Chi non conosce “Il buono, il brutto, il cattivo”, capolavoro griffato Sergio Leone.



Ricorderete tutti che la scena finale in cui si svolge il rinomato triello è ambientata in un cimitero. In realtà quel cimitero fu creato appositamente dagli scenografi ma il regista pretese obbligatoriamente la presenza di vere ossa umane.

Una richiesta tanto insolita quanto difficile da concretizzare; eppure qualcuno della troupe rammentò di una vecchia attrice spagnola che nel suo testamento chiese di recitare anche da defunta.


Le sue ossa furono riesumate e collocate sul set, immortalandola in uno dei film più iconici di sempre.