Già,
cos'è successo al buon vecchio
Mel?
Mel Gibson è un attore statunitense
nato Peekskill, New York, nel gennaio del lontano 1956. Il sesto di
undici figli, il padre di Gibson era americano, in parte di origine
del Sud (cioé, del
South
statunitense), e dall'altra parte
di origine irlandese d'Australia (sua nonna paterna fu una contralto
di nome Eva Mylott, che nacque appunto in Australia, figlia di
immigranti irlandesi). Sua madre, invece, era irlandese doc.
A dodici anni, il padre di Gibson
decise di trasferirsi in Australia, terra natia di sua nonna appunto.
La famiglia si trasferì a West Pymble, Sydney, e Mel fece le
superiori a Wahroonga, New South Wales.
Mel crebbe in
Australia. Il canguro è l'animale simbolo
Mel studiò recitazione in Australia,
iniziò a recitare in Australia, e raggiunse la fama grazie a film
Australiani; non passò, quindi, attraverso Hollywood, non vi furono
viaggi allo sbaraglio in California, affitti in affollati
appartamenti occupati da aspiranti star; una strada scelta da altre
celebrità internazionali, quali
Charlize Theron
e gli australiani Liam e Chris
Hemsworth.
Gibson iniziò a recitare nella serie
TV australiana The Sullivans, in cui interpreta Ray
Henderson per tre episodi (dal 369 al 372).
Dopo un cameo in un film statunitense
(I Never Promised You a Rose Garden, 1977) arrivò una serie
di interpretazioni in film australiani di successo. Alcuni di questi
sarebbe diventati film iconici a livello mondiale.
Nel 1977, Gibson partecipò da
protagonista a
Summer City. Seguirono poi
i due
Mad Max
(rilasciati rispettivamente nel
1979 e 1981), e tra i rilasci di questi due il romantico
Tim
(1979),
The Chain Reaction
(1980), e
Gallipoli
(1981).
Dopo l'acclamato e pluri-premiato
The Year of Living Dangerously
(1982), Mel iniziò a lavorare anche
per e negli Stati Uniti. Il suo primo film di rilievo a Hollywood è
The River
(1984) a fianco della premio Oscar
e leggendaria Sissy Spacek, che anche per il suo ruolo in questo film
fu nominata a un premio Oscar. Seguì
Mrs. Soffel
(1984) con Diane Keaton Entrambi i
film, tuttavia, non furono di grande successo al botteghino, e Gibson
fu criticato per la sua performance in
The River.
Dopo aver revitalizzato la sua carriera
grazie a un ritorno al cinema
made in Australia
con il terzo capitolo di Mad Max,
Mad Max Beyond Thunderdome
(1985), Gibson salì
definitivamente alla ribalta anche in America con il leggendario
Lethal Weapon
(in italiano:
Arma letale, 1987). Da lì
segui una serie di blockbuster interrotta solo da un paio di
pellicole; una serie che comprende
Tequila Sunrise
(1988), il sequel di Arma letale,
ovvero
Lethal Weapon 2
(Arma letale 2, 1989),
Bird on a Wire e Air
America
(1990),
Forever Young
(1992), fino ad arrivare al terzo
capitolo della saga di Arma letale, ovvero
Lethal Weapon 3 (1992).
Nel primo episodio dell'undicesima
stagione dei Simpsons, Homer dichiara che, dopo aver visto Arma
letale 2, egli controlla sempre il bagno per assicurarsi non vi siano
bombe
Tra il terzo e il quarto capitolo di
una delle più note saghe della storia del cinema, Gibson partecipò
ad un'altra serie di film di successo, che include dei film che non
solo furono bockbuster di prima categoria, ma che diventarono anche
icone, film come
Maverick
(1994),
Braveheart
(1995),
Pocahontas (1995), e Ransom
(1996).
Nella versione originale di
Pocahontas, firmata Disney, Gibson dona la voce a John Smith. Il più
riuscito film al quale Gibson abbia mai partecipato da doppiatore,
tuttavia, è senza dubbio Chicken Run (Galline in fuga).
Gibson sarebbe ritornato a "stretto contatto" con i nativi
americani nel dirigere l'acclamato
Apocalypto, il suo
quarto film da regista
Dopo l'ultimo capitolo della saga di
Arma letale (Lethal Weapon 4, 1998), Gibson continuò a
recitare in film di grande successo. Questi includono ma non si
limitano a Payback
(1999),
The Patriot
(2000),
What Women Want
(2000) e
Signs
(2002). Gibson trovò anche il tempo
di firmare tre film da regista (The Passion of the Christ,
2004;
Apocalypto, 2006;
Hacksaw Ridge, 2016) . Le
pellicole dirette da Gibson negli anni 2000 e 2010 non solo furono
molto apprezzate dalla critica, ma furono pure di estremo successo al
botteghino, e riuscirono nell'impresa di non sfigurare dopo l'ultimo
film girato da Gibson a metà anni 90, il mitico
Braveheart.
Tuttavia, nell'ultimo periodo Mel si è
visto meno al cinema. Di più, l'attore è stato non-ufficialmente
espulso da Hollywood. Come mai? Gibson è stato protagonista di
alcuni spiacevoli episodi che hanno fatto notizia Quello che causò
la sua "espulsione" da Hollywood fu l'arresto del 2006 per
guida in stato di ebbrezza. Gibson avrebbe fatto notare al poliziotto
che condusse l'arresto, dopo che questi si rifiutò di lasciarlo
continuare a guidare fino a casa, che gli "ebrei sono
responsabili di tutte le guerre," per poi chiedergli se egli
fosse per caso un ebreo. Nonostante l'attore fosse inebriato
dall'alcol, e pur avendo rilasciato due dichiarazioni di scuse,
Hollyood non lo risparmiò.
Mughsot di Mel Gibson,
2006
Tuttavia, Mel fu capace di rifarsi, o
perlomeno di mantenere attiva la sua carriera. Nel 2012, infatti,
uscì
Get The Gringo. Pur non
avendo avuto gran successo al botteghino, questo è da considerarsi
un ottimo film
(per Gibson). Nel 2013, Gibson fece
un'apparizione in The Expendables 3, di Sly Stallone. Gibson
partecipò da protagonista a un altro film che fu acclamato dalla
critica ma fece flop al botteghino, ovvero
Blood Father
(2016). Seguì poi la regia del
sopraccitato capolavoro,
Hacksaw Ridge
(2016), una parte nel blockbuster
Daddy's Home 2
(2017), e un ruolo da protagonista
nell'ennesimo film che fu acclamato dalla critica ma mancò al
botteghino, ovvero
Dragged Across Concrete
(2018).
E oggi? Come si trova Mel? Circa un
mese fa è uscito
Fatman
(foto in cima), prodotto da case di
serie B e rilasciato da Saban (distributore di film di serie B). La
pellicola ha suscitato reazioni miste nella critica, e come
prevedibile, il film non è stato un successo al botteghino.
Gibson
fu ospedalizzato in
Aprile dopo essere testato positivo
per il coronavirus, ma
fortunatamente si è ripreso.
Infine, tra i progetti in cui Gibson è
stato coinvolto di recente, nel 2020 sono in uscita
Boss Level, con Naomi Watts
e Frank Grillo, e
Last Looks
con Charlie Hunnam e Dominic
Monoghan.
Mel Gibson e Charlie
Hunnam sul set di Last Looks