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Videomaker (analogamente a filmmaker, da "film" e "make"="fare", colui che "fa" i film) è un neologismo entrato nell’uso comune della lingua italiana, a seguito della larghissima diffusione delle apparecchiature digitali di ripresa e montaggio. Per definizione, il videomaker è colui che cura personalmente le riprese e il montaggio dei suoi lavori, che in seguito verranno diffusi attraverso canali tv, web, oppure festival di cinema e/o cortometraggi.
Nella lingua inglese il vocabolo filmmaker è anche riferito più in generale al regista cinematografico.

 



Immagino che una volta raggiunto un eccellente livello di conoscenza della tua lingua madre, l’unica cosa che ti può rendere un cattivo scrittore può essere il contenuto dei tuoi scritti: essere noioso, ripetitivo, scontato e/o banale, non avere fantasia… insomma la lista è lunga.

Non puoi essere fortunato a Hollywood.

Anche essere un attore di serie B a Hollywood è considerato un onore e un'impresa sbalorditiva. Non puoi comprare i fan. Dwayne Johnson aveva già una grande base di fan dalla sua carriera di successo in WWE, quindi quando i suoi fan hanno scoperto che voleva diventare un attore, sono stati di supporto al 100%. Sebbene non sia sicuramente il miglior attore del settore, è tutt'altro che il peggiore. Nonostante il suo fisico enorme, è fantastico quando si tratta di ritrarre personaggi emotivi che sembrano duri all'esterno ma in realtà sono morbidi all'interno. Diventare "l'attore più pagato" nel 2019 e nel 2020 non è una fortuna.





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Un album da solista o album solista o album come solista (in inglese solo album o solo record) è un album musicale del cui contenuto è responsabile un singolo cantante in contrapposizione a un gruppo musicale di cui fa (o ha fatto) parte.

Impiego del termine

Gli album da solista non indicano, come potrebbe indicare il nome, il prodotto di un lavoro attribuibile in maggioranza ad un singolo artista, ma principalmente un progetto in cui quest'ultimo esercita un controllo creativo maggiore sul prodotto rispetto a quello che avrebbe lavorando nella band di cui fa o ha fatto parte (questo non esclude tuttavia che egli contribuisca in effetti a creare tutti i suoni ed i testi dell'album, come è stato il caso di Paul McCartney). Essi possono essere considerati rappresentazione diretta dell'artista, ponendo al centro dell'attenzione la sua abilità vocale o strumentale nell'interpretazione della musica propria o di altri.
C'è un certo dubbio nella critica se considerare "tecnicamente" solisti album in cui compaiono tutti gli elementi della band di origine.
Un critico si espresse in tal caso riguardo a Ringo, il terzo album solista di Ringo Starr
(EN)
«[t]echnically... wasn't a solo album because all four Beatles appeared on it.»
(IT)
«Tecnicamente non era un album da solista perché vi comparirono tutti i Beatles»
(Jay Warner)
E in modo analogo:
(EN)
«Sandy Denny, long the leading female vocalist in England (worked on the latest Led Zeppelin LP) finds herself in contention for that honor here with the release of her first solo album. Technically solo, although in fact, she's surrounded by former Fairport Convention and Fotheringay personnel.»
(IT)
«Sandy Denny, a lungo la più importante vocalist donna in Inghilterra (ha lavorato all'ultimo LP dei Led Zeppelin) si trova in gara per tale titolo qui con l'uscita del suo primo album da solista. Tecnicamente solista, sebbene in realtà, sia circondata dal precedente staff dei Fairport Convention e dei Fotheringay»
(Billboard)
.

Diffusione

Il concetto di "album solista" era conosciuto già verso la fine degli anni quaranta. Infatti nel 1947, in un articolo della rivista musicale Billboard si parlava del primo album solista di Margaret Whiting, in precedenza cantante per varie orchestre, per la Capitol.
L'utilizzo di album solisti è diventato frequente nel rock. Neil Young fu fra le prime personalità del rock and roll a comporre, nel 1969, un album solista (l'omonimo Neil Young), presagendo in parte una tendenza che fu centrale nel decennio successivo e che all'inizio degli anni ottanta era percepita come rilevante nelle dinamiche dell'Industria musicale.
Uno dei primi album solisti nel jazz fu Schlingerland, del batterista Sven-Åke Johansson, nel 1972.

Il rapporto fra gli artisti solisti e le dinamiche delle band

L'album musicale solista può rappresentare tanto una nuova fase creativa per l'artista che lascia definitivamente il gruppo in cui ha lavorato sino a quel momento (going solo), quanto un progetto temporaneo per indagare nuove frontiere creative (side projects).
L'effetto di questi progetti sulla band di origine non è chiaro. Esistono band che si sono dissolte con l'inizio della carriere solista di alcuni o tutti i propri membri, e quindi l'uscita di album solisti viene talvolta interpretata come un possibile sintomo di instabilità di una formazione musicale e uno dei fattori chiave per l'impoverimento di una scena musicale, ma non mancano opinioni opposte che ritengono l'effetto sulla band stessa di uno o più progetti solisti dei suoi componenti minimo o non problematico (per esempio nel Pagan Metal), e altre ancora che vedono questi ultimi come una fase naturale della storia di un gruppo, persino utile in generale per la longevità delle band.

Il ruolo degli album solisti nella carriera degli artisti musicali

Nell'ambito della musica rock gli album da solista sono visti principalmente sia da parte della critica che degli artisti e degli addetti dell'industria musicale come l'opportunità per un musicista, soprattutto se eccessivamente identificato con uno specifico gruppo, di presentare un'espressione autentica e personale della propria musica. Molto frequenti sono i solo albums prodotti da band vocalists.
Per l'artista, la possibilità di lavorare o di apprendere a lavorare in modo flessibile con persone differenti è un altro fattore considerato cruciale. L'album da solista è quindi visto come un mezzo per stabilire una rete di nuovi contatti e migliorare le proprie relazioni sociali tanto con l'ambiente discografico che con il pubblico. In generale esso è percepito come un'opportunità di crescita e maturazione personale, per andare oltre gli schemi usuali.
Nella musica prettamente strumentale, quale il jazz, è possibile per l'artista sperimentare differenti formazioni musicali. Secondo i critici l'album da solista permetterebbe di realizzare al meglio il potenziale dell'esecutore, concentrandosi sull'arrangiamento e le scelte musicali.
Alcuni artisti ritengono la composizione di un album da solista un qualcosa di stimolante ma che richiede molto impegno e per questo potrebbe rivelarsi potenzialmente rischioso, anche nelle opinioni di alcuni addetti all'industria musicale. Sebbene vi siano persone che ritengano che il nome di un artista affermato, in quanto noto, abbia già un forte appeal sul pubblico, una delle principali ragioni per un insuccesso discografico potrebbe essere un basso tasso di cross-over fra i fan.
Il giudizio che emerge dalla critica musicale sulla qualità dei progetti solisti è articolato:
(EN)
«So yes, side projects are wild cards, adn they can understandably release some butterflies into the stomachs of music fans.»
(IT)
«Quindi è vero, i progetti solisti "temporanei" sono un'incognita, e possono comprensibilmente lasciare qualche farfalla nello stomaco dei fan della musica»
(Andrew Bain)
C'è una tendenza a dividere i risultati in due tipologie diverse: ci sono gli album solisti in cui l'artista riesce ad esprimere appieno il suo potenziale, con punte di originalità e freschezza, ma essi convivono frequentemente con risultati scarsi con risultati di critica e di vendita sotto le aspettative.
Per molti critici questi ultimi sono la maggioranza degli album solisti, in particolare se progetti di strumentisti di band. Spesso si rimarca in modo generale l'aridità o la pomposità, e la vanità della maggioranza di certe operazioni.
Tuttavia non si mancano di stressare le eccezioni, soprattutto in quanto tali, in particolare Sting. Mike Oldfield è invece citato come esempio di polistrumentista che è riuscito ad ottenere ottimi risultati anche da solista.


 



Vincere la statuetta d'oro è IL sigillo di approvazione, la più alta convalida, la consapevolezza di avercela fatta in un settore esigente e instabile.

Vincere un Oscar rafforza la credibilità. Il prestigio che ne deriva apre molte opportunità.

Il vero valore della vittoria sta nell'influenza derivata. Il prestigio e la pubblicità sono un trampolino di lancio per ruoli più grandi in futuro.

Gli uomini, secondo uno studio della Colgate University, godono di un aumento di stipendio dell'80%.

Un premio per il miglior attore dà al vincitore un aumento di stipendio di oltre 3 milioni di dollari, secondo MarketWatch.






Tutti conoscono quanto sia maniacale Tom Cruise riguardo il realismo delle scene d'azione. Per questo le effettua lui in prima persona, a proprio rischio e pericolo, fino a rasentare la pura follia. Ne è l'esempio la famosa scena del film "Mission impossible" che lo vede protagonista sull'aereo in decollo mentre salta e corre su una delle ali, scivola su un fianco e si aggrappa al portellone. L'aereo decolla e lui è lì, aggrappato. Per fare questo ha dovuto convincere il regista che si è opposto fino all'ultimo cedendo poi alle sue insistenze. Sono state allora prese delle precauzioni, come una tuta protettiva che l'attore aveva sotto il vestito, ma il decollo comportava comunque un volo di 7 minuti. Cruise ha indossato anche lenti a contatto speciali per proteggere tutta la cornea, perché anche il minimo pulviscolo in un occhio a quella velocità avrebbe potuto creare danni irreparabili alla vista. Finita la scena mozzafiato, hanno tutti applaudito e tirato un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. Immaginatevi la faccia del regista quando è stato lo stesso Cruise a decretare che, secondo lui, non era tutto così perfetto come doveva essere e ha rifatto la scena per ben altre 7 volte.









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Un album di remix è un album discografico solitamente contenente remix di canzoni precedentemente registrate in una versione differente. Uno dei primi album di remix fu Aerial Pandemonium Ballet di Harry Nilsson, pubblicato nel 1971. Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix di Michael Jackson è invece il più venduto di sempre.
Nonostante esistano da parecchi anni, solo dopo il 2000 gli album di remix hanno riscosso un successo di pubblico e critica lontanamente comparabile a quello dei classici album di inediti. Il primo album di remix a debuttare alla prima posizione nella Billboard 200 è stato infatti J to tha L-O!: The Remixes di Jennifer Lopez, del 2002, mentre Reanimation, album di remix dei brani contenuti in Hybrid Theory, pluripremiato album di debutto dei Linkin Park, ha avuto un discreto successo negli Stati Uniti d'America e in Europa, vendendo oltre tre milioni di copie in tutto il mondo.

In Fight Club, quando viene rivelato che Tyler è solo una personalità alternativa



È uno dei migliori colpi di scena perché è quasi impossibile da individuare, ma è abbastanza prefigurato da renderlo plausibile. Non vediamo mai un personaggio interagire con entrambi allo stesso tempo, ma non lo vediamo nemmeno interagire molto con Tyler ogni volta che c'è qualcun altro nei paraggi. E ogni volta che lo facciamo, normalmente non sembrerebbe che abbia alcun senso, ma è molto chiaro che il mondo di Fight Club non è radicato nella realtà e che c'è qualcosa di malato e contorto in esso. Ma Marla, che ha chiaramente un forte legame con il presunto duo, emana reazioni che iniziano ad avere senso in un contesto diverso quando lo si guarda una seconda volta. E ha senso dal punto di vista narrativo perché il narratore non è come Tyler, eppure prende ispirazione da lui per fare cose cattive, una testimonianza di come l'illusione invisibile possa portarci su un sentiero oscuro.


Non pensavo potesse andare peggio di 300, ma poi ho letto che in una serie TV Achille è interpretato da un ragazzo di colore…

Guarda come viene ritratto Serse il Grande, è semplicemente ridicolo



Questo è Peter Green.



Potreste non riconoscerlo oggi - ha un aspetto molto diverso da quello che aveva nel 1967, quando all'età di 20 anni divenne il fondatore e il frontman di quello che sarebbe diventato uno dei gruppi di maggior successo e durata nella storia della musica.

Ma quando la band, da lui creata, vendeva milioni di album e suonava in arene gremite, Green era già lontano - indigente, senza casa e abbastanza pazzo.

Peter Green era stato una stella nascente del blues revival britannico degli anni '60. Il suo modo di suonare la chitarra attirò l'attenzione del frontman dei Bluesbreakers John Mayall, che permise all'adolescente Green di far parte della band quando il chitarrista principale Eric Clapton non era disponibile. Quando Clapton alla fine se ne andò per formare i Cream, Mayall diede il lavoro a Green, prevedendo che entro pochi anni avrebbe eclissato Clapton come il più grande chitarrista blues d'Inghilterra.



Dopo un anno con Mayall, Green era impaziente di avere una sua band. Si accaparrò due dei suoi compagni dei Bluesbreakers, Mick Fleetwood e John McVie, e li attirò a sé chiamando la band Peter Green's Fleetwood Mac.

La band, che suonava un mix di standard blues e composizioni originali di Green, ebbe un successo immediato. Dietro la voce soul di Green e il suo modo di suonare la chitarra crudo e autentico, il loro album di debutto, Fleetwood Mac, passò 37 settimane nelle classifiche inglesi e fu il quarto album più venduto dell'anno. Green maturò rapidamente come autore di canzoni, raggiungendo le classifiche con composizioni come Black Magic Woman (più tardi un grande successo per Santana) e la strumentale Albatross, che raggiunse il numero 1.



Mentre la loro fama e popolarità aumentava, i compagni di band di Green iniziarono a notare dei cambiamenti nel suo comportamento. Durante un tour in Europa nel 1970, Green lasciò bruscamente la bamd per diverse settimane per unirsi a una comune tedesca dove ingerì grandi quantità di LSD. Il suo comportamento erratico si era intensificato; si fece crescere la barba e cominciò a indossare lunghi abiti e crocifissi, e parlò del suo desiderio che la band desse via i soldi che aveva guadagnato. Le sue composizioni in questo periodo divennero sempre più oscure, come evidenziato nella canzone The Green Manalishi (with the Two Prong Crown):

Ora, quando il giorno va a dormire e la luna piena guarda.La notte è così nera che l'oscurità cuoce.Non venire a strisciare in giro - facendomi fare cose che non voglio

Non posso credere che tu abbia così tanto bisogno del mio amore. Vieni di nascosto a cercare di farmi impazzire .Irrompendo nei miei sogni e facendomi vedere cose che non voglio vedere



Due mesi dopo il suo soggiorno nella comune tedesca, Green lasciò i Fleetwood Mac. L'anno seguente pubblicò un album da solista e delle sessioni con B.B. King, per poi sparire nell'oscurità.



Al verde e incapace di badare a se stesso, si trasferì nella casa di suo fratello e sua cognata, che lo incoraggiarono a cercare un trattamento psichiatrico. Gli fu diagnosticata la schizofrenia alla fine degli anni '70 e iniziò un lungo percorso di recupero. Gli furono dati farmaci antipsicotici che gestirono i suoi sintomi, ma secondo Green, causarono una completa perdita di interesse per la musica. Così per i decenni successivi andò avanti e indietro con i farmaci, una lotta che dura ancora oggi.

Ha formato il Peter Green Splinter Group nel 1997. Il gruppo pubblicò nove album nei successivi otto anni, finché Green non sciolse bruscamente il gruppo.

Oggi vive in una confortevole pensione nel sud dell'Inghilterra, accudito da amici intimi. Mick Fleetwood gli ha fatto visita diversi anni fa e ha descritto il giorno agrodolce: "È ancora caldo e gentile, ma per il resto non è l'uomo che conoscevo, chiaramente".

Non è chiaro se l'LSD assunto da Green abbia scatenato la sua schizofrenia di fondo o l'abbia semplicemente esacerbata, ma una cosa sembra chiara: se fosse rimasto sano, Peter Green sarebbe probabilmente diventato uno degli artisti più influenti di tutti i tempi.



Purtroppo, molte persone che leggono questo post probabilmente non hanno mai sentito parlare di lui.


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La colonna sonora è il suono di un'opera composta da immagini e da suoni (ad esempio un film, un telefilm, un videogioco, ecc.) considerati come dei contenuti, cioè l'insieme della voce, della musica e dei rumori (il suono di un'opera composta da immagini e da suono considerato invece negli aspetti tecnici è il sonoro).
In un'accezione più ristretta la colonna sonora è soltanto la musica di un'opera composta da immagini e da suoni: in questo senso è generalmente indicata con la sigla inglese OST (Original Soundtrack, "traccia sonora originale", dove "originale" indica che è stata composta espressamente per una determinata opera).
La colonna sonora, intesa come musica di sottofondo di un film o di qualsiasi altra opera di spettacolo, è il risultato finale delle sessioni di registrazione delle composizioni, quasi sempre orchestrali, di un artista incaricato di realizzare la stessa:il compositore.
In ambito tecnico, infine, la colonna sonora è l'area della pellicola cinematografica in cui è registrato il suono.
Per musica di sottofondo, nota anche come BGM (BackGround Music), s'intende invece la partitura solo strumentale della colonna sonora musicale: quest'ultima ricomprende anche le eventuali canzoni.
Il termine "colonna sonora" è nato in ambito cinematografico, dove il suono spesso è registrato sulla pellicola cinematografica in senso longitudinale in un'area ben delimitata, che può essere chiamata "colonna".
Per estensione per colonna sonora s'intendono i contenuti sonori registrati in tale area, significato che in seguito è diventato quello più utilizzato e conosciuto e che si è esteso a una qualunque opera composta da immagini e da suono.
Precedentemente all'innovazione tecnica del sonoro, i film erano accompagnati normalmente da musica eseguita dal vivo.
Nel 1916 Victor Schertzinger registrò le prime musiche da utilizzarsi specificamente per una pellicola cinematografica, mentre la vendita di colonne sonore di film divenne una consuetudine a partire dagli anni trenta.
Alcune colonne sonore, o alcuni brani da queste estratte, sono rimaste memorabili nella storia del cinema. Alcuni sodalizi celebri tra compositori e registi hanno finito per diventare tratto distintivo della filmografia di questi ultimi: si pensi a Sergej Prokofiev per Sergei Eisenstein, Bernard Herrmann per Alfred Hitchcock, Nino Rota per Federico Fellini, Ennio Morricone per Sergio Leone e per Giuseppe Tornatore, Danny Elfman per Tim Burton, John Williams per Steven Spielberg e per George Lucas, Zbigniew Preisner per Krzysztof Kieslowski, Joe Hisaishi per Hayao Miyazaki, Nicola Piovani per Roberto Benigni o Angelo Badalamenti per David Lynch.
Nei videogiochi inizialmente le colonne sonore venivano prodotte dallo stesso team di sviluppo del software. In seguito le case di produzione si sono affidate ad artisti esterni, alcuni dei quali molto rinomati e provenienti spesso dal cinema. Le colonne sonore solitamente sono pubblicate su CD o messe in vendita su canali di distribuzione online.
Proprio come nella storia del cinema, alcune colonne sonore videoludiche hanno ricevuto valutazioni e giudizi estremamente positivi da parte di vari siti web e riviste.

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Grazie alla sua vasta Rete di contatti, collaborazioni e partnership, il circuito 1437 United Artist è lo strumento migliore per promuovere la tua musica o la tua attività.

SEI UN MUSICISTA O UN’ETICHETTA?
Sono nati i pacchetti che fanno per te!

Una sezione dedicata all'“Artista della settimana” (in evidenza)

Contenuto di presentazione esclusivo interno:
- Presentazione artista stile “VETRINA” (es: foto, breve testo di introduzione)
- Contenuto ad hoc da decidere con l'artista e da pubblicare nel periodo di promo
(es: intervista, recensione, rilanci)
- VISIBILITÀ dei contatti e delle pagina artista (social, sito web)
- Implementazione contenuti musicali: es, VIDEO (youtube, vimeo etc) + STREAMING (es: Belive, spotify, ecc.)
+ NEGOZIO ONLINE (es: belive, itunes)
- CONDIVISIONE news, comunicati e info nel periodo indicato
PROMOZIONE dell'artista nel circuito Indie Music Like
Rilancio in newsletter in sezione dedicata (1 rilancio principale come “artista della settimana” e 3 rimandi in newsletter successive, per un mese di copertura)
Condivisione e promozione sui circuiti social della 1437 United Artist
Rilancio della VETRINA PROMO su siti e social dei media partner della 1437 United Artist


STUDIO DEL PROGETTO E IMPOSTAZIONE DI UN PIANO DI COMUNICAZIONE
Raccolta del materiale comunicativo e realizzazione del presskit digitale
Attività di PROMO SINGOLO (anteprima video del singolo)
- Redazione del comunicato stampa del singolo (con videoclip)
- Invio alle redazioni del materiale (digitale) per la ricerca di approfondimenti
- Proposta di anteprima video del singolo a testate generaliste e specializzate
Attività di PROMO TOUR (copertura stampa e radio sui media locali – base di 10 concerti)
- Redazione del comunicato stampa delle date del tour
- Invio alle redazioni (stampa e radio) dei comunicati per la ricerca di segnalazioni e/o approfondimenti
- Attività di recall (telefonico e via mail) a testate e redattori
- Supporto e coordinamento della gestione dei social network
- Rassegna stampa (cartacea e web) delle pubblicazioni riguardanti la promozione del singolo e del tour
- Report intermedi (su richiesta) o a fine lavoro (stampa, web e radio)