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Il rock alternativo, a cui ci si riferisce spesso con i termini musica alternativa, alt rock o con i termini inglesi alternative rock o alternative, è un sottogenere della musica rock emerso negli anni ottanta dalla musica indipendente underground, ma divenuto abbastanza popolare negli anni novanta. La definizione di alternativo, si riferisce a generi distinti dalla musica rock mainstream, le cui espressioni sono spesso caratterizzate da un suono di chitarra distorto, testi trasgressivi ed una attitudine generalmente ribelle.
Il termine venne coniato negli anni ottanta per descrivere una generazione di gruppi accomunati dal loro debutto sulla scena punk rock o che aderivano a circuiti indipendenti e DIY tipici della cultura punk, che, sul finire dei '70 gettò le basi per la futura nascita del rock alternativo. Attualmente le definizioni di musica alternativa o alternative vengono utilizzate come un termine generico per descrivere la musica di artisti del panorama rock underground, oppure per ogni tipo di musica, che sia rock o meno, vista come discendente dal punk rock, includendo anche espressioni dello stesso punk come la new wave o il post-punk.
Rock alternativo o alternative rock sono termini ampi che raccolgono dentro di sé stili musicali che differiscono molto in termini di suono, di contesto sociale e luoghi di origine. Sebbene il genere sia considerato come appartenente alla musica rock, molti suoi sottogeneri sono influenzati dalla musica folk, dal reggae, dall'elettronica e dal jazz. Negli anni ottanta, il termine alternative rock veniva utilizzato per indicare gli artisti underground di quel periodo, tutti i generi che discendevano dal punk, tipo post-punk, new wave, grunge, e, ironicamente, per la musica rock degli anni novanta e del nuovo millennio. Mentre numerosi artisti come i R.E.M. hanno avuto successo commerciale, molti artisti di culto dell'alternative rock durante gli anni ottanta incidevano e pubblicavano i propri lavori tramite etichette indipendenti tanto da avere successo solo grazie alle radio universitarie.

Il termine "alternative rock"
La musica oggi conosciuta come alternative rock inizialmente veniva chiamata sotto altri termini prima che la locuzione alternative entrasse nell'uso comune. Inzialmente, negli Stati Uniti si utilizzava il termine College per indicare la musica degli anni ottanta che transitava attraverso i circuiti delle radio, appunto, dei college. Nel Regno Unito era, ed è tuttora utilizzata, l'etichetta indie. Dal 1985 il termine indie venne a significare un genere particolare, o un gruppo di diversi sottogeneri, piuttosto che una semplice delimitazione del genere. Indie rock era, negli Stati Uniti, in gran parte, anche il sinonimo dell'alternative rock, fino al successo commerciale del genere all'inizio degli anni novanta, dovuto per la maggior parte dalle band che appartengono alle etichette indipendenti.
Intorno al 1990 il genere venne chiamato, rock alternativo. Il termine, alternativo, era nato in un periodo intorno alla metà degli anni ottanta. Era un'estensione delle frasi del tipo, nuova musica e musica post-moderna, sia per sua la freschezza, che della relativa tendenza a riproporre i suoni del passato, comunemente usati dall'industria musicale del periodo. Individui che hanno lavorato come disk jockey e promotori durante gli anni ottanta, sostengono che il termine provenga da una radio americana a modulazione di frequenza, FM, degli anni settanta, una delle 40 radio più famose progressive-alternative, che proponeva le canzoni più lunghe e dava al DJ più libertà nella selezione dei brani. Un ex DJ e promotore disse, "in qualche modo, questo termine, alternative, è stato riscoperto dalla gente delle radio dei college universitari durante gli anni ottanta, che lo hanno applicato al nuovo post-punk, indie, o alla musica underground."
L'utilizzo originale del termine, era spesso talmente vasto, tanto che è venuto ad includere anche il punk rock, la new wave, la no wave, il post-punk e perfino la musica pop, e occasionalmente, insieme al college/indie rock, tutta la musica trasmessa nelle stazioni radio alternative/commerciali americane come la KROQ-FM di Los Angeles. L'utilizzo del termine alternative è stato di fatto sdoganato a livello popolare nel 1991, con l'introduzione della categoria di musica alternativa ai Grammy Awards e agli MTV Video Music Awards, così come il successo del Festival di Lollapalooza, dove Perry Farrell, frontman dei Jane's Addiction, ha coniato il termine, alternative nation. Definire se una musica è alternativa è difficile a causa dell'ambiguità del termine. Alternative può descrivere la musica che sfida la posizione sociale "ferocemente anticonformista, anticommerciale, e anti-mainstream", ma il termine è anche utilizzato dall'industria musicale per indicare "le scelte disponibili ai consumatori attraverso i negozi di musica, le radio, la televisione e Internet".

Descrizione
Alternative rock è essenzialmente un termine generico della musica underground, emerso come movimento derivato dal punk rock dalla metà degli anni ottanta. Per la maggior parte della sua storia, il rock alternativo venne definito come rifiuto dello spirito commerciale e della cultura della corrente del mainstream. Le band alternative degli anni ottanta suonavano generalmente in piccoli club, registravano presso le etichette indipendenti e diffondevano la loro popolarità tramite il passaparola. Come tale, non esiste uno stile musicale specifico per l'alternative rock, anche se il New York Times nel 1989 ha asserito che il genere è musica caratterizzata "dalle chitarre in primo luogo, con chitarre dalle corde potenti che esplodono, che svelano riff orecchiabili, il ronzio nel fuzztone e gli strilli dei feedback". La varietà dei suoni dalle chitarre sporche del grunge, alle atmosfere tenebrose del gothic rock, al revivalismo del pop chitarristico, del Britpop e all'innocenza del twee pop. Di più, rispetto agli altri stili della musica rock, i gruppi alternative rock tendono a richiamare nei testi i soggetti dell'emarginazione sociale, quali l'abuso di droghe, la depressione e l'ambientalismo. L'avvicinamento a questi temi si sviluppò come riflessione degli sforzi sociali ed economici avvenuti negli Stati Uniti e nel Regno Unito degli nel corso degli anni ottanta e dell'inizio degli anni novanta.
Sebbene gli artisti alternativi degli anni ottanta, non hanno realizzato vendite straordinarie, hanno contribuito comunque ad influenzare in modo consideravole i successivi musicisti alternativi, ponendo il fondamento per il loro successo. Il successo popolare e commerciale degli album del 1991 dei Nirvana, Nevermind e dei R.E.M. Out of Time, ha posto il rock alternativo nel mainstream, giungendo ad un successo e ad una definizione culturale fattibile. Di conseguenza, il rock alternativo divenne la forma più popolare della musica rock dell'ultimo decennio e molte band alternative guadagnarono successo critico e commerciale. Tuttavia, molti di questi artisti rifiutarono la popolarità, dato che era in conflitto con l'etica DIY. E così, molti gruppi-chiave del genere, si esposero o si ritirarono dalla fama, allontanando così il rock alternativo dal successo commerciale del mainstream.
Nei primi anni del XXI secolo, il rock commerciale si spostò moltissimo verso le radici alternative degli anni ottanta e all'ethos del lo-fi. Ai giorni nostri, gli artisti più famosi della musica rock orientati verso una musica più giovanile come i Linkin Park, hanno debiti sia con il metal che con il grunge, compresi le ritmiche elettroniche ed una sofisticata produzione. Molti fan dell'alternative rock non riconoscono queste band, nonostante i loro debiti al genere come tali, ma piuttosto come artisti nu metal. Nel 2004, l'alternative rock ha ricevuto di nuovo l'attenzione nel mainstream con la popolarità degli artisti indie rock e post-punk revival come i Modest Mouse e i Franz Ferdinand. La band britannica dei Muse ha esordito nel genere con gli album Absolution, Black Holes And Revelations, The Resistance e con il più recente album, Drones.

L'alternative rock negli Stati Uniti
Negli anni ottanta, l'alternative rock negli Stati Uniti era soprattutto di dominio delle stazioni di radio dei college universitari. La maggior parte di queste stazioni avevano di fatto ignorato l'esistenza del genere. Alla televisione, il canale televisivo statunitense, MTV mostrava nella tarda notte, occasionalmente e in ritardo, video alternativi. Nel 1986, la rete ha iniziato a rendere noto il programma di musica alternativa in terza serata, iniziativa che servì da presa importante per il genere, prima della relativa innovazione commerciale nell'ultimo decennio. Infine, verso la fine degli anni ottanta, le stazioni radiofoniche, quali la WFNX di Boston e la KROQ di Los Angeles, hanno iniziato a trasmettere l'alternative rock, aprendo la strada alle trasmissioni radio del rock moderno.

Gli anni ottanta
Le prime band alternative come i R.E.M., i The Feelies e i Violent Femmes, combinavano influenze punk con musica folk commerciale. I R.E.M. furono i primi ad avere avuto subito successo. Il loro album di debutto del 1983, Murmur, entrò nella classifica dei quaranta album migliori del jangle pop. Una delle maggiori scene jangle pop dei primi anni ottanta, fu quella di Los Angeles, la scena musicale underground, la Paisley Underground, conosciuta come revival della musica anni sessanta, dove si iniziò ad inserire contenuti di psichedelia, ricche armonie vocali ed interazioni della chitarra del folk rock e del punk ed influenze della musica underground come nei Velvet Underground.
Le etichette indipendenti americane come la SST Records, la Twin/Tone Records, la Touch & Go Records, e la Dischord Records continuarono ad esistere oltre l'allontanamento dall'hardcore punk, il quale dominò la scena underground americana, per produrre in seguito l'emersione di diversi stili dell'alternative rock. Band di Minneapolis come la Hüsker Dü e The Replacements furono rappresentative di questo cambiamento. Entrambe erano partite come due gruppi punk rock, ma successivamente diversificarono il loro stile musicale, diventando più melodici, melodia che culminò con gli Hüsker Dü con Zen Arcade e i The Replacements con Let It Be, entrambi del 1984. Queste band vennero acclamate dalla critica ed attirarono attenzione sul nascituro genere. In quell'anno, la SST Records pubblicò anche album definiti come alternative , grazie ai Minutemen e ai Meat Puppets, gruppi che fondevano il punk con il funk e il country.
I R.E.M. e gli Hüsker Dü si proposero come modello per gran parte della musica alternativa del decennio, anche nel modo in cui entrambi i gruppi affrontarono la loro evoluzione musicale. Nell'ultimo periodo degli anni ottanta, la scena underground statunitense e le radio dei college vennero dominate da band dei college come i Pixies, i They Might Be Giants, i Camper Van Beethoven, i Dinosaur Jr e i Throwing Muses, così come i loro superstiti britannici. Un'altra forza predominante fu quella del noise rock dei Sonic Youth, dei Big Black, dei Butthole Surfers, e di tanti altri. Ma con la fine del XIX secolo, un gran numero di band alternative iniziarono a siglare contratti con le major. Mentre i primi artisti, come gli Hüsker Dü e i The Replacements, ebbero un discreto successo, artisti come i R.E.M. e gli Jane's Addiction, conquistarono dischi d'oro e di platino, segnando la seconda fase del rock alternativo. Alcune band come i Pixies ebbero un successo di massa all'estero, mentre nella nazione di provenienza erano quasi ignorati. Con l'inizio degli anni novanta, l'industria musicale era in fermento, con grandi possibilità commerciali, così, sollecitate dal rock alternativo, nacquero band alternative, tra cui i Dinosaur Jr, i fIREHOSE e i Nirvana.

Il grunge e l'"Alternative Nation"
Il grunge era un sottogenere dell'alternative rock nato a Seattle, nella metà degli anni ottanta. Era un genere che proponeva di base il suono ispido ed oscuro di chitarre, sintesi dell'heavy metal e del punk rock. Nei primi anni novanta, il genere aveva dato vita, nella musica commerciale, ad un ampio movimento. Il 1991 fu molto significativo per l'alternative rock, specialmente per il grunge, l'uscita del secondo album dei Nirvana, Nevermind; successivamente anche i Pearl Jam debuttarono con Ten; i Soundgarden con Badmotorfinger; e i Red Hot Chili Peppers con Blood Sugar Sex Magik. Il successo-sorpresa dei Nirvana con Nevermind annunciò ad una "nuova apertura all'alternative rock", aprendo le porte ad un genere fondamentale per tutte le band alternative.
Il successo dell'alternative rock venne sostenuto dal canale televisivo statunitense, MTV e dal festival musicale itinerante di Lollapalooza, al quale partecipavano diverse band del genere, rappresentava e rendeva popolari i gruppi alternativi come i Nine Inch Nails, gli Smashing Pumpkins e gli Hole. Verso la metà degli anni novanta, agli occhi del mass media e del pubblico in generale, l'alternative divenne sinonimo del genere grunge, teorizzarando una cultura alternativa commercializzata dal mainstream, come la commercializzazione della controcultura hippie avvenuta negli anni sessanta. Durante gli anni novanta, diversi artisti pop considerati poco alternativi, come Alanis Morisette e Hootie & the Blowfish, si erano strettamente legati alle major, nella speranza di capitalizzare la loro popolarità. Molti gruppi pop punk come i Green Day e gli Offspring vennero definiti anch'essi alternative. Alternative vennero definiti artisti afro-americani che non avevano in realtà nulla a che vedere con i generi dell'R&B, dell'hip-hop o del pop, perlopiù musicisti folk come Tracy Chapman e band heavy metal come i Living Colour, nonostante la loro musica non derivasse né dal punk né dal post-punk.
Negli stessi anni, gruppi post-grunge come i Third Eye Blind, i Goo Goo Dolls e i Matchbox Twenty presero parte dell'alternative rock e lo commercializzarono. Il New York Times dichiarò nel 1993: "L'alternative rock non è più considerato l'alternativo di una volta. Ogni major ha una sua band con le chitarre in mano, con ragazzetti dalle camicie strappate e dai jeans lisi, band con cattive posizioni ma ottimi riff che coltivano le indirette ed evasive sonorità, ma che nascondono quelle orecchiabili con il rumore e l'artigianato sonoro, dietro la noncuranza." Tuttavia, le band alternative che si erano esposte ad un successo commerciale e quelle rimaste ad un livello underground assunsero la denominazione di indie rock, e svilupparono correnti musicali come il lo-fi, un genere che ha proposto un ritorno alla filosofia della musica alternativa. Etichette come la Matador records, la Merge records e la Dischord, e gruppi indie rock come i Pavement, Liz Phair, i Fugazi e gli Sleater Kinney dominarono la scena americana indipendente per gran parte degli anni novanta.
La rilevanza nel mainstream nell'alternative rock declinò a causa di una serie di eventi come la morte del leader dei Nirvana, Kurt Cobain, avvenuta nel 1994 e l'azione legale dei Pearl Jam contro il promotore dei concerti Ticketmaster che guadagnava in nero una percentuale sul prezzo dei biglietti, motivo per cui il gruppo annullò, in segno di protesta, il suo tour estivo. Un declino significativo della popolarità dell'alternative rock fu anche la fine del festival di Lollapalooza, in seguito ad un tentativo di trovare, nel 1998, un organizzatore. Alla luce dei problemi del festival di quegli anni, Spin disse: "Lollapalooza è in coma, così come lo è l'alternative rock al giorno d'oggi". Ma con l'inizio del XXI secolo, molte band alternative rock famose, compresi i Nirvana, come i The Smashing Pumpkins, i Soundgarden, gli Alice in Chains, i Rage Against the Machine, e gli Hole, avevano interrotto la loro carriera od erano in pausa. Intanto l'indie rock si diversificò; insieme alle svariate sonorità del genere, dei Modest Mouse, degli Enon, dei Blonde Redhead, dei dEUS, dei Bright Eyes e dei Death Cab for Cutie, il garage rock revival di White Stripes, degli Strokes e dei Blood Red Shoes e il post-punk revival degli Interpol, degli Les Savy Fav, dei Bloc Party e dei Killers, ricevette anch'esso un notevole successo commerciale. Visto il successo di queste band, il settimanale statunitense, Entertainment Weekly ha dichiarato nel 2004, "Dopo quasi un decennio di dominazione del rap-rock e del nu-metal, l'alt rock è nuovamente ritornato", con il genere New Weird America degli Animal Collective, degli Yeasayer, dei The Dodos e di Liam Finn.

L'alternative rock nel Regno Unito
L'alternative rock britannico si distingue da quello americano in quanto più orientato verso il pop e verso una particolare enfasi su temi specifici delle problematiche britanniche. Come risulta, poche band alternative britanniche hanno ottenuto successo negli Stati Uniti. Dagli anni ottanta, il rock alternativo veniva discretamente trasmesso dalle radio del Regno Unito, in particolare da DJ come John Peel, che trasmetteva musica alternativa su BBC Radio 1, da Richard Skinner e da Annie Nightingale. Artisti che in seguito sono divenuti culto negli Stati Uniti, ottennero un gran successo, sia attraverso le radio nazionali britanniche, che le riviste settimanali; come risultato diverse band alternative raggiunsero posizione di vertice anche nelle classifiche americane. Un'altra band britannica è quella dei Muse, che, attraverso la rivisitazione di diversi generi musicali e influenzati anche da molti artisti classici, hanno conquistato milioni di fan in tutto il mondo,

Generi e tendenze degli anni ottanta
Il gothic rock si sviluppò verso gli ultimi anni settanta dal post-punk britannico. Tra le prime band gothic che nacquero a quel tempo, vi sono i Bauhaus, i Siouxsie & the Banshees e i The Cure, classificati nei generi post-punk e gothic rock. Con la fama di un rock underground triste ed oscuro, il goth rock utilizza i sintetizzatori e chitarre basate su una sonorità che ridisegna il post-punk per costruire, presentimenti, dispiaceri, e spesso sonorità epiche, mentre i temi del genere sono spesso riferiti alla letteratura del romanticismo, alla morbosità, ai simboli religiosi e al misticismo soprannaturale. Il gothic rock iniziò a svilupparsi intorno ai primi anni ottanta, con l'apertura del nightclub, The Batcave, letteralmente, La caverna dei pipistrelli, e con l'emergere di una sottocultura gotica. Verso la metà degli anni ottanta, le band goth come i The Sisters of Mercy, i Mission e i Fields of the Nephilim, guadagnarono successo nelle classifiche britanniche. Intanto, i Siouxsie and the Banshees e i Cure lasciarono il genere gothic, cambiando stile e guadagnando, all'inizio degli anni novanta, successo e fama internazionale.
L'indie rock e l'indie pop britannico derivano dalla tradizione del post-punk di band scozzesi come gli Orange Juice e gli Aztec Camera, utilizzando jangly, chitarre distorte e testi intelligenti. La più importante ed influente band che emerse da quest'ondata, furono da Manchester, gli Smiths. La band riuscì ad avere molto successo influenzando le band successive che si legarono contrattualmente all'etichetta indipendente della Rough Trade Records. Il loro approccio con le chitarre, in un'era dove i sintetizzatori avevano il loro dominio, segnava, in Gran Bretagna, la fine della new wave; la band si fece molto spazio negli anche negli Stati Uniti. Dopo lo scioglimento dei The Smiths avvenuto nel 1987, il cantante Morrissey ha intrapreso una carriera solista di successo. Nella scia della loro eredità musicale, emersero Band indie rock come gli Housemartins e i James. La raccolta del C86, allegata nel 1986 alla rivista NME, comprendeva band come i Wedding Present, i Primal Scream, i Pastels e i Soup Dragons, che influenzarono, nel suo complesso, la nascita dell'indie pop e della scena indie britannica.
Altre forme di rock alternativo si svilupparono nel Regno Unito negli anni ottanta. I Jesus and Mary Chain avvolsero le loro melodie pop in muri di chitarre noise, mentre i New Order, che emergevano dalle ceneri del gruppo post-punk dei Joy Division, sperimentarono con la musica techno e house, creando così l'alternative dance. I Jesus and Mary Chain insieme ai Dinosaur Jr e al dream pop dei Cocteau Twins, furono influenti per il movimento dello shoegaze verso la fine degli anni ottanta.
Chiamato così per la tendenza dei membri delle band di fissare le scarpe sul palco mentre suonavano, lo shoegaze con i My Bloody Valentine, gli Slowdive, i Ride e i Lush, crea uno stile musicale inteso come un profondo, lavaggio di suoni, che oscura le voci e le melodie con lunghi e ronzanti riff, distorsioni e feed back. I gruppi shoegaze dominarono la scena musicale britannica fino alla fine del XIX secolo, insieme alla scena del Madchester. Nell'area de La Haçienda, un night club di Manchester, di proprietà dei New Order e della Factory Records, i gruppi Madchester come i The Stone Roses e gli Happy Mondays mescolavano l'acid house con il pop chitarristico.

Il Britpop e gli stili post-Britpop
Con il declino della scena di Madchester e dello shoegazing, l'alone del grunge dagli Stati Uniti dominò la scena alternativa britannica e la stampa musicale nei primi anni novanta. In contrasto, solo pochi gruppi alternativi britannici, soprattutto gli Radiohead e i Bush, furono in grado di esprimere qualsiasi impressione contraria agli Stati Uniti. Come reazione, a raffica, i gruppi britannici, con gesti di provocazione, cercavano la speranza di potersi sbarazzarsi del grunge e dichiarare guerra all'America, tenendo conto del pubblico e della musica della loro nazione.
Chiamato, Britpop, da parte dei media, questo movimento rappresentato da artisti come gli Oasis, i Blur, i Suede e i Pulp, fu l'equivalente britannico dell'esplosione del grunge americano. Centrandosi sulla rinascita della cultura giovanile britannica come Cool Britannia, spinse l'alternative rock a raggiungere le posizioni più alte delle classifiche inglesi. Nel 1995 il fenomeno del Britpop culminò in una rivalità tra i due maggiori gruppi del genere, gli Oasis e i Blur, segnato, nello stesso giorno, dall'uscita dei loro singoli. I Blur vinsero La Battaglia del Britpop. Il secondo album degli Oasis, (What's the Story) Morning Glory?, divenne il terzo album più venduto nella storia della musica britannica. Non si deve però dimenticare che gli Oasis ottennero gran successo anche all'estero.
Il Britpop finì con il terzo album degli Oasis, Be Here Now, recensito non molto bene da diverse riviste, e quando i Blur iniziarono ad orientarsi verso influenze più vicine all'alternative rock americano. Allo stesso tempo, i Radiohead nel 1997 ricevettero molti consensi dalla critica con il loro album dal titolo, Ok Computer, visto in contrapposizione al Britpop tradizionale. I Radiohead, insieme a gruppi post-Britpop come i Muse, Paolo Nutini, i Travis e i Coldplay, furono gli artisti più influenti nel rock britannico negli anni a venire. Recentemente l'indie rock britannico ha visto una rinascita, spronata in parte dal successo nel Regno Unito, degli Strokes. Come l'indie rock americano, molte indie band britanniche come i Franz Ferdinand, i The Libertines, i Savages, i Kasabian, i Bloc Party e gli Arctic Monkeys vennero influenzati da gruppi post-punk come i Joy Division, gli Wire e la Gang of Four.

L'alternative rock in altri paesi del mondo
L'Australia ha prodotto un gran numero di band alternative, compresi i Nick Cave and The Bad Seeds, i The Go-Betweens, i Dead Can Dance, i Silverchair, i The Vines e gli Eskimo Joe. Double J, una stazione radio di Sydney e la stazione indipendente di Melbourne, 3RRR, per tutti gli anni ottanta trasmetterono l'alternative rock. Nel 1990, Double J, conosciuta oggi come Triple J, divenne la stazione radio nazionale. Come il festival di Lollapalooza in America, il festival di Big Day Out in Australia, servì da palcoscenico per artisti nazionali e stranieri.
Verso est, in Nuova Zelanda, il Dunedin Sound era attivo all'università della città di Dunedin ed era in collegamento con la Flying Nun Records. Al genere, verso la metà degli anni ottanta, facevano parte band come i The Bats, i The Clean, gli Straightjacket Fits e i The Chills. L'alternative rock in Canada varia dal pop spiritoso e divertente dei Barenaked Ladies e dei Crash Test Dummies, al post-grunge dei Nickelback, dei Our Lady Peace, della Matthew Good band e dei I Mother Earth. A Montréal, la musica indie, durante gli anni novanta, si diffuse e si sviluppò nel periodo successivo ai problemi economici e sociali del Québec. La città è attualmente sede di molti gruppi indie rock come gli Arcade Fire, i Godspeed You! Black Emperor e i The Dears.
Gli Sugarcubes furono la band islandese più famosa della quale faceva parte anche la cantante Björk. Dopo lo scioglimento avvenuto nei primi anni novanta, Björk intraprese una carriera solista includendo nella sua musica influenze del trip hop, del jazz ed dell'elettronica, e dell'alternative rock. Tra le altre band indie rock islandesi vi sono i Múm e gli Sigur Rós. La Norvegia, invece, è sede di una delle band rock alternative più attive da sempre nel genere: i Motorpsycho. I paesi del continente europeo hanno prodotto numerosi stili musicali e gruppi alternativi, tra i quali in Germania gruppi industrial rock e industrial metal come gli KMFDM e i Rammstein, nei Paesi Bassi band come i The Gathering e in Ungheria gli Hiperkarma di Róbert Bérczesi. Da segnalare nell'ex-Unione Sovietica i Graždanskaja Oborona.
In Italia nascono numerose band: i Verdena, Marlene Kuntz, Il Teatro degli Orrori, i CSI, i Bluvertigo, gli Afterhours, i Subsonica, Le Vibrazioni, i Desidia, i 4 Axid Butchers, i Ghostchildren, i Sindrome del Dolore, i The Mescaline Babies, gli Sleepy Crowd, i Tre Allegri Ragazzi Morti e gli Reversense. Ma è solo con gli anni 2000 che l'alternative, in particolare nella sua accezione indie, vive in Italia un vero e proprio boom, grazie a artisti quali i Le luci della centrale elettrica, i Bud Spencer Blues Explosion, i Tre Allegri Ragazzi Morti, i Management del dolore post-operatorio, gli The Zen Circus, e i The Bastard Sons of Dioniso. Precursori rimangono comunque i vari protagonisti della scena hardcore e punk della fine degli anni settanta, nella quale spiccano i Gaznevada e gli Skiantos. Negli anni ottanta avevano un ruolo importante i CCCP e i primi Litfiba.
In Giappone è attiva la scena del noise rock caratterizzata da gruppi come i Boredoms e i Melt Banana. Band indie pop come gli Shonen Knife sono stati influenzati in parte da gruppi alternativi quali i Nirvana e gli Sonic Youth. Molte band attive in Messico nei primi anni novanta sono state considerate alternative rock, benché esse siano viste come appartenenti ad un genere rock cantato in spagnolo. I Fobia e i Cafè Tacvba sono i nomi delle band più famose. L'Argentina ha molti gruppi alternative rock. Gruppi come gli El otro Yo, gli Jaime sin Tierra, i Bicicletas, i Babasónicos, i Peligrosos Gorriones e gli Los Brujos, sono emersi negli anni novanta come parte di un movimento chiamato, Nuevo Rock Argentino, in italiano, Nuovo Rock Argentino.
Mentre il rock alternativo non ha sfondato nel mainstream argentino, i Babasónicos sono diventati uno dei più famosi gruppi nel paese. Il pop underground influenzato dall'alternative rock sfociò nel mainstream alle Filippine negli anni novanta. Tra i gruppi alternative rock filippini vi sono gli Eraserheads, gli Yano, i Parokyani Edgar e i Rivermaya.


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Tutti ci ricordiamo i nostri primi acquisti in fatto di strumentazione. Cercati col lanternino su qualche qualche mailorder, dopo averci armeggiato in qualche centro commerciale, questi primi strumenti avevano il potere di definire chi volevamo essere e che tipo di musicista saremmo voluti diventare. Anche se sono stati gettati via, scartati e immediatamente rimpiazzati da una “buona strumentazione,” abbiamo raccolto gli scassoni essenziali con cui ognuno di voi ha cominciato, vi abbiamo divisi in base a quello che siete diventati.

PER I BEATMAKER: Fruity Loops
Questo gran pezzo di drum software, rimediato da una serie di CD-R vergini, ha permesso ai vostri primi beat di esistere. D’accordo, all’inizio non potevate competere con le tracce dei Daft Punk, ma sapevate che, fintanto che vi venivano dei rullanti decenti, potevate sentirvi sulla strada giusta. Era gratuito, non serviva un manuale di istruzioni e potevate usarlo sul computer di famiglia quando a vostra sorella non serviva MSN.
Questo software in realtà è ancora molto popolare per la produzione di beat in tutto il mondo—vi raccomandiamo caldamente “We use so many snares” di Wayne on Wax per riflettere sulla democrazia insita nella strumentazione gratuita o da due lire.

PER I PRODUCER: Cool Edit Pro
C’è stata un’epoca, prima di GarageBand, in cui non esistevano software di registrazione gratuiti e pronti all’uso, ad eccezione di Windows Sound Recorder. A quel punto è arrivato Cool Edit Pro, la workstation entry-level, che permetteva ai Conor Obersts in erba di montare le loro registrazioni multitraccia. Chiamateci antichi se volete, ma questa è stata l’otto-tracce degli anni Zero. Ci spiace, Tascam.

PER GLI INDIE ROCKER: BOSS DS-1
Potevate sfantasticare di ampli Marshall a volontà ma, i distorti, questo era il regalo di Natale da 25$ che tutti sognavamo. Il fatto che anche Kurt Cobain lo usasse contribuiva ancora di più a renderlo un primo acquisto indispensabile per ogni nascente stella del rock. Era arancione, metallico e tutti quelli che conoscevi ne avevano uno.

PER GLI SMANETTONI DI SYNTH: KORG MicroKorg
Il MicroKorg è l’inevitabile synth entry-level nell’era post-electroclash*. Non lasciatevi ingannare dal pannello in simil-legno—ce l’hanno messo per farvi credere che questo sia un sintetizzatore analogico. Comunque, l’inclusione delle patch KORG fondamentali—nello specifico un basso zanzaroso e il classico pad finto-New Order—ha fatto fioccare stuoli imitatori dei Faint ovunque.
Se hai un amico che magari è il più grande synth-nerd sulla terra ed ha un carico di Moog da spippolare, probabilmente nascosto in qualche armadio ha comunque uno di questi rottami con qualche tasto mancante, che non si sa mai.

*SÌ CI TROVIAMO NELL’ERA POST-ELECTROCLASH E ALLORA?!
PER I PAPÀ CHE VOGLIONO “IMPARARE LA CHITARRA”: Les Paul Standard
Ahah, sei un papà, chi se ne frega dei soldi? Spulciare i cataloghi alla ricerca di un’occasione è roba per ragazzini che fanno le prove in garage! Tracannerai birra e suonerai qualche pezzo di Neil Young finché tua moglie non torna a preparare la cena! WOOOOOO *POWER CHORD* *ACCORDI DA MEDIA BORGHESIA* WOOOOO

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Storia
Le agenzie di stampa nacquero nella seconda metà dell'Ottocento per fornire informazioni ai giornali. Le prime furono Havas, Wolff e Reuters. Il commerciante ebreo Charles-Louis Havas aprì nel 1832 a Parigi un ufficio di traduzioni. Il suo lavoro originario consisteva nel riprendere gli articoli dei giornali stranieri, tradurli e vendere la traduzione a quelli francesi. Più o meno negli stessi anni Bernhard Wolff e Paul Julius Reuter aprirono altre due agenzie simili a Berlino e a Londra. I tre si incontrarono nel 1859 per spartirsi il monopolio dell'informazione organizzata. Alla prima agenzia vennero assegnati Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Medio Oriente, alla seconda Scandinavia, Germania, Russia e Balcani, alla terza i possedimenti dell'Impero britannico. L'accordo restò in vigore fino alla Prima guerra mondiale, quando le agenzie di stampa americane cominciarono a fare una forte concorrenza. L'Associated Press (AP) fu la prima a mettere in discussione il monopolio europeo, seguita dalla United Press International (UPI). Si rese allora necessario un nuovo incontro, che avvenne nel 1934 a Riga. Nell'occasione furono riconosciuti i principi della libera concorrenza e della libera informazione. Simbolo delle agenzie di stampa era una nuova macchina installata dalla Reuters a Londra: la telescrivente, che consentiva il trasferimento simultaneo di messaggi dattilografati. In Italia c'era la Stefani, che aveva visto la luce su decisione di Cavour nel 1853. Fu l'agenzia nazionale dello Stato fascista e della Repubblica di Salò, prima di essere chiusa con la fine della Seconda guerra mondiale. Venne sostituita nel 1945 dall'ANSA.

Compiti
Il compito delle agenzie di stampa è duplice: 1) produrre e diffondere notizie in proprio; 2) fungere da fonti per i mass media, ai quali provvedono a segnalare fatti e forniscono informazioni. Le notizie prodotte dalle agenzie di stampa vengono chiamate in gergo "lanci". Il pubblico è costituito da tutti i giornali abbonati e dall'insieme dei lettori che s'informano in rete grazie alla pubblicazione dei "lanci" su Internet. In generale, afferma Alberto Papuzzi, il carattere potenzialmente universale del loro pubblico fa sì che le agenzie di stampa tendano alla maggiore completezza d'informazione possibile. Dal momento che la notizia viene poi rielaborata dalle redazioni dei giornali, essa viene presentata in maniera agile e flessibile in base a due tipologie principali:
  1. Il flash (in italiano, "primo lancio"), testo di una o due righe al massimo con il quale l'agenzia segnala ai giornali una nuova notizia. Ad esempio, il 22 novembre 1963 l'Ansa produsse il flash: "Dallas. Il presidente Kennedy è morto";
  2. Il take (in italiano, "dispaccio"), articolo breve e conciso (massimo 20 righe) che obbedisce alla regola delle cinque W.
Le agenzie si occupano anche di inviare note che contengono la scaletta degli avvenimenti del giorno; vengono lette dai capiservizio.
Le maggiori agenzie di stampa sono strutturate come i grandi giornali. I materiali che forniscono sono soggetti a usi diversi, che dipendono dalle dimensioni dei giornali che li utilizzano. Se la testata è importante, di solito vengono rielaborati, altrimenti possono anche essere pubblicati senza modifiche.

Agenzie di stampa
Le dieci principali agenzie di stampa del mondo, secondo Alberto Papuzzi, sono:
  • Associated Press (Usa)
  • United Press International (Usa)
  • Reuters (Gran Bretagna)
  • ANSA (Italia)
  • Agence France-Presse (Francia)
  • TASS (Russia)
  • Nuova Cina (Cina)
  • DPA (Germania)
  • EFE (Spagna)
  • Kyodo Tsūshinsha (Giappone)
In Italia
Da prima degli anni '80, il Piano di Rinascita Democratica della loggia masosnica regolare Propaganda 2 pianificava di «coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzato».
Oltre all'ANSA, menzionata in precedenza, esistono alcune altre agenzie di stampa, che operano in un circuito informativo indipendente:
  • di tipo generalista (economia, politica, cronaca, spettacolo):
    • Adnkronos (del gruppo Giuseppe Marra Communications)
    • Agenzia Giornalistica Italia (partecipata del gruppo Eni)
    • Askanews e Sviluppo Programmi Editoriali (del Gruppo Abete)
    • Inter press service (internazionale, accreditata dall'ONU)
    • Italpress (proprietaria di Malta News Agency)
    • LaPresse (internazionale, detiene accordi con Associated Press e partner di Agence France-Presse)
  • di tipo non generalista:
    • AgenParl (stampa parlamentare)
    • Adista (religione cattolica e controinformazione)
    • Agenzia Giornalistica Radiotelevisiva (servizi informativi per emittenti radiofoniche)
    • AISE – Agenzia Internazionale Stampa Estero (rivolta ai media italiani, rappresentanze diplomatico-consolari, organizzazioni ed eletti dagli italiani all'estero)
    • Avionews (trasporto aereo, elicotteri, aeroporti, difesa, sicurezza e spazio)
    • DIRE (politica e associazionismo)
    • EFA News (industria agroalimentare)
    • Servizio Informazione Religiosa (religione cattolica, organo della CEI)
    • OP-Osservatore Politico (settimanale politico, in stampa fino al 1982)


Risultati immagini per Come avviare una carriera d'artista



A causa del periodo di crisi che stiamo attraversando, ogni speranza di coltivare le proprie passioni sembra ormai essere diventata un vero e proprio miraggio. Sbarcare il lunario con le proprie doti non sempre è possibile; il più delle volte infatti bisogna adeguarsi alla richiesta di lavoro e tralasciare le proprie dedizioni. Nella seguente guida vi sarà chiarito come promuovere nel miglior modo possibile un'artista.

Occorrente
Sito internet
Canzoni

Costruire un sito web
Come prima cosa bisogna costruire un sito web. Questa base di partenza è assolutamente essenziale per promuovere un artista. Il sito web dovrebbe includere una biografia, le prestazioni, i campioni di musica, video e varie immagini inerenti. Grazie a tale strumento è possibile infatti informare il pubblico su ogni passo che l'artista sta compiendo. Nel caso in cui voi abbiate particolare familiarità con la gestione del sito internet, è possibile costruirlo in maniera autonoma. In caso contrario, potete assumere un web designer, facendogli magari utilizzare delle tecniche innovative e accattivanti.

Pianificate le prestazioni
Distribuite adesivi intriganti con il logo dell'artista e del sito web. Lasciateli presso spettacoli locali ed eventi, caffè e negozi di dischi. Molte aziende saranno in grado di stampare l'indirizzo web dell'aspirante artista sul retro della vignetta, nel caso in cui non lo si volesse includere nel design frontale. Alcuni spettacoli possono permettere ad un artista di raggiungere un pubblico su un livello molto personale. Dopo la performance, fate fare all'artista un po' di conoscenza con il pubblico. Questo metodo diretto è un modo efficace per creare un team promozionale su strada.

I siti di fan-driven
Secondariamente procedete con l'invio di alcune delle migliori canzoni del vostro artista su blog musicali che trattano il genere specifico dell'artista. I blog sono siti di fan-driven che revisionano e postano Mp3 di artisti emergenti, filtrando ciò che è nuovo e alla moda attraverso la condivisione di commenti. Questi ultimi vengono successivamente letti e le canzoni scaricate da migliaia di appassionati di musica che cercano gli artisti emergenti. I blog musicali offrono un'opportunità senza precedenti per chi vuole promuovere gratuitamente un artista locale dal livello di base. Assicuratevi però di aver scelto il blog giusto, al fine di aumentare le vostre possibilità.

Il promotore di musica o manager
In conclusione, per gli appassionati di musica interessati ad una carriera professionale come promotore di musica o manager, la promozione di un artista è un buon modo per acquisire esperienza. Con un po' di creatività e un sacco di duro lavoro, è possibile utilizzare Internet, omaggi gratuiti, apparizioni personali e un team esperto di strada per espandere la notorietà del vostro artista sia a livello locale che nazionale.

Consigli
Non dimenticare mai:
Dopo la performance, fate fare all'artista un po' di conoscenza con il pubblico.























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In informatica, l'espressione Analog hole indica una fondamentale debolezza insita in ogni sistema anticopia (o, propriamente, di Digital rights management). Consiste nel fatto che un segnale digitale, una volta convertito in analogico, è suscettibile di riconversione digitale in un formato non protetto.
Dal momento che il processo di riproduzione di un'opera protetta produce una versione digitale non protetta, coloro che utilizzano sistemi di DRM per imporre restrizioni all'utilizzo di un'opera lo considerano una "falla" (hole) nella protezione o nel controllo offerto dal DRM.

Storia e protezioni
Sebbene la tecnologia necessaria per ottenere registrazioni digitali da output analogici esista da diverso tempo, non era considerata una "falla" prima dell'utilizzo estensivo del DRM nei tardi anni '90. Il termine "falla analogica" fu reso popolare dalla Motion Picture Association of America e da alcuni suoi membri nel 2002; più tardi questo termine venne rifiutato in favore di espressioni come "problema della riconversione analogica".
Tuttavia, questo tipo di copia non è una replica digitale diretta e presenterà quindi dei difetti. La gravità dei difetti dipende dal metodo di copia utilizzato. Questo tipo di replicazione è per molti aspetti simile alla digitalizzazione iniziale di un supporto analogico, con tutte le problematiche annesse. Per esempio, copie pirata di film possono presentare tracce audio di bassa qualità o immagini scolorite. In generale, una conversione da digitale ad analogico, seguita da un'altra conversione da analogico a digitale, comporta un incremento di rumore rispetto al segnale digitale di partenza. Questo rumore può essere misurato e quantificato; sistemi di registrazione migliori riducono la quantità di rumore introdotta.
Indipendentemente dal sistema anticopia utilizzato, se della musica può essere riprodotta da un altoparlante può essere anche registrata,così come un testo può essere stampato o visualizzato a monitor e può anche essere scansionato e riconosciuto da un software OCR.
Tra il 2002 e il 2003, l'industria cinematografica americana prese in esame la possibilità di una legislazione che "chiudesse la falla analogica"—probabilmente intervenendo sui dispositivi di riproduzione digitale per limitarne la capacità di registrare segnali video analogici che contengono materiale audiovisivo commerciale. L'industria cinematografica ha inoltre studiato diversi sistemi commerciali per eliminare la falla analogica; questi potrebbero venire introdotti senza apposite leggi.
  • I segnali analogici possono venire degradati in modo tale da interferire o confondere alcuni dispositivi di registrazione. Per esempio, una delle forme di protezione prodotte da Macrovision tenta di bloccare la registrazione da VCR emettendo un segnale deliberatamente distorto che interferisce con il controllo automatico del guadagno video (Automatic gain control), causando fluttuazioni estreme di luminosità. In teoria questo effetto dovrebbe manifestarsi solo nelle copie, ma può verificarsi anche nella riproduzione del video originale, con particolari combinazioni di videoregistratori e televisori particolarmente sensibili. Alcuni produttori sostengono di aver sviluppato tecniche equivalenti per interferire con le schede di cattura video sui PC. Questi tipi di protezione sono presenti su moltissime VHS originali vendute o noleggiate nel mercato home video e su molti DVD (in quest'ultimo caso il segnale di disturbo è generato dall'apparecchio stesso). Molti vecchi videoregistratori a 2 testine sono immuni alla protezione Macrovision, addirittura la trasferiscono sulla copia assieme al filmato stesso!
  • I costruttori di dispositivi di registrazione possono venire obbligati a riconoscere filigrane digitali sui segnali di ingresso e limitare la registrazione come condizione contrattuale. Per esempio, un costruttore che utilizza tecnologie brevettate legate a un particolare sistema di DRM può essere vincolato contrattualmente a inserire limitazioni di registrazione nei suoi prodotti.
  • I costruttori di sistemi di riproduzione come ad esempio i set-top box, possono venire obbligati contrattualmente a permettere ai distributori di degradare o bloccare completamente l'output analogico quando un particolare programma viene visualizzato. Questa possibilità è un esempio di controllo selettivo dell'output.
  • Ai produttori di determinati sistemi di riproduzione come i set-top box, può venire richiesto, come condizione di un contratto privato, di permettere agli editori o alle emittenti di disabilitare completamente le uscite analogiche, o di degradarne la qualità del segnale, quando viene mostrata una particolare programmazione. Questa capacità è un esempio di Selectable Output Control. Una emittente può quindi impedire tutte le registrazioni di una trasmissione, indicando che gli apparecchi ricevitori conformi devono rifiutarsi di riprodurla attraverso le uscite analogiche.
Visione ingegneristica contro visioni politiche ed economiche
Il concetto di "tappare la falla analogica" potrebbe essere basata su un basilare fraintendimento del concetto di analogico e digitale. Esiste una storia di desideri economici e politici combinati a incomprensione della tecnologia, che hanno portato a leggi e a pratiche industriali che sono controproducenti o fondamentalmente errate a livello teorico ingegneristico.
Un esempio di ciò fu una legge approvata in Europa per sostenere il DRM, in risposta ad una voce diffusa riguardante i download illegali di musica che venivano conservati nella memoria cache dei computer. Ragionando apparentemente per analogia con i "nascondigli di armi" (cache in inglese può significare anche nascondiglio), l'uso di memorie cache nei computer venne messo fuori legge. Sfortunatamente, lungi all'essere una forma di illegalità specializzata, il caching è una tecnica universalmente utilizzata per la gestione della memoria dei computer, il che portò a comparare questa legge alla classica storiella della legislazione che approvò una legge che definiva pi greco come esattamente pari a tre.
Parte della comunità ingegneristica mette le voci riguardanti l'"analog hole" nella stessa categoria: una strategia impossibile, basata su un fondamentale fraintendimento da parte di persone che non sono ingegneri e che non risolverà il problema dichiarato, ma causerà sprechi e confusione. Sia la conversione "da analogico a digitale" che quella "da digitale ad analogico" sono tecnologie talmente basilari, con così tante implementazioni possibili, che l'idea di essere in grado di bloccare la conversione con questi mezzi è considerata irrealistica. Gli ingegneri sono consci dei principi fisici e matematici che spesso iniziano con "Non è possibile...", che talvolta entrano in conflitto diretto con gli obiettivi politici ed economici. Non bisogna essere ingegneri per comprendere che è semplicemente impossibile mostrare e nascondere contemporaneamente un segnale. In particolare un segnale audio dev'essere convertito in analogico per essere riprodotto da un altoparlante.
Oltre a questo principio generale, la teoria dice che la filigranatura digitale e altre restrizioni all'"analog hole" possono essere facilmente sconfitte da una varietà di tecniche ben note, come il dithering. La risposta "Bene, metteremo fuori legge anche quello" (cosa impossibile dato il suo esteso uso legittimo) differenzia il realismo degli ingegneri dai desideri irrealizzabili dei procuratori.


Risultati immagini per Warp Recordings



Una delle etichette discografiche più importanti di sempre raccontata con otto dei suoi dischi più significativi
C'è una lunga lista di artisti che hanno dato lustro al nome della Warp Recordings e che hanno spinto suono, tecnologia e performance oltre ai limiti costituiti. David Stubbs, ex redattore per The Wire magazine e fan sfegatato della label, ripercorre la storia della casa discografica più cazzuta d’Inghilterra, attraverso otto delle loro produzioni più importanti.
La storia di Sheffield è legata a doppio filo a quella dell’elettronica e la Warp Records non avrebbe potuto avere origine in nessuna altra città nel mondo. Cabaret Voltaire, The Human League e Clock DVA hanno dato vita a una tradizione di synthpop cupo, attingendo ai futurismi del passato–da Dada a William Burroughs a Metropolis. Quando Steve Beckett e il compianto Rob Mitchell hanno fondato l’etichetta nel 1989, il Regno Unito era scosso sia da una mini-recessione sia dalla acide house, "Voodoo Ray" di A Guy Called Gerald echeggiava attraverso i Monti Pennini. Il suono primordiale delle produzioni Warp risentiva degli echi provenienti dal progetto acid che si era sviluppato a Detroit, si trattava di un tentativo di spogliare la musica dance di ogni sovrastruttura, cercando di scovare la sua anima “metalica”. Non appena l’etichetta ha iniziato a crescere ha messo sotto contratto nuovi artisti. Gli album di chitarristi d’avanguardia come Seefeel e Tortoise avevano le stesse grafiche che si potevano vedere sui dischi hip-hop di Antintop Consortium.
Con un nome che allude contemporaneamente a perversioni, a vinili e a concetti sci-fi rubati a Star Trek, la filosofia dell’etichetta era accattivante e senza regole. Non si è limitata alla musica elettronica, ma ha prodotto anche videoclip, film (Chris Cunnigham e Shane Meadows hanno collaborato con Warp,) graphic design (si pensi al marchio Designer Republic e allo sviluppo dell’artwork definitivo per Julian House) e satira di costume. Warp si è trovata a metà tra una galleria d’arte e un dancefloor, fra suprema formalità e totale gratuità. In un mondo in cui le grandi major rischiavano di fondersi l’una con l’altra, collassando in una spaventosa Omnicorp, tra la fine del ventesimo secolo e l’inizio del ventunesimo Warp ha insegnato al mondo quello che deve fare un’etichetta per sopravvivere ed espandersi, rimanendo indipendente. Warp Records è allo stesso tempo un marchio di grande efficacia e sinonimo di un ideale estetico. Brian Eno l’ha capito e quando ha deciso di tornare al lavoro negli anni Duemila l’ha fatto proprio con la label di Sheffield.
Alla fine, l’ultima delle grandi etichette indipendenti del nord si è dovuta spostare a sud. Ma, nel suo costante processo di espansione e rinnovamento ha continuato a sperimentare sul confine dei vari settori artistici, accostandosi alla sempre più rapida fusione di musica, arti visive e design. La più grande novità è l’idea stessa che i vecchi tempi non siano ancora giunti al termine.
La discografia firmata Warp è vastissima e, anche se non tutti gli artisti hanno avuto successo commerciale, è impossibile trovarne di inascoltabili o imbarazzanti. Si potrebbero scegliere otto album a caso tra quelli usciti nel corso degli anni e basterebbero per capire la transizione avvenuta dai suoni tipici della dance underground a quelli più ambiziosi e ricercati dei nostri giorni–Nightmares On Wax, Black Dog Productions, Squarepusher, Vincent Gallo, Clark, Red Snapper, Harmonic 33, Jamie Lidell, Plaid and Mira Calix, tanto per citarne dieci. Qui, in ogni caso, sono raccontati otto album chiave utili per comprendere l’impatto che Warp ha avuto (e continua ad avere) sulla musica elettronica.

Sweet Exorcist: Clonk's Coming (1991)
Il primo album uscito sotto etichetta Warp è stato un lavoro di Richard H. Kirk dei Cabaret Voltaire, sotto uno dei suoi numerosi pseudonimi. Rappresenta un richiamo simbolico al passato–i Cabaret Voltaire sono tra i primi artisti di Sheffield, al lavoro già nel 1972, negli anni Novanta sembravano ormai passati di moda. Kirk, ad ogni modo, ha visto nuove opportunità nella techno di Detroit, ridotta ormai “a un nulla”, per citare le sue parole; in questo album viene esplorato un modo completamente nuovo di configurare pause, sample e loop, utilizzando tecnologie più economiche come l’Akai S-1000, che costava circa 100,000 sterline negli anni Ottanta.

LFO – Frequencies (1991)
Il duo di Leeds composto da Mark Bell e Gez Varley ha teorizzato per primo il concetto di “bleep and booster”, un classico di Warp: suoni minimali, meccanici, ondate di sub-bass e atmosfere su cui aleggia una l’inquietante sensazione di essere stati catapultati fuori dall’atmosfera, nello spazio profondo; una forte contrapposizione all’ostentato edonismo che caratterizzava la acid house. Frequencies ha avuto grande successo e ha contribuito a costruire l’identità di Warp, oltre che a renderla una realtà indiscutibile nelle dinamiche emergenti della Techno britannica. Gli LFO si sono inspiegabilmente sciolti a metà degli anni Novanta, come se, una volta raggiunti gli obiettivi che si erano posti, non ci fossero più motivi per continuare a lavorare insieme, così come era accaduto ai Kraftwerk.

Autechre – Inculabula (1993)
Celebri per i loro giochi di parole e uno spiccato gusto per l’astratto, gli Autechre, duo di Manchester composto da Rob Brown e Sean Booth, sono per molti la quintessenza della IDM (Intelligent dance music.) Questo è stato il loro primo disco, relativamente accessibile, anche se i loro ritmi neo-industrial e le melodie spezzate avevano subito fatto capire intuire che i dancefloor sarebbero stati più che altro un trampolino di lancio per uno studio più profondo dell’elettronica, con contaminazioni dal passato, come nei sogni più bagnati di Stockhausen. I loro lavori futuri, che culmineranno nell’estremismo di Draft 7.30, saranno una sorta di scultura mobile, un’ispirazione astratta e metallica che sarà poi concretizzata visivamente da Chris Cunningham, tra gli altri.

Aphex Twin – Richard D James (1996)
Aphex Twin aveva già pubblicato alcuni album con etichetta Warp usando alcuni pseudonimi come Polygon Window, lo stesso vale per i suoi Selected Ambient Works, prodotti negli anni della sua adolescenza nelle lande desolate della Cornovaglia. A metà degli anni Novanta era al culmine della sua carriera ed era considerato la stella indiscussa di Warp. Nonostante i soldi che stava guadagnando–alcune tracce di questo album, incluse “4” e “To Cure A Weakling Child” sono state usate in campagne pubblicitarie di alto profilo–meditava interiormente di continuo, alla ricerca di una via che lo portasse a comprendere i vari generi musicali, dalla ambient alla drill&bass per creare una sonorità che fosse sia delicatamente naturale che disturbante, per via delle continue simmetrie e asimmetri armoniche.

Boards Of Canada - Music Has The Right To Children (1998)
Anche se il termine “hauntologismo” sarà sbandierato solo alcuni anni dopo, il duo scozzese formato da Michael Sandison e Marcus Eoin lo rappresentava alla grande già dalla fine degli anni Novanta, ispirandosi ai documentari di storia naturale del National Film Board of Canada che gli erano stati mostrati durante l’infanzia. Atmosfere trasognate, nebulose e ricche di strumentali analogiche, come in “An Eagle In Your Mind”, riecheggiano nella mente di chiunque si ricordi i vecchi programmi educativi scolastici e il loro uso precoce dei sintetizzatori preannunciava futuri ormai irrealizzabili e smarriti nelle dolci nebbie del passato.

Chris Morris – Blue Jam (2000)
La nostra è un’epoca in cui la satira alternativa è stata rimpiazzata da giovani parvenu pettinati come imbecilli che posano su cartelli pubblicitari, con il loro bel DVD in mano e la bocca spalancata. L’ineffabile eppure incisivo Chris Morris è sempre stato un dito nel culo di questa situazione. Blue Jam è una serie di linee e schizzi la cui irriverenza cela in realtà un’analisi satirica delle basi morali che sostengono la società, vengono impiegati sfondi sonori ambient molto cupi che creano una sensazione volutamente antitetica alla spensieratezza della collettività. Si tratta di una satira estremamente ambiziosa, in cui il contributo di Warp è da leggere nell’audacia di supportare questo progetto come atto di diversificazione .

Broadcast And The Focus Group – Investigate Witch Cults Of The Radio Age (2009)
Guidati dalla defunta Trish Keenan, i Broadcast hanno rovistato tra le possibilità scartate dai loro predecessori, alla ricerca di uno sfuggente e indefinibile concetto di “pop perfetto”. Realizzato con il designer Julian House, che è stato anche responsabile della musica di The Focus Group, Investigate è forse la migliore realizzazione dei Broadcast, si sentono le influenze di The Piper At The Gates of Dawn dei Pink Floyd così come del film horror Suspense, e di molti altri; hanno aperto un vaso di Pandora pieno di giocattoli macabri e apparecchi arcani.

Mount Kimbie – Cold Spring Fault Less Youth (2013)
Il duo formato da Dominic Make e Kai Kampos rappresenta la quintessenza (il cuore pulsante non piaceva a me proprio come espressione) di Warp nel 2013 e la sua etica e anti-etica, così come la capacità dell’etichettà di muoversi attraverso gli schemi della musica senza mai smettere di sperimentare. I Mount Kimbie non sono inquadrabili, cambiano stile di traccia in traccia e fanno una musica elettronica che va ascoltata a dieci passi di distanza, come si fa con i quadri nei musei. Con Cold Spring hanno gettato un bastone tra le ruote del loro stesso lavoro, hanno ridefinito il proprio genere fondendolo con strumentazioni dal vivo e cantati di King Krule. A dirla tutta, l’introduzione di strumenti dal vivo è stata così emozionante che abbiamo voluto dedicare un cortometraggio alla loro prima esibizione con una sezioni di fiati. Potete vederlo qui sotto.