su Twitter per tenerti in contatto con i tuoi fan, promuovere il tuo lavoro e parlare con più persone. Dovresti aggiornare attivamente la tua timeline con delle informazioni sugli eventi, sulle promozioni e sulle uscite degli album. Ecco qualche consiglio da provare:
Eventi live-tweet. Se puoi assistere ad un evento da una prospettiva unica, da un tuo concerto ai Grammy, opta per questo strumento per richiamare l'attenzione dei tuoi fan.
Linka i tuoi video o le tue tracce.
Usa gli hashtag giusti per attirare ancora più persone.
Scatta delle foto insolite per non annoiare i tuoi follower e spingerli a volerne di più.
Prenditi del tempo per rispondere ai tuoi fan. Ringraziali per il loro affetto e falli sentire speciali rispondendo pubblicamente o tramite DM.
Usa la app Vine per promuovere la tua musica tramite dei video. La utilizzano celebrità come Paul McCartney ed Enrique Iglesias.

2 Promuovi la tua musica su Facebook mediante una fan page. Potrai connetterti con i tuoi fan e separare la tua vita privata da quella professionale. Nella pagina, inserisci delle informazioni basilari sulla tua musica, pubblica dei contenuti esclusivi e dai delle news sulle uscite dei CD, sui concerti e sui tuoi eventi. Ecco qualche suggerimento:
Non infastidire i fan pubblicando e ripubblicando le stesse informazioni: una volta è sufficiente.
Usa i “Mi piace” per distribuire video e download. Se ad un fan piace un tuo link, potrà ascoltare più musica prodotta da te.
Parla con i tuoi fan e chiedi un feedback. Ritaglia del tempo per rispondere ai loro commenti. In questo modo, si sentiranno più connessi alla tua musica.
Chiedi aiuto agli altri artisti presenti su Facebook. Se conosci un musicista più popolare o uno dallo stile simile al tuo ma con più fan, chiedigli di promuovere la tua musica sulla sua pagina, così aumenteranno i “Mi piace” per te.
Crea degli eventi su Facebook per invitare i tuoi fan ai tuoi concerti. Fallo anche se il posto in cui ti esibirai ne ha già creato uno: ti servirà a diffondere di più la voce.

3 Promuovi la tua musica su Instagram. Dovresti sincronizzarlo con il profilo Facebook per raggiungere più persone ed utilizzare degli hashtag noti allo scopo di incrementare la tua visibilità. Pubblica delle immagini scattate durante le prove della band o delle foto divertenti che ti ritraggano in momenti “imbarazzanti”, così farai vedere ai tuoi fan che sei come loro.
Prenditi cura dei tuoi fan. Se pubblicano una foto di un tuo concerto, dovrai indicare che ti piace.
Pubblica i contenuti durante i pomeriggi infrasettimanali, quando il traffico è maggiore.
Potrai ottenere più like se indichi che ti piacciono delle foto dei fan o commentando più immagini.

4 Promuovi la tua musica su un sito personale e professionale. Inserisci le info sui concerti, sulla musica e sulla tua origine e tanti altri materiali interessanti per i fan.
Promuovi il sito su tutti i profili dei social network ai quali sei iscritto.
Dovresti pagare per il tuo nome di dominio e per il tuo sito personale invece di promuovere la tua band su una pagina dedicata a vari gruppi: solo così potrai davvero metterti in risalto.

5 Distribuisci la tua musica on-line. Pubblicala su Spotify, Deezer ed iTunes. In questo modo, sembrerai un vero professionista la prossima volta che un manager o un fan ti chiederà dove ascoltarla.
Usa delle audio drop quando distribuisci e promuovi la tua musica. La finalità delle audio drop è quella di inserire un messaggio per gli ascoltatori all'inizio o alla fine di un singolo o di un album per indicare dove trovare la tua musica.

Metodo 3
Promuovi la Tua Musica di Persona

1 Costruisci delle relazioni personali. Ogni volta che esci hai l'opportunità di intraprendere una connessione con un professionista dell'industria musicale. Puoi iniziare in piccolo seguendo i produttori o gli artisti on-line e cercando di conoscerli di persona ai concerti o agli eventi sociali ai quali vieni invitato. Non forzare nulla: cresci come artista mentre ti dedichi alle relazioni pubbliche.
Sii sempre amichevole ed educato. Non si sa mai!
Cura anche il rapporto con i fan. Se uno di loro vuole intervistarti di persona o su internet, dì di sì per farti conoscere meglio, anche presso solo poche persone.

2 Crea un kit per la stampa irresistibile, che genererà interesse verso la tua musica e la tua personalità. Dovrebbe contenere la biografia della tua band, una scheda informativa o una brochure, delle fotografie promozionali, le recensioni positive che ha ricevuto la tua musica, tre demo e i tuoi dati di contatto. Ecco cosa considerare mentre realizzi il press kit:
Limita la quantità dei dettagli per non annoiare nessuno.
La scheda informativa dovrà includere la tua città di provenienza, i nomi dei membri della band e gli strumenti che suonano, i dati sull'uscita dell'album, le date dei tour, lo studio di registrazione, i produttori e le informazioni di contatto del tuo management.
Il CD demo dovrebbe essere di alta qualità e professionale: non farlo a casa se non disponi di tutte le attrezzature. Ricorda che hai al massimo 30 secondi per richiamare l'attenzione dell'ascoltatore.
Includi una scheda informativa sui concerti passati e futuri. Questo dimostrerà che la tua popolarità è cresciuta e che sei un grande investimento.
Includi delle foto professionali 20 x 25 cm. Gli scatti dovranno essere in linea con il tuo stile.

3 Trova un manager, che ti darà dei consigli validi per ogni singolo aspetto della tua carriera. Scegline uno che abbia già lavorato con degli artisti di successo e che abbia molti contatti ed una solida reputazione. Usa un elenco dedicato all'industria musicale per trovarne uno e chiedi raccomandazioni ai tuoi altri contatti nel settore.
Non mandare un press kit non richiesto. Prima, mettiti in contatto con un manager per chiedere se puoi farlo. Se questo non funziona, avrai comunque cominciato a fare la tua ricerca.

4 Organizza numerosi concerti: sono perfetti per promuovere la tua musica e per connetterti con i tuoi fan. Che tu sia la spalla dei Green Day o che suoni in un bar locale, approfittane per vendere il tuo brand e per cantare con sentimento. Ritaglia del tempo da dedicare ai fan prima e dopo lo show.
I fan adorano i gadget gratuiti. Regala delle magliette e degli altri oggetti di merchandising della tua band e dei singoli per farti conoscere ancora meglio.
Se si esibiranno anche altri gruppi, parlaci per instaurare ulteriori connessioni. Complimentati con loro e chiedigli se possono darti una mano a farti conoscere.

Consigli

L'errore più grande che si possa commettere è iniziare a farti conoscere prima di essere pronto. Preparati bene prima di fare questo grande passo.


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Il disco in vinile (noto anche come microsolco), è un supporto per la memorizzazione analogica di segnali sonori. È stato ufficialmente introdotto nel 1948 dalla Columbia records negli Stati Uniti d'America come evoluzione del precedente disco a 78 giri, dalle simili caratteristiche, realizzato in gommalacca. Attualmente il termine vinile viene spesso usato per indicare in particolar modo gli LP (dischi da 30 cm rotanti a 33⅓ giri al minuto), anche se questo utilizzo è improprio, visto che anche dischi di altri formati sfruttano lo stesso materiale come supporto.
Per la riproduzione sonora di un disco viene impiegato un giradischi collegato a un amplificatore. In genere i giradischi permettono di utilizzare dischi di diverso diametro e, per mezzo di un selettore, è possibile selezionare la velocità di rotazione.

Storia
Nel 1948 furono introdotti i dischi in vinile; questi, rispetto ai vecchi dischi a 78 giri in gommalacca che andarono a sostituire, presentano un solco di spessore e profondità minori, per questo sono anche detti "microsolchi", e ruotano a velocità più bassa, consentendo una maggiore durata di registrazione e riuscendo a raggiungere e a volte a superare nei 33 giri i 30 minuti a facciata. Negli anni sessanta furono prodotti anche dischi quadrifonici che, grazie ad una tecnologia detta a matrice adottata nei circuiti, erano in grado di separare i segnali su quattro canali, dando all'ascoltatore l'impressione di essere letteralmente circondato dal suono poiché l'impianto riproduttore era dotato di due casse acustiche anteriori e due posteriori. Questa tecnica ebbe uno scarso successo commerciale, probabilmente a causa degli alti costi dell'apparecchio riproduttore, in particolare delle testine con puntina in diamante con taglio Shibata necessarie per la riproduzione quadrifonica, in un'epoca in cui anche gli impianti in grado di riprodurre i soli dischi stereofonici erano ancora un lusso. Fino agli anni settanta il vinile è stato il più diffuso supporto per la riproduzione audio di materiale pre-registrato, ma all'inizio degli anni settanta la sua preminenza è stata insidiata dalle musicassette e alla fine degli anni ottanta il vinile ha ceduto progressivamente il posto al compact disc (CD Audio). La produzione su larga scala di dischi in vinile è praticamente cessata nei primi anni novanta (in Italia fino al 1993). Dalla seconda metà degli anni duemila il disco in vinile è tornato negli scaffali dei negozi, essenzialmente come prodotto di nicchia. I dati di consuntivo 2011 stilati dall'istituto Nielsen SoundScan indicano un aumento da 2,8 a 3,9 milioni di LP in vinile venduti negli USA. Anche in Italia la produzione e la vendita del vinile, ristampe in particolare, hanno ripreso quota. Molti sono gli artisti che stampano i loro lavori anche su vinile.
Il vinile più caro del mondo è il 45 giri Do I Love You (Indeed I Do) del 1965 di Frank Wilson stampato in sole due copie e acquistato per 20.000 sterline (22.484 Euro al cambio attuale), mentre il 33 giri più caro è Yesterday and Today dei Beatles nella "Butcher Cover" che può costare fino a 45.000 dollari, anche se mediamente ha un valore massimo di 20.000 dollari.
Nel 2011 il mercato italiano del vinile si è aggirato su 2,1 milioni di euro, risultando il quinto mercato europeo dopo Germania, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi e il settimo del mondo. Nel mondo la compravendita dei vinili nel 2011 ha mosso 115,4 milioni ossia il 28,7% in più del 2010. Questi dati sono ancora molto inferiori alle vendite stimate per i cd e i download digitali. Ciò non toglie che vi sia da alcuni anni una indubbia crescita nella domanda di supporti in vinile che ha fatto pensare ad un loro ritorno prepotente nel mercato, seppure in una veste commerciale diversa.

Caratteristiche
Descrizione generale
Si presenta come una piastra circolare recante su entrambe le facce un solco a spirale, inciso a partire dal bordo esterno, in cui è codificata in modo analogico la registrazione dei suoni. Le migliori qualità del vinile (PVC) rispetto alla gommalacca permisero di ridurre lo spessore dei solchi, diminuire il passo della spirale e abbassare la velocità di rotazione da 78 a 33⅓ giri per minuto, ottenendo così una maggiore durata di ascolto che raggiunse circa 30 minuti per facciata nei Long-Playing (LP), con punte massime di circa 40 minuti per lato, specialmente per le opere liriche.
Sono stati prodotti anche dischi con diametri diversi, per esempio 16 pollici usato in ambito radiofonico, e con velocità di rotazione diverse come per esempio 16,6 giri al minuto per ottenere una maggiore durata, sebbene a scapito della fedeltà. I dischi a 16 giri furono prodotti per lo più negli anni cinquanta e sessanta, soprattutto negli USA. Le dimensioni di un 16 giri, contrassegnato dalla sigla LLP, sono le stesse di un LP 33 giri (12 o 10 pollici) e la durata della riproduzione è di circa 60 minuti per facciata. In Italia la produzione di 16 giri fu scarsissima, la Durium e la Fonit adottarono questa velocità in alcune edizioni musicali.
I dischi a 78 giri e i primi dischi microsolco erano registrati con il segnale di un solo canale, erano perciò detti monofonici. Negli anni trenta venne ideata una tecnica che permetteva di incidere contemporaneamente due segnali su un'unica traccia, sfruttando oltre al movimento orizzontale dello stilo, fino ad allora utilizzato, anche quello verticale (profondità). Registrando il segnale di somma (destro + sinistro) con movimenti orizzontali e il segnale di differenza (destro - sinistro) con movimenti verticali dello stilo, fu possibile inscrivere nel solco entrambi i canali necessari ad una riproduzione stereofonica, mantenendo comunque la retrocompatibilità con i giradischi monofonici dotati di fonorivelatore sensibile solo alle oscillazioni orizzontali della puntina. L'effetto di questa tecnologia, che fu commercializzata a partire dagli anni sessanta e si affermò solo nel corso degli anni settanta, era la possibilità di riconoscere la provenienza spaziale dei suoni: destra, sinistra e anche l'immagine sonora virtuale centrale e di profondità.

Formati
I dischi sono stati prodotti in vari formati e con varie velocità di rotazione. I tipi più comuni sono:

diametro velocità di rotazione denominazione comune durata approssimativa
per facciata
pollici cm giri al minuto minuti
12 30,0 33 ⅓ Long playing (LP) o 33 giri 30'
12 30,0 45 / 33 ⅓ Maxi Single, Mix, EP o 12" 15'
10 25,0 45 / 33 ⅓ 10", EP 10" o LP 15'-20'
10 25,0 78 78 giri o standard playing (SP) 3'
7 17,5 45 / 33 ⅓ EP 7" 5'-7'
7 17,5 45 Singolo, 45 giri o 7" 3'

Materiali utilizzati
I dischi 78 giri erano prodotti in gommalacca, materiale termoplastico caratterizzato da fragilità e da una struttura superficiale che generava un notevole fruscio. Nei dischi microsolco la gommalacca è stata sostituita da una resina termoplastica, il PVC. Da questo materiale deriva la denominazione vinile usata per indicare i dischi prodotti con questa tecnologia.
Il colore del supporto è tipicamente nero, anche se sono stati realizzati per motivi commerciali dischi in vinile colorato, soprattutto Maxi-single.

Le tecnica di produzione
I dischi in vinile vengono stampati a caldo per mezzo di una pressa idraulica, utilizzando una matrice realizzata in metallo a partire da un master principale, una sorta di primo disco ottenuto incidendo su cera o guttaperca con la massima precisione i suoni originali provenienti da registrazioni su supporto magnetico ottenute in sala di registrazione. Il disco "positivo" così ottenuto viene sottoposto a verniciatura con cloruro di stagno e argento. Questa è una sostanza elettroconducente che permette al bagno galvanico di far sì che sul disco si depositi uno strato di nichel. Da questo supporto si ottiene un primo "negativo" da cui viene generata una copia metallica chiamata "madre". Questa copia presenta, come il disco di origine, i solchi incisi. La matrice così ottenuta viene ascoltata e osservata al microscopio per verificare la presenza di imperfezioni. Ripetendo nuovamente il procedimento galvanico, per ispessire il supporto, si ottengono gli stampi definitivi che verranno utilizzati per pressare il vinile.
Il disco che tutti noi conosciamo ha origine da un ammasso gommoso di cloruro di polivinile chiamato "biscotto" che viene inserito nella pressa a caldo, insieme alle etichette delle rispettive facciate. La pressa forma il disco e imprime sul vinile i solchi. Dopo la pressatura e il raffreddamento il disco presenta i bordi frastagliati e occorre rifilarlo mediante una rifilatrice che dà al disco la forma definitiva.

La riproduzione dell'audio
Il suono su disco in vinile è riprodotto in modo analogico; per la riproduzione l'informazione sonora viene letta per mezzo di una puntina, in diamante o altro materiale sintetico, posta sul solco inciso. La rotazione del disco fa sì che la puntina generi vibrazioni derivanti dall'irregolarità del solco che, per mezzo dello stilo su cui è montata, vengono portate ad un trasduttore (detto fonorivelatore) montato su un braccio di lettura; la testina di lettura può essere realizzata con varie tecnologie:

piezoelettrico;
magnete mobile;
bobina mobile.

Il sistema piezoelettrico sfrutta la caratteristica di particolari cristalli di generare elettricità quando vengono sottoposti a sforzi meccanici. È caratterizzato da un segnale elevato e da una qualità piuttosto limitata. Era utilizzato soprattutto negli apparati portatili e in quelli di fascia economica, mentre attualmente è in uso solo in alcuni giradischi molto economici; tuttavia negli anni cinquanta è esistita una produzione di notevole qualità di apparecchi che sfruttavano il sistema di lettura piezoelettrico. Questi ultimi erano spesso usati in raffinati mobili radio-giradischi, spesso di produzione tedesca, oggi non esattamente classificabili come Hi-Fi, tuttavia presentavano una notevole corposità sonora ed eufonia. Famosi giradischi con sistema piezoelettrico di questo genere erano gli automatici PerpetuumEbner, Elac, Dual e simili.

I sistemi a magnete mobile e a bobina mobile tuttora usati sfruttano il fenomeno dell'induzione elettromagnetica per generare un segnale proporzionale agli spostamenti della puntina. La differenza fra i due è legata a quale parte viene fatta muovere nei confronti dell'altra. I pick-up a magnete mobile hanno sempre avuto maggior diffusione rispetto a quelli a bobina mobile, più complessi e di conseguenza costosi, nonché per il livello molto più debole del segnale generato che richiede un ulteriore circuito preamplificatore. Il segnale generato, nell'ordine dei millivolt nei pick-up a magnete mobile, viene amplificato per poter pilotare gli altoparlanti. Sono stati realizzati degli apparecchi che utilizzano un fascio laser per leggere il solco del disco in maniera analoga a quella utilizzata dai lettori di compact disc. Questa tecnologia, estremamente costosa vista anche la produzione estremamente scarsa, si rivolge a coloro che vogliono riprodurre i vecchi dischi in vinile senza usurarli.

Equalizzazione RIAA
A causa dell'impossibilità fisica di trasferire meccanicamente nel solco in ugual misura tutte le frequenze comprese tra i 20 Hz e i 20 kHz, il segnale elettrico, prima di essere trasferito sul disco, viene equalizzato enfatizzando gli acuti e attenuando i bassi; questo permette di avere solchi più stretti e quindi una maggiore durata del disco. Per annullare gli effetti di questo trattamento in riproduzione, è sufficiente applicare una equalizzazione opposta in fase di preamplificazione. Purtroppo la curva di equalizzazione dei dischi è stata standardizzata dalla RIAA solo nel 1953, quindi trovare la giusta curva di de-enfasi per i primi 33 giri immessi sul mercato non è semplice. La curva di de-enfasi RIAA somiglia ad una "S" molto aperta; il suo centro rappresenta la frequenza di 1000 Hz, punto di equalizzazione nulla; le frequenze al di sopra di questo punto vengono attenuate, quelle al di sotto vengono esaltate. L'equalizzazione viene effettuata da un filtro, che può essere realizzato tramite una semplice rete di resistori e condensatori, la precisione dei valori dei componenti del filtro determina il grado di fedeltà in frequenza del segnale riprodotto.


Dischi a 33 giri
Analisi
Aspetti positivi
Il suono riprodotto in modo meccanico e analogico produce una serie di imperfezioni e irregolarità dette distorsioni che, a detta di alcuni, rendono la musica più "gradevole" e "interessante", più "naturale", al confronto con i sistemi digitali moderni, che sono più precisi ma ritenuti "freddi".
I crepitii si manifestano solo quando il disco è rovinato o sporco o in caso di presenza di cariche elettrostatiche sulla superficie del disco e, in ogni caso, sono tollerabili se non ci sono graffi profondi.
La tecnica alla base di un disco in vinile è molto semplice e per questo più durevole, sia per quanto concerne la durata del supporto, sia per la tecnologia in grado di riprodurre il disco: chiunque può costruire un rudimentale giradischi con pochi materiali.

Aspetti negativi
Il disco in vinile è soggetto ad usura e graffi che ne compromettono la qualità acustica e/o la funzionalità ed è anche soggetto all'azione di microscopiche muffe che ne inficiano la qualità di riproduzione: necessita pertanto di particolari periodici interventi di cura e pulizia.
L'utilizzo è relativamente scomodo: ad ogni inizio di ascolto, per salvaguardare la massima qualità, andrebbero puliti dalla polvere sia il disco sia lo stilo della testina di lettura.
La testina di lettura, come la maggior parte dei trasduttori, è sensibile alle variazioni di temperatura e di umidità. Inoltre i parametri fisici delle parti che la compongono si modificano col tempo ed è anch'essa soggetta ad usura.
L'errore di tangenza conduce inevitabilmente a una notevole distorsione, soprattutto in prossimità della parte interna del disco, a meno di non utilizzare bracci tangenziali, che però soffrono di altri problemi data la loro complessità.
La riproduzione di frequenze molto basse può indurre, in impianti non perfettamente messi a punto, il cosiddetto feedback o effetto Larsen; se l'impianto di riproduzione entra in risonanza col suono emesso dagli altoparlanti, si genera un effetto a catena (loop) capace di generare rumori pressoché incontrollabili e spesso deleteri per i diffusori acustici.
Il rapporto dinamico ottenibile è difficilmente superiore ai 45 dB.
La risposta in frequenza e la qualità di riproduzione di un disco in vinile possono ridursi con l'ascolto frequente e in particolar modo se la puntina di lettura è consumata o la testina è regolata con un peso di lettura eccessivo, oppure se l'articolazione dello stilo ha perso l'originaria cedevolezza meccanica necessaria per seguire accuratamente i solchi laddove sono incise alte frequenze.
Il degrado può aumentare se si ascolta il vinile ripetutamente in rapida successione. L'enorme pressione dello stilo sulle pareti del solco, equivalente a circa una tonnellata per centimetro quadro per ogni grammo di peso in una scala microscopica, causa una deformazione delle pareti del solco generata dal calore e la conseguente distorsione sonora.
Accorgimenti tecnici
Al fine di ridurre al minimo la progressiva perdita di aderenza al microsolco delle puntine a profilo conico, sono state progettate puntine di diverso profilo, per esempio ellissoide: questa geometria permette di ridurre la superficie di contatto con il microsolco, consentendo allo stilo una migliore aderenza alle pareti del microsolco.
Siccome il vinile ha bisogno di tempo per tornare alla sua forma originale, in genere gli audiofili pongono un congruo intervallo di tempo tra due ascolti dello stesso supporto (almeno ventiquattro ore). Una tecnica di pulizia, non ben vista da molti collezionisti e appassionati, è l'uso di un secondo braccetto preposto a inumidire i solchi con acqua distillata o detergenti specifici. Al di là dei dubbi dei puristi del suono l'acqua distillata, se il supporto non è rovinato da graffi o tracce di grasso dei polpastrelli, è il detergente più indicato per rimuovere tracce di polvere dal microsolco in quanto, non essendo polarizzata e non presentando sostanze impure, permette di pulire la superficie del disco senza creare fenomeni elettrostatici che attirerebbero ulteriore polvere. Per venire incontro a questa esigenza degli audiofili sono comparse sul mercato macchine lavadischi progettate appositamente a questo scopo. Tuttavia la manutenzione quotidiana di un disco in vinile non necessita di sistemi così costosi, bastano infatti pochi accorgimenti per ottenere risultati che riportano la superficie del supporto su livelli molto vicini al nuovo. In tal caso possono essere impiegate le spazzole in fibra di carbonio per la rimozione della polvere, mentre se il disco si presenta molto sporco lo si può detergere con un panno in microfibra imbevuto di acqua demineralizzata (quella del ferro da stiro) e una modica quantità di prodotto lavavetri, continuando a strofinare in senso antiorario.
Molti collezionisti usano registrare il contenuto del disco su supporto analogico o digitale (nastro magnetico, Compact Disc o file digitale) e ascoltare queste riproduzioni evitando l'uso del disco stesso, anche se in questo caso si privilegia la durata del supporto in vinile rispetto all'ascolto del suono "originale".

Il dibattito tecnologico
Nonostante gli audiofili fedeli al vinile costituiscano oggi una minoranza, sono tuttora presenti sul mercato etichette che offrono a catalogo dischi in vinile a 12", 10" e 7", nonché aziende costruttrici di giradischi che adottano soluzioni tecniche all'avanguardia. Inoltre il vinile è ancora molto usato dai disc jockey e molte etichette distribuiscono musica su vinile appositamente per dj. Nonostante la tanto pubblicizzata superiorità del Compact Disc, il disco in vinile viene ancora apprezzato da molti puristi di musica classica, jazz, blues e rock. Questo apprezzamento può avere diverse motivazioni, tra cui:
Politiche commerciali (Loudness war) che tendono a sottoutilizzare enormemente le possibilità del supporto digitale, comprimendo in un range dinamico di 20 dB un supporto che può tranquillamente raggiungere i 90 dB per sopperire alle scarse prestazioni degli apparecchi riproduttori di largo consumo. Fanno eccezione, ad esempio, alcuni sampler CD della Telarc, particolarmente apprezzati per il loro range dinamico.
La maggior naturalezza resa dal supporto analogico in generale e la caratteristica del vinile di introdurre sì distorsioni, ma prevalentemente concentrate nelle armoniche di grado pari, più eufoniche all'orecchio umano, dove invece il supporto digitale, pur avendo prestazioni migliori in termini di distorsione, le concentra in quelle di grado dispari, più dissonanti per l'ascoltatore. Un fenomeno simile è riscontrato dagli estimatori degli amplificatori a valvole ed è noto con il termine di tube sound.
A renderlo obsoleto dal punto di vista tecnologico vi sono anche tecniche digitali operanti con campionamenti del suono ad alte frequenze e maggior profondità in bit. A questo punto però non si parla più di supporti di consumo, ma di prodotti orientati verso mercati più di nicchia o di produzione di master professionali in studio dove anche l'analogico offre altri tipi di supporto di qualità superiore come nastri magnetici in bobina o "open reel", tuttora preferiti da diversi artisti per l'incisione dei loro dischi.


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Innanzitutto, partiamo dal presupposto che un agente è colui che rappresenta artisti come musicisti e attori, occupandosi di cose come le pubbliche relazioni e i contratti. Se sei appena entrato nel mondo dello spettacolo, un agente può aiutarti a trovare contratti convenienti e far avanzare la tua carriera mentre tu puoi concentrati sul tuo lavoro. Procurarsi un agente, però, è un compito delicato che richiede una certa dose di esperienza.

Fare Esperienza

Lavora il più duramente possibile.
Il modo migliore per far partire la propria carriera e interessare manager e agenti, è darsi da fare e cominciare a lavorare. Gli agenti sono alla ricerca di artisti talentuosi e già affermati da cui poter trarre profitti e non semplici artisti di talento che non hanno mai lavorato prima. Se devi procurarti un agente per gestire la tua carriera di attore, devi prima di tutto recitare. Se vuoi essere un cantante, devi esibirti.
    • Esibisciti e accetta qualsiasi lavoro tu riesca a trovare. Anche se questo tipo di esperienza potrebbe non essere entusiasmante, ricorda che devi fare gavetta se vuoi raggiungere la vetta. Se sei un musicista, frequenta i festival aperti a tutti e procurati qualche serata nei locali della zona. Frequenta anche gli studi radiofonici e cerca in qualsiasi modo di far ascoltare la tua musica. Dai sempre l’impressione di essere un lavoratore affidabile.


Perfezionati.
A parte il guadagnare più esperienza che puoi, devi anche frequentare corsi di perfezionamento e studiare il più che puoi tutto ciò che riguarda la tua arte. Anche se vuoi diventare un comico, dovrai frequentare corsi appositi in cui imparare e perfezionarti in cose come il tempismo e la metrica, oltre al ricevere critiche costruttive da altri colleghi. Dunque, cerca dei corsi nella tua zona e iscriviti.
    • Se non ti piace il lavoro che fai, è inutile cercare un agente per avviare una carriera in questo campo.


Confrontati con gli altri.
Costruisciti una rete di contatti fidati che puoi usare come spunto per migliorare e ricevere consigli da loro. Essi potranno darti consigli utilissimi e anche aiutarti a trovare un agente. Se hai un amico attore che è riuscito ad ottenere una parte da un'agenzia professionale, potrebbe essere una buona occasione per farti presentare a quell’agenzia dal tuo amico.
    • Aiuta a tua volta i tuoi conoscenti. Se sei venuto a sapere che stanno cercando attori, dillo anche ai tuoi amici e colleghi invece di tenertelo per te sperando di ottenere così il lavoro. Quando un tuo amico ottiene una parte, festeggiate insieme e sii contento per lui. Condividere la propria fortuna farà bene a tutti, inoltre gli altri saranno più disponibili ad aiutarti a loro volta.




Incontrare degli Agenti

Informati sul lavoro degli agenti e che tipo di persone cercano.
Alcuni attori di successo, come Bill Murray, non hanno agenti e lavorano da soli. L’agente è colui che fissa provini, contatta il regista e si procura i contatti giusti al posto tuo. L’averti come cliente dovrà significare grossi profitti per lui.
    • In genere, gli agenti vengono pagati dal cliente secondo il numero di contratti stipulati, anziché tramite uno stipendio mensile. In altre parole, se il tuo agente organizza un concerto, tratterrà una percentuale dei profitti. Se, dunque, non riesci a lavorare, sarà molto difficile trovare un agenzia che voglia lavorare con te, perché non frutterai profitti.
    • Per fare una buona impressione su un agente, dovrai essere affabile e simpatico, oltre ad avere molta esperienza alle spalle.

Costruisciti una presenza sui social media.
Pubblicizza la tua attività artistica su Facebook, Twitter, Instragram e altre piattaforme di social network. Utilizza questi strumenti per stringere rapporti e rimanere aggiornato su amici, colleghi e sull’industria in generale, oltre a ricercare agenti e agenzie.
    • Usa la regola del cocktail party: considera i social media come una piattaforma professionale. Non dire mai a una persona con cui intendi stringere rapporti lavorativi qualcosa che non gli diresti ad un cocktail party. Usa i social network come mezzo per pubblicizzare i tuoi concerti, i tuoi spettacoli e per congratularti dei successi altrui.

Creati un curriculum vitae e una cartella stampa.
In genere, una cartella stampa include fotografie, referenze di altri attori e registi con cui hai lavorato e altro materiale di cui disponi, oltre a qualche breve esempio del tuo lavoro. Un curriculum vitae è una lista formale di tutte le tue esperienze lavorative nel campo, dunque nel tuo curriculum di attore non ci sarà bisogno di menzionare i lavoretti estivi fatti quando avevi quindici anni.

Chiedi raccomandazioni.
Chiedi ad altri attori di raccomandarti alla loro agenzia e cerca di ottenere presto un colloquio con queste agenzie. Discuti dei tuoi obiettivi con l’agenzia e parla delle tue prospettive.
    • Sii realistico ed evita di esagerare. Nessuno vuole ricevere nel proprio ufficio un’aspirante star lagnosa e infantile. Se sei un professionista, comportati come tale.
    • Evita le chiamate. Una volta, per fissare un colloquio, bastava inviare di propria iniziativa fotografie e curriculum alle varie agenzie, ma questo non è più il caso. Oramai, bisogna procurarsi una raccomandazione di un rappresentate dell’agenzia o partecipare a concorsi per giovani talenti organizzati dalle varie agenzie.

Preparati per un provino.
Se riesci a fissare un incontro, dovrai studiare come comportarti con l’agente e preparare anche del materiale da eseguire seduta stante, proprio come per un provino. Preparati un paio di monologhi o scene. Non vorrai certo farti trovare impreparato e sprecare un’opportunità così importante.



Scegliere un Agente

Assicurati che la tua agenzia sia affidabile e autorizzata.
In genere le agenzie sono regolamentate dallo stato e devono rispettare le leggi e le tassazioni in vigore. Purtroppo, esistono molte persone che si fanno passare per agenzie regolari pur non essendolo per circuire giovani attori alla prima esperienza.
    • Fai una ricerca su internet per cercare informazioni attendibili sull'agenzia che hai contattato.


Scopri quanti clienti ha la tua agenzia.
Le università spesso rendono pubblico il numero di insegnanti e studenti per via del fatto che, in linea teorica, una buona scuola ha meno studenti per ogni insegnante, in modo da poter lavorare meglio con i ragazzi. Per la tua agenzia devi ricercare lo stesso tipo di organizzazione.
    • Un agente onesto e in gamba con pochi clienti, proveniente da una piccola agenzia, potrebbe riuscire a seguirti meglio di un agente sovraccaricato di lavoro proveniente da una grande agenzia.


Fai in modo di andare d’accordo col tuo agente.
Il rapporto con il tuo agente sarà una vera e propria relazione interpersonale, non solo un legame lavorativo. Devi riuscire a trovare un agente con cui vai d’accordo, con cui puoi discutere apertamente delle tue ambizioni e piani sicuri. Un agente che ti mette in soggezione o non crede in te non è la scelta migliore per la tua carriera.
    • Durante i primi incontri, spiega i tuoi piani. Chiedi al tuo agente che cosa vede in te e dove crede che tu possa arrivare. Infatti, discutere insieme dei propri piani e cercare di trovare insieme la soluzione a ogni problema sarà un buon metodo per giudicare la plausibilità di un rapporto lavorativo tra voi.


Non avere paura di dire basta.
Se non sei soddisfatto del tuo agente e credi di aver fatto una scelta sbagliata, magari perché non ti rappresenta bene o non dimostra abbastanza professionalità, trovatene un altro. Sii paziente però e non aspettarti grandi risultati in poco tempo, tuttavia se ti accorgi che il tuo agente ti sta deliberatamente imbrogliando o trovi che si stia approfittando di te, sciogli ogni rapporto lavorativo.
    • Molti giovani attori sono intimiditi dal cercare un agente migliore perché temono di non riuscire più a trovare un agente che li rappresenti e gli dia stabilità. Alcuni di loro pensano che avere un agente, ma non un lavoro, sia sempre meglio di niente. Un agente che non riesce a trovarti una parte, però, è un agente che non esiste. Se il vostro rapporto lavorativo non funziona come dovrebbe, sei libero di cercarne un altro più adatto a te.




Consigli

  • Studia bene il tipo di contratto da stipulare con il tuo agente. Non vorrai certo permettergli di prenderti tutti i tuoi soldi guadagnati col sudore.
  • Presta molta attenzione nella scelta dell’agente. Non affidarti alla prima agenzia che trovi su Internet.






Cose che ti Serviranno

  • Un curriculum vitae
  • Un po’ di esperienza



Risultati immagini per Come pubblicizzare un'etichetta discografica



Non importa se la motivazione iniziale sia suonare la propria musica o più semplicemente perchè la si ama, iniziare e gestire una piccola etichetta indipendente può essere un modo redditizio per creare e supportare la propria comunità musicale preferita. Ma, il successo nell'industria musicale non è solo questione di rappresentare delle band di talento. Si dovrà essere in grado di fare una pubblicità in modo efficace se si è intenzionati a vendere qualcosa di più che non poche copie anche dei migliori album.

Branding
La tua etichetta discografica dovrà conquistarsi il proprio spazio in una nicchia, in modo tale che quando si parlerà della tua etichetta, si parlerà per estensione di una particolare categoria di musica. Una volta che un appassionato della musica che promuovi diverrà un fan di uno o due gruppi della tua etichetta, sarà incoraggiato ad ascoltare le altre band e i musicisti sul tuo roster. Molte etichette hanno avuto successo con questo approccio. Se la tua etichetta inizia molto piccola, fai in modo che si noti imponendo una coerenza tra la tua pubblicità e le copertine degli album.

Pubblicità sul Web
Internet è fantastico per promuovere la tua etichetta. Prendi in considerazione l'acquisto di spazi pubblicitari occasionali su siti web musicali di grandi dimensioni. Ancora più conveniente è l'invio di materiale promozionale alle centinaia di blog musicali che punteggiano il panorama di Internet. Se decidono di scrivere un articolo sull'etichetta o su una delle tue band, è una pubblicità gratuita che potrebbe essere vista da milioni di lettori. L'etichetta stessa dovrebbe avere anche una pagina su Facebook, così come ogni singola banda che l'etichetta stessa rappresenta.

Pubblicità sulla strada
Anche se non hai molto capitale per promuovere i singoli concerti, usa gli strumenti disponibili su Internet. Molti fan si affidano alla rete per essere avvisati dei concerti imminenti e la promozione dei prossimi concerti su questi siti/forum è gratuita.
Gli spettacoli sono anche un ottimo posto per pubblicizzare l'etichetta e i servizi che promuove. Crea un campionario di regali gratis da distribuire agli spettacoli. Stampa cataloghi dell'etichetta o opuscoli da dare via durante gli spettacoli.

Pubblicità diretta dei consumatori

Cogli l'opportunità di farti pubblicità quando i clienti acquistano oggetti che devono essere spediti direttamente a loro. Includi un CD o un catalogo di versioni in modo che possano avere un assaggio degli altri fantastici suoni che puoi loro offrire. Prendi in considerazione l'idea di lanciare una linea di adesivi per pubblicizzare l'etichetta; se decidono di condividerli, è pubblicità gratuita, e saranno contenti che tu gli abbia dato qualcosa in più. Se è finanziariamente fattibile, fornisci download mp3 gratuiti. Molte case discografiche vendono anche magliette con il nome dell'etichetta a prezzi economici.



Trovare un’etichetta discografica disposta a puntare sul talento di un emergente diventa sempre più complicato. Se quindi stai cercando un produttore discografico disposto ad aiutarti e a darti suggerimenti su come produrre un CD, la 1437 United Artist è il posto giusto per te!
Molti emergenti hanno all’attivo una consistente produzione di brani musicali, alcuni magari anche di buona qualità, ma come hanno potuto constatare da soli, questo non sempre è sufficiente per poter “sfondare”. L’inesperienza, infatti, porta troppo spesso a scegliere un’etichetta discografica e un produttore musicale che promettono mari e monti, chiedendovi anche le edizioni dei vostri brani, senza però mantenere la promessa di farvi “fare carriera”. A tal proposito, la 1437 United Artist mette a disposizione la sua esperienza in campo musicale e vi offre la possibilità di avere una consulenza discografica seria e professionale.
Oggigiorno, purtroppo, i cosiddetti talent scout (dall’etichetta discografica al talent show) sono alla ricerca di artisti già formati, per evitare di investire troppi soldi nella produzione. Se il tuo budget è limitato, come quello di molti artisti emergenti, questo non significa che non sia possibile avere un buon metodo per produrre musica. Il consiglio, è quello di impiegarlo per realizzare un singolo alla volta e alternare le uscite dei singoli ad altre strategie di comunicazione per far conoscere la tua musica, come l’organizzazione di concerti, la partecipazione a vari eventi del settore e la realizzazione di videoclip musicali, video backstage e interviste.
Così, avrai certamente più probabilità di creare un prodotto professionale e di maggiore qualità, vedendo così aumentare le tue opportunità di diventare famoso ed essere notato da un’etichetta discografica.



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Il direttore artistico è una figura professionale che opera nel campo dello spettacolo.

Mansioni
Cura, coordina, organizza ed indirizza progetti di eventi (spettacoli, concerti, festival, rassegne, stagioni musicali, programmi televisivi, ecc.) secondo determinati contenuti, scelte, linee e percorsi artistico-culturali, indicando protagonisti, caratteristiche, tematiche e modalità di svolgimento, aspetti della comunicazione, eventuali connessioni socio-umanitarie e/o scopi promozionali e d'immagine.
Il direttore artistico ha il compito di redigere progetti di spettacoli ed eventi, definendoli in ogni dettaglio, in base a criteri legati a genere, target, obiettivi, qualità, attualità, interesse, contestualizzazione, indicazioni del committente (associazione, fondazione, ente pubblico, gestore, organizzatore, comitato, emittente radio-televisiva, ecc.). Nella fase di progettazione dell'evento, il direttore artistico deve valutare, oltre agli aspetti artistici, anche parametri economici e tecnici, procedendo ad un'autentica analisi di fattibilità. Il direttore artistico può distinguersi per abilità nella scelta di artisti e spettacoli, capacità di redigere progetti di qualità, interesse e risonanza, creatività nell'ideazione di eventi originali ed indirizzo delle strategie di comunicazione.
Il direttore artistico, a volte, è anche ideatore e/o organizzatore (vedi anche promoter musicale) e/o produttore di eventi.

Normativa italiana
In Italia il direttore artistico è pienamente e completamente responsabile dello svolgimento e del risultato dell'evento o dello spettacolo, dal punto di vista giudiziario e legale, e deve valutare, controllare e vigilare ogni decisione presa da funzionari, direttori tecnici, di allestimento, operatori, e quanti altri ricadano sotto la sua responsabilità durante la realizzazione dell'evento. Può in qualsiasi momento convocare assemblea per vari motivi: siano essi di comunicazione collettiva o di problemi interni allo staff operativo. Ha l'obbligo di un corrisposto mensile pari alla sua corrispettiva attività in termini di mandato e ore ed ha diritto a privilegi quali: telefono aziendale, benefit, rimborsi per chilometraggi, sconti e buoni pasto, pass per eventi e location. Per validare la presa di inizio di suddetto ruolo, egli deve firmare una dichiarazione in cui si prende responsabilità di eventuali punti elencati nello statuto. Senza tale documento la responsabilità e l'importanza del ruolo, decadono nel momento in cui, in casi problematici o gravi, vi siano accadimenti di blocco nell'ordinario collettivo; inoltre Il Direttore artistico può pertanto estraniarsi dal ruolo in qualsiasi momento, senza penalità legali o di rivalsa.

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Una web radio per gli italiani e sugli italiani. Questo il progetto nato da un’idea della 1437 United Artist, e che sta diventando realtà.
Si chiama 1437 United Artist Radio e si propone di accompagnare gli ascoltatori non solo in Italia ma anche fuori dai confini nazionali.
Per farlo, si propone di trasmettere tutti i giorni le produzioni di giovani emergenti, grandi classici. Accanto alla musica, una ricca offerta di programmi d’intrattenimento, da “Il Cesio Endrizzi Show”, rubrica sulla situazione politica e non solo nostrana ad, approfondimenti sulla nostra tradizione culinaria e vinicola. Sempre a proposito di Made in Italy, la web radio mette a disposizione lo spazio D.O.C.G. dove gli ascoltatori possono conoscere i posti dello Stivale dove mangiare, bere, alloggiare e rilassarsi in perfetto italian style e dove, con l’aiuto degli stessi ascoltatori, è possibile scoprire “i luoghi del migliori ristoranti italiani, le nostre caffetterie, gelaterie, le nostre griffe ed i negozi dove acquistare i nostri prodotti d.o.c.g.”.
La nuova web radio si propone anche di essere interattiva e di interagire con gli utenti; nella sezione “New Talents” è infatti possibile inviare poesie, canzoni e addirittura libri che la 1437 United Artist potrebbe pubblicare. Non per altro, la 1437 United Artist, ha definito la sua creazione: “La radio della gente che ama la gente”. Insieme a Noi, a raccontare la storia del nostro Paese, ci saranno tutti i giorni anche ingegneri, businessman, cuochi, enologi, dottori, medici e giornalisti che vivono in Italia e all’estero.
1437 United Artist Radio si potrà ascoltare in streaming su Pc, Mac, iPod, iPad e su tutti gli smartphone.