Non sa ritrarre, né fare i capelli, né cosa alcuna che imiti la carne”.



Domínikos Theotokopoulos, più noto come El Greco (1541-1614).

L’artista in Italia non era riuscito ad emergere e fu a Toledo che trovò la consacrazione, città cosmopolita, ma in cui gli artisti non godevano del prestigio sociale che avevano nel Bel Paese.

Era senza dubbio un pittore di riconosciuto valore, tra i migliori della Spagna intera, ma probabilmente non era soddisfatto del suo status.

Convinto di essere un genio, si considerava superiore ai suoi illustri colleghi italiani, come Michelangelo che denigrò senza pietà. Da buon cretese era attaccabrighe e arrogante: la modestia non era fatta per lui.


Dopo la sua morte, il suo amico Felix Paravicino scrisse: “Creta gli diede la vita, Toledo la patria migliore dove comincia a raggiungere l’eternità con la morte”.

Sono certo che quest’ultimo saluto lo ha apprezzato.