Nel 2008, il violinista Philippe Quint stava tornando a New York da un concerto a Dallas.
Prese quindi un taxi dall'aeroporto per poter andare a Manhattan. Arrivato a destinazione però, prima che potesse prendere il violino, la macchina si allontanò. Il tassista restituì lo strumento poche ore dopo, tuttavia l'incidente aveva segnato Philippe a vita.
Disse che era come se gli avessero tagliato una mano.
Soprannominato "Ruby", il violino di Philippe è uno Stradivari, del valore di oltre 4 milioni di dollari.
È un violino costruito da Antonio Stradivari, un liutaio che visse a Cremona tra il XVII e il XVIII secolo. Ha personalmente fabbricato 1.100 violini, di cui solo 650 ne rimangono oggi. In quest'ambito è universalmente riconosciuto come uno dei migliori.
Il violino di Philippe era uno di quei 650.
Dalla breve descrizione di Antonio Stradivari si può già capire perché quel violino possiede un valore così elevato. Ma c'è dell'altro.
I violinisti di oggi affermano che la qualità del suono di un violino Stradivari non può essere eguagliata da uno moderno. È come una religione per loro.
Per scoprire se Stradivari avesse davvero una tecnica segreta, qualcosa che nessuno è stato in grado di capire, i ricercatori hanno condotto uno studio in cui hanno bendato una serie di violinisti e li hanno fatti suonare una serie di violini, alcuni nuovi, alcuni vecchi e altri realizzati dalla mano di Stradivari.
La ricerca ha rilevato che la differenza di qualità riportata, tra i violini di Stradivari e i violini moderni, non è concreta. Molti violinisti dello studio hanno effettivamente indicato un violino moderno come il loro preferito.
Ciò che distingue davvero uno Stradivari però è la storia e la tradizione che porta con sé.
Si tratta di capolavori realizzati a mano che racchiudono oltre 300 anni di storia e che sono appartenuti a re e duchi e ad alcuni dei violinisti più leggendari.
"Suonandone uno sembra di star facendo parte della storia."