Un bravo regista. Molto "internazionale" e "hollywwodiano" per certe sue scelte registiche e non.

Attentissimo alle ricostruzioni d'epoca, sfarzoso per il tipo di scenari e attrezzature impiegate, perfino "teatrale" in alcune scene.

Come scelta per i suoi soggetti cinematografici, diciamo che non si sforzò troppo a livello di originalità.

Basta guardare la sua, neppure troppo vasta, filmografia.

Attinse molto a Shakespeare e ad altri capolavori letterari, oppure alle biografie di personaggi famosissimi e iconici (Gesù Cristo, San Francesco) per realizzare prodotti adattabili a tutti i gusti.



Francamente i suoi film li ho trovati esteticamente ineccepibili, ma un po' vuoti, mi trasmettono poco e li trovo, a volte, eccessivamente stucchevoli.
Reputo Sorrentino il suo naturale erede in questo senso, con la differenza che lui si sforza almeno di usare trame originali (anche se prive di sceneggiatura), mentre Zeffirelli era sempre al sicuro nella sua comfort-zone.

Scelse poi quasi sempre interpreti eccellenti, basti vedere il cast per il suo Gesù di Nazareth dove molti attori o avevano già vinto un Oscar o lo avrebbero vinto a breve.


Sulle sue idee politiche, religiosi e sui gusti sessuali non mi esprimo, anche perché tendo sempre a separare l'artista dall'uomo. Perlomeno gli devo dare atto di non aver fatto mai trasparire più di tanto le sue idee nei suoi lavori.

Per quanto riguarda invece le sue scelte come regista di opere liriche niente da eccepire.
Scenografie bellissime, coreografie spettacolari e molto gradevoli all'occhio e, soprattutto, estremamente aderenti al libretto e allo spirito originale dell'opera.

Viste le mostruosità di alcuni registi contemporanei (Micheletto e Livermore) essere tradizionali per me è un complimento!