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L'Agit-Prop (contrazione delle parole russe agitácija e propaganda, agitazione e propaganda) era una forma di teatro didattico del XX secolo molto diffuso nella Russia post-rivoluzionaria (dal 1917 in poi), avente come scopo la propaganda e l'informazione presso il pubblico analfabeta degli ideali rivoluzionari sovietici. Il termine passò poi a indicare anche analoghe forme di teatro portatore di ideali di sinistra che si ebbero tra gli anni venti e quaranta soprattutto in Germania, ma anche nel Regno Unito e negli Stati Uniti (l'opera In attesa di Lefty del drammaturgo statunitense Clifford Odets è considerata un classico dell'agit-prop). In misura minore tale tipo di teatro fu presente anche in Romania e in Polonia, nonché nel teatro ebraico della Palestina britannica.

Unione Sovietica
L'Agit-Prop, di connotazione fortemente politica, era caratterizzato in genere da un'organizzazione basata sul lavoro di non professionisti, solitamente operai aderenti al Partito Comunista dell'Unione Sovietica, riuniti in una compagnia teatrale senza ordini gerarchici all'interno, e caratterizzati da uno scarso utilizzo di apparati scenografici e dal rifiuto dei normali teatri come luogo di rappresentazione. La più famosa di tali compagnie era la Sinjaja bluza, gestita dall'Istituto di Giornalismo di Mosca. Venivano messi in scena ad esempio finti processi a personaggi impopolari dell'epoca, o rappresentazioni del cosiddetto "giornale animato". Le composizioni drammaturgiche erano di solito di breve durata e non si incentravano solo sulla parola, ma potevano avvalersi della musica, della pantomima, dell'acrobazia, delle proiezioni cinematografiche.
Dopo la Rivoluzione d'ottobre del 1917, i sovietici allestirono un treno di artisti e attori che girò il Paese per mettere in scena delle brevi opere teatrali e per diffondere la propaganda. A bordo c'era una rotativa per stampare manifesti e volantini che venivano gettati dalle finestre quando il treno passava attraverso i villaggi.

Germania
Nella Germania tra gli anni venti e trenta del XX secolo, erano numerose le compagnie teatrali legate a partiti politici, in particolare quello socialdemocratico e quello comunista (che, su posizioni dichiaratamente filosovietiche, annoverava tra i suoi esponenti autori come Erwin Piscator e Bertolt Brecht). Tali gruppi, spesso nati su imitazione delle Giubbe Blu sovietiche, erano capaci di intervenire nelle occasioni sociali più disparate, per esempio nelle fabbriche, nei comizi, negli assembramenti politici o più in generale nelle piazze. Venivano rappresentate scene a forte contenuto ideologico e propagandistico, ad esempio la contrapposizione di due personaggi che rappresentassero opposte vedute ideologiche, oppure personaggi che si lamentavano della loro amara condizione sociale. A volte si faceva addirittura credere agli spettatori che ciò a cui stavano assistendo fosse realtà:
«Un giovane attore con l'aria affamata sveniva davanti a un negozio che aveva in vetrina un sontuoso campionario di derrate alimentari. Era accompagnato da un amico che cercava di fargli riprendere i sensi e che, quando cominciava a radunarsi una folla, spiegava che il poverino era disoccupato. Questo provocava immancabilmente una discussione politica che poteva essere condotta dall'amico e magari da un paio di complici e che continuava fin quando non arrivava la polizia, che prelevava tutti quanti e li portava al commissariato per interrogarli. Naturalmente gli attori che avevano dato inizio alla cosa si erano tempestivamente allontanati e di conseguenza, mentre al commissariato si stava rabbiosamente discutendo, il giovane era già pronto a svenire davanti a un altro negozio di alimentari in un altro quartiere della città.»
(Béla Balázs, cit. Alonge, p. 194.)


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Il Barong è una tradizionale danza sacra balinese, diffusa e praticata in tutta l'Indonesia. È probabilmente la rappresentazione balinese più popolare.
L'evento drammatico rappresentato nel corso della danza è la rappresentazione della lotta tra Barong (mostruoso dio-animale simbolo del Bene e della Fertilità) e Rangda (una strega simbolo del Male) e alla fine si hanno episodi di trance tra i partecipanti. La danza si conclude con la battaglia finale tra Barong e Rangda, finendo con la vittoria di Barong su Rangda. Rangda fugge, il male è sconfitto, e l'ordine celeste viene ripristinato.
Il Barong è un drago rintracciabile in molte manifestazioni dell'area estremo-orientale e consiste in una grande maschera animata da almeno due uomini.
Il Barong si mescola con molti altri generi spettacolari durante le occasioni festive balinesi; per esempio con il Topeng (celebra l'incontro tra i balinesi e i raja induisti di Giava); con il Ketyak (la danza delle scimmie, dove tutti gli uomini del villaggio creano un esercito di scimmie dai poteri soprannaturali ispirandosi al Rāmāyaṇa); con il Legong-Keraton (danza femminile più nobile che deriva da danze di corte eseguite da bambine tra i sette e i dieci anni che si sono formate in un faticosissimo e durissimo addestramento).



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La musica psichedelica (a volte chiamata psychedelia o acid music) copre un vasto insieme di generi musicali influenzati dalla cultura psichedelica, il cui scopo è simulare o intensificare le esperienze psichedeliche dovute all'assunzione di specifiche sostanze allucinogene, quali l'LSD, LSA o triptamine come DMT e psilocibina.
Come di consueto nell'ambito psichedelico, uno dei temi principali dei brani "acid" è la liberazione dell'Io e l'espansione della coscienza.
Emerse durante la metà degli anni 1960 all'interno delle scene musicali folk/blues rock statunitensi e britanniche. I gruppi psichedelici usavano nuovi effetti e tecniche di registrazione, traendo ispirazione dalla musica orientale, come i rāga della musica indiana. Questo stile influenzò molti generi musicali, dando vita a nuovi sottogeneri quali il rock psichedelico (e acid rock), folk psichedelico, pop psichedelico, soul psichedelico. Col passare del tempo, procedendo di pari passo con l'espansione stilistica in ambito progressive, dance, heavy metal ed elettronico, da questo ceppo derivarono nuovi generi, quali neopsichedelia, acid house, trance, new rave.

Storia
Gli anni sessanta e settanta
Influenze e applicazioni nella musica rock e jazz
San Francisco dal 1965 divenne la capitale incontrastata della psichedelia influenzata ulteriormente dallo scrittore Ken Kesey, dove nacquero rock band psichedeliche come Jefferson Airplane e Grateful Dead, mentre a Los Angeles nacquero i Doors e i Mothers of Invention. Altre famose band hanno contribuito alla psichedelia come i Pink Floyd, Beatles, Rolling Stones e The Jimi Hendrix Experience. Da qui in poi sono nati moltissimi sottogeneri e generi musicali caratterizzati dall'acid music tra cui l'acid rock, e, con l'avvento della musica elettronica, l'acid jazz.

Gli anni ottanta
La psichedelia nell'electronic dance music
A partire dagli anni 1980, la musica psichedelica viene affiancata al ballo e all'EDM. Essa si presenta con un suono specifico, ottenuto utilizzando strumenti specifici, principalmente drum machine e sintetizzatori Roland nati negli anni ottanta, come il Roland TB-303 per i suoni di basso e il TR-909 e Roland TR-808 per le percussioni. Pur essendo strumenti elettronici moderni, questi apparecchi hanno banchi di memoria di diversi suoni o patch, che necessitano di essere programmati manualmente, impostando apposite manopole di controllo. Il suono "acido" e psichedelico è stato ottenuto, inizialmente, dall'impostazione di questi controlli a parametri estremi, utilizzati in tempo reale mentre si era in fase di registrazione.
Dunque, con il termine acid, in ambito di musica elettronica ci si può riferire specificamente ai suoni "acidi" e stralunati (bleeps) del synth Roland TB-303, o a qualsiasi altro sintetizzatore progettato per emulare il suo suono unico, difatti con il prolificare del genere anche altre case produttrici cercarono di adeguarsi nella produzione di synth dal suono analogo, senza mai riuscirvi completamente.

Nascita dell'acid house
Verso la metà degli anni 1980, a Chicago nasce l'acid house, un genere che condivide dalla psichedelia l'utilizzo della sperimentazione del suono e tendenzialmente anche quello delle droghe, il genere però è a sé stante, evolve in diverse direzioni, fino a crearne un sotto-genere della musica house. La acid house si sviluppa anche nei sobborghi dell'Inghilterra alla fine degli anni 80 e dà origine ad un movimento giovanile e culturale contro tendenza ispirato al suono della prima house, ma che ne condivide solo alcuni aspetti, ovvero l'utilizzo di synth con i quali ricreare bassline dal sound (per l'appunto) "acido" e macchine analogiche per la realizzazione delle basi ritmiche.


Gli anni novanta
Contaminazioni con altri generi di musica elettronica
Dopo l'avvento dell'acid house, la musica acida si è contaminata anche ad altre ritmiche dance-elettroniche, è il caso dell'acid techno, dell'acid trance, della goa trance (da cui deriva la moderna psy-trance) e dell'acid breaks. L'acid music contaminata in questo modo non richiede essenzialmente un suono "facile", essendo concentrata maggiormente sulla struttura, una costante che la rende per questo anche meno commerciale, diversamente dall'acid house che, nonostante la presenza di elementi psichedelici, solitamente è di ascolto più facile e più intuitiva al ballo.
Tuttavia, a metà degli anni 1990, l'acid entra a contatto con generi innovativi come quelli dell'IDM che ne confermano uno stile assestante, non più identificativo in un solo genere, ma sempre più un elemento d'accompagnamento per tanti generi, quindi anche flessibile alla melodia.


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L'acid house è un genere di electronic dance music nato a Chicago durante la seconda metà degli anni ottanta come sotto-genere della musica house, e diffusosi successivamente anche in Inghilterra. Diede origine a un movimento giovanile e culturale ispirato all'ideologia hippie degli anni 1960-1970, il cui ideale era una società fuori da ogni norma e regola.
Lo stile, distinto per le sonorità ripetitive ed ipnotiche e facente spesso uso di campionamenti e linee vocali, non è molto dissimile dalla musica trance, anche se più lenta rispetto a quest'ultima.

Le origini
La nascita dell'acid house viene spesso riconosciuta nel 1986, anno in cui DJ Pierre, un disc-jockey di Chicago, iniziò a comporre singoli di musica house costruiti attorno alle ritmiche del sintetizzatore Roland TB-303. Il primo singolo ufficiale del nuovo genere fu nel 1987 Acid Tracks dei Phuture (di cui DJ Pierre era membro). Ad esso seguì nel 1988 Dream Girl, attribuito a DJ Pierre, che sarà il singolo di maggior successo dello stile.
Verso la fine degli anni ottanta emersero i tre DJ inglesi Paul Oakenfold, Johnny Walker e Danny Rampling, nonché Bomb the Bass (produttore di Neneh Cherry) che, oltre ad essere fortemente influenzati dalla house music di Chicago, resero nota la loro musica a Londra e nei club di Ibiza (il più famoso è il Cafè del Mar). Poco tempo dopo divenne noto anche il DJ Alfredo, un ex critico cinematografico argentino e resident DJ della discoteca Amnesia.
La musica dell'isola presenta sonorità riconducibili alla prima house di Chicago, alla musica etnica, al pop europeo, al rock psichedelico e riferimenti sonori riconducibili a droghe quali l'ecstasy.
Successivamente i tre DJ tornarono a Londra rendendo nota la loro musica. Uno dei primi locali che trasmettevano il genere acid house fu il Project, (situato a South London) di Paul Oakenfold, nel quale i normali clienti vengono fatti uscire alle due di notte per far posto agli invitati che, a causa del loro numero, divennero un problema di ordine pubblico.
Più tardi emerse lo Shoom di Danny Rampling in un centro benessere vicino al ponte di Southwark, distinto per le sue serate esuberanti e frequentate dai consumatori di droga. Anche grazie a questi locali, l'acid house divenne nota in tutta la nazione. Come diretta conseguenza, la nuova ondata musicale contribuì a sviluppare, nel 1988, il fenomeno che diverrà noto come una nuova Summer of Love. A partire da quell'anno, i frequentatori dei club inglesi iniziarono a "rinnovare il look" indossando T-shirt fluorescenti, abiti sportivi, e spesso decorati da smile.
Nel mese di aprile del 1988, Oakenfold inaugurò lo Spectrum, situato dietro Trafalgar Square e che, durante ogni lunedì sera, si riempiva di numerosissimi clienti. A giugno venne aperto il Trip, situato nel West End. Al termine di questi eventi, che si concludevano alle tre di mattina, numerosi "ravers" si recavano nelle campagne limitrofe per divertirsi nei rave. Sempre lungo la fine degli anni ottanta, alcuni tabloid iniziarono a promuovere una campagna atta a contrastare il fenomeno.

Sonorità
Musicalmente, l'acid house, che ha ottenuto grande successo nei rave e nei locali inglesi, nacque a Chicago, città considerata la "patria della house", nel 1986 anno in cui Spanky ed Herbert J, adoperarono un sintetizzatore Roland TB-303 che "dilatava" e rendeva "acidi" i suoni della house music. Assieme all'amico DJ Pierre, i due produssero il loro primo singolo, Acid Tracks (1987). Questo brano segnò la nascita dello stile acid house.
Spanky, Herbert e DJ Pierre formarono i Phuture, pubblicarono We are Phuture e rimasero attivi fino al 2004.
I Phuture (noti anche come Phuture 303), si faranno influenzare dalla techno di Detroit, genere emerso contemporaneamente all'house music di Chicago, cambieranno formazione più volte ed influirono su molti artisti delle generazioni seguenti alla loro, quali Felix da Housecat e Danny Tenaglia.


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La TB-303 Bass Line è un sintetizzatore con sequenziatore incorporato. Prodotta dalla Roland Corporation dalla fine del 1981 al 1984, ha avuto un importante ruolo nell'evoluzione della musica elettronica. Il capo designer del TB-303, Tadao Kikumoto, fu anche progettista responsabile della creazione della drum machine TR-909.
Nel 2011 The Guardian inserì la commercializzazione del TB-303 nel 1981 come uno dei 50 eventi-chiave nella storia della musica dance.

Storia
La TB-303 (abbreviazione di "Transistorized Bass") fu originariamente concepita per fornire linee di basso di accompagnamento ai chitarristi durante i loro studi o le loro esercitazioni. La produzione durò solo 18 mesi circa per una produzione complessiva di appena 10.000 unità siccome fu riconosciuta come inutile allo scopo non potendo fare note ben definite. Fu solo dopo la metà degli anni Ottanta che i DJ ed i compositori di musica elettronica di Chicago cominciarono ad impiegare massicciamente la Roland 303 nell'ambito della nascente scena house.

Impieghi
Alla fine degli anni Ottanta ed all'inizio degli anni Novanta, con la nascita del genere acid house, il TB-303 veniva spesso velocizzata, per produrre un suono più aspro che richiamasse, appunto, un liquido acido. Esempi di questa tecnica si trovano in "Ten Ragas To a Disco Beat" di Charanjit Singh (1982), in "Acid Tracks" dei Phuture (1987), in "Acperience" degli Hardfloor (1992) ed in "Volcano" degli Interlect 3000 (1993). In altre situazioni il TB-303 veniva invece notevolmente distorto e trattato, come in "Higher State of Consciousness" di Josh Wink (1995).
La celebre sonorità "acid" è tipicamente ottenuta suonando un pattern ripetitivo di note sulla TB-303, alterando la frequenza di taglio, la risonanza e la modulazione dell'inviluppo del suono dei filtri. Il controllo dell'accento modifica il volume della nota, la risonanza del filtro e la modulazione dell'inviluppo, permettendo ulteriori variazioni nel timbro. Un effetto distorsivo, prodotto tramite un pedale per chitarra elettrica oppure facendo l'overdrive dell'input di un mixer audio, viene di solito usato per dare alla TB-303 un timbro più denso e rumoroso, con una sonorità molto più ricca di armonici.

Caratteristiche
Ia TB-303 dispone di un singolo oscillatore audio, che può essere configurato per produrre un'onda a dente di sega o di un'onda quadra: l'onda quadra è derivata dall'onda a dente di sega attraverso un semplice circuito generatore di forme d'onda ad un solo transistor. Lo strumento include anche un semplice generatore di inviluppo, con un solo controllo decay. La macchina include anche filtro Lowpass, con attenuazione -18dB per ottava, e controlli per frequenza di taglio, risonanza e parametri di modulazione. Inoltre dispone di uscite CV e GATE che permettono di inviare dati per il controllo di sintetizzatori esterni, inviando il segnale di cv all'intonazione di un oscillatore, o un filtro controllato in tensione e il segnale di GATE ad un generatore di inviluppo. Va infine detto che si tratta di uno strumento pre-midi, che per essere sincronizzato con moduli esterni adotta la tecnologia denominata 'dyn sync'. In caso quindi voglia essere sincronizzata coi sistemi moderni, si avrà bisogno di un convertitore di segnale dyn sync - midi.
Il sequencer TB-303 ha alcune caratteristiche uniche che contribuiscono al suo suono caratteristico. Durante la programmazione di una sequenza, l'utente può stabilire se una nota debba essere accentata e se essa debba avere portamento, inteso come una transizione fluida verso la nota seguente. La circuiteria del portamento impiega una porzione fissa di tempo, che significa che qualsiasi sia l'intervallo tra le note, il tempo necessario per arrivare all'intonazione giusta è sempre lo stesso. La circuiteria dell'accento, oltre ad aumentare l'ampiezza di una nota, enfatizza anche il taglio e la risonanza, producendo un caratteristico suono "wow" con le impostazioni di risonanza settate sul massimo. La Roland si riferisce a questo parlando di "circuito gimmick".
Lo strumento è caratterizzato una metodologia di inserimento dei dati relativi alle note nel sequencer strutturato in 16 step programmabili, 64 patterns e 7 songs: una caratteristica notoriamente molto difficile da padroneggiare e che spesso porta ad inserire delle sequenze diverse da quelle che si avevano in mente. C'è anche chi sfrutta la "modalità guasto" (failure mode), che subentra in caso di cali di tensione (ad esempio togliendo le batterie) e che provoca un rimescolamento casuale dei patterns memorizzati.
Ci sono state diverse modifiche al progetto TB-303 originale, come il "Devilfish", "Acidlab", Kenton e "Borg": si tratta di versioni che in genere offrono parametri aggiuntivi o il controllo esterno di quelli originali (tramite CV input), o di altri effetti che consentono di modificare il timbro complessivo (come overdrive o frequency/ring modulation), oltre magari alla sostituzione fisica della porta dyn sync con quella midi, aggiornandola a tutto l'hardware moderno.

Cloni
Attorno alla metà degli anni Novanta si assistette ad un aumento, nell'ambito della scena musicale dance elettronica, della domanda di TB-303. Dato che ne erano stati prodotti veramente pochi, molte piccole compagnie cominciarono a progettare propri sintetizzatori che emulassero in qualche modo il TB-303. Questa ondata di cloni ebbe inizio con una società chiamata "Novation Electronic Music Systems", che nel 1994 mise in distribuzione la tastiera portatile "Bass Station". Molti altri cloni seguirono, tra cui il "777" della Future Retro, la "TeeBee" della Syntecno, la "MS-404" della Doepfer, la "MB33" della MAM, la "FB-383" della Freebass, la "Revolution" della Future Retro, la "Bassline" della Acidlab, la "ML-303" della Acidcode, la "TM3030" della Oakley, la "x0xb0x" della Ladyada, il "Trans-Bass-Xpress" della Analogue Solutions e la "MAB-303" della Will Systems. A seguito della crescente diffusione di questi cloni, nel 1996 la Roland, produttrice del TB-303 originale, decise finalmente di prenderne atto e di produrre una nuova versione del proprio prodotto, il MC-303 Groovebox. Nonostante gli sforzi della Roland, il loro "clone" del 303 si rivelò essere un prodotto totalmente nuovo, che non aveva praticamente niente a che vedere con il TB-303 originale, se si escludono alcuni samples di basso ed il caratteristico design dell'interfaccia. La differenza più evidente era lo sfruttamento di un economico sintetizzatore digitale rispetto alla circuitazione analogica del TB-303.
Dal 1997 cominciarono a prendere piede i sintetizzatori software. Un programma notevole fu l'emulatore ReBirth RB-338 prodotto dalla Propellerhead Software. Un software che conobbe presto larga diffusione, fornendo la possibilità di riprodurre in modo molto economico le sonorità del TB-303 classico, delle drum machines TR-808 e più tardi della TR-909, senza dover investire in hardware. La Roland contattò la Propellerhead per comunicare loro un ufficioso "pollice alto" che la Propellerhead considerò di fatto come sigillo di approvazione della compagnia per il loro prodotto. Dal 2005 la Propellerhead Software ha interrotto l'assistenza per ReBirth, che è diventato un software libero scaricabile gratuitamente dal Rebirth Museum. Nel 2010 fu però distribuita una nuova versione a pagamento per iPhone e iPad della Apple, in grado di sfruttare le caratteristiche touch di questi apparecchi. Un clone software particolarmente riuscito è anche il plugin "Bass Line" per AudioRealism.
Un clone recente, o per meglio dire la "replica" (ma non nell'aspetto), è una soluzione hardware fai-da-te chiamata "x0xbox", che usa gran parte delle componenti originali del sintetizzatore ed è quindi in grado di riprodurre dei suoni molto vicini all'originale, spesso identici. La sezione del sequencer differisce però da quella del TB-303 in quanto presenta anche dei supporti per le interfacce MIDI e USB. In aggiunta va detto che se non si hanno le specifiche competenze tecniche, non è molto semplice da montare, ma se ne possono facilmente trovare (tramite internet) di già assemblate, sia nuove che usate. Infine, ancora più recente della x0xbox, è la TT 303 prodotta dalla Cyclone, che non solo a livello di componentistica interna ma anche a livello di aspetto esteriore, è praticamente quasi identica al TB-303 originale, differendo soltanto per qualche indicazione sul pannello front per via del fatto di integrare il MIDI, trattandosi di strumento moderno. Anche il sintetizzatore virtuale "Massive" della Native Instrument contiene un filtro modellato su quello del TB-303, permettendo all'utente di creare suoni "acidi" molto simili al timbro originale Roland, ribadendo però che il miglior clone virtuale resta l'ABL della Audiorealism, oggi giunto alla seconda versione. Nel marzo del 2019 il sistema per affittare mensilmente una serie di plug-in della Roland chiamato Roland Cloud aggiunge il plug-in TB-303 Cloud che sfruttando la tecnologia ACV – Analog Circuit Behavior supera notevolmente di qualità sonora l'ABL della Audiorealism. Un’altra interessante replica hardware è il MAM MB33 Retro, completamente fabbricato in Germania.
Merita una citazione anche il MC-202 MicroComposer sempre della Roland, un sintetizzatore/sequencer analogico mono, distribuito nel 1983. Non può essere considerato un vero e proprio clone del TB-303 ma vi è comunque molto legato. È simile anche al sintetizzatore SH-101, provvisto di un oscillatore controllato in tensione con onde sia a dente di sega che quadre, ed un filtro di risonanza a -18db, il tutto in circuteria analogica.
Infine a Marzo 2014 la stessa Roland riprende in mano la situazione e stupisce il mondo intero con la serie 'AIRA' in cui la TB-303 viene adeguatamente emulata in digitale (grazie alla nuova tecnologia Roland chiamata ACB, Analog Circuit Behavior)e va detto, in maniera molto più credibile rispetto al poco fortunato MC-303, aggiungendo inoltre un touch panel che semplifica la scrittura dei pattern e la performance in real time, più varie innovazioni tra cui va menzionato almeno lo 'scatter', una sorta di multieffetto controllabile tramite il touchpad. Non a caso il nome TB-3, 'Touch Bassline'. Stavolta la Roland pare abbia fatto di nuovo centro, dato che parallelamente con lo stesso principio è andata a rinnovare e riproporre le mitiche TR-808 e 909 in un'unica nuova e molto arricchita groovebox, la TR-8 e la più aggiornata TR-8S. Stesso principio per il sintetizzatore SH-101, prima rimpiazzato dal Gaia e poi dal 'System-1 Plug Out Synthesizer', un virtual dal concetto innovativo capace di emulare varie circuiterie dei più famosi (e costosi) suoi predecessori come per esempio lo storico 'System-100'.
Nell'autunno 2019, la tedesca Behringer presenta il clone TD3, sviluppato da un team italiano, disponibile in 3 colorazioni differenti (silver, blue, red) e dotato di interfaccia MIDI e USB. A differenza dell'originale, il filtro passabasso non ha una pendenza 18 db/ottava ma 24 db/ottava.

Citazioni
  • Il TB-303 è il soggetto del primo singolo di Fatboy Slim, Everybody Needs a 303.
  • Il TB-303 è il soggetto di un brano di Showtek, My 303.
  • Il TB-303 ed il TR-909 sono usati meticolosamente in Three O' Three dei Public Energy (1992, #STR 3492).
  • Il TB-303 è stato usato dai Daft Punk per il brano Da Funk nel loro album Homework.
  • Al TB-303 fanno riferimento Dub FX e Sirius nella loro canzone "Slope of the famous TB-303", dall'album 'A Crossworlds'.
  • Il TB-303 è il soggetto del brano di Nicky Romero intitolato Generation 303.
  • Il TB-303 è stato usato da Nari & Milani per il brano Kendo.


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Lo zampognaro è il suonatore di zampogna, uno strumento musicale arcaico a fiato diffuso in Italia centro-meridionale. La zampogna (da non confondere con la cornamusa diffusa nel nord Italia e in altre regioni europee) è uno strumento tradizionale caratterizzato dalla presenza di più canne sonore (chanter).

Regioni
Le regioni dove è tradizionalmente presente la zampogna sono: Lazio (province di Frosinone e Latina), Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia.

Periodo nataliazio
Comunemente gli zampognari fanno parte di quei musicisti o figuranti che con l'arrivo del Natale (in particolare durante il periodo della Novena dell'Immacolata Concezione e del Natale) percorrono le vie cittadine, in abiti tipici, suonando motivi natalizi tradizionali, quali ad esempio Tu scendi dalle stelle di Sant'Alfonso Maria de' Liguori. Generalmente gli zampognari suonano in coppia, uno la zampogna vera e propria ed un altro la ciaramella o altri strumenti a fiato e tradizionalmente si tratta di pastori o contadini che si trasferiscono temporaneamente in città per il periodo natalizio.
La "coppia" di zampognari rappresenta anche una presenza fissa del presepe e in particolare del presepe napoletano, dove generalmente trova posto nelle immediate vicinanze della "capanna" o "grotta" della Sacra Famiglia.
Se è vero che la zampogna nei grandi centri urbani si usa solo nel periodo natalizio, in ambito rurale/pastorale questa accompagna tutti gli accadimenti dell'anno. Oggi l'impiego della zampogna e degli zampognari in ambito rurale (processioni, rituali, feste e balli) è praticato in Campania (provincia di Salerno), Basilicata, Calabria, Sicilia e Abruzzo.
È importante ricordare come, in seguito alla migrazione dal sud verso l'industriale nord, oggi in grandi città come Milano si trovano zampognari (di diverse provenienze) che mantengono viva la tradizione sia esecutiva, sia costruttiva.
La presenza della zampogna - come tale - in altre regioni d'Italia è dovuta alla passione di alcuni musicisti di altre regioni che l'hanno fatta propria, ma non è espressione di tipicità ne di tradizione. Discorso diverso per i vari tipi di cornamusa tipici dell'Italia nord-occidentale, dove i rispettivi suonatori assumono altre denominazioni locali: "cornamusaro", müsetta nelle Quattro province, suonatore di "piva" nel parmense o di "baghèt" nella bergamasca.