Non sarebbe lo stesso senza Hattie McDaniel, un Oscar ben meritato.

1- "Non sta bene, non sta bene, non sta bene. Hmph. Non sta bene".

2- Avere detto e ridetto che vera dama in pubblico deve mangiare poco come uccellino, non stare bene che nella casa di Mister Wilkes tu ti abbuffare come tacchino.


Harvey Ross Ball.


Fu l'inventore dell'iconico smile giallo.

Harvey venne assunto da una compagnia di assicurazioni con il compito di creare un icona dedicata ai dipendenti che aumentasse il loro morale.

Nacque così lo smile giallo.

Harvey però decise di non registrare mai il marchio e di lasciarlo di dominio pubblico, quindi guadagnò solamente 45$, cioè i soldi della commissione.


Nel primo Matrix (1999), quando Neo segue il programma di addestramento alle arti marziali con Morpheus, imita Bruce Lee toccandosi la narice due volte prima di andare all'attacco.



Questo gesto non era nella sceneggiatura ed è stato improvvisato da Keanu Reeves sul set!


La più grande esplosione mai realizzata per un film è avvenuta sul set di Spectre, il film di James Bond del 2015, quando la base dei cattivi va in fumo alla fine del film.



Sam Mendes ha scelto di girare questa scena alla vecchia maniera, senza effetti digitali. Voleva anche che gli attori fossero effettivamente filmati mentre guardavano l'esplosione mentre accadeva.

Il rischio di questo tipo di scelta è ovviamente che non c'è margine di errore, perché non si può rifare la ripresa se qualcosa va storto.

Nel caso di questa particolare scena, Daniel Craig e Léa Seydoux hanno dovuto salire una scala, scambiare qualche parola e assistere all'esplosione.



La scena è stata girata a Erfoud, nel deserto del Marocco.

8140 litri di benzina e 24 cariche esplosive di un chilo ciascuna sono state fatte esplodere in questo colpo.

Il Guinness dei primati ha certificato l'esplosione come la più grande nella storia del cinema.






Hai scritto un capolavoro e non vedi l'ora di condividerlo con il mondo?
Oppure sei un musicista alle prime armi e cerchi di registrare in proprio una demo di tre tracce? Qualunque sia la tua situazione, incidere una canzone ti permette di creare una registrazione definitiva e permanente del tuo lavoro che puoi condividere, promuovere e vendere come preferisci. Se sei inesperto, registrare una canzone può essere un'operazione davvero impegnativa. Con pazienza e duro lavoro però, è possibile quasi per tutti registrare una bella canzone a casa o in uno studio professionale.

Preparazione

Se non l'hai già fatto, scrivi una canzone. Cercare di registrare una canzone che non hai ancora finito di scrivere è come cercare di scrivere un romanzo senza idee sulla trama o sui personaggi che userai - molto difficile. Che tu registri nel tuo garage o negli studi di Abbey Road, dovrai avere già l'intera canzone pronta prima di poter iniziare. Questo ti permetterà di risparmiare tempo perché non dovrai registrare più versioni alla ricerca di quella giusta per la canzone, e se stai usando uno studio professionale, il denaro necessario per pagare le ore di registrazione.
    • Questo significa che dovrai aver deciso a grandi linee la struttura della canzone prima di arrivare allo studio, ma non che dovrai aver già scritto ogni singola nota. Alcuni artisti ad esempio registrano i loro assoli live allo studio. In alcuni generi musicali, come il jazz, intere sezioni della canzone possono essere improvvisate - anche in questi casi però, i musicisti sanno quando iniziare e finire ogni parte della canzone e come tenere il ritmo con gli altri strumenti.
In alternativa, scegli una canzone di cui registrare una cover. Non tutte le canzoni che registri devono essere originali. Puoi anche registrare una tua versione di una canzone di un altro cantante (ovvero una cover). Non ci sono ostacoli legali alla registrazione di una cover, ma sarai obbligato a citare l'autore originale se metterai la tua versione in commercio. Alcuni dei successi più famosi della storia della musica erano delle cover (anche se molti fan delle versioni rivisitate ne sono all'oscuro). Di seguito troverai molte cover famose:
    • "Tainted Love" dei Soft Cell (originariamente di Gloria Jones)
    • "Girls Just Wanna Have Fun" di Cyndi Lauper (originariamente di Robert Hazard)
    • "Hound Dog" di Elvis Presley (originariamente di Willie Mae "Big Mama" Thornton)
    • "All Along the Watchtower" di Jimi Hendrix (originariamente di Bob Dylan)
    • "Jolene" dei White Stripes (originariamente di Dolly Parton)
    • "I Think We're Alone Now" di Tiffany (originariamente di Tommy James and the Shondells)

Fai pratica. A prescindere da quando e dove devi registrare, è sempre meglio conoscere la tua canzone come il palmo delle tue mani. Quando ti troverai davanti al microfono, sarai in grado di suonarla senza commettere errori degni di nota. Se non riuscirai a farlo, rischierai di perdere molto tempo suonando la tua canzone mille volte alla ricerca della versione perfetta.
    • Questo è particolarmente importante se stai sfruttando uno studio di registrazione. Nel tuo garage potrai sbagliare quanto vuoi, ma arrivare impreparato allo studio sarà imbarazzante e costoso. Le ore in uno studio di registrazione possono essere piuttosto costose (non è raro che costino più di 75€ negli studi di qualità ragionevole), perciò, ogni volta che commetterai un errore e dovrai ricominciare, perderai denaro. Inoltre allo studio saranno presenti tecnici del suono esperti al momento della registrazione - vuoi davvero sbagliare a ripetizione davanti a loro?

Assicurati che ogni strumento produca esattamente il suono che desideri. Così come dovrai essere in grado di suonare la canzone senza commettere errori, dovrai anche assicurarti che tutti gli strumenti e gli accessori producano il suono perfetto. Anche se molti studi professionali mettono a disposizione molti amplificatori, cavi, effetti a pedale e strumenti, non c'è la garanzia di trovare esattamente quello che ti serve per riprodurre i suoni che desideri, perciò non fare affidamento sull'attrezzatura già presente. Porta invece tutto l'equipaggiamento necessario con te per evitare di doverti abituare a una configurazione diversa.
    • Naturalmente, se stai registrando a casa, potrai usare solo le attrezzature che hai (o che riesci a farti prestare dagli amici).


Registrare la Tua Canzone: Realizzare una Registrazione Professionale

Creare una Registrazione Fatta in Casa



Procurati almeno un buon microfono per computer. Se vuoi registrare a casa, i tuoi unici limiti sono il tempo a tua disposizione e i soldi che vuoi spendere per le attrezzature. Secondo l'equipaggiamento che hai, il costo dell'attrezzatura da casa può andare da circa 100€ a diverse migliaia di euro. Il minimo indispensabile è un microfono di qualità ragionevole per registrare voce e strumenti. Non affidarti ai microfoni integrati nei computer - sono quasi sempre di qualità troppo bassa per produrre buone registrazioni.
    • Anche tra i microfoni di buona qualità, hai moltissime opzioni. I microfoni più economici costeranno circa 75€, mentre quelli di livello superiore possono costare anche diverse migliaia di euro.
    • Se stai cercando di produrre musica elettronica senza voce, potresti farlo anche senza avere un microfono. In questo caso però potrebbero servirti campionatori, software extra e così via.

Scarica o acquista un programma di registrazione. Per fare una bella registrazione a casa, ti servirà un programma per computer in grado di aiutarti. In questo caso, hai moltissima libertà di scelta - i programmi di registrazione professionali possono costare anche 1000€, ma esistono molte alternative economiche e gratuite che soddisfano in pieno le esigenze di qualunque musicista amatoriale. Prima di iniziare a registrare, assicurati che il software di registrazione sia installato sul tuo computer e funzioni correttamente. Per farlo dovrai provare il microfono e il resto dell'hardware per assicurarti che catturino l'audio. Di seguito troverai alcuni programmi di registrazione poco costosi o gratuiti che puoi prendere in considerazione:
    • Audacity (gratuito)
    • Wavosaur (gratuito)
    • Wavepad (gratuito)
    • Garageband (gratuito; disponibile solo per iOS; le funzionalità aggiuntive costano $5)
    • FL Studio (99€ e più per la versione completa; 10-20€ per le versioni per dispositivi touch)

Per prima cosa, registra le tracce della parte ritmica. La prima cosa da registrare in uno studio professionale è una traccia di base. Tutti i musicisti suonano l'intera canzone insieme senza fermarsi, anche in caso di errori di entità minore. In seguito, suoneranno le loro tracce individuali sopra l'audio di base. Se invece stai registrando in casa, a meno che tu non abbia speso molto per realizzare un setup professionale, probabilmente non hai l'attrezzatura necessaria per far registrare insieme tutti i musicisti. Per questo, dovresti iniziare a registrare dalla sezione ritmica. In una tipica formazione rock, questa sezione è composta da batteria, basso, chitarra d'accompagnamento e le percussioni aggiuntive della canzone. Registra prima la batteria, poi le altre percussioni, il basso e infine la chitarra d'accompagnamento.
    • Le tracce che registrerai per questi strumenti ti aiuteranno a suonare a ritmo gli altri strumenti, perciò assicurati che la sezione ritmica sia perfettamente a tempo.
    • Per aiutare chi suonerà la sezione ritmica a restare a tempo, potrebbe esserti utile usare un metronomo o un click. La maggior parte dei programmi di registrazione offrono la seconda opzione.

Come prossimo passo, registra gli strumenti solisti. Dopo aver registrato la sezione ritmica, è il momento di aggiungere le melodie degli strumenti solisti. In questa fase puoi registrare la chitarra solista, sintetizzatori, tastiere e molto altro. Come regola generale, se lo strumento suona parte della melodia o della contro melodia, dovrai registrarlo in questa fase.
    • Quando registri uno strumento, suona le tracce già registrate. In questo modo sarà sempre più facile per ogni strumento restare a tempo.
Infine, registra la voce. Una volta registrate tutte le tracce strumentali, quando sarai soddisfatto della loro qualità, registra infine le parti vocali. Se c'è solo una traccia vocale nella tua canzone, potresti essere in grado di registrarla in un solo tentativo, ma se la canzone prevede delle armonie, dovrai registrare ogni traccia separatamente.
    • Per i cantanti, una buona strategia è quella di riposare con attenzione la voce per tutto il giorno della registrazione, finché non sarà il momento di cantare. Cerca di evitare di cantare, urlare o parlare per lunghi periodi di tempo. Bevi molta acqua. Alcuni cantanti bevono tè con miele per lenire il dolore alle corde vocali. Evita i latticini, che possono dare la sensazione di avere del catarro nella gola, che può limitare la capacità di cantare bene.
Modifica le tracce. Dopo aver registrato tutte le tracce che ti servono per la canzone, dedica un momento ai festeggiamenti - la parte più difficile è finita. Nella prossima fase dovrai usare il programma di modifica per rifinire le tue prestazioni. Cerca le piccole imperfezioni di ritmo e di tono e usa gli strumenti a tua disposizione per correggerle. Ogni programma di modifica sarà diverso, ma quasi tutti ti permetteranno di regolare il volume e l'allineamento dei canali destro e sinistro di tutte le tracce, eliminare e copiare contenuti e applicare effetti speciali. Usa gli strumenti del programma di registrazione per dare alla tua canzone il livello di perfezione che cerchi.
    • Salva spesso quando fai delle modifiche. Crea un salvataggio di backup ogni volta che fai una modifica importante. Perdere il tuo lavoro e dover registrare di nuovo le tracce sarebbe un passo indietro grandissimo e un notevole spreco di tempo.

Quando hai finito di modificare la canzone, pubblicala! Finalmente hai finito - tutte le parti sono state registrate e hai modificato la canzone per renderla perfetta. Per completare l'operazione, salva il file in un formato audio comune come .mp3, .wav., .flac, .ogg usando le funzioni "esporta" o "pubblica" del programma di registrazione (solitamente le troverai sotto il menu "File" o equivalente).
    • Una volta salvato il file nel suo nuovo formato, puoi usarlo come preferisci. Potresti, ad esempio, inviarlo per email a un amico, inciderlo su CD o caricarlo su un servizio di streaming online.

Realizzare una Registrazione Professionale

Contatta uno studio di registrazione professionale. Diversamente dalla registrazione in casa, registrare in studio non è qualcosa che puoi fare se hai due ore di tempo libero un venerdì. Gli studi sono attività con molti impegni e alte tariffe, perciò, per il tuo bene e quello dello studio, dovrai prenotare delle ore in cui registrare la tua canzone. Il tempo che ti servirà dipenderà dalla complessità della canzone. Le canzoni semplici, come quelle scritte solo per chitarra acustica e voce, possono essere registrate in poche ore, mentre quelle scritte per un intero gruppo musicale possono richiedere 10-15 ore.
    • Come alternativa agli studi commerciali costosi, puoi provare a contattare una scuola di musica locale o il dipartimento di musica di una università. Alcune scuole permettono ai musicisti di registrare le loro canzoni gratuitamente, così che gli studenti abbiano la possibilità di cimentarsi con attrezzature professionali.

Impara la canzone a perfezione prima di iniziare la sessione. Una delle differenze principali tra la registrazione a casa e quella in studio è che nel secondo caso, il tempo (il tuo e quello dello studio) è sempre una preoccupazione. Più tempo passerai in studio, più spenderai, e i costi leviteranno molto. In uno studio piccolo ma di qualità professionale, una sessione di registrazione completa per una sola canzone può costare dal centinaio di euro alle poche migliaia di euro. Dal momento che questi costi possono solo aumentare con il tempo che devi spendere in sala, assicurati di padroneggiare completamente la canzone prima di presentarti allo studio.

Registra prima la versione di base. Generalmente, quando il tecnico dello studio ha finito di impostare le attrezzature, la prima cosa da fare è suonare tutta la canzone senza mai fermarsi. Questa "traccia di base" dovrebbe includere tutti i musicisti presenti - vorrai che sia il più possibile vicina a una vera esibizione "live". Anche se dovresti fare del tuo meglio, dei piccoli errori in questa fase non sono un problema, perché nessuna delle tracce di questa versione arriverà al prodotto finito, a meno che non sia davvero eccezionale.

Come prossimo passo, registra le tracce nello stesso ordine che avresti seguito a casa. Dopo aver registrato la versione di base, suonerete e canterete le singole parti ascoltando quella versione con delle cuffie. Avere una traccia "corretta" di accompagnamento, rende generalmente il processo di registrazione molto più rapido e facile, anche se in alcuni casi serve un po' di tempo per trovare un livello di volume che ti permetta di sentirti sopra la traccia nelle cuffie. Registra le tracce all'incirca nello stesso ordine che seguiresti a casa: prima la batteria, poi le percussioni ausiliarie, poi il basso, la chitarra d'accompagnamento, la chitarra solista e gli altri strumenti da solista, e infine la voce.
    • Idealmente, vorrai registrare ogni traccia in pochi tentativi, invece di sprecare tempo con molti, perciò, cerca di conoscere la canzone a perfezione prima di registrare. Un po' di nervosismo all'inizio della sessione è inevitabile, soprattutto se si tratta della prima volta, perciò alcuni tecnici consigliano di fare delle attività per rompere il ghiaccio o rilassarsi prima di iniziare.

Prendi le decisioni sul montaggio e la produzione in accordo con il produttore. Durante le sessioni (e in seguito), il tecnico potrebbe condividere le tue idee su come dovrebbero suonare certi strumenti o certe sezioni. Potrebbe, ad esempio, consigliarti un certo effetto, come il riverbero, sulla voce, per dare l'impressione che sia stata registrata in una grande stanza con un leggero eco. Oppure, potrebbe avere dei suggerimenti sui rumori che vuoi aggiungere al termine della canzone - magari sono troppo lunghi o distraggono. In tutti i casi, è tuo dovere comunicare con il produttore riguardo i suoni che vorresti per la tua registrazione e accettare o rifiutare tutti i suoi suggerimenti.
    • È la tua registrazione, ma il produttore è un professionista, perciò assicurati almeno di "considerare" il suo consiglio. I produttori tipicamente non commenteranno sulla struttura o la composizione del brano, ma solo sulla qualità del suono, perciò non c'è ragione di sentirti offeso se un ingegnere vuole provare qualcosa di leggermente diverso da quello che ti aspettavi.
    • Detto questo, ricorda che il tempo che dedicherai alla sperimentazione di diversi suoni è tempo che stai pagando, perciò non sprecarne troppo.

Invia le tue tracce al tecnico che si occupa del master. Una volta terminata la registrazione, puoi lasciare lo studio con una copia "non-masterizzata" del tuo lavoro, ma non hai ancora finito. A questo punto, la registrazione passa tipicamente nelle mani del tecnico che si occupa della creazione del master, che farà delle precise regolazioni per garantire che il brano abbia il suono migliore possibile, con un'operazione chiamata "mastering". Il mastering richiede la regolazione dei volumi relativi delle tracce della registrazione, la regolazione dell'equalizzazione e del guadagno per garantire coerenza interna al brano, l'uso della compressione per dare alla registrazione un volume uniforme e molto altro. Saltare la fase di mastering può produrre risultati dal suono "sottile" o squilibrato, perciò questo passaggio è consigliato quasi a tutti coloro che si rivolgono a uno studio professionale.
    • La fase di mastering ha un costo ulteriore rispetto alla fase di registrazione. Questo si attesta spesso sui 100-150€ a canzone e può essere molto più alto.
    • Questo passaggio è particolarmente importante se vuoi far suonare le tue canzoni alla radio, perché tutte le uscite commerciali principali sono masterizzate.


Il Passo Successivo

Registra più canzoni per ottenere un album o un EP. Se hai molto materiale da registrare e il tempo e le risorse per farlo, considera se registrare un album o un EP. Un album è la raccolta standard di circa 8-15 canzoni che rappresentano un'uscita importante per un'artista, mentre un EP (acronimo di "Extended Play") è una raccolta più breve, che solitamente contiene solo 3-5 tracce. Con un album o un EP a disposizione, potrai iniziare a considerarti un'artista serio e magari guadagnare qualcosa dalla vendita del tuo prodotto!

Metti la tua musica su internet. Se hai appena registrato dei nuovi brani, sfrutta la moderna tecnologia di internet e condividili con i tuoi fan! I servizi di streaming come YouTube, Soundcloud e Bandcamp ti permettono di caricare e condividere le tue canzoni per una cifra molto bassa o gratuitamente dopo la registrazione di un account, e questo li rende opzioni ideali per chi cerca di raggiungere il massimo numero di utenti possibili senza spendere troppo.
    • Per promuovere in breve tempo una canzone o un album parlane con tutti i tuoi amici e familiari e pubblica un link al tuo album sui tuoi profili sui social (Facebook, ecc.).


Entra in contatto con l'industria musicale e dell'intrattenimento. Se, dopo aver ascoltato la tua registrazione, sei convinto di avere un brano di successo tra le mani, prova a contattare qualcuno che possa far arrivare la tua musica nelle radio e nei negozi. Potresti ad esempio organizzare un incontro con lo staff di una piccola etichetta discografica indipendente o spedire la tua musica ai locali che fanno musica dal vivo della tua zona per cercare ingaggi a pagamento. Qualunque cosa tu faccia, il modo migliore per farsi notare dall'industria è rimanere attivo - fa dei concerti, rilascia nuovi brani e lancia con decisione la tua carriera musicale.
    • Alcune stazioni radio, accettano musica offerta da artisti indipendenti.


Consigli

  • Credi in te stesso! In ogni cosa ci vuole costanza e perseveranza, se sei spaventato dai commenti che senti, prova ad ascoltare solo te stesso, i tuoi amici ed i tuoi familiari. Fai un passo alla volta.
  • Cerca di iniziare con dei piccoli concerti nei pub o nei locali della tua zona, per poi passare ai locali notturni più famosi. Sii fiducioso di incontrare qualche produttore musicale che ti aiuti a registrare il tuo primo disco, e che magari ti offra un contratto!
  • Alcune persone non ameranno la tua musica: ignorali.
  • Oltre a vendere i tuoi CD dopo i concerti, non dimenticare di vendere la tua musica on-line! Ti aiuterà a diventare famoso!






Ma perché non riesco a staccarmi e resto sempre più spesso incollato al divano per arrivare alla fine della serie in una volta sola, invece di programmare o aspettare una puntata o due a settimana?

Questa "abbuffata" di visioni - ci causa una sorta di dipendenza perché, come sempre accade quando facciamo un'attività che ci piace, il nostro cervello produce più dopamina, la sostanza chimica che promuove la sensazione di piacere e di eccitazione. Il rilascio di dopamina, tuttavia, si traduce in una felicità "a scadenza" che, proprio come avviene per le droghe, finisce se non la alimentiamo con ulteriori puntate e, quindi, rilasci chimici.

Quindi sentiamo la necessità di aumentare continuamente il tempo dedicato alle serie per provare lo stesso grado di soddisfazione, poi la difficoltà ad addormentarsi se si guardano le puntate di sera.


Il più grande armonicista vivente".

Muddy Waters.



Spesso non ci rendiamo neanche conto di quante persone gravitano attorno alla creazione di un'opera cinematografica. Ciò che ci balza agli occhi sono i nomi altisonanti degli attori, del regista, la casa di produzione. Stop.

Invece molto spesso dietro a una grande opera, si nascondono decine di artisti, sconosciuti ai più. Nell’interminabile lista hollywoodiana dei talenti ignoti, un posto di rilievo è assicurato a Peter Scott Ivers, classe 1946.

Nato in Illinois e cresciuto a Brookline, in Massachusetts, Peter frequentò l’Università di Harvard laureandosi in lingue classiche, ma scegliendo presto la carriera musicale. Il suo esordio, per lo Street Choir di Boston lo vide all’armonica, passione che non abbandonerà mai. A 25 anni venne assunto dalla Warner Bros per la quale registrò altri due album.

Nel 1976 fu il genio di David Lynch a scaraventarlo nell’universo della musica da film, invitandolo alla composizione della colonna sonora di “Eraserhead”, primo grande cult del regista. Un esordio che, l’anno successivo, lo porterà alle musiche di “Attenti a quella pazza Rolls Royce”, prima pellicola diretta da Ron Howard.


La sua scalata al successo terminò brutalmente il 3 marzo 1983, quando il cadavere di Ivers fu rinvenuto nel suo loft di Los Angeles.

La testa fracassata da colpi di martello rese semplice identificare la causa della morte, ma la polizia brancolò nel buio su movente e colpevole, anche perché la scena del crimine fu inquinata da alcuni amici.

Tra questi, David Jove, che uscì di casa con le lenzuola sporche di sangue. Una situazione al limite del surreale che spinse i sospetti proprio su di lui. A causa di alcune discussioni avute con la vittima, sono molti gli amici di Ivers che additarono Jove come il colpevole, ma gli indizi contro di lui erano troppo scarsi.

La morte di uno dei compositori più promettenti di Hollywood sarà destinata per sempre a non trovare un colpevole.


L'origine di questa canzone, uscita il 10 febbraio 1992, è stata spiegata proprio da Max Pezzali:

"Andammo al "Bar del Turista" a Pavia, era pomeriggio, ci prendemmo il panino piccante, pancetta e tabasco, una roba da peritonite fulminante.

La canzone non veniva. Ci arrendemmo. La sera mia madre aveva preparato il minestrone che, unito al panino piccante di prima, non vi dico la sensazione.

All'improvviso mi è venuta una frase: "Hanno ucciso l'Uomo Ragno, chi sia stato non si sa". A quel punto sono corso in cameretta e la canzone si è generata da sola, di strofa in strofa e, due anni dopo, ci portò una fortuna incredibile".


Sicuramente chi non è un musicista o perlopiù batterista non si accorge di questo trucchetto: batteria triggerata, questo aggeggio è un sensore elettronico che produce un determinato suono assegnato da una centralina, e quando colpisci la pelle avrai sempre un suono molto d'impatto e pulito, non ha importanza la forza che dai tu, anche se colpisci male la pelle, il suono si sentirà sempre da paura. Quindi a volte nei concerti, ma anche nei dischi, senti questo groove che spacca, perfetto tutti colpi uguali, ma in realtà sti disgraziati hanno triggerato la batteria.





Ispirati a fatti storici realmente accaduti, la realtà supera sempre la fantasia

  1. Costruisci dei personaggi, ma non dei sempre dire tutto di loro, possono esserci degli elementi che non sveli e che emergeranno in libri successivi (o anche mai)

  2. Identifica che mondo vuoi costruire, stabilisci alcune regole fondamentali che ne determinano il fondamento e la realtà (ogni mondo, anche magico, deve avere una logica)

  3. Non usare la magia in continuazione, non esiste nulla di più affascinante di un personaggio che usa la magia in momenti rari e precisi, crea ossessione e curiosità

  4. Rendi complessi i personaggi evita i buoni e i cattivi, nach egli eroi sono gelosi e invidiosi

  5. bilancia descrizioni, dialogo e azione, e questa deve essere la tua preoccupazione. Ancora più importante: il dialogo trasmette non solo informazioni fattuali, ma il carattere dei personaggi.

  6. Scegli i nomi dei personaggi in modo strategico

  7. Ricerca, studia, interessati di lingue antiche, miti del passato storie di fantasia scritte da altri. Riproduci episodi realmente accaduti, supereranno la tua creatività


Le prime star del cinema erano pagate dagli studios. Venivano pagati settimanalmente durante l'anno.



Negli anni '20, una star come Rodolfo Valentino guadagnava circa 5.000 dollari a settimana. Considerando che all'epoca ci voleva un mese buono per girare un film, questo rappresentava un compenso di circa 20.000 dollari per film.


Rettificato per l'inflazione, sono 300.000 dollari oggi.

Negli anni '70, una star del box office poteva aspettarsi un compenso di circa 500.000 dollari per film. È quello che Robert Redford e Paul Newman hanno ottenuto ciascuno per aver recitato in The Sting nel 1973. Rettificato per l'inflazione, sono 3 milioni di dollari.

Oggi, una star come Leonardo DiCaprio o Tom Hanks ottiene tra i 30 e i 40 milioni di dollari per film.

Questo non è affatto come la remunerazione degli attori nel passato.



In effetti, nel corso degli anni, la concorrenza tra gli studios e il desiderio di assicurarsi la partecipazione di un headliner ha fatto salire i prezzi. Se vuoi avere un attore bancabile in un dato momento, devi pagare il prezzo, altrimenti va alla concorrenza.

Anche l'economia del cinema è cambiata molto dagli anni '20. Con l'avvento della televisione, del video, la moltiplicazione del numero di sale cinematografiche e l'internazionalizzazione

dell'esercizio, i film generano molto più profitto di prima. Profitti di cui gli attori chiedono naturalmente una parte.


Queste sono le famose 40 regole di Umberto Eco, per scrivere bene.



Si tratta di un elenco tratto da vari manuali di scrittura inglesi che vengono presi in giro, mentre le regole stesse diventano un divertissement linguistico.

AVVERTIMENTO: è una roba lunga; si consiglia solo a chi ama la scrittura e l'ironia e, per rispettare la regola num. 11, sono da prendere "cum grano salis".

1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.

2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.

3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.

4. Esprimiti siccome ti nutri, cioè parla come mangi.

5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.

6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.

7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione.

8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.

9 . Non generalizzare mai.

10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.

11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu”.

12. I paragoni sono come le frasi fatte.

13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).

14. Solo gli stronzi usano parole volgari.

15. Sii sempre più o meno specifico.

16. L'iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.

17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.

18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.

19. Metti, le virgole, al posto giusto.

20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.

21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.

22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.

23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?

24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.

25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.

26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.

27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!

28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.

29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.

30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.

31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).

32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.

33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.

34. Non andare troppo sovente a capo.

35. Almeno, non quando non serve.

36. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.

37. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.

38. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.

39. Non indulgere ad arcaismi, hapax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differenza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.

40. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che. Una frase compiuta deve avere.

Bene, se siete arrivati fin qui significa che siete davvero volenterosi e mi auguro si sia capito che anche la scrittura va presa seriamente… ma neanche troppo. L'importante è essere consapevoli di quel che si scrive, quando si sbaglia.