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Il breaking meglio conosciuto come break dance, è una danza di strada sviluppata da teenager afro-americani e latino-americani nel Bronx di New York a partire dalle feste organizzate da dj Kool Herc nel 1972. Kool Herc coniò il termine b-boy e b-girl (letteralmente "breaks boy/breaks girl") per identificare chi si scatenava nelle danze durante i breaks, assoli di percussione che venivano estesi tramite la tecnica del merry-go-round. Si tratta di una danza individuale originariamente svolta all'interno di un cerchio di persone (cypher) e composta da una parte in piedi (toprock) e una serie di movimenti a stretto contatto con il pavimento (footwork, powermove, freeze). Diffusasi a livello globale a partire dalla prima metà degli anni ottanta, insieme a writing, mcing e djing è considerata una delle discipline che compongono la cultura hip hop.

Storia

Le origini di questo tipo di ballo sono incerte. Per convenzione, la sua nascita viene stabilita intorno alla fine degli anni sessanta - prima metà degli anni settanta, ad opera di giovani comunità afroamericane e latine del South Bronx di New York. Prima del fenomeno dei Block Party e della nascita dei breakbeat, alcuni giovani, al ritmo della musica funk e di artisti come James Brown, iniziarono ad abbinare movimenti "in piedi" e "a terra" senza una vera e propria struttura. Secondo Mr. Wiggles, la storia della breakdance si può dividere in 3 fasi.
Questa fase pose le basi per la breakdance odierna. Fra il 1968 e il 1973 le guerre territoriali fra gang sconvolgevano il Bronx. Se ne contavano un centinaio per un totale di circa 11000 adolescenti, di cui il 70% portoricani e il resto neri. Dopo una spirale di odio che provocò la morte di numerosi giovani, grazie alla mediazione dei Ghetto Brothers con i rappresentanti delle maggiori gang come i Black Spades (in cui troviamo un giovane Afrika Bambaataa) e Skulls si giunse ad un trattato di pace al motto di Peace between all gangs and a powerfull unity. La carica aggressiva e lo spirito combattivo proveniente dal periodo delle gang fu utilizzato dai primi b-boy per caratterizzare il proprio modo di ballare. Se ne contavano un centinaio. I primi b-boy furono: Klark Kent, The Amazing Bobo, James Bonf, Sau Sau, Tricksy, El Dorado Mike, The Nigga Twins. Questi ultimi nel film-documentario The Freshest Kids (2001) sono identificati con molta probabilità come i primi b-boy in assoluto. Come essi stessi dichiarano, alle origini, la maggior parte dei passi erano in piedi e a terra, senza seguire nessuna struttura di base. In questi anni molti movimenti e molti gesti come ad esempio il tipo di up-rock definito Brooklyn Rocking, riprendevano i combattimenti fra gang e spesso servivano per risolvere pacificamente i dissidi fra vari gruppi. In questo periodo la comunità afro-americana dominava la scena, mentre quella latina (portoricani in prevalenza) era abbastanza emarginata. Il Breaking era una cosa prettamente da "neri".

Foundation (1975-1979)

«Vedi, allora le jam erano praticamente novanta per cento roba da neri: i b-boys erano tutti neri, ma per loro la break dance era una specie di fase, una moda. Ti dico questa storia, perché avresti dovuto vedere la loro faccia quando anche noi ci siamo messi a fare la break. Ogni volta che un ispanico si metteva a ballare, dicevano cose tipo: ‘Yo, sarà mica break dance quella?'. Per loro la moda era finita a metà degli anni settanta e si erano messi a fare altre storie, tipo i graffiti o i DJ. Ma noi tiravamo su un casino di gente che veniva a vederci. In disco al centro del cerchio c'era sempre qualche ragazzo ispanico che ballava»
(Track 2,)
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La seconda fase si apre con l'ascesa del Dj portoricano Charlie Chase che portò alla ribalta lo "stile latino". Tutto ciò permise allo stile di ballo della comunità latina di integrarsi con quello della comunità nera. Molti passi base relativi alle quattro componenti di cui il B-boying moderno è composto, furono introdotti in questi anni da una nuova generazione di b-boys. Prendendo spunto dalla Salsa e dalla Capoeira, i portoricani furono i reali creatori della "foundation" del B-boying. In particolare ricordiamo il C.C. Long (six step) e il Track, mosse fondamentali per ciò che riguarda i footwork. Nel 1977 viene fondata la Rock Steady Crew destinata ad essere portavoce delle vere origini del B-boying. Tuttavia nel 1979 erano molti i b-boys che avevano abbandonato la danza per dedicarsi ad altre discipline della cultura Hip Hop (DJing, Graffiti, Rap) diffondendo non poca crisi e perplessità sul futuro del B-boying.

Powermove Era (anni ottanta)

Negli anni ottanta, la Rock Steady Crew di New York, grazie al giovane Crazy Legs, reclutò molti b-boy anche fuori dal Bronx. Ken Swift, Mr. Freeze, Lil Crazy Legs e molti altri, divennero esponenti della Rock Steady nella zona di Manhattan. In breve nacquero molte altre crew fra cui i Dynamic Rockers, protagonisti assieme ai Rock Steady, della celebre sfida al Lincoln Center di New York del 1981. Questa sfida fu la prima ad essere trasmessa via etere dalla ABC e successivamente inserita nel documentario Style Wars (1982) della P.B.S.. Negli anni a seguire, l'esplosione mediatica che la breakdance ebbe, offrì l'opportunità a migliaia di giovani di confrontarsi con questa nuova forma d'espressione. Nella West Coast, a Los Angeles, i b-boy si concentrarono molto sulla pratica delle powermove ed introdussero molte evoluzioni. Los Angeles è anche lo scenario di due film storici: Breakin (1984) e Breakin 2: Electric Boogaloo (1985). Televisione, pubblicità, cinema, teatro, festival: la breakdance era dappertutto e la sua pratica si diffondeva in tutto il mondo.

1990-2009

Benché la forte popolarità del breaking sia scemata negli anni novanta, è rimasto comunque un fenomeno tradizionale per il grande pubblico, mantenendo una certa esposizione mediatica, attraverso presenze in film, pubblicità e videogame (nel 2006 la Sony lancia sul mercato B-boy: the game, il primo videogioco interamente ambientato nel mondo della breakdance). Per molti entusiasti breaker rimane uno stile di vita, per alcuni, uno sport dove competere in esibizioni e gare annuali di livello sia nazionale che internazionale, tra cui vanno sicuramente ricordati il The Notorius IBE, Redbull BC One, Battle of the Year e il Freestyle Session. Dal 2002 circa, il b-boying e le danze hip hop sono tornate alla ribalta in tutto il mondo. Punto di riferimento per la comunità on-line internazionale è www.bboyworld.com che permette di conoscere le date degli eventi, discutere, scambiare musica e diffondere video. Oltre alla scena degli Stati Uniti, è venuta alla ribalta la scena tedesca (già famosa dagli anni novanta), francese, sud-coreana e russa.

Storia italiana

La "moda" della breakdance giunge in Italia nei primi degli anni ottanta grazie al film Flashdance e si sviluppa di pari passo con il movimento hip hop. A differenza degli Stati Uniti, in Italia il movimento si sviluppa anche grazie al sostegno dei centri sociali, in particolare a Roma (Snia e Forte Prenestino) e Bologna (Isola nel Kantiere, Livello 54), oltrMlo "stile italiano" anche all'esternonova. A partire dagli anni novanta, b-boy e b-girl iniziano a rappresentare lo "stile italiano" anche all'esterno.
Fra i b-boy/b-girl della old-school italiana ricordiamo: Massimo Colonna alias Crash Kid (1972-1997) di Roma, Maurizio "The NextOne" Cannavò di Torino, Emilio e Marcella di Genova, Davide "Kid Head" di La Spezia, Roberto "PapaB" di La Spezia, Carlo "DC Ace" di Pesaro, Scacio di Mantova, Luca "Led" Miniati di Firenze, Marco Sala di Ortona, Andrea "Tim" Di Antonio e Simone "Serio" Festelli di Roma, Eddy J, Begha, Roger, Kaze, Snorky di Savona.
Dal 1985 al 1989 uno dei gruppi di spicco del breaking italiano furono gli Street Elite Genova di cui facevano parte Bboy Emilio, Bboy Giorgio, Corrado, Falcon e Roby Fastbreak.
Nel 1991 Maurizio ed Emilio con la crew Battle Squad vincono il Battle of the Year, e nel 1995 trionfano anche Kid Head e Crash Kid con il gruppo The Family. Fra il 1991-92 i Battle Squad si recano a New York dove "esportano" lo stile europeo e donano nuova linfa alla scena newyorkese che da alcuni anni registrava un calo numerico e qualitativo.
Luoghi storici del breaking italiano sono di fronte al Teatro Regio di Torino; il muretto a Milano; i portici di fronte al Longines in Piazza Piccapietra a Genova; Galleria Colonna a Roma. Tutti questi spazi pubblici negli anni ottanta e novanta furono il teatro degli allenamenti e dei battle delle prime generazioni di b-boy italiani, oltre ai sopracitati centri sociali. Fra gli anni novanta e duemila, a Roma diventano luoghi di allenamento anche il sottopassaggio di viale Regina Margherita, i portici di piazza San Giovanni Bosco, L'AirTerminal di Garbatella e il Foro dello Stadio Olimpico.
Dopo un'inflessione che caratterizzò parte degli anni novanta, negli anni duemila la scena italiana ha registrato un forte sviluppo grazie all'auto-organizzazione di battle e festival (come B-boy Event, Hip Hop Connection e Battle of the Year Italia), a cui è seguita la nascita di numerosi corsi di danza e opportunità di lavoro nel campo degli spettacoli dal vivo, del cinema/televisione e nell'organizzazione di progetti culturali. Nel 2004 la crew Break The Funk vince il "Best Show" e si aggiudica il 4º posto al Battle Of The Year International, mentre nel 2009 Urban Force è la prima crew italiana ad essere invitata ad un contest internazionale (l'Evolution ad Atlanta). Fra le crew italiane in attività più rappresentative a livello nazionale e internazionale ricordiamo inoltre: Bari Got Flava, De Klan, Urban Force, Banditz, Ormus Force, Fusion, Natural Force, License To Chill, Know How Crew, Prisoners, Last Alive, Todabeat, Funkobotz, Free Stepz, Raw Muzzles, The Fameja, Gunslingerz, Funk Warriorz.

Caratteri espressivi

Musica

Poiché l'usurata citazione "break the beat" perdura, la musica continua ad essere ingrediente principale della breakdance. La caratteristica più comune della musica per breakdance consiste nei cosiddetti break, o compilation formate da campionamenti presi da differenti brani, collegati e concatenati dal DJ, dove il tempo varia generalmente tra 120135 bpm. Kool Herc è accreditato come l'inventore di questo concetto, che più tardi generò i breakbeat, brani musicali interamente creati partendo dai break e la cosiddetta musica hip hop. Per creare nuovi breakbeat i dj si rifanno ai generi progressivi di jazz, soul, funk, disco ed R&B. La selezione musicale per praticare breakdance non è limitata alla musica hip hop, ma a tutti gli altri generi musicali in cui è presente un beat.

Tecnica

«Each time a b-boy or a b-girl stepped in the cipher, they wrote their own generational narrative. Starting upright in the top-rock, hands up and stabbing like a gang-member in motion, feet moving side to side like Ali in a rope-a-dope, dropping down like James Brown, turning hurricanes of Spy's boricua footwork, exploding into a Zulu freeze, tossing in a spin and punctuating it all with a Bruce Lee grin or a mocking Maori tongue-the entire history of the hip-hop body in a virtuoso display of style»
(Jeff Chang, Can't Stop Won't Stop)
Durante la propria sessione di ballo il b-boy generalmente segue una struttura espressiva, fortemente legata alle categorie tecniche dei passi:
  • Toprock - parte "in piedi" all'inizio della sessione';
  • Go-down - passaggio dalla parte in piedi (toprock) a quella "a terra" (downrock);
  • Footwork - categoria di passi che prevedono l'utilizzo delle gambe;
  • Powermove - categoria di movimenti di rotazione veloci attorno ad un asse del corpo;
  • Freeze - categoria di posizioni di blocco in equilibrio del corpo, usato generalmente alla fine della sessione.
    • Baby Freeze - consiste nell'appoggiare la testa per terra, poggiare anche le mani e, sui gomiti appoggiare una gamba e mantenere l'altra sollevata.
    • Chair Freeze - consiste nell'appoggiare la testa, un piede e una mano tenendo l'avambraccio perpendicolare al fianco e al resto del braccio e tenendo il corpo parallelo al terreno con il fianco verso il basso.
  • Suicide - è una caduta improvvisa - e volontaria - sulla schiena, o su una spalla, il sedere, la pancia, ecc.

Influenze sulla tecnica

I primi b-boy si ispirarono principalmente ai modelli offerti dai media e dalla propria cultura di origine (afro-americana e latina). La maggior parte degli ispiratori hanno un background africano ed erano personaggi di spicco nel mondo dello spettacolo americano degli anni settanta. Con gli anni ottanta, a seguito della diffusione mediatica della breakdance, la trasmissione Soul Train nel ciclo condotto da Don Cornelius diventò la vetrina per numerosi artisti e ballerini, continuando ad influenzare il modo di ballare dei b-boy e di chi praticava altri stili di danza hip hop.
Di seguito riportiamo un elenco di personaggi e pratiche che sono riconosciute come le fonti d'ispirazione "chiave" per la nascita del breaking.
  • James Brown - Cantante afroamericano, durante i suoi concerti eseguiva virtuosi passi in piedi.
  • Sammy Davis Jr. - Cantante afroamericano, durante i suoi concerti eseguiva virtuosi passi in piedi.
  • Michael Jackson - Cantante e ballerino protagonista di numerosi videoclip a partire dagli anni ottanta.
  • Nicholas Brothers - Ballerini afroamericani, famosi per le loro performance acrobatiche.
  • Fancy dance - Stile di ballo riconducibile alla tribù dei nativi americani lakota.
  • Salsa - Stile di ballo latino-americano sulle note dell'omonimo genere musicale.
  • Film di Kung Fu anni settanta - Nel Bronx le proiezioni di questo genere di film erano molto diffuse e a basso costo.
  • Ginnastica artistica - Alcuni mosse, in particolare salti e power, derivano da esercizi caratteristici di questo sport.
  • Muhammad Ali - Pugile afroamericano, presero ispirazione dalle sue movenze bouncin.

Modalità espressive

Cypher e battle

Originariamente il breaking prende vita in strada nei cosiddetti cypher: cerchi di persone dove i b-boy si alternano per eseguire una sessione di ballo. Oltre che un momento di espressione ed allenamento, il cypher rappresenta un modo di socializzazione giovanile. All'interno del cypher può nascere una sfida individuale o di gruppo, chiamata in gergo battle. A partire dagli anni ottanta, si organizzano eventi detti contest, che vedono sfidarsi, tramite criteri prestabiliti, b-boy e crew da varie parti del mondo, in misura alle proporzioni dell'evento. Il cypher e il battle sono una reinterpretazione culturale poiché modificano antiche pratiche rituali adattandole all'ambiente urbano contemporaneo. Oramai il breaking è visibile in: scuole di danza e palestre, contest, videoclip, musical, film di genere hip hop.

Altri criteri espressivi

Lo studio della tecnica e delle mosse, è abbinato a quello di alcuni fattori che determinano il livello espressivo e spettacolare di una sessione di breakdance. I b-boy riscuotono successo nella comunità, quando inventano o innovano mosse e le eseguono in accordo con il ritmo e la melodia. Alcuni termini tipici dell'hip hop, nel gergo strettamente legato al b-boying, identificano altre caratteristiche espressive:
  • Flow - termine in comune con il Rap, indica il livello di padronanza nell'esecuzione dei passi in relazione al fattore espressivo. Il flow determina la differenza fra una "fredda" esecuzione dei passi rispetto ad un'altra più "sentita", e quindi più espressiva;
  • Attitude - atteggiamento, carattere, fiducia di sé. Indica come un b-boy vive personalmente la sua sessione.
Tutti questi fattori sono caratteristiche imprescindibili per sfruttare a pieno le potenzialità di questa disciplina.



Moda

(EN)
«Like cartoons their wear their fashion with wit and humor. Bright color and heavy color coordination, pants with switched creases, fat laces, clean sneakers, shiny nylon t-shirts, name belts, and nameplates all remind me of the super-realism of cartoon.»
(IT)
«Come i cartoni, vestono la propria moda con spirito e umorismo. Abbinamento di colori forti e brillanti, pantaloni con la riga in mezzo, lacci grossi, scarpe da ginnastica pulite, magliette di nylon scintillanti, cinte col nome e targhette, tutto ciò mi ricorda il super-realismo di un cartone animato.»
(Michael Holman, Hip Hop Files)



Per molti b-boy e b-girl, lo stile d'abbigliamento definisce il proprio stile di ballo e di vita. Per questo reperire e personalizzare capi d'abbigliamento è una delle attività caratteristiche di chi vive la cultura del b-boying. La personalizzazione generalmente avviene tramite l'applicazione di scritte e loghi simboleggianti la crew di appartenenza o il proprio "alias"; l'abbinamento di colori fra i vari capi, utilizzando accessori come larghi lacci da scarpe, t-shirt sportive, cappelli a visiera o cuffia. Oltre che dal fattore estetico, l'abbigliamento è condizionato dal fattore pratico, in relazione ai tipi di movimenti da eseguire. Sono capi d'abbigliamento diffusi: scarpe da ginnastica, tute di nylon, cappelli di lana, pantaloni jeans. Altri marchi molto in uso nel mondo della breakdance e sono:
  • Ecko Unlimited;
  • Dickies;
  • Tribal;
  • Rocawear;
  • Enyce.
  • break beat.
Nel corso degli anni le mode all'interno della comunità internazionale di b-boying rimandano a specifici luoghi di provenienza e periodi. Allo stesso modo, grandi marchi come Adidas, Nike e Puma, hanno caratterizzato la storia della breakdance fornendo capi d'abbigliamento utilizzati dai b-boy di tutto il mondo.
I b-boy oggi vestono in maniera differente, conservando l'ideale del vestirsi "fresh", che non riguarda solo il "cosa" indossare piuttosto il "come" farlo, sfoggiando anche nella moda il proprio attitude. Assieme alla diffusione del b-boying come forma d'arte dalle città verso le cinture suburbane e verso differenti gruppi sociali, si sono quindi sviluppati diversi sensi per intendere il termine "fresh".

Cultura

B-boys

Il termine b-boy (maschile) e b-girl (femminile) indica chi pratica break dance. La "b" iniziale non ha un significato ben preciso ma è solitamente ricondotta a parole come: break, Bronx, boogie, black. Un b-boy vive il breaking come uno stile di vita e una ricerca espressiva. Col termine breaker o breakdancer s'intende chi pratica solo l'aspetto tecnico ed è completamente distaccato dalla cultura di riferimento.
B-boy e b-girl sono presenti in tutto il mondo e solitamente si incontrano in occasione di battle, jam, party, confrontandosi e socializzando nel cypher.

Crew

Inizialmente i b-boy si identificavano come un ristretto collettivo di persone, ovvero i ragazzi che ballavano "a terra" ai party di Kool Herc e non come una vera e propria categoria. Questo la dice lunga sulla natura aggregativa del breaking. Fin dalle origini i b-boy si sono riuniti in crew. Prevalentemente gruppi informali di persone accomunati per ambiente, stile di vita e ideali. Successivamente, con la professionalizzazione della breakdance, le crew si formano soprattutto per il conseguimento di un obiettivo (vincere un battle, realizzare una serie di spettacoli, organizzare eventi ecc.).
La crew per antonomasia è Rock Steady Crew di New York, fondata nel 1977 diretta da Crazy Legs. Negli anni ottanta, grazie ad un'esposizione mediatica senza precedenti (Wild Style (film), Flashdance, l'RSC contribui efficacemente alla diffusione e all'evoluzione del b-boying. Il Rock Steady Crew Anniversary è l'evento simbolo della preservazione della cultura hip hop e della sua evoluzione.
Fra le crew considerate old school, ovvero della "vecchia scuola", ricordiamo:
  • Mighty Zulu Kings (Stati Uniti, dal 1972);
  • New York City Breakers (Stati Uniti, 1982-1996);
  • Dynasty Rockers (Stati Uniti, dal 1973).
  • Battle Squad (Germania/Italia - novanta);
  • Enemy Squad (Ungheria - ottanta);
  • Passo Sul Tempo (Italia, 1994-1997);
  • Urban Force (Italia, dal 1996)
Per quanto riguarda la new school quindi la "nuova scuola", citiamo alcune fra le maggiori crew in base ai risultati nei battle e notorietà dagli anni novanta ai duemila:
  • Gamblers (Corea del sud);
  • Style Elements (Stati Uniti, CA);
  • Pokémon (Francia);
  • Killafornia (Stati Uniti);
  • Rivers (Corea del sud).

Eventi

Gli eventi di breakdance sono generalmente manifestazioni in cui i b-boy e le b-girl possono ballare in cerchio guidati dalla musica di uno o più dj. Fra i vari eventi ci sono i contest, i block party, le jam ecc. I contest sono i più diffusi, poiché prevedono una competizione a premi e invitano a partecipare b-boy da tutto il mondo, assumendo livelli di portata internazionale. Ricordiamo i più importanti:
  • Redbull BC One (Internazionale);
  • Battle of the Year (Germania) (Francia);
  • UK B-Boy Championship (Inghilterra);
  • Circle Kingz (Svizzera);
  • Freestyle session (Stati Uniti);
  • The Notorious IBE (Paesi Bassi);
  • R-16 (Corea del Sud);
  • Hip Hop Connection (Italia);
  • Born to the Floor (Internazionale).
  • Fluido Jam (Italia);
  • Chelles Pro Battle (Francia);
  • International Bboy Games (Italia);

Paesi di sviluppo

Oltre agli Stati Uniti, paese di origine di questa disciplina, il breaking si pratica in tutto il mondo, ovviamente in differenti proporzioni. In occasione dell'IBE 2008, sono stati formati 4 gruppi di b-boy in rappresentanza delle quattro aeree geografiche dove la breakdance è maggiormente diffusa, per sfidarsi fra loro:
  • Stati Uniti
  • Unione europea
  • Russia/Ucraina
  • Corea del Sud/Giappone.

Fra ballo e danza

Il breaking si pone a metà strada fra danza e ballo. È un ballo, poiché utilizzato come pratica sociale ed è una danza poiché implica studio e allenamento. La modalità originale in cui il B-boying si esprime è attraverso il cerchio. Secondo Hugues Bazin (La cultura Hip Hop, 1999), l'ambiente sub-urbano vissuto dai primi b-boy ha permesso alla breakdance di ispirarsi alla vita reale per portare avanti la propria ricerca artistica. Poiché nel breaking vengono reinterpretate pratiche socio-culturali africane, l'elemento rituale è molto forte e ne denota i significati sia estetici sia culturali. La performance di breakdance, pur sfruttando i luoghi caratteristici dei balli popolari (strade, discoteche, feste private) dimostrano di essere il frutto di una ricerca espressiva.

Influenze sulla cultura di massa

Sin dal suo inizio, il breaking ha fornito una cultura giovanile alternativa e costruttiva, rispetto alla violenta realtà delle gang urbane. Oggi, la cultura della breakdance è una disciplina notevole che riunisce le abilità di ballerini e atleti. Poiché l'accettazione e la crescita è centrata esclusivamente sulle capacità che si dimostrano, tale cultura è pressoché esente da distinzioni di razza, sesso ed età, ed è stata accettata e praticata universalmente.

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K-pop è un'abbreviazione che sta a significare musica popolare coreana (Corea del Sud). Molti artisti e gruppi musicali k-pop si sono discostati dalla propria patria d'origine, e hanno sfondato nei mercati musicali di tutta l'Asia orientale e delle comunità asiatiche all'estero. La popolarità di tale genere viene considerata come conseguenza e parte della cosiddetta korean wave o hallyu wave (onda coreana), un movimento musicale che ha portato la cultura coreana sotto le luci della ribalta a partire dai tardi anni novanta fino ai giorni nostri.

Storia

La musica popolare moderna è apparsa per la prima volta in Corea negli anni trenta, ma fu solo negli anni cinquanta e sessanta che i coreani poterono avere modo di essere influenzati da altra musica proveniente dal resto del mondo, poiché in quei decenni venivano spesso organizzati concerti ed esibizioni statunitensi, nelle basi dei soldati stanziati nella penisola orientale.
Presto la musica pop sudcoreana si divise in generi diversi. Essi comprendevano quello delle girl band e delle boy band; un genere più difficoltoso tecnicamente e con origini più antiche, che nacque nel periodo coloniale; il genere dei cantautori acustici, spesso amatoriali, che ebbe grande sviluppo negli anni sessanta. Il decennio degli anni settanta vide l'introduzione, in Corea, della musica rock, reinterpretata in patria dal popolare Cho Yong-pil. Nello stesso periodo ebbe grande successo la musica trot, ispirata dallo stile giapponese enka.
Il debutto del gruppo Seo Taiji and Boys, nel 1992, segnò un punto di svolta per il k-pop, in quanto vennero introdotti elementi fino ad allora pressoché sconosciuti in Corea, come i beat hip hop, l'hard rock o la techno. Furono proprio questi elementi ad ottenere sempre maggiore popolarità e ad eclissare così i generi musicali autoctoni come il trot. Il successo dei Seo Taiji and Boys fu accompagnato da quello di altri nuovi gruppi sperimentali come i Panic, i quali diedero il via alla nuova moda musicale che avrebbero poi seguito tutti gli artisti e gruppi attualmente presenti nel panorama k-pop. All'inizio degli anni novanta, la scena pop coreana era dominata da gruppi ad orientamento dance, affiancati dal famosissimo duo hip hop Deux. La metà degli anni novanta vide l'emergere delle figure dei teen idol, ragazzi o ragazzini molto giovani che si inserirono nel mondo musicale. Divennero così popolari boy band e girl band quali H.O.T., Sechs Kies, Shinhwa, S.E.S., g.o.d. e Fin.K.L, i cui album ebbero presto milioni di vendite. All'inizio del decennio del 2000, tuttavia, molte di queste band si sciolsero, a partire dai Sechs Kies ad inizio anno. Da allora, nuovi gruppi hanno preso il loro posto, continuando la loro tradizione.
Attualmente, alla fine del primo decennio degli anni 2000, i gruppi prettamente pop hanno ancora un vasto seguito, ma stanno iniziando ad essere affiancati ad artisti che cantano R&B ed Hip-Hop, nomi quali MC Mong, 1TYM, Rain, Big Bang ed Epik High. Artisti underground quali Drunken Tiger e Tasha (Yoon Mi-rae) hanno contribuito a portare l'Hip-Hop sotto le luci della ribalta. Più recentemente, anche la musica rock ha iniziato ad ottenere riconoscimenti più vasti dal pubblico, quando artisti come Yoon Do-hyun Band e Seo Taiji hanno ottenuto importanza nazionale. Continuando nella schiera delle influenze del k-pop, un altro stile che è divenuto popolare solo in anni recenti è la techno dance, con artisti dalla carriera longeva quali Lee Jung-hyun, Kim Hyun-jung e Yoo Seung-jun. Altri stili di musica che hanno favorito carriere longeve ai propri diffusori sono stati ballad ed R&B, rimasti estremamente popolari sin dalla loro salita al successo, ad opera di nomi come Baek Ji-young, KCM ed SG Wannabe.
Tra gli artisti k-pop, ce ne sono diversi che in anni recenti hanno ottenuto successi internazionali. Per esempio BoA, grazie al suo successo nel mercato j-pop, è divenuta l'artista k-pop con le maggiori vendite al di fuori della Corea del Sud. Hanno seguito il suo esempio Rain e SE7EN, che hanno pubblicato album fuori patria e sono divenuti conosciuti non solo nell'Asia orientale, ma nella maggior parte del resto del mondo. In particolare, Rain ha tenuto nel 2005 un tour mondiale, intitolato Rainy Day 2005 Tour, con il quale è diventato il primo cantante sudcoreano ad esibirsi al Madison Square Garden di New York. Le sue apparizioni negli Stati Uniti l'hanno poi portato ad essere scelto per recitare in due film di Hollywood, Speed Racer e Ninja Assassin, del quale è stato protagonista. Nel 2007, è stato inserito nella classifica del sondaggio online "Your #1 Influential Person in the World 2007" (Il numero 1 delle persone per te più influenti del mondo, 2007), organizzato dalla rivista TIME.
Kim Bum-soo è stato, poi, il primo artista sudcoreano ad entrare nella classifica statunitense Billboard, ottenendo un singolo in posizione 51 nella classifica Hot 100 del 2001. Dopo di lui, la solista nippo-coreana Mink ed il gruppo coreano-statunitense S.Blush ebbero dei singoli inseriti nella classifica Billboard Hot Dance Club Play, nella quale ottennero rispettivamente una prima posizione nel 2006 ed una seconda posizione nel 2007. Anche Skull, artista coreano reggae dell'etichetta YG Entertainment, ottenne una posizione da podio (la terza) in una classifica Billboard, la Hot R&B/Hip-Hop Singles Sales, entrando nella classifica generale Hot Singles Sales del 2007 in quattordicesima posizione. SE7EN della YG Entertainment, BoA della SM Entertainment e Rain della JYP Entertainment stanno attualmente programmando un debutto ufficiale negli Stati Uniti d'America, seguiti dalle Wonder Girls, che hanno ottenuto anche una delle ultime posizioni della classifica Billboard Hot 100 nel 2009. Nel Novembre 2011 i Big Bang ottengono un premio MTV Europe Music Awards vincendo il Best Worldwide Act. Nel Novembre 2012 anche PSY ottiene un premio MTV Europe Music Awards vincendo il Best Video con la sua hit mondiale Gangnam Style. Nel 2013 gli EXO vincono il Best Korean Act per gli MTV Europe Music Awards 2013 ottenendo così una nomination per il Best Worldwide Act e rappresentando la Corea del Sud e il Giappone. Nel 2014 anche i B.A.P vincono il Best Korean Act,ottenendo una nomination per il Best Worldwide Act e rappresentando Corea del Sud e Giappone agli MTV Europe Music Awards 2014. Nel dicembre 2014 le 2NE1 entrano a far parte della Top 20 dei Migliori Album Pop del 2014 secondo Rolling Stone con il loro album Crush, diventando le prime artiste K-pop a raggiungere un risultato simile. Nell'agosto 2015 il famoso gruppo sudcoreano Super Junior vince ai Teen Choice Awards 2015 ben due premi: Choice International Artist e il secondo, premio più che altro per le loro fan le EverLasting Friends (o E.L.F.s) , il premio Choice Fandom. Nel 2016 il gruppo sudcoreano BTS con l'album "WINGS", riscuote un enorme successo, fino ad arrivare alla "200 Billiboard" guadagnandosi così la nomina ai BBMAs e vicendo il titolo di Top Social Artist 2017.
Nello stesso anno, nel 2016, debuttò la girl band Blackpink, con il loro album Square One, contenente due singoli: Boombayah e Whistle, che diventarono delle vere e proprie hit mondiali, diventando l'album di debutto di una girl band con più successo, superando Wings della girl band inglese Little Mix. Inoltre, entrambi i singoli, nella categoria "Internazionale" su ITunes negli Stati Uniti d'America, occuparono sia il primo che il secondo posto, diventando così la prima girl band coreana a detenere questo record, e terzo artista coreano, affiancate con PSY e i Big Bang. I video musicali, usciti l'8 agosto, fecero grande successo tanto che Boombayah divenne il singolo di debutto più veloce a raggiungere la soglia delle 100 milioni visualizzazioni e di 1 milione di like su Youtube in meno di 6 mesi, e anche il debutto di una girl band coreana con più views, superando Like Ooh Aah delle Twice. Il 22 giugno 2017 rilasciarono il loro nuovo singolo: As If It's Your Last, che in 24 ore arrivò a più di 10 milioni di views in un giorno, diventando il video di una band con più visualizzazioni in un giorno, superando il record che all'inizio era detenuto dai One Direction. Il video raggiunse le 70 milioni di views in 25 giorni e 20 ore, facendo così entrare le Blackpink nella Top 50 Social Artist di Billboard.

Stile attuale

Attualmente, il K-pop è molto influenzato dalla musica pop statunitense, tramite gli stili R&B, dance e hip-hop che hanno iniziato ad essere popolari nella penisola asiatica a partire dal 2000. Un tratto distintivo del k-pop, in special modo dei suoi gruppi bubblegum pop, è che questi sono rimasti ancora famosi e popolari, mentre nelle nazioni occidentali questo genere è andato man mano calando di popolarità, favorendo lo scioglimento delle varie boy band e girl band. In Corea del Sud, gruppi quali Girls' Generation, Twice, Big Bang, TVXQ, Super Junior, Wonder Girls, GOT7, 2PM, B.A.P, SHINee, MBLAQ, f(x), Boyfriend, EXO, Infinite, SS501, Blackpink, BTS e Beast, continuano ad avere le vendite maggiori nelle classifiche k-pop, e cantanti come Ahyoomee e le LPG hanno pubblicato musica leggera ottenendo discreto successo. Il 2000 ha favorito anche la nascita di gruppi vocali R&B, quali SG Wannabe, Davichi e SeeYa, che hanno presto ottenuto successo. Verso la metà degli anni 2000, precisamente nel 2006, c'è stato un nuovo rialzo della popolarità delle ballad, in quanto anche artisti che tradizionalmente non cantavano questo genere, come gli Shinhwa e Baek Ji Young, hanno pubblicato singoli ballad. Grazie al successo di Jang Yoon-jung e Park Hyun-bin, anche il vecchio stile trot è tornato alla ribalta nelle classifiche K-pop. L'anno 2007 ha visto la nascita di innumerevoli altre boy band e girl band, sebbene poche di esse siano riuscite a trovarsi in buone posizioni nelle classifiche di vendita. In realtà, le scarse vendite di CD di quell'anno è stato fatto risalire ad un ristagno dell'industria musicale e k-pop sudcoreana, in quanto anche l'album che è arrivato al primo posto delle classifiche di vendita non è riuscito a raggiungere le 200.000 copie vendute, fermandosi ad un numero di 190.998.
L'inizio del 2008 ha fornito nuova linfa vitale all'industria musicale della Corea del Sud, introducendovi il genere dance elettronico, presentato per la prima volta nella penisola in un mini album dei Big Bang, Always. Da allora, altri artisti e gruppi hanno iniziato a seguirli e ad avventurarsi nel genere, tra questi le Jewelry con la canzone One More Time e le Brown Eyed Girls con L.O.V.E.. La potente influenza della musica elettronica si nota, in particolar modo, poiché anche artisti che non avevano mai mostrato tendenze verso generi simili hanno iniziato a pubblicare album o singoli con vaste componenti elettroniche. Tra questi, figurano soprattutto gli Epik High, Gummy, i Clazziquai e Lee Seung-cheol.

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Cugini Artaria è stata una delle più importanti case editrici musicali del tardo XVIII e XIX secolo. Fondata nel XVIII secolo a Vienna, la società è associata a molti nomi di spicco dell'era classica.

Storia
È stata fondata dai cugini Carlo Artaria, figlio di Cesare, e Francesco Domenico, nativi di Blevio (Brianza), i quali aprirono nel 1760 a Vienna, sotto la ragione "Cugini Artaria", un negozio di stampe. Nel 1780 aggiunsero un'editoria musicale ch'ebbe dal 1804 il suo massimo sviluppo sotto il successore Domenico Artaria (1775-1842), nipote di Carlo. La sua prima collaborazione musicale fu con il compositore austriaco Joseph Haydn, che gli pubblicò più di 300 opere, compresi i suoi quartetti d'archi. Il valore delle opere di Haydn spinsero Artaria al vertice del mondo dell'editoria musicale nel tardo XVIII secolo.
Grazie al suo aiuto Artaria è riuscita ad espandersi fino a garantire i diritti sulle opere di altri importanti compositori classici come Mozart, Beethoven, Rossini, Hummel, Schubert, Moscheles, Giuliani, Clementi, Czerny, Legnani, Blangini ed altri. Partner dal 1793 al 1798 fu anche il pittore italiano Tranquillo Mollo, che divenne molto noto a Vienna dal 1798.
Durante la sua vita, Artaria fu il principale editore di Mozart. A partire dal 1793, Artaria pubblicò diverse opere giovanili di Ludwig van Beethoven, tra cui 93 manoscritti, fra cui quelli delle ultime sonate, op. 110 e 111.
Alla morte di Domenico prese le redini dell'azienda suo figlio Augusto. Con la sua posizione cessarono le pubblicazioni per le opere musicali, e diede spazio al commercio delle stampe e oggetti d'arte e per le pubblicazioni geografiche, come prodotti dell'Istituto di geografia militare, la Mappa generale della Grecia.
Successivamente fu venduta la raccolta d'autografi e nel 1901 l'azienda fu venduta per 200.000 marchi, alla Biblioteca reale di Berlino. Nel 1905 anche tutte le antiche pubblicazioni musicali della Casa passarono in proprietà dell'editore Giuseppe Weinberger di Vienna. Le cartografie furono acquisite da Freytag & Berndt nel 1920. Il negozio d'arte, che si occupava principalmente di incisioni, è stato chiuso alla fine del 2012.

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Per rock gotico, anche noto con l'equivalente in lingua inglese gothic rock o, in forma abbreviata, goth rock e goth, si intende una corrente musicale circoscivibile al macrogenere post-punk sviluppatosi negli anni 1980 nel Regno Unito.
Secondo Pitchfork e NME, i gruppi che hanno posto le basi per lo sviluppo del genere sono Joy Division, Siouxsie and the Banshees, Bauhaus e The Cure. Il genere stesso fu definito come una corrente che nacque come costola del punk rock durante i primi anni '80, sviluppatasi per le sue divergenze stilistiche assai significative; il Dark rock, in opposizione al punk, combina una musica dai toni oscuri, con una presenza molto forte di tastiere, con testi tetri e introspettivi. Il Dark rock ha poi successivamente portato alla nascita di una prominente sottocultura con tanto di club attinenti, una moda ben definita e numerose pubblicazioni in ambito culturale che crebbero di popolarità negli anni '80.

Il rock gotico di origine post-punk
Il rock gotico è un genere musicale compreso nella corrente new wave, sviluppatosi in Inghilterra a partire dalla fine degli anni settanta come diretta evoluzione del post-punk.
Raggiunse l'apice durante la prima metà degli anni ottanta del XX secolo, quando alcuni degli artisti identificati in questo filone musicale raggiunsero popolarità globale.
I gruppi precursori del genere sono Siouxsie and the Banshees, Joy Division, Bauhaus e The Cure. Siouxsie And The Banshees sono stati citati come importanti influenze di Joy Division.
Alla fine degli anni ottanta il movimento originale gothic era praticamente scomparso: Alcuni gruppi storici, come Bauhaus e Joy Division, erano sciolti, The Cure, Siouxsie and the Banshees e The Mission hanno contaminato la loro musica con elementi di origine eterogenea (pop, rock psichedelico), i The Cult hanno virato verso un revival dell'hard rock classico, mentre The Sisters of Mercy, Fields of the Nephilim e gli americani Christian Death hanno sviluppato sonorità più aggressive, ai confini con l'heavy metal e il genere industrial.
Un discorso a parte merita la corretta shoegaze, che ha i suoi caposcuola in gruppi come The Jesus & Mary Chain e My Bloody Valentine. Influenzata dalle sonorità psichedeliche di gruppi degli anni sessanta come i Velvet Underground contaminate dallo stile di gruppi come i Siouxsie and the Banshees, Bauhaus e i Joy Division, questa corrente si caratterizza per i ritmi ipnotici ed uso esasperato di effettistica e del feedback delle chitarre, trasformandosi in una delle forme di "goth" più originali e seminali per le successive trasformazioni del genere.
Tuttavia, grazie alla capacità di contaminare lo stile musicale con influenze di ogni tipo, il rock gotico si è dimostrato, fra i generi musicali sviluppati negli anni ottanta, quello in grado di influenzare più profondamente e più a lungo nel tempo la scena dell'Alternative rock, essendo una delle principali fonti di ispirazione di molti fra i più influenti gruppi dei decenni successivi, come i Pixies, gli Smashing Pumpkins o nel versante elettronico, i Nine Inch Nails.

Successo commerciale del rock gotico
Nonostante il fenomeno del goth si sia presentato come un genere musicale prettamente di nicchia, numerosi artisti hanno avuto anche notevoli riscontri in termini di popolarità e di successo commerciale.
Il gruppo goth ad avere raggiunto il più grande successo, sono i The Cure, per quanto il loro stile musicale sia talvolta definito, nei paesi anglosassoni, come darkwave, avendo inglobato elementi di musica elettronica e pop, ma la distinzione fra i generi appare spesso molto sfumata e quasi indefinibile anche fra gli addetti ai lavori.
I loro album di maggiore successo sono:
L'album Disintegration del 1989 ha raggiunto la posizione 12 della hitparade americana (Billboard).
L'album Wish del 1992 ha raggiunto la posizione n. 2 della hitparade americana (Billboard).
L'album Wild Mood Swings del 1996 ha raggiunto la posizione n. 12 della hitparade americana (Billboard).
Complessivamente sono 6 gli album dei The Cure ad avere raggiunto il traguardo del disco di platino statunitense (1.000.000 di copie venute), ai quali vanno aggiunti 6 dischi d'oro ed 1 di platino ottenuti nel Regno Unito.
L'album Love dei The Cult, pubblicato nel 1985 e influenzato da atmosfere neo-psichedeliche, si stima abbia venduto circa 2,5 milioni di copie in tutto il mondo, il che li rende l'unico gruppo gothic diverso dai Cure ad aver raggiunto il traguardo del disco di platino. Altri 2 album dei Cult hanno raggiunto il traguardo del disco di platino o d'oro, ma questi lavori appartengono a un periodo artistico successivo della band, dedicato al revival dell'Hard rock anni '70.
Nessun altro gruppo album goth ha raggiunto il traguardo del milione di copie a livello mondiale.
Nel Regno Unito il traguardo del disco d'oro o platino (fissati in quel paese rispettivamente a 100.000 e 300.000 copie) è stato raggiunto, oltre ai Cure (1 disco di platino e 7 dischi d'oro) e dai Cult (4 dischi d'oro), anche da The Sisters of Mercy (3 dischi d'oro), The Mission (2 dischi d'oro), Joy Division (1 disco d'oro), Siouxsie and the Banshees (1 disco d'oro).
Estendendo il concetto di rock gotico anche a forme musicali non strettamente legate al movimento, ma da esso ispirate, il titolo di gruppo di maggiore successo è invece da affidare ai Depeche Mode: il loro album Songs of Faith and Devotion ha raggiunto il n. 1 in America, ed il precedente album Violator ha superato, nei soli Stati Uniti, le 3.000.000 di copie vendute. Negli Stati Uniti hanno raggiunto 6 dischi di platino e venduto complessivamente circa 11 milioni di copie.
Gli americani Nine Inch Nails hanno raggiunto 3 volte il disco di platino nella loro carriera ed hanno venduto circa 10 milioni di copie, complessivamente, negli Stati Uniti. Discorso simile per i Ministry che, con l'album Psalm 69 (1996), hanno raggiunto il disco di platino.

In Italia
In Italia il riscontro commerciale della musica gotica non è mai stato comparabile a quello ottenuto nel Regno Unito o negli Stati Uniti, tuttavia sono 4 gli album, tutti dei The Cure, ad aver raggiunto la top 20 dell'hit parade ufficiale. Si tratta di The Head on the Door (che ha raggiunto la 18ª posizione nel 1985); Disintegration (pos. 7a); Wish (pos. 7a); Wild Mood Swings (8a).
Più numerosi, e forse significativi, i riscontri nelle classifiche dei singoli: l'abitudine di pubblicare in versioni remixate specifiche per le discoteche alcuni brani rock, comune in tutti gli anni ottanta, ha reso universalmente popolari i singoli di gruppi come i Cult (in specifico Rain e She sells sanctuary), Siouxsie and the Banshees (Happy House, Christine, Cities in Dust ispirato alla città di Pompei), Bauhaus (Bela Lugosi's dead), oltre a numerosi 45 giri degli immancabili Cure (A Forest; Close to me; Pictures of you; In between days; Friday i'm in love solo per citare i più noti). Tutti i brani citati sono apparsi nelle classifiche ufficiali dei singoli o, in alternativa, nelle classifiche specifiche dei brani per discoteca.

Evoluzione del genere e contaminazioni
Se il periodo di "ortodossia" musicale del goth rock è relativamente breve (dal 1979 al 1986 circa), il genere si è dimostrato un'incredibile fonte di creatività, in grado di influenzare gran parte della musica rock (in tutte le sue sfumature) a partire dalla seconda metà degli anni '80.
Lo stile dei Siouxsie and the Banshees è fra le principali fonti d'ispirazione della scena alt rock, in particolare di gruppi come i The Smiths e gli PJ Harvey.
Lo stile dei The Cure è fra le principali fonti d'ispirazione della scena alt rock, in particolare di gruppi come i Placebo e gli Smashing Pumpkins.
Lo stile dei The Sisters of Mercy, fu sviluppato verso sonorità hard rock da gruppi come Fields of the Nephilim ed in chiave elettronica da gruppi come i Ministry, a loro volta capiscuola per gruppi come Nine Inch Nails, influenzando a sua volta una varietà di stili estremamente eterogenea, dal metal estremo, come ad esempio il doom metal o il gothic metal, ma anche artisti con un taglio più pop come Lacuna Coil ed Evanescence.
Lo stile di Bauhaus, Joy Division, Cocteau Twins e Virgin Prunes si è evoluto nel cosiddettoshoegaze, portato alla ribalta da gruppi come Jesus and Mary Chain e My Bloody Valentine ed a sua volta fra le fonti d'ispirazione del fenomeno del Britpop degli anni novanta.
Lo stile eclettico di Siouxsie and the Banshees notevolmente influenzato trip hop con i Massive Attack e Tricky hanno entrambi preso canzoni del gruppo.
Lo stile etereo dei Cocteau Twins è considerato un punto di riferimento per gruppi trip hop, come i Portishead o i Massive Attack (che hanno diverse volte collaborato con Elizabeth Fraser), Lamb e Goldfrapp, oltre ad artisti di rock d'avanguardia come Björk.

Il gothic oggi: mix di influenze
Attualmente il termine gothic è diventato di difficile definizione.
Per esempio negli Stati Uniti, il termine descriveva la musica wave prodotta dalla casa discografica Projekt Records, in quanto rappresentava il nome del loro catalogo.
Le band di questa casa, come Lycia, Black Tape for a Blue Girl, e Love Spirals Downwards, sono tutte caratterizzate da una lenta voce femminile sognante, con una forte influenza che deriva dai Cocteau Twins (musica simile a quella di ispirazione medioevale dei Dead Can Dance). In questa forma, il termine darkwave potrebbe esser usato anche per musica simile, tra cui la musica neofolk.
Non bisogna dimenticare che l'industrial rock e industrial metal si sono unite a caratteristiche del vecchio "goth".
Forte è la popolarità del genere nei paesi del nord-Europa, con gruppi molto seguiti, tra cui possiamo annoverare: Mono Inc., HIM, Blutengel e Lord of the Lost.

L'estetica del movimento goth/dark inglese di derivazione post punk
L'importanza dal punto di vista culturale del "movimento gotico" inglese di derivazione post punk non si esaurisce nel campo musicale, ma, anche e soprattutto, nell'influenza che i suoi elementi estetici hanno avuto nel campo della moda e del costume. Questa è una delle varie tipologie di moda gotica. È ispirata da diverse correnti musicali come l'art rock e il glam rock degli anni settanta ma soprattutto dall'estetica punk. Elementi caratterizzanti possono essere individuati nell'uso di trucco pesante e aggressivo, abiti prevalentemente neri, viola o grigi, e fantasiose acconciature che solitamente comprendevano tagli scalati di diretta ispirazione punk. Un tipo di moda gothic differente dagli altri filoni della moda gotica.

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MP3 (per esteso Moving Picture Expert Group-1/2 Audio Layer 3, noto anche come MPEG-1 Audio Layer III o MPEG-2 Audio Layer III) è un algoritmo di compressione audio di tipo lossy, sviluppato dal gruppo MPEG, in grado di ridurre drasticamente la quantità di dati richiesti per memorizzare un suono, mantenendo comunque una riproduzione accettabilmente fedele del file originale non compresso. La sua ideazione è dovuta a un team di lavoro istituito presso il CSELT e coordinato da Leonardo Chiariglione.

Storia
Il formato è da inquadrarsi nell'attività di ricerca della codifica per i media digitali da parte dei gestori di reti di telecomunicazioni, durante gli anni ottanta e novanta. In questo campo, la ricerca italiana del centro di ricerca CSELT aveva un gruppo attivo a livello internazionale.

Il logo di MPEG
La codifica "MPEG-1/2 Layer 2" cominciò come progetto presso la DAB e promosso dalla Fraunhofer IIS-A. Venne finanziato dall'Unione europea come parte di un programma di ricerca più vasto chiamato EUREKA, comunemente conosciuto con il codice EU-147.
Nel dicembre 1988 il gruppo, originariamente costituito per la codifica video per apparati di registrazione, costituì un gruppo di lavoro per la codifica audio, presieduto da Hans-Georg Mussmann. Nel luglio 1989 fu pubblicata una Call for Proposals, ovvero una richiesta da parte della Comunità Europea a presentare dei dalle cui risposte derivarono, per la parte audio, le tecnologie che diedero origine ai tre “layer” dello standard ISO/IEC 11172-3 (detto MPEG-1 Audio): i layer I e II dalla tecnologia proposta dal consorzio MUSICAM costituito da CCETT, Philips e Institut für Rundfunktechnik e il layer III dalla tecnologia proposta dal consorzio ASPEC costituito da AT&T, France Télécom, Fraunhofer-Gesellschaft e Thomson Consumer Electronics; tra i componenti del consorzio si distinse in particolare Karlheinz Brandenburg di Fraunhofer, che trattò l'argomento nella sua tesi di dottorato. Nel marzo 1992 lo CSELT di Torino dimostrò la prima versione funzionante del sistema MPEG-1, sia localmente su un personal computer, che in rete. MPEG approvò in via definitiva lo standard ISO/IEC 11172-3 a novembre 1992. L'acronimo MP3 fu ideato nel 1997 via email da un gruppo di esperti MPEG.
Un'ulteriore fase del progetto MPEG Audio si concluse nel 1994 con la creazione dell'MPEG-2, definito come standard internazionale con il codice ISO/IEC 13818-3 e pubblicato nel 1995.
L'efficienza di un algoritmo di compressione è tipicamente giudicata dal bit rate finale che riesce a ottenere, mentre la metrica del tasso di compressione, che sembrerebbe più naturale, dipende sia dalla frequenza sia dal numero di bit del segnale in ingresso. Ciò nonostante, vengono comunemente comunicati tassi di compressione che utilizzano i CD come riferimento, uno dei più comuni è quello a 44,1 kHz e 2x16bit. Qualche volta vengono utilizzati anche parametri DAT SP (48 kHz, 2x16bit). Il tasso di compressione in questo sistema di riferimento è maggiore, il che dimostra le difficoltà nel definire il termine compressione come perdita di qualità nella codifica. Karlheinz Brandenburg ha utilizzato il CD di Suzanne Vega, "Tom's Diner" come modello di riferimento dell'algoritmo di compressione per l'MP3. Questo CD è stato scelto per la sua dolcezza e semplicità, rendendo facile l'ascolto di qualsiasi imperfezione che la compressione può causare durante la registrazione.
La pagina web ufficiale pubblica i seguenti tassi di compressione per l'MPEG-1 Layer 1,2 e 3.

Layer 1: 384 kbit/s, compressione 4:1
Layer 2: 192...256 kbit/s, compressione 6:1...8:1
Layer 3: 112...128 kbit/s, compressione 10:1...12:1
Questi sono valori piuttosto aleatori in quanto:

La qualità dipende non solo dal formato di codifica del file, ma anche dalla qualità psicoacustica del codificatore. Il codificatore tipico layer 1 usa un modello psicoacustico molto elementare che finisce per richiedere molti più bit per un risultato soddisfacente.
La codifica Layer 1 a 384 kbit/s, anche con questo semplice "psicoacustico" è migliore della codifica Layer 2 a 192 … 256 kbit/s.
La codifica Layer 3 a 112 … 128 kbit/s è peggiore del Layer 2 a 192 … 256 kbit/s
Un modo più realistico per considerare il bit rate è:

Layer 1: eccellente a 384 kbit/s
Layer 2: eccellente a 256...320 kbit/s, molto buono a 224...256 kbit/s, buono a 192...224 kbit/s, non si dovrebbe usare sotto i 160 kbit/s
Layer 3: eccellente a 224...256 kbit/s, molto buono a 192...224 kbit/s, buono a 160...192 kbit/s, non si dovrebbe usare sotto i 128 kbit/s
Il confronto di un nuovo formato di file, viene fatto confrontando la qualità media di compressione del nuovo formato con un encoder di alta qualità e molto ottimizzato, del vecchio formato.

L'algoritmo che utilizza il formato MP3 si basa su una trasformazione ibrida che trasforma il segnale dal dominio temporale a quello delle frequenze e viceversa.

32 band filtro in quadratura polifase
36 or 12 Tap MDCT, la dimensione può essere selezionata indipendentemente dalla sottobanda 0...1 e 2...31
processamento addizionale per ridurre gli effetti di aliasing
L'AAC MPEG-4, è il formato erede dell'MP3 sempre secondo le specifiche MPEG. Tra i successori del formato MP3 è degno di nota l'Ogg Vorbis per la qualità di codifica[senza fonte] e per il fatto di essere un progetto Free Software. Quasi tutti gli altri formati sono legati a delle aziende proprietarie di diverse brevetti e licenze legate alle specifiche MPEG.
La diffusione del formato MP3 apporta una piccola rivoluzione nel mondo della musica, la diffusione delle playlist. In precedenza le canzoni di successo erano attentamente intercalate ai motivi meno riusciti nei CD e nelle audiocassette che si potevano ascoltare solamente nell'ordine studiato dal produttore. Con l'avvento dei supporti digitali questo non accade più ed è possibile una maggiore personalizzazione.

Caratteristiche del formato
È opinione diffusa che, per una resa soddisfacente dell'MP3, il bit rate debba essere almeno di 128 kbit/s; la qualità di un MP3 compresso a questa velocità di trasmissione, tuttavia, non si avvicina a quella di un CD-Audio, pur garantendo delle discrete prestazioni con dimensioni del file molto ridotte. Questo bit rate è il risultato di un tasso di compressione che si avvicina al rapporto di 11.02:1 per brani musicali con voce maschile mentre, in caso di voce femminile, in quanto più acuta e difficilmente comprimibile, il rapporto diviene circa 10.17:1, ammesso che la banda totale del segnale audio non superi i 2.0629 MHz, in caso contrario il rapporto cala drasticamente fino a toccare picchi di 2.13:1. Alcuni test di ascolto mostrano che, attraverso un po' di pratica, molti sono in grado di distinguere un formato MP3 a 128 kbit/s da un CD originale. Per molti altri, 128 kbit/s è una qualità di ascolto bassa.[senza fonte] Da un'analisi condotta dalla rivista SUONO, l'opinione dei conduttori al termine della prova è che solo ad almeno 256 kbit/s si può parlare di alta fedeltà.
Possibili codificatori:
codice di riferimento ISO dist10: è la qualità peggiore; file MP3 difettoso (tutti i blocchi audio sono marcati come difettosi).
Xing: principalmente basato sul codice ISO, qualità simile all'ISO dist10.
Blade: qualità simile all'ISO dist10.
FhG: alcune di loro sono buone, ma altre hanno gravi difetti.
ACM Producer Pro: alcune versioni generano dei disturbi fastidiosi.
L.A.M.E (acronimo ricorsivo che sta per "Lame Ain't an MP3 Encoder", letteralmente "LAME non è un codificatore MP3") cominciò come una patch dimostrativa (con licenza GPL) realizzata da Mike Cheng all'inizio del 1998, che modificava l'originale codificatore dist10. Nel maggio 2000 gli ultimi resti del codice sorgente ISO furono rimossi, rendendo LAME un codificatore MP3 a sé stante (con codice sorgente distribuito sotto licenza LGPL), in grado di competere con i principali codificatori presenti sul mercato.
Nel sito http://jthz.com/mp3 è possibile trovare un front end di Windows per il codificatore LAME.
La qualità di un file MP3 dipende dalla qualità della codifica e dalla difficoltà con la quale il segnale deve essere codificato. Buoni codificatori hanno una qualità accettabile da 128 a 160 kbit/s, la chiarezza perfetta di un brano si ottiene da 160 a 192 kbit/s. Un codificatore che ha bassa qualità lo si riconosce ascoltando persino un brano a 320 kbit/s. Per questo non ha senso parlare di qualità di ascolto di un brano di 128 kbit/s o 192 kbit/s. Una buona codifica MP3 a 128 kbit/s prodotta da un buon codificatore produce un suono migliore di un file MP3 a 192 kbit/s codificato con uno scarso codificatore.
Una caratteristica importante dell'MP3 è la perdita di dati dovuta alla compressione – è il modo con cui si rimuove l'informazione dal file audio originale allo scopo di risparmiare spazio. Nei moderni codificatori MP3 gli algoritmi più efficaci fanno di tutto per assicurare che i suoni rimossi siano quelli che non possono essere rilevati e/o che vengono rilevati meno dall'orecchio umano. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie alla scienza della psicoacustica.
Tuttavia molti ascoltatori sono in grado di riconoscere la differenza confrontando un CD originale con un formato MP3 da 192 kbit/s e persino a 256 kbit/s di alcuni codificatori meno potenti e più obsoleti. È possibile memorizzare file audio con una fedeltà massima usando una compressione audio del tipo FLAC, SHN, o LPAC, che comprimono un file audio PCM a 16-bit approssimativamente dal 50 al 75% dell'originale[senza fonte] (questo dipende dalla caratteristiche del file audio stesso).

Bit rate
Il bit rate è il numero di unità binarie che fluiscono al secondo ed è variabile per i file MP3. La regola generale è che maggiore è il bit rate, più informazione è possibile includere dall'originale, maggiore è la qualità del file audio compresso. Attualmente per le codifiche dei file MP3 fissano un tasso di compressione equivalente per tutto il file audio.
Per l'MPEG-1 layer 3 i bit rate disponibili sono: 32, 40, 48, 64, 80, 96, 112, 128, 160, 192, 224, 256 e 320 kbit/s, e le frequenze campionate disponibili sono 32, 44,1 e 48 kHz. La frequenza di campionamento a 44,1 kHz è quasi sempre utilizzata per i CD audio, mentre i 128 kbit/s come una sorta di bit rate standard "abbastanza buono". L'MPEG-2 e l'MPEG-2.5 (non-ufficiale) contemplano un numero maggiore di bit rate: 8, 16, 24, 32, 40, 48, 56, 64, 80, 96, 112, 128, 144 e 160 kbit/s.
I file MP3 audio sono suddivisi in settori ("chunks" in inglese) chiamati frames, ("fotogrammi" in italiano). Ognuno di questi settori è provvisto di un marcatore del tasso di compressione; in questo modo, mentre il file audio viene riprodotto, è possibile modificarlo dinamicamente. Questa tecnica rende possibile utilizzare più bit per la parte del suono ad alta dinamica (suoni più complessi) e meno bit per la parte a bassa dinamica (suoni meno complessi).

Canali
Il formato MP3 può utilizzare tecniche differenti per la codifica dei canali stereo:
Codifica Force Stereo: viene codificato un solo canale audio che viene poi sdoppiato durante l'esecuzione, perciò si ha una notevole perdita qualitativa dato che i canali destro e sinistro diverranno uguali.
Codifica Standard Stereo: i flussi destro e sinistro vengono codificati in maniera indipendente.
Joint-Stereo (Mid\Side Encoding): Sfrutta il fatto che i canali destro e sinistro sono fondamentalmente molto simili, perciò, viene codificato un solo canale e le informazioni sulle differenze tra il canale destro e sinistro, si ha una notevole efficienza in termini di compressione senza perdere alcuna informazione sui canali, e si ottiene un incremento in termini qualitativi dato che i bit del frame non vengono sprecati per informazioni ridondanti.
I codificatori Lame di default utilizzano Joint-Stereo per CBR sotto i 160 kbit/s o per VBR di q (indice qualitativo) superiore 4, stereo in tutti gli altri casi; negli encoder professionali è comunque possibile scegliere manualmente il tipo di codifica di canale che Lame dovrà utilizzare. La scelta di non utilizzare esclusivamente il Joint-Stereo è dovuta al fatto che alcuni dispositivi non possono processare correttamente le informazioni Dolby Surround se si utilizza il Joint-Stereo,

Criticità
Vi sono diversi difetti nel formato dei file MP3, che non possono essere individuati neanche dal migliore dei codificatori e sono insiti nelle caratteristiche stesse del formato (In parentesi il formato file dove questo difetto viene corretto).
Un tempo di risoluzione troppo basso per un segnale transiente molto alto (AAC, Ogg Vorbis)
ritardo complessivo di codifica/decodifica non definito (Ogg Vorbis)
nessun fattore di banda per frequenze oltre i 15,5/15,8 kHz (AAC, Ogg Vorbis)
Il collegamento stereo è fatto sulla base di un frame, o "fotogramma" (AAC, Ogg Vorbis)
Il bit rate è limitato a 320 kbit/s (AAC, Ogg Vorbis)

Codificatori
Lo standard MPEG-1 non definisce specifiche precise per i codificatori MP3. L'algoritmo di decodifica e il formato del file, invece sono definiti molto bene. Si presume che il creatore dello standard abbia escogitato un algoritmo per rimuovere appropriate parti di informazioni da un file originale, o piuttosto una rappresentazione in dominio della frequenza (MDCT). Questo processo si basa tipicamente sulla codifica psicoacustica, ossia vengono rimossi quei suoni che l'orecchio umano non è in grado di percepire sia mediante l'orecchio sia il cervello.
Come risultato, vi sono molti codificatori MP3 differenti, ognuno in grado di riprodurre file di qualità differente; al 30 settembre 2001 il migliore codificatore ad alto bit rate (128 kbit/s e superiori) è LAME. Per i bit rate più bassi il miglior codificatore è il Fraunhofer, ma vi sono diverse opinioni. La decodifica MP3, è tuttavia ben definita da uno standard. Molti decodificatori sono "bitstream compliant", ossia sono in grado di riprodurre esattamente un brano dello stesso file MP3 non compresso.

ID3
I tag ID3 permettono l'inserimento nei file MP3 del titolo, dell'artista, dell'album, del numero della traccia, di una descrizione, di un'immagine o di altre informazioni.

Alternative
Vi sono molti altri codec audio alternativi all'MP3:
mp3PRO dalla Thomson;
MPEG-1/2 Audio Layer 2 (MP2), predecessore dell'MP3;
MP+, una derivato dell'MP2;
MPEG-4 AAC, utilizzato da LiquidAudio e Apple Inc. nell'iTunes Store;
Ogg Vorbis dalla Xiph.Org Foundation, libero da brevetti;
ATRAC, usato dai Minidisc della Sony;
AC-3, usato dalla Dolby Digital per i DVD;
QDesign, usato da QuickTime per alti bit rate;
Windows Media Audio (WMA) da Microsoft;
RealAudio da RealNetworks.
mp3PRO, MP3, AAC, e MP2 sono tutti membri della stessa famiglia tecnologica e si basano su modelli psicoacustici simili.
Il Fraunhofer Gesellschaft è proprietario di alcune licenze di codec: Dolby Labs, Sony, Thomson/Technicolor, mentre AT&T possiede altri brevetti.
Su Internet si trovano altri metodi di compressione privi di perdite; pur non essendo simili all'MP3, essi sono buoni esempi di altri metodi di compressione disponibili:

FLAC
Monkey's Audio (APE)
WavPack
Il formato MP3 fu progettato per essere utilizzato in parallelo al formato Video MPEG-1/2, e per questo non in grado di riprodurre adeguatamente i suoni al di sotto dei 48 kbit/s (mono) o degli 80 kbit/s (stereo).
Nonostante alcuni fautori di codec più recenti come WMA, mp3PRO e RealAudio affermino che i loro rispettivi algoritmi sono in grado raggiungere una qualità CD già con 64 kbit/s, i test di ascolto cieco sembrano smentirli. Va comunque apprezzata l'indiscussa superiorità di questi e altri formati su MP3 a pari larghezza di banda impiegata.[senza fonte]
Tra gli altri, la Xiph.Org Foundation, sviluppatrice dell'algoritmo Vorbis utilizzato assieme al container multimediale Ogg, fornisce in una pagina web dei test di ascolto comparato tra diversi formati audio.

Licenze e brevetti
Un lettore MP3
La Thomson/Technicolor è proprietaria del brevetto MPEG-1/2 Layer 3 in U.S.A. e in Giappone. La Microsoft, che ha progettato il sistema operativo Windows, ha scelto di creare il proprio formato proprietario WMA invece di utilizzare l'MP3, in questo modo evita di dover pagare le relative royalties.
Sotto la presidenza di Mario Monti, l'antitrust europeo multò Microsoft per abuso di posizione dominante con il massimo della sanzione: il 10% del fatturato. Microsoft fu costretta ad abilitare l'installazione su Windows di lettori audio diversi dal nativo Windows Media Player, incluso nel suo sistema operativo; questi software permettevano di ascoltare l'mp3 e altri formati diversi dal wma. Alla fine, lo stesso software Windows Media Player è stato modificato per la lettura di molti codec e la loro masterizzazione, fra i quali l'mp3.
Nonostante queste scelte, il formato mp3 continua a essere ampiamente utilizzato. Ecco perché:
ormai la maggior parte degli utenti ha familiarità con il formato;
la maggior parte della musica disponibile è in formato mp3;
una grande varietà di software e di hardware hanno ottenuto dei notevoli vantaggi da questo formato, rivoluzionando l'industria musicale e le leggi sul copyright;
non vi sono controlli sulla copia e la distribuzione degli mp3 (assenza di DRM, Digital Rights Management);
l'mp3 è un file generalmente meno pesante rispetto a molti altri formati; Tuttavia è superato nel rapporto qualità/bit rate sia da WMA sia da Ogg Vorbis, AAC.[senza fonte] Fornisce una qualità audio più che buona con file che occupano da 3 ai 5 MB (MegaByte), per una tipica canzone di 5 minuti compressa a un bit rate di 128 kbit/s. Ciò consente il download di singoli brani anche a utenti che non hanno una connessione ADSL, di memorizzare parecchie ore di musica nei lettori multimediali.
la rivoluzione dell'mp3 sta nel fatto che i modelli psicoacustici usati per la codifica del flusso audio sfruttano il fenomeno del mascheramento; l'orecchio umano, infatti, non è in grado di percepire determinati suoni sovrapposti. In questo modo viene codificata minore informazione, senza disturbare però la qualità percettiva.
Il 23 aprile 2017, il Fraunhofer-Gesellschaft comunica che tutti i brevetti sul formato MP3 detenuti da Fraunhofer-Gesellschaft e da Technicolor sono scaduti.