Ogni grande storia raccontata sul grande schermo — dalle epopee
spaziali agli intensi drammi familiari, dalle commedie romantiche
alle distopie più cupe — si regge su una struttura invisibile ma
potentissima: l’archetipo narrativo. Da millenni, l’umanità si
racconta attraverso forme ricorrenti, trame che si somigliano pur
nella loro varietà, e che trovano nuova vita ad ogni generazione.
Oggi, più che mai, gli sceneggiatori si affidano a queste fondamenta
senza tempo per dare corpo alle loro idee e voce alle emozioni
universali del pubblico.
Nel cuore di Hollywood, ma anche nei laboratori indipendenti di
tutto il mondo, questi archetipi non sono formule rigide, bensì
mappe creative, strumenti di orientamento che consentono di costruire
storie solide, credibili, capaci di coinvolgere e commuovere. Ecco
dunque un elenco ragionato dei 45 archetipi narrativi fondamentali
del cinema contemporaneo, ciascuno dei quali rappresenta un modello
riconoscibile, trasversale a culture, epoche e generi.
1. Pesce fuori dall’acqua: il protagonista è
catapultato in un mondo estraneo. Dallo spaesamento nasce la
trasformazione (es. Il principe cerca moglie).
2. Bloccato in un loop temporale: il tempo si
ripete, costringendo il personaggio a evolvere per spezzare il ciclo
(Ricomincio da capo).
3. Storia di vendetta: la giustizia personale si
trasforma in ossessione e sacrificio (John Wick).
4. Il viaggio dell’eroe: una missione epica
attraversa ostacoli, perdite, e rivelazioni (Il Signore degli
Anelli).
5. Formazione: la crescita interiore di un
giovane nella scoperta del mondo (Lady Bird).
6. Storia di redenzione: espiare il passato per
trovare pace e dignità (Gran Torino).
7. Il perdente: chi parte svantaggiato dimostra
valore e riscatto (Rocky).
8. Amore proibito: la passione sfida regole
sociali e pregiudizi (Titanic).
9. Umano contro natura: la lotta primordiale per
la sopravvivenza (The Revenant).
10. Il doppio: l’incontro con sé stessi o il
proprio opposto genera conflitto interiore (Black Swan).
11. Dalla povertà alla ricchezza: l’ascesa da
origini umili con dilemmi morali (Slumdog Millionaire).
12. Il prescelto: un destino eccezionale attende
il protagonista ignaro (Harry Potter).
13. Viaggio nell’aldilà: l’aldilà come
metafora della trasformazione (Coco).
14. Lo straniero arriva in città: un elemento
esterno rompe l’equilibrio di una comunità (Shane).
15. Trasformazione/metamorfosi: il cambiamento
fisico o spirituale ridefinisce l’identità (La mosca).
16. Distopia: il protagonista sfida un sistema
oppressivo (Hunger Games).
17. La rapina: pianificazione e colpi di scena
nel crimine orchestrato (Heat).
18. Triangolo amoroso: un conflitto sentimentale
che mette a nudo i desideri (Twilight).
19. Origine del cattivo: il male nasce da ferite
profonde e scelte difficili (Joker).
20. Antieroe come protagonista: l’ambiguità
morale domina l’azione (Breaking Bad).
21. Accusato ingiustamente: la ricerca di verità
e riabilitazione (Il fuggitivo).
22. Ricerca della cura: tra scienza, paura e
speranza (Contagion).
23. Eroe riluttante: l’obbligo di agire contro
la propria volontà (Casablanca).
24. Il giallo: l’enigma da risolvere, tra
tensione e logica (Cena con delitto).
25. Il mostro interiore: il conflitto tra
identità pubblica e pulsioni represse (Hulk).
26. Ricerca del senso della vita: un viaggio
interiore per dare significato all’esistenza (Into the Wild).
27. Dramma giudiziario: l’aula del tribunale
come arena morale (La parola ai giurati).
28. Sopravvivenza soprannaturale/alieno:
claustrofobia e minaccia ignota (Alien).
29. Storia di fuga: liberarsi da prigioni fisiche
o psicologiche (Le ali della libertà).
30. Ascesa e caduta: il successo porta alla
rovina (Scarface).
31. Amanti sfavoriti dal destino: l’amore
contrastato da un fato crudele (Romeo + Giulietta).
32. Doppia vita: identità segrete e tensioni
quotidiane (Mrs. Doubtfire).
33. Cattivo riluttante: il male scelto per
necessità (Il Padrino).
34. Rivolta ribelle: la lotta contro
l’oppressione è atto di identità (V per Vendetta).
35. Luoghi infestati: l’horror come specchio
della psiche (Shining).
36. Viaggio su strada: il movimento fisico
riflette la maturazione interiore (Thelma & Louise).
37. Scambio di corpi: una lezione di empatia e
prospettiva (Quel pazzo venerdì).
38. Rivalità: la competizione rivela chi siamo
davvero (Amadeus).
39. Il protettore: salvare qualcuno diventa
missione esistenziale (Logan).
40. L’outsider in cerca di accettazione:
l’individuo sfida il rifiuto collettivo (Edward mani di
forbice).
41. Caccia al tesoro: il viaggio avventuroso per
qualcosa di prezioso (I Goonies).
42. Anime gemelle si trovano: la ricerca (e la
scoperta) dell’amore autentico (Se mi lasci ti cancello).
43. Il passato che ritorna: una vecchia identità
riemerge e sconvolge la nuova vita (John Wick).
44. La riunione: il passato comune ritorna con la
forza delle emozioni irrisolte (Il grande freddo).
45. Squadra scandalosa: un gruppo eterogeneo
unisce le forze per uno scopo improbabile (Guardiani della
Galassia).
Non è solo questione di trama. Gli archetipi parlano alle
emozioni primordiali, risvegliano memorie collettive, colmano il
divario tra individuo e comunità. Per uno sceneggiatore, conoscere
questi modelli è come disporre di un dizionario emotivo universale.
Non sono gabbie, ma trampolini. La loro forza non sta nella
ripetizione, ma nella reinvenzione. Ed è in questa tensione tra
familiarità e originalità che nasce il cinema che ci fa vivere,
pensare, amare.